
Masters 1000 di Shanghai 2025: le superfici rallentano, CPI crolla a 32,9


Nel circuito ATP si nota ormai da qualche anno una chiara tendenza a rendere le superfici più lente, ma l’edizione 2025 del Masters 1000 di Shanghai ha segnato un vero e proprio spartiacque.
Secondo i dati ufficiali, il Court Pace Index (CPI), che misura la velocità dei campi, è sceso a 32,9, un dato che rappresenta una drastica riduzione rispetto al 40,8 registrato lo scorso anno. Una differenza così netta trasforma le condizioni di gioco, rendendo Shanghai una delle tappe più lente dell’intero calendario Masters 1000.
Il ruolo delle palline e del clima
Quest’anno si stanno utilizzando le palline Yonex, più leggere rispetto agli standard consueti. In teoria, ciò dovrebbe favorire una maggiore rapidità degli scambi. Tuttavia, la forte umidità del clima di Shanghai annulla questo effetto, aumentando la sensazione di lentezza e rendendo la superficie ancora più impegnativa per i giocatori.
Confronto con gli altri Masters 1000
Per comprendere meglio il dato, basti pensare che:
Indian Wells è tradizionalmente uno dei tornei più lenti, con un CPI intorno a 33-34, simile a quello di Shanghai 2025.
Miami, pur con condizioni simili, si gioca su un cemento leggermente più rapido, con un CPI vicino a 36-37.
Madrid, giocato sulla terra battuta in altura, ha invece un CPI molto più alto (oltre 42), risultando tra i campi più veloci sul rosso.
In questo contesto, Shanghai si colloca dunque tra i tornei più lenti in assoluto, anche rispetto agli altri eventi su cemento, con la prospettiva di scambi molto lunghi e match fisicamente logoranti.
Marco Rossi
TAG: Curiosità
se fosse per me, farei un campo a due velocità. una velocità rallentata nelle zone dove cade il servizio e aumentata nel resto del campo.
Comunque la “lentezza” della superficie:
– ha favorito Cerundolo vs Mannarino
– ha aiutato Nardi vs Perricard
– potrebbe favorire Munar vs Cobolli
Ovviamente io tifo per Flavio…
Daje Cobbo !!!!
Anche l’erba non è più quella di una volta,la gente vuole il tennis rallentato,non più scambi brevi,ma scazzottate.
Seguendo questo ragionamento gente come baez dovrebbe essere in top 10. Non c’è più una differenza netta di superfici, i giocatori sanno adattarsi e i migliori tecnicamente o i più potenti sono i più forti
posa il fiasco… neanche enzo avrebbe osato tanto
Ci sono degli incontri (cito Perricard a caso) in cui sembra di seguire un’esibizione di TIRO AL PIATTELLO…
…appunto ci sono tennisti che riescono a stare in top 50-30 (pure meno!) disponendo di un bagaglio tecnico quasi ridotto alla sola battuta!
Vero Opelka?
Ed è anche per questo motivo, tra gli altri, che sostengo che Musetti entro la fine del 2026 sarà davanti a Sinner in classifica.
purtroppo, quando nel circuito ci sono battitori che servono a 250 kmh, le alternative sono poche. se non decidono di intervenire sulle corde o sulle palline, rallentare i campi è l’unica scelta disponibile.
Ottimo così, a frenare e bilanciare l’idiozia contemporanea di un mondo che corre sempre più veloce verso il nulla.