La soddisfazione di Vagnozzi e Cahill: “Dopo US Open abbiamo cambiato movimento e ritmo al servizio. La vittoria alle Finals ci manda in vacanza… felici!”
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Grande soddisfazione di Darren Cahill e Simone Vagnozzi dopo il bellissimo successo di Jannik Sinner in finale contro Alcaraz a Torino. Queste le dichiarazione dei due coach del nostro campione.
“È stato un match emozionante e tirato, hanno giocato entrambi molto bene, con qualche errore, ma Jannik ha lottato con l’attitudine giusta, in particolare quando era sotto di un break del secondo set, credevo che tutto potesse cambiare a suo favore. Siamo felici della vittoria e come ha finito la stagione. È una bella spinta per la prossima stagione” afferma Vagnozzi, che poi continua sul topic del servizio.
“Dopo US Open avevamo alcuni problemi al servizio. Abbiamo cambiato il movimento e il ritmo. Oggi nel secondo set ha sofferto un po’, la posizione di Carlos in risposta l’ha portato a rallentare un po’. Abbiamo davvero cambiato molto del suo servizio, Sinner è molto rapido nell’imparare e inserire le novità in partita. Ha anche iniziato ad applicare una tattica un po’ diversa, che non diremo… ma dobbiamo renderlo ancora più aggressivo”.
“Il primo colpo di scambio è il più importante, e con Simone hanno fatto un lavoro incredibile” commenta Cahill. “A volte rallenta un po’ la velocità della prima palla ma trova grande precisione vicino alle righe. La difficoltà di giocare contro Jannik e Carlos è che non ti lasciano respirare, è una sorta di bang bang bang, e vai sotto enorme pressione. Ti tengono anche cinque minuti a servire, poi in loro 40 secondi ti rimettono sotto pressione. Proprio come Roger ai tempi migliori. Il primo servizio, il primo colpo di scambio e la risposta sono definitivamente le chiavi del tennis oggi. La bellezza di lavorare con uno come Sinner è il suo essere già così forte ma allo stesso tempo vedere che può ancora migliorare in tanti aspetti. La risposta è incredibilmente importante per iniziare lo scambio e così mettere pressione, è capitato oggi a Carlos che ha servito bene ma ha sentito poi la pressione con la risposta di Jannik”.
“Le superfici non sono poi così simili, ci sono diverse differenze. Indian Wells è molto lenta, Cincinnati è mediamente una dei più rapidi, altrove di meno. Tennis è molto emozionante oggi, ci sono differenze. La terra battuta sarà una sfida per lui, per migliorare ancora in questa csuperficie”.
“Jannik è stato consistente al servizio tutto l’anno, basta andare a vedere le statistiche, è migliorato ogni anno. Ci sono dei momenti in cui un colpo si può sporcare, può essere anche il diritto o il rovescio. Ogni anno lo miglioriamo, la consistenza e rendimento. Da Pechino sta servendo con ottime percentuali e precisione. Siamo molto motivati nel continuare su questa strada. C’è molta emozione per questa vittoria. Jannik non è uno che festeggia in chissà quale modo, ma oggi si è buttato per terra e questo dimostra quanto sia stata importante per lui”.
“Australian Open è stata la conferma di quello fatto l’anno prima. Wimbledon è il sogno di ogni giocatore e allenatore, è stato importante, e forse arrivare un po’ scarichi a New York è stato anche per quello. La vittoria qua è… andare in vacanza felici!”.
“Non pensiamo più a quel che è successo, siamo già ripartiti. Nelle fasi difficili siamo stati bravi a pensare a quel che potevamo controllare, ossia il campo da tennis. Come coach mi piace costruire e non gestire, cercheremo di costruire un arsenale ancor più importante, dargli tutto quello che possiamo per farlo diventare un tennista migliore”.
“Off-season sarà a Dubai e poi Monte Carlo, come l’anno scorso”.
Da Torino, Marco Mazzoni
TAG: ATP Finals 2025, Darren Cahill, Marco Mazzoni, Simone Vagnozzi

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Grandissimi allenatori, grandissima squadra. Bravi tutti!
Semplicemente grandiosi anche loro.. ps per tal Lorenzo che ieri parlava di un servizio a Pechino come quello degli Us venendo smentito dal sottoscritto.. ora, a sostenerlo si é aggiunto anche il Vagno, davvero bravo a sistemarglielo, poi Jannik ci ha messo del suo ad assorbire come una spugna le correzioni
Nel secondo set ho sofferto per quelle prime che non entravano (soprattutto a sx) neanche stessi servendo io…
…eppure sembra che dalla sconfitta a US Open il nostro campione abbia fatto una “cura” quotidiana sulla battuta…
…non è bastata, ci vuole una prescrizione speciale del dott. Ceccarelli!