
Cahill svela la crescita di Sinner: “Il servizio è stata la chiave”


L’attesa è quasi finita. Alle 21:00 ora italiana gli appassionati vivranno un altro capitolo della rivalità più entusiasmante del tennis contemporaneo: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si sfideranno nella finale del Masters 1000 di Cincinnati. Un lunedì diverso dal solito, ma che promette scintille dal primo scambio: due campioni che si sono alternati nel rubarsi titoli negli ultimi mesi e che ora arrivano in Ohio con i conti ancora aperti. Non sappiamo chi solleverà il trofeo, ma una cosa è certa: ci sarà battaglia.
Quando due “galli del pollaio” come loro incrociano le racchette, lo spettacolo è assicurato. A dare ulteriore spessore all’attesa è arrivata anche l’analisi di Darren Cahill, allenatore di Sinner insieme a Simone Vagnozzi dal 2022. L’australiano, tra i coach più rispettati del circuito, ha raccontato ad ATP Media i punti chiave della crescita del suo allievo, che da 14 mesi non molla più la vetta del ranking mondiale.
“Il segreto? Non c’è alcun segreto. Solo lavoro quotidiano e la convinzione che ogni giorno ci sia sempre qualcosa da migliorare”, ha spiegato Cahill. “È questo il motivo per cui siamo così orgogliosi, perché tutto quello che costruiamo negli allenamenti si riflette poi nei grandi match, nei grandi tornei. Non è frutto di esperimenti di qualche giorno, ma di anni di impegno e di pressione costante affinché continuasse a fare le cose giuste”.
Uno dei primi aspetti affrontati dall’australiano è stato il servizio. “Quando sono entrato nel team gli dissi subito: devi migliorare il servizio. Con il fisico che hai e i tuoi 1,91 metri, era fondamentale aumentare la velocità e la precisione della prima palla. Da lì si vincono partite con il servizio, ci si fa più solidi nei numeri e si diventa più efficaci, pur restando pronti a lottare negli scambi se l’avversario riesce a rispondere”, ha ricordato Cahill.
Il coach ha poi sottolineato il carattere da combattente del suo allievo: “Jannik è un animale da competizione, gli piace fare domande, vuole sempre capire e crescere. Se guardi il suo corpo ora e lo confronti con quello di qualche anno fa, ti rendi conto del lavoro enorme che ha fatto in ogni aspetto”.
Sinner arriverà dunque alla finale con la consapevolezza del percorso compiuto e del sostegno del suo staff, mentre Alcaraz proverà ancora una volta a fermare la corsa del numero uno del mondo. Sarà la prima finale tra i due a Cincinnati.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Darren Cahill, Jannik Sinner
Giusta osservazione
e allora prima del RG o wimbledon cosa aspettavi ? e ‘ una finale di un mille importante ma non paragonabile certo ad uno slam.
meglio perdere oggi e vincere a new york senza dubbio alcuno.
Mah se vogliamo essere proprio pignoli il rovescio lungolinea…non è preciso con quel colpo,sono più quelle volte che finisce a mezza rete o largo di metri non che entra e fa male l’avversario,per qualità in generale lo considero sotto a Djokovic ma anche a Zverev per questo
US Open ci puó stare, perché nel 2022 si erano letteralmente dimenticati del servizio che semplicemente peggiorava ogni giorno che passava…
Poi arrivó Cahill e di li’ a qualche mese (circa 6 mesi) la classifica ricomincio’ a salire (2023 inoltrato) e , come era ovvio, al primissimo issimo issimo issimo posto fu messo il servizio (cosa che Cahill intimó a Sinner giá al loro primo colloquio).
In quel DISGRAZIATO US Open 2022 Sinner buttava fuori tutte le prime palle, faceva MOLTI piú Doppi falli rispetto al 2021, ecc.
Roland Garros 2025 invece (quest’ anno) Sinner ha praticamente dominato l’ incontro, con il servizio piú che all’ altezza della situazione e, arrivato a tre comodissimi (tre) Match points in RISPOSTA, ha fatto tre GRATUITI.
Il secondo su una mozzarellina messa di la’ come seconda palla da Alcaraz (schiacciato “alle corde”) che Sinner non sbaglia neanche da ubriaco…
Eccezionale riprendersi da uno shock del genere, perché di shock si stratta, giá al successivo Wimbledon.
E anche qui immagino un lavoro di fantastica qualitá del Cahill.
Sei l’unico che lo pensa. Per me quello che può migliorare è la direzione degli attacchi. A volte non guarda dove va l’avversario e si complica la vita. Ma parliamo di sfumature…..
“…due campioni che si sono alternati a RUBARSI titoli negli ultimi mesi…”
Francesco Paolo Villarico credo venga pagato un tanto a parola: usa a casaccio una quantità eccessiva di parole per esprimere concetti inutili.
Il rovescio se lo porta praticamente dalla culla…è di una solidità incredibile, ed è proprio con il rovescio che spesso si costruisce il punto per poi chiudere con il dritto.
Jannik Sinner per colpa del suo servizio ha 2 slam in meno di quelli che dovrebbe avere: US OPEN 2022 e Roland Garros 2025.
Il rovescio di Sinner va migliorato? Dici?
È ciò che manca ancora a Nardi e, in parte a Musetti. Ultimo tassello, per loro. Dopo di ché, saremo una corazzata inaffondabile.
Caldo e umidità minori dei giorni scorsi, ma previsto un fastidioso vento con folate fino a 20km/h
Rammento un’intervista dopo la vittoria del Challenger di Astana in cui NBK affermava che si sarebbe concentrato sulle NextGen invece di andare a Flushing Meadows per le quali.
I latini dicevano “Per aspera ad astra” e Sinner ne incarna pienamente il senso. Redazione, l’Ohio è uno stato, quindi IN Ohio. Purtroppo il caldo e l’umidità a Cincinnati non si placano, speriamo che non incida sull’andamento del match…
Personalmente non ci sto più nella pelle già da ieri sera, mi sembra di aspettare la finale di Champions!
Sinner è la versione evoluta di Djokovic al suo best.
Un terminator completo in tutto: risposta, servizio, mente, potenza, atleticità (un gradino sotto), anticipo.
Per me solo il rovescio va migliorato.
si ok interessante, ma qualcuno sa dirmi come mai Budkov Kjaer non è presente nelle quali degli us open pur avendo un ranking più alto di Engel Sakamoto e Cinà? è iscritto ad altri challenger quindi non può essere una questione di infortunio… grazie a chi risponderà