
Shanghai, Sinner cauto: “Condizioni nuove, ma pronto a dare il massimo”


Dopo il trionfo al China Open di Pechino, Jannik Sinner è già arrivato a Shanghai, dove difenderà il titolo conquistato lo scorso anno. In conferenza stampa, l’azzurro ha parlato della sua condizione fisica, delle differenze tra i due tornei e delle sfide che lo attendono in questo Masters 1000.
“È bellissimo essere tornato qui – ha esordito Sinner –. Questo è un torneo speciale, l’ultimo della stagione asiatica. Le condizioni sono molto diverse rispetto a Pechino, avrò solo una sessione di allenamento per adattarmi, quindi sarà difficile soprattutto all’esordio. Ma sono felice di giocare davanti ai tifosi di Shanghai, che mi hanno sempre dato un grande supporto”.
Il campione altoatesino ha poi commentato i progressi mostrati nelle ultime settimane:
“Non sono l’unico a cambiare: ogni giocatore cerca di aggiustare qualcosa nel proprio gioco. Noi abbiamo lavorato su alcuni colpi, alcuni sono migliorati, altri vanno ancora perfezionati. L’importante è avere tanti match per mettere in pratica ciò che stiamo provando. In generale, siamo contenti del lavoro fatto”.
Sulla questione del calendario, più volte criticato da altri colleghi, Sinner ha mantenuto una linea equilibrata:
“Il calendario è quello che è. Io non voglio criticare, ognuno fa le proprie scelte. L’anno scorso ho saltato alcuni tornei e penso sia stata la decisione giusta. Sta a noi capire le priorità: se vuoi giocare, giochi, altrimenti ti fermi e ti alleni. Io cerco sempre di scegliere ciò che è meglio per il mio corpo e la mia mente”.
Un dato che ha colpito a Pechino riguarda la sua capacità di gestire i momenti delicati: 21 break point salvati su 26 nell’arco del torneo. “Non penso mai a queste statistiche durante il match – ha spiegato –. Cerco soltanto di fare la scelta giusta in quel momento. A volte funziona, altre no, ma l’importante è accettare anche l’errore e continuare a spingere”.
Infine, una battuta sulle sue condizioni fisiche, dopo i piccoli problemi di stomaco accusati in settimana:
“Sto bene, ero pronto già per la finale di Pechino e lo sono anche adesso. Qui però è più umido e caldo, vedremo come reagirà il mio corpo. Oggi mi riposerò, da domani penserò al debutto. I primi turni non sono mai facili, ma spero di mostrare un buon tennis”.
Sinner è pronto dunque a difendere il trono di Shanghai, con la consapevolezza di avere addosso gli occhi del torneo e la fiducia di chi ha appena conquistato il suo ventunesimo titolo in carriera.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Jannik Sinner, Masters 1000 Shanghai, Masters 1000 Shanghai 2025
Non condivido per niente…. i 4 mesi di fermo non erano inattivi Sinner si è sempre allenato sul campo e in palestra per potenziare il suo fisico chiaramente solo dove poteva, lontano da quelli ufficiali
Mi ricordo quando in Canada (non ricordo se era Montreal o Toronto, diciamo Toronto):
Mi piace giocare a Toronto. Poi fece la battuta: l’anno prossimo dirò che mi piace giocare a Montreal. Risate in press room.
4 mesi di inattivityà non sono 4 mesi di riposo, ma, appunto, d’inattività. Ci si riposa quando si ha bisogno di recuperare energie (e dopo gli AO era stato fermo quasi un mese, aveva saltato anche un “suo” torneo come Rotterdam). Se non si deve recuperare energie, il corpo viene poco sollecitato e perde, anzichè ricaricarsi. Quindi questi mesi sono stati una perdita fisica, oltre che mentale. Djokovic, che era stato costretto allo stop per alcuni mesi, causa mancata vaccinazione, al RG era assolutamnete privo di forza, perse nettamente da nadal, come non capitava da anni. Gli ci volle ancora del tempo per tornare ad essere il nunmero 1, cosa che avvenne appena ricominciò a giocare con regolarità, alla fine della stagione ed all’inizio della successiva.
Comunque ho detto fisico non mentale….sul lato mentale condivido il tuo pensiero sono entrambi importanti
Fanno 50 esibizioni, ops
Bravo Jannik, con tanti saluti ai colleghi che si lamentano del calendario e poi “50” esibizioni in giro per il mondo
Lo stop di quasi 4 mesi non l’ha mai sperimentato nessuno (se non per gravi problemi fisici o mentali) e quindi potremo definirlo positivo o negativo solo a fine stagione.
C’è da riflettere attentamente sulla reale necessità, per un ragazzo di 23 anni in buonissima salute, di fermarsi e se questo non abbia prodotto qualche scoria nella sua testa.
Personalmente mi è sembrato di vedere un Sinner “rientrante” (a Roma e Parigi) meno “cattivo” (in senso tennistico).
Forse gli ha fatto perfino “bene” la sconfitta di Halle.
Attualmente è molto più “falloso” del suo STANDARD e sono convinto che Jannik non abbia ancora raggiunto quell’equilibrio psico-fisico mostrato nel finale del 2024.
Magari un successo a Shanghai potrebbe fare scattare la scintilla… come nella trasferta asiatica del 2023.
Sperem!
Potrebbe mai dire “questo torneo è un po’ così così, vengo non so bene perché nemmeno io, forse è il mio agente che me l’ha chiesto”. Potrebbe? Orsù, siamo adulti.
In un certo senso è onesto, sia perché torna per difendere il titolo sia perché è presente…
…ormai non gioca più TUTTI I tornei e quando “onora” un torneo con la sua presenza ecco che l’evento deve avere qualche particolare attrattiva (oltre che il ricco ingaggio) e quindi è automaticamente “speciale”.
Ahahahah (*-*)
A fine anno valuterò le condizioni di Sinner: Sulla carta ha un fermo di quasi 4 mesi contro Alcaraz che ha sempre giocato, in teoria Sinner dovrebbe essere più fresco per la finale di stagione, se ciò non fosse vuol dire che Alcaraz ha un fisico migliore, oppure le teorie di riposo sono solo paranoie dei giocatori
Per ogni torneo dice che è un torneo speciale.
Mi sembrano dichiarazioni di marketing.
Credo che ormai Sinner abbia piena consapevolezza della sua forza e piena fiducia nel suo livello di gioco.
Non ha ancora potuto prendere contatto con campo e palle ma la transizione da Beijing a Shanghai non dovrebbe essere “scioccante”…
La prima partita con Altmaier non dovrebbe essere complicata (il tedesco non ha uno stile di gioco da specialista del veloce) e poi al nostro campione tornerà in mente la famosa partita di Parigi e…
Il vero “nodo” dello status sta nella condizione fisica del Divino, non certo buonissima (a Pechino lo abbiamo visto decisamente provato dopo scambi > 13-15 colpi).
Forza S I N N E R !!!!