Andy Roddick si ricrede: da critico a grande estimatore di Carlos Alcaraz
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Quando Andy Roddick ha deciso di lanciare il suo podcast Served, non ha mai avuto paura di dire quello che pensava sul circuito ATP. A volte però, anche i campioni sbagliano. E il suo giudizio, due estati fa, sul servizio di Carlos Alcaraz resta un esempio lampante: il murciano aveva appena trionfato a Wimbledon per la prima volta, eppure l’ex n.1 del mondo lo etichettò come un giocatore incapace di costruirsi una carriera stabile con un colpo così fragile.
Il tempo, però, ha dimostrato il contrario. Oggi Roddick non solo riconosce i progressi dell’attuale n.1 del mondo, ma lo ammira apertamente. Dopo il trionfo allo US Open 2025, l’americano ha fatto una vera e propria marcia indietro, lodando le trasformazioni tecniche e mentali del campione spagnolo.
L’evoluzione di Carlitos
“Carlos è cambiato in tutto – diritto, rovescio, volée, risposta, mentalità. Il suo servizio ora è molto più incisivo, è diventato una vera arma e non un punto debole. Il modo in cui colpisce lo slice oggi ricorda Federer: credo abbia preso spunto dal match che Dimitrov giocò contro Sinner a Wimbledon, quello in cui il bulgaro era avanti due set a zero prima del ritiro. Carlitos ha usato quella variazione più volte e con grande efficacia”, ha spiegato Roddick nel suo podcast.
Una rivalità che segna un’epoca
L’americano non si limita a esaltare Alcaraz, ma sottolinea anche il ruolo centrale di Jannik Sinner, suo grande rivale. Dopo oltre 20 anni dominati dai Big 3 e da Serena Williams, molti temevano un vuoto impossibile da colmare. Invece, il tennis maschile ha trovato una nuova rivalità capace di accendere le passioni.
“La realtà è che questa rivalità è un dono per il tennis. Non dobbiamo dimenticare i mesi difficili vissuti da Sinner fuori dal campo: ha sofferto molto, ma continua a mostrare una classe immensa anche nelle sconfitte. Vederli giocare uno contro l’altro è un privilegio. Hanno preso in mano il testimone del Big 3 e lo hanno fatto in modo naturale. Per noi appassionati, è un regalo”, ha dichiarato Roddick.
Un nuovo capitolo per il tennis
Con sei Slam già in bacheca a soli 22 anni, Alcaraz ha spinto Roddick a ritrattare le sue vecchie parole. E con Sinner a fare da contraltare perfetto, il futuro del tennis sembra più luminoso che mai. La rivalità tra i due, iniziata nel 2024, si candida a diventare una delle più leggendarie della storia recente.
TAG: Andy Roddick, Carlos Alcaraz

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@ Luigi T (#4482457)
No, prima devi Ammettere di esserti Sbagliato poi puoi rettificare
@ Markux (#4482319)
Ma quale banderuola…Alcaraz è molto migliorato nell’ ultimo anno.Ovvio si possa cambiare opinione, no?
Si parla troppo di Alcaraz super campione e sembra che sinner non vincerà più,ci sono poco più 700 punti di differenza con sinner che non ha giocato 4 mille e almeno un 500,la verità si vedrà a Roma chi sarà il vero numero 1,sinner in tre mesi non ha potuto difendere 1600 punti più i 400 tolti per il caso costebol
@ enzola barbera (#4482225)
Ma cosa c’entra la Marcia e le amiche rivali Palmisano Perez ? È un’altro sport un’altro pianeta niente a che vedere col tennis, un abbraccio come c’è stato tra loro, nel tennis non lo vedrai Mai, ne scrivessi una giusta Mah…
Troppi voltabandiera dopo gli Us Open, la bora di Trieste è arrivata anche in America.
Andy e’ la solita banderuola al vento, che tristezza.
Tocca aggiungere un rimorchio al carro del vincitore.
@ giumart (#4482193)
Non dimenticare i due Paternostri e l’Ave Maria
La marciatrice Antonella Palmisano, argento mondiale, dopo l’invincibile spagnola Maria Perez: siamo amiche-rivali, come Sinner-Alcaraz. Vero, la Palmisano in crisi è stata soccorsa dalla Perez. Però, ironia del destino, cinico e baro, stiamo sempre dietro agli spagnoli. enzo
La marciatrice Antonella Palmisano, argento mondiale, dopo l’invincibile spagnola Maria Perez: siamo amiche-rivali, come Sinner-Alcaraz. Vero, la Palmisano in crisi è stata soccorsa dalla Perez. Però, ironia del destino, cinico e baro, stiamo sempre dietro agli spagnoli. enzo
… Ma sia chiaro, io non finirò mai di ringraziare il Cielo per averci donato Jannik.
Insomma, assodato che lo spagnolo è un fenomeno (ma si sapeva già), è bastata la partita della finale di NY per indurre molti commentatori a ritenere Jannik inferiore. Vabbè, andiamo avanti, il giudice supremo sarà il tempo. Nessuno ha la sfera magica per vedere il futuro, ma può darsi che magari fra 2-3 anni uno dei due faccia un netto step in avanti o all’indietro, magari verrà fuori qualcuno altro… Chissà.
Per adesso la situazione è questa.
Dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco.
Verranno tempi migliori.
Sbaglio ma qui sembra di essere nel “tenis en vivo”.
Pensavo di essere in Italia, ma qui la maggioranza è spagnola.
Oramai tutti colpiti dal ” vento d’estate”
Oramai Live Tennis è diventato il portavoce ufficiale dello spagnolo nonchè megafono amplificato…
Puoi spiegarti in italiano?
va bene lo slice ma è il rovescio in top che vince i tornei importanti a Carlitos