Mouratoglou si confessa: “Con Serena il peso fu un limite sul 24 esimo Major, con Osaka non ho trovato la chiave”
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Patrick Mouratoglou non conosce mezze misure, e ogni sua dichiarazione diventa materiale da prima pagina. Nell’ultima intervista concessa a The Guardian, il coach francese ha parlato a cuore aperto di due capitoli fondamentali della sua carriera: i dieci anni al fianco di Serena Williams e la breve collaborazione con Naomi Osaka.
Il tecnico ha ricordato come nel 2012, quando iniziò a lavorare con Serena, la campionessa americana stesse attraversando uno dei momenti più difficili della sua carriera, reduce da due anni senza successi nei tornei dello Slam e addirittura da una clamorosa uscita al primo turno. “Fin dall’inizio c’era una fiducia totale tra noi, sapevo come motivarla e spingerla a essere più competitiva. Veniva da un periodo duro e quando un campione comincia a dubitare, rischia di perdere qualità in campo”, ha raccontato il francese.
Il sogno del 24° Major, però, non si è mai concretizzato. Mouratoglou ha spiegato che la maternità e i problemi fisici di Serena hanno avuto un peso decisivo. “Il tennis non ti permette di avere chili in più, significa più stress sulle articolazioni e meno rapidità nei cambi di direzione. Anche un solo chilo può fare la differenza. Serena era già in là con l’età, il corpo non reagiva più come prima e i rischi di infortunio erano maggiori”. Ha aggiunto che questo tema fu motivo di scontri con la giocatrice: “Lei mi diceva che la stavo giudicando, ma a me interessava solo il suo tennis. Se fosse stata più leggera già allora, i risultati sarebbero stati migliori”.
Archiviato il capitolo Serena, Mouratoglou si era legato a Naomi Osaka, ma il rapporto si è interrotto già a luglio 2025. “I risultati non sono stati abbastanza buoni. In allenamento vedevo miglioramenti, la sua mentalità era ottima, ma in partita non riusciva a esprimersi e questo rovinava tutto. Guardando indietro, non ho fatto un lavoro sufficientemente buono. Per Naomi era pesante avere me come coach, dopo tutti quegli anni con Serena. Non sono riuscito a toglierle quella pressione, senza la quale avrebbe potuto esprimersi con più libertà. Non c’è rancore, però: rimane una grande campionessa”.
Tra ricordi, autocritica e franchezza, Mouratoglou conferma ancora una volta il suo stile diretto e incisivo, che divide ma non lascia mai indifferenti. Le sue parole su Serena e Osaka hanno fatto il giro del mondo, ribadendo come la sua voce resti una delle più influenti e controverse del tennis internazionale.
TAG: Naomi Osaka, Patrick Mouratoglou

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Lui ha sempre scelto quando i tennisti sono campioni, piatti gli ha fatti proprio nascere e allenare.
Con Serena ha trovato la chiave, con Naomi no. Chi vuole intendere, intenda.
Sempre meglio di Ornella Muti che faceva pubblicità ai pannoloni per l’incontinenza.
@ Sabatino (#4482287)
Eh, certo, anche chi uccide esseri umani di professione lo fa dietro remunerazione; per fortuna che ci sono persone come Lei, scevre da romanticismi superati, che non si permettono di mal giudicare le altrui scelte professionali, altrimenti il mondo non progredirebbe.
@ Ospite (#4482244)
Non lo sapevo!
Dato che penso non abbia problemi di ordine monetario non mi limiterei a chiamarla “triste fine”: quelle terapie sono pericolose, hanno pesanti effetti collaterali; primo fra tutti: danno dipendenza.
È esattamente come se si mettesse a fare pubblicità alle sigarette, è un gesto, deliberato e prezzolato, becero-delinquenziale, che istiga le persone destinatarie del messaggio a farsi male.
Per istigazione al suicidio credo che anche negli S.U.A. possa esserci un capo di imputazione: sarebbe il caso di affibiarlo a Serenona e forse capirà che per qualche milione di dollari in più da mettere sopra ai miliardi che già ha non è il caso di rendersi complice di un delitto plurimo.
No Patrik per Serenona il peso non e mai stato e non e’ un limite, infatti continua a lievitare.
Non ho percepito in questo modo le sue considerazioni
Di certo la pagano, che dovrebbe fare? È triste il vostro romanticume che vuole l’atleta al di sopra delle umane cose.
Ha detto che con la Osaka non ha fatto, lui, un buon lavoro.
Una barzelletta.
Personaggio folkloristico e nulla più.
Ho visto che Serena fa da testimonial a queste siringhe dimagranti, originariamente rivolte ai diabetici e diventate adesso moda vip e non.
Che triste fine.
Un fighetto, con un certo fiuto per gli affari e le pubbliche relazioni
L’avevo scritto anch’io la settimana scorsa. Quindi sono d’accordo.
quindi è sempre colpa delle giocatrici e mai di Mouratoglou?
Mouratoglou è un essere non si sa se più patetico o detestabile. Un bel tacer non fu mai scritto.
Ovviamente sì, che lo chiedi a fare? Tutti quelli che perdono da Sinner e Alcaraz si devono ritirare perché sono degli incapaci. E poi si devono ritirare anche Sinner e Alcaraz perché a quel punto a tennis non ci gioca più nessuno e tanto vale chiuderla lì.
Djokovic è ancora oggi il terzo miglior giocatore al mondo. Gli scoppoloni da quei due li prendono tutti. Si devono ritirare tutti a parte quei due?
Il problema di Serena è il problema dell’umanità in generale….lo scorrere impietoso del tempo.
Federer lo capì dopo il 6-0 da Hurkatz.
Nadal dalla figura barbina in Davis.
Serena neanche saluto il pubblico dopo il pelo/contropelo subito da Raducanu la dolce.
Forse lo capirà pure Djoko quando ri-prenderà l’ennesimo scoppolone dai due cannibali
Gossipzt
GossipTennis.
“Patrick Mouratoglou non conosce mezze misure, e ogni sua dichiarazione diventa materiale da prima pagina.”
Questo é un problema del giornalismo odierno.