Bublik, vittoria e risposta alle provocazioni di Moutet (Video)
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Alexander Bublik ha conquistato una vittoria di prestigio al Rolex Paris Masters, superando Corentin Moutet in uno degli incontri più attesi della giornata. Il kazako si è imposto con il punteggio di 6-3, 7-5, grazie a un tennis solido e a un servizio incisivo, in un match che andava oltre l’aspetto tecnico per via della nota rivalità tra i due.
Il duello, infatti, era carico di tensione già alla vigilia. Moutet aveva dichiarato che l’atmosfera delle tribune parigine sarebbe stata “calda” contro Bublik, promettendo di “mandarlo a casa con l’aiuto del pubblico”. Le previsioni del francese, però, non si sono avverate: il kazako ha dominato l’incontro e, al termine, non ha perso occasione per rispondere alle provocazioni.
“Ovviamente ha parlato troppo prima del match. Non ho avuto altra scelta che punirlo. Ha detto che mi avrebbe mandato a casa, ma per fortuna vive a Parigi e non è troppo lontano in taxi”, ha dichiarato Bublik dopo la vittoria.
Moutet, da parte sua, non ha lasciato correre e ha replicato subito in conferenza stampa:
“In realtà ora vivo a Dubai. Oggi ho cercato di concentrarmi su me stesso. Non credo fosse qualcosa di personale. A lui piace prendere in giro gli altri giocatori. C’è chi parla e chi no: lui appartiene alla prima categoria.”
Il francese ha poi espresso il proprio disappunto per il comportamento dell’avversario, sottolineando che preferisce tenere il confronto entro i limiti sportivi:
“Non mi piacciono queste cose. Quando si va oltre le parole, so che tipo di persona ho davanti. Non serve parlare davanti al microfono: è abbastanza bravo da far parlare il campo per lui.”
Sul piano tecnico, Moutet ha riconosciuto i meriti di Bublik, elogiandone la qualità sulle superfici veloci:
“Non siamo lo stesso tipo di giocatore. Lui è più alto e serve molto più forte. Quando il servizio arriva a 220 km/h, puoi permetterti di tentare cose diverse. È un ottimo tennista, soprattutto sul cemento indoor. Oggi ha vinto perché ha giocato bene, non per i suoi soliti colpi spettacolari.”
Nonostante la sconfitta, Moutet ha mostrato autocritica per le occasioni mancate:
“Volevo andare più avanti. Ho avuto delle chance e sono deluso per come ho gestito il punto del set. Alla fine non stavo servendo bene e ho preso decisioni tattiche sbagliate. In queste situazioni non c’è perdono.”
Il francese ha poi parlato anche delle sue prospettive con la nazionale in vista della Coppa Davis:
“Mi concentro su ciò che posso controllare. Se sarò selezionato, sarò felice di rappresentare la Francia come l’ultima volta. Se non lo sarò, sosterrò comunque la squadra, anche davanti alla TV.”
Marco Rossi
TAG: Alexander Bublik, Corentin Moutet, Masters 1000 Parigi, Masters 1000 Parigi 2025

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Ho notato solo io una certa somiglianza per movenze e atteggiamenti del corpo tra Moutet e Fognini?
Pare che il francesino stigmatizzi se stesso e il suo comportamento su scala invertita attraverso bubik. Una tempesta in un bicchier d’acqua tipica dei nevrotici. Niente di interessante.
Tutta la vita con il Kazako!!
Mi hai anticipato…Mi chiedevo anch’io a quale categoria di giocatori lui pensa di appartenere?!…
“C’è chi parla e chi no e Bublik appartiene alla prima categoria” dice Moutet.
E tu, caro Cory, a che categoria appartieni?
Che figura di .. per il nano.
@ DavidAce (#4510548)
Credo che alcune “primizie” le possiamo trovare solo dalle nostre parti, la lista peraltro è lunga…
ahahahahah
Parole molto profonde da parte di entrambi.
Al prossimo giro sentiremo: “Bublik ti puzza il culo” e “Moutet, servi inback col le pal nuvole” “Eh?” “Poppaaaa”
Più che “prestarlo” non sarebbe meglio cederlo…
…a titolo definitivo?
Vive la France!
Mi amigo Bruno dice che Kubrick es un muy buen jugador 😉
Qualcun altro di nostra conoscenza gli avrebbe dato una sonora lezione in campo senza proferire parola. Ma ognuno ha il proprio stile e temperamento.
Scemo e piu’ scemo-2 🙄
Genio e sregolatezza, ma anche umorismo e intelligenza.
Dall’altra parte solo arroganza, vittoria netta per Sascha
Ma un Cazzullo francese che si indigna perché un suo connazionale vive a Dubai invece che nella “Douce France” non ce n’ è da quelle parti? Glielo prestiamo di buon grado…un indignato a gettone non si nega a nessuno
Quando distribuivano la simpatia Moutet era in fila per l’arroganza