
La dura legge di Sinner: demolisce Auger-Aliassime, è in semifinale al Masters 1000 Cincinnati


Il tennis è lo sport delle situazioni, della diversità e dei contrasti. Ma c’è uno scenario che atterrisce ogni giocatore: quando affronti un avversario che ha un tipo di gioco relativamente simile al tuo ma… l’altro è più forte in tutto, nella condotta dello scambio, nei colpi d’inizio gioco, velocità, intensità, equilibrio tra i due fondamentali. Tutto. E pure ha il suo colpo più sicuro che va dritto sulla tua debolezza, la diagonale di rovescio. Quando questo accade, beh, per quello meno rapido, potente e continuo dei due vincere è praticamente impossibile perché non hai armi per cambiare lo status quo, e anche mentalmente vai sotto e riprendersi è una Chimera. È quel che è accaduto a Felix Auger-Aliassime affrontando Jannik Sinner nei quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati, una partita senza storia vinta dal n.1 azzurro con un perentorio 6-0 6-2 e che gli apre le porte della semifinale, dove attende l’esito del match notturno tra Rune e la sorpresa del torneo, il qualificato francese Atmane.
Per Jannik dopo un primo set di dominio terrificante (25 punti a 9!) solo il fastidio di un break patito in apertura di secondo parziale, con qualche errore di troppo e pure un piccolo sussulto per una smorfia e una “tastatina” all’inguine che subito ha portato pessimi ricordi… Per fortuna pare sia stato solo un momento: sotto 2-0, Sinner ha alzato di nuovo il livello e ha distrutto la resistenza del canadese vincendo sei game di fila con tre break, imponendo un tennis troppo potente, continuo e profondo, dominando il rivale soprattutto grazie ad una risposta talmente pressante che ha provocato un corto circuito nel servizio di Felix, crollato in tanti doppi falli e diversi sulle palle break. FAA aveva vinto i due precedenti con l’azzurro, ma era il 2022 e Sinner da allora è un tantino migliorato… A quei tempi il gioco pulito, in anticipo e geometrico di Felix dava fastidio a un Jannik assai meno consistente, con un diritto in piena costruzione e un servizio che andava su e giù come un otto volante. Oggi Sinner impone ritmi e pressione insostenibili quasi per tutti i giocatori, e non è minimamente concepibile provare a sfidarlo e tantomeno batterlo giocando un tennis di costruzione e pressione piuttosto monocorde, con zero rotazione e nemmeno colpi d’inizio gioco incisivi come quelli dell’Auger-Aliassime attuale, piuttosto sbiadito rispetto alla velocità e intensità toccata proprio nel 2022, quando in un autunno magico toccò il n.6 del mondo. Da allora ha perso smalto, si è come incancrenito in un tennis troppo simile a se stesso e senza punte, mentre Sinner è esploso a tutto tondo, diventando una macchina infernale fortissima da ogni posizione e implacabile in risposta. Più o meno in ogni aspetto…
Fin dai primi punti si è avuta la sensazione netta che Jannik volesse far sentire i rapporti di forza, anche per il banale fatto che Felix non è esattamente un grande agonista e soffre la personalità degli avversari tosti. Così Sinner è partito a spron battuto, tosto al servizio e implacabile in risposta, con bordate di grande controllo che finivano nei piedi del canadese, incapace di creare spazio e rigiocare con qualità. Non c’è stato un aspetto tattico o tecnico nel quale Felix sia riuscito a mettere un po’ in crisi Jannik: alla fine il suo miglior schema (servizio potente e via diritto sul rovescio dell’avversario) contro Sinner non funziona, perché l’azzurro risponde meglio di tutti e se lo attacchi sul rovescio senza aver creato una differenza di spazio o tempo ti fulmina. Così è accaduto. Auger-Aliassime ha pagato mentalmente la prepotenza e dominanza dell’italiano, giocando ancor più sotto tono del solito, con il servizio andato a gambe all’aria per il timore della risposta poderosa del nostro. Davvero non c’è stata partita. Si ipotizzava che Sinner volesse imporsi di potenza, per non rischiare nulla, per cancellare lo zero negli head to head con l’amico Felix, ma anche per se stesso, per riscattare le scorie di troppi errori e sensazioni non al massimo delle due partite precedenti, seppur vinte in due set. Così è stato: voleva vincere “bene”, ha stravinto.
Un successo completo, che riporta Jannik su un livello molto alto e allo stesso tempo conferma come la traiettoria di carriera di Auger-Aliassime si sia a dir poco arenata in una secca difficile da superare a meno di un cambio totale in attitudine e colpi. Sinner vince e convince. È un bel messaggio a tutti gli avversari…
Marco Mazzoni
La cronaca
Si scatta con un leggero ritardo e Sinner alla battuta, ancora col manicotto protettivo ormai diventato “iconico”. Si scambia immediatamente a gran ritmo, favoloso il rovescio cross vincente che vale a Jannik il suo primo punto del match. Con una seconda di servizio molto aggressiva, è 1-0 Sinner. Auger-Aliassime prova ad imbastire il suo tennis geometrico in progressione, ma Sinner è prontissimo a montare sopra alle traiettorie del rivale giocando con più potenza, più anticipo, più profondità e più intensità. Sul 30-40 Felix affronta già una palla break, ma è la risposta di Jannik a pungere, gli vale un BREAK immediato, 2-0. Molto focalizzato l’italiano, vuole assolutamente produrre un tennis migliore rispetto alle ultime due uscite e anche staccare il rivale per mettere subito le cose in chiaro sui rapporti di forza. È super concentrato anche al servizio, colpisce con sicurezza e cerca con insistenza il rovescio del canadese, il colpo meno sicuro. FAA cerca di uscire dalla morsa col diritto, ma sbaglia. Game a zero e, soprattutto, 3-0 Sinner, in totale controllo del tempo di gioco, del centro del campo. Di tutto. Auger-Aliassime sente la pressione e il servizio ne risente, vista la posizione in risposta dell’azzurro molto aggressiva e le prime bordate tirate con grande controllo. Un doppio fallo per Felix, poi sul 30 pari colpisce un diritto dal centro un po’ bloccato coi piedi, su di una risposta a dir poco acrobatica di Jannik. 30-40, chance del doppio break. Sentenza-Sinner: risposta carica di spin e praticamente sulla riga, il canadese non reagisce per tempo e stecca malamente col diritto. BREAK Sinner, 4-0 in 16 minuti con un parziale complessivo di 17 punti a 5. No match so far… Serve troppo bene Jannik, non varia nemmeno tanto perché martellare di potenza il rovescio di FAA è troppo redditizio. Non ha alcuna pressione e gioca sciolto il n.1, tanto che sul 30-10 regala al pubblico un rovescio cross stretto mortale, su di una risposta di Felix tutt’altro che malvagia. Questo atterrisce ulteriormente il classe 2000: non sta nemmeno giocando così “male”, ma non trova il modo di reggere la velocità e intensità del rivale. Non ce la fa. 5-0 in 19 minuti. FAA cerca di variare al servizio ma non è nemmeno preciso e questo complica terribilmente uno scenario già sportivamente drammatico… Un altro doppio fallo manda il canadese sotto 15-30. Altro doppio fallo, cercando un servizio kick al limite per buttare l’azzurro all’indietro. 15-40, due set point. Trova finalmente un gran diritto Felix, miglior colpo del suo povero set, 30-40; da sinistra la 1a non entra… ma Jannik tira in corridoio la risposta. Niente, Auger-Aliassime commette il terzo doppio fallo del game, SP #3 per Jan. Col quarto doppio fallo ecco il 6-0 di Sinner, con Auger che praticamente si è brekkato da solo… 25 punti a 9, con 5 DF per il canadese. Demolito, e incapace di reagire anche emotivamente.
Sinner si è toccato un paio di volte l’inguine nell’ultimo game del primo set. Riparte al servizio e commette due errori su due risposte profonde del canadese. 0-30, situazione inedita. Rimedia con due prime palle e un diritto poderoso, intrattabile. A vantaggi però Jannik sbaglia di molto un rovescio dal centro, colpito in salto, c’è una palla break per Auger-Aliassime. Doppio fallo! E ricade un po’ pesante a terra. Qualcosa non va dopo un inizio micidiale? In pratica Sinner è brekkato da solo con errori, troppi. Felix serve avanti 1-0. L’azzurro torna a muoversi piuttosto bene sul 30-15, comandando e vincendo uno scambio di gran ritmo. Il canadese si è irrigidito dopo quel punto perso, tanto da tirare un diritto con braccio di pietra e la palla quasi non arriva a rete… 30-40. Annulla la palla break con un bel servizio al T. Caccia un urlo e il pugno dopo il diritto pesante che gli vale il punto del 2-0. Dinamico e fantastico il controllo del corpo e dei colpi di Sinner sul 30-0, magistrale. Un sospiro di sollievo dopo il primo game del set, dove c’è stato il timore di qualche fastidio. 2-1. Nel quarto game l’azzurro torna a spingere forte in risposta, vuole riprendersi il break e il controllo della partita. Di potenza e di sostanza si prende i primi due punti, forzando gli errori del rivale. Poi sullo 0-30 FAA attacca bene il net, ma un passante robusto ma centrale di Sinner è mal gestito dal canadese, con un tocco di volo davvero povero e goffo. Si butta di nuovo avanti Felix, ma mal gliene incolse… Altro passante al corpo e poi passante di rovescio sulla riga, imprendibile. Contro BREAK Sinner, 2 pari. Nonostante uno schiaffo al volo pessimo (sul 40-0) Jannik sorpassa il rivale, 3-2. L’azzurro ha ripreso totalmente il tempo di gioco, anche in risposta, come lo schiaffone micidiale che vale a Sinner il 30 pari nel sesto game. E, puntualmente, dopo un cazzotto del genere, Felix è rigido e quasi fa doppio fallo… ma il rovescio poi gli vola via sotto la pressione insostenibile dell’italiano. 30-40, chance dell’allungo. Se lo gioca bene stavolta Felix, buon attacco col diritto. Sinner si prende di forza un’altra palla break con un ritmo infernale, enorme il gap tra i due rovescio vs rovescio e poi entra col diritto a tutta. Niente, doppio fallo… di nuovo sulla palla break. BREAK, 4-2, quarto game fila proprio mentre scocca l’ora di gioco. Fa il pugno Jannik dopo un bel servizio, poi si lamenta per qualche riflesso che viene dagli spalti. Il “fastidio” dei vantaggi per una manciata di errori, ma stacca il quinto game di fila, per il 5-2. Finisce proprio male per FAA: va sotto alla pressione mortale dell’azzurro e sul 15-40, match point, commette l’ottavo doppio fallo della partita. Chiude con sei game di fila Jannik, esce dal campo a testa bassa il canadese, sportivamente distrutto su tutta le linea.
Jannik Sinner vs Felix Auger-Aliassime
(Non prima 21:00)
TAG: Felix Auger Aliassime, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Cincinnati 2025
Ma certo che si, conosco l’ironia del capitano.
Sei un anno in ritardo.
Quando Sinner ha vinto il Next Gen, pochi, ma veramente pochi avevano sentore di chi stesse arrivando, mentre i due canadesi e il buon De Minaur venivano portati in palmo di mano da tutti, italiani compresi. Dopo le pettinate del next gen (allora si che volavano lavandini, bidet e frigoriferi, arrotare la palla significava per il buon Jannick pelarla col coltello) tutti hanno incominciato a vederla diversamente. Chapeau a chi lo aveva visto prima, ma c’è ancora gente oggi in attesa di controprova.
Le vittorie consecutive di Jannik sul cemento nei fatti sono 28, considerando anche il Six King Slam dove furono partite vere, verissime, tiratissime da parte di tutti quanti.
Dunque nell’ordine: Shangai 6, Riad (SKS) 3, Torino 5, Malaga 3, Melbourne 7, Cincinnati 4
Il ceko è stato un campione però
@ Sudtyrol (#4459249)
Non bestemmiare, Augier non vale nemmeno un’unghia di berdych.
Sarebbe stato interessante un Sinner-Berdych
Auger fa parte di quella categoria di giocatori che caparbiamente si rifiutano di evolvere. Tipo Berdyck.
Mah si narra una leggenda,non so se sia vera, che ogni 16 agosto da tanti anni in Val Pusteria ci siano strani avvistamenti di astronavi pleiadiane…,anche i servizi di intelligence militari nel tempo hanno aperto un xfile per indagare…
Ora tutto è chiaro…
@ piper (#4459213)
Non hai visto la faccina
messa dal Capitano…..???
Un tempo che per me non c’è mai stato..al tempo avevamo Berrettini, un ancora decente Fognini, un Sinner che stava esplodendo e un Musetti che cominciava a farsi conoscere vincendo con Alcaraz un 500..i limiti di Shapovalov erano già evidenti e quelli di Aliassime, per quelli che vedevano che non aveva il rovescio, che il diritto era ballerino e il servizio ondivago con caterve di doppi falli come è successo anche oggi, pure..
Un tempo che per me non c’è mai stato..al tempo avevamo Berrettini, un ancora decente Fognini, un Sinner che stava esplodendo e un Musetti che cominciava a farsi conoscere vincendo con Alcaraz un 500..i limiti di Shapovalov erano già evidenti e quelli di Aliassime, per quelli che vedevano che non aveva il rovescio, che il diritto era ballerino e il servizio ondivago con caterve di doppi falli come è successo pure oggi, pure..
@ piper (#4459213)
TE
AN
ST
Dopo un primo set dove Jannik ha asfaltato l’avversario, si è evidentemente distratto all’inizio del secondo set a causa di un dolore/fastidio al piede (o alla gamba, chissà?), che gli ha fatto perdere due game…. Non so se si è cacato più lui o noi, sta di fatto che il fastidio è presto rientrato ed è ripreso l’asfalto bollente come nel primo set.
Stiamo diventando tutti ipocondriaci..La mano sinistra è zuppa di sudore e lui più volte la struscia sul pantaloncino..poi dopo un servizio ricadendo ha un piccolo fastidio alla caviglia..tutto qui. Tra l’altro ma perché non si cambiano ogni due o tre game maglietta e pantaloncino? Anche perché il sudore scivola sulle mani e da fastidio..
Tanti anni fa,fine anni ’70 mio padre, giocatore amatoriale mi portò in un circolo,ora ahimè scomparso per fare posto al nulla.Come molti padri del tempo al bimbo che non sa giocare è complicato (noioso) dedicare del tempo ma la soluzione c’era! Infallibile e instancabile: il muro.
Ma giocarci contro è terribile,va bene all’inizio ma poi non puoi averla vinta,neppure un punto gli puoi fare.
Jannik è ora quel muro,quella costante sicurezza che la palla tornerà sempre indietro,con l’aggiunta che anziché essere di cemento è gommoso,elastico e ridà energia.
Ma per essere così significa che da ragazzino hai una testa diversa: non hai frustrazione nel giocare contro un muro,non hai la presunzione adolescenziale di poterlo battere.Hai la determinazione che decidi quando iniziare e finire il gioco e che a quella sfida il pareggio puoi raggiungerlo. Pareggi col muro e vinci con un tuo antagonista umano.
Tutti stanno affrontando un muro,o un basculante del garage com’era Borg che ci si allenava contro,ma al di là dei buoni propositi forse solo Alcaraz crede di poterci fare match pari.
Ma dal RG credo che la sua da convinzione sia diventata speranza.
VA
Eh sì invece che è in semifinale…
DE
Il difficile è soprattutto confermarsi, dopo aver raggiunto la prima posizione, tutti sono motivati giocare contro Jannik ma lui è nella dimensione gatto, sembra giochi con il topo.
@ il capitano (#4459207)
Ma è ovvio, lo dice sempre lui stesso.
Pure in fretta…
…ha molti punti da difendere e…
…Carletto ha già messo la freccia!
Diciamocela francamente, il ragazzo deve ancora migliorare.
Voto x servizio Sinner: 6-
Soltanto 2 ace e ben 2 d-f.
Velocità media prima: 201 kmh
Velocità media seconda: 162
Cosa gli ha detto Vagno ad un certo punto… di giocare in kick?
Come ho scritto precedentemente servi bene giochi bene, servi male giochi male, ho anche scritto, le due partite precedenti avendo giocato male, oggi sarebbe arrivato in campo più concentrato. Bravo Sinner come da copione
6-0 “visibile” nel primo set e 6-0 “nascosto” nel secondo set.
Numero uno c’è poco da fare
Adesso tocca al danese se vince!
temo tu sia rimasto un pò indietro
Si infatti ma ha messo male il piede quando ha toccato terra dopo la battuta e la tastatina l’ha fatta sul laterale del collo del piede.
Poi si è asciugato le mani sul pantaloncino vicino all’ inguine
Beh, Auger-Aliassime no, non è in semifinale, è stato asfaltato da Sinner….
Ma quel break subito all’inizio del secondo set è un campanello d’allarme…
Ahahahah!!!!
Scusa, in che senso? Sarà semifinale con il vincente Rune-Atmane…
Oggi la differenza l’ha fatta la risposta di Sinner assolutamente irreale.
Secondo me ha avuto una piccola contrattura.
Infatti ha detto che il giorno di riposo “gli servirà”
Spero ovviamente non sia nulla di grave perché voglio un gran match tra lui e Rune
Ah no? E dove sarebbe?
E puntuale come un orologio svizzero, alla faccia dei soliti commenti triti e ritriti sui rischi che corra Sinner se mantiene il livello dei primi turni dei tornei, quando s’inizia a far sul serio il “rosso” è una sentenza.. oggi centratissimo fin dal primo game di servizio, concentrato, cattivo, reattivo, nessuno scampo per un Faa travolto e incapace di trovare contromisure ( se non ricordo male il canadese qualche mese fa aveva dichiarato di non sentirsi tanto distante da Jannik ed Alcaraz.. si si ).. molto bene anche la risposta mentre ho avuto l’impressione che quegli strani gesti sull’inguine fossero dettati dal cercar di asciugare il sudore delle mani.. boh, in ogni caso, direi abbia fugato le paure con un 6/0 di parziale e come sempre, avanti il prossimo, c’è ancora spazio
Mai prendere un impegno a ridosso dell’inizio della partita di Sinner. Si rischia di arrivare a match finito! Grande Jannik.
…eeeh buonanotte ai Gufi anche stavolta è andata male
E’ proprio vero che i mostri sono fra noi. In questo caso di bravura. Mamma mia, impressionante la profondità dei colpi e la capacità di offendere in risposta sul servizio di un grande battitore. Isner, Opelka, Shelton, Aliassime, Diallo…pare che al posto del bazooka abbiano la pistola ad acqua tanto è migliore la qualità in risposta di Jannik rispetto a quella dei servizi, terribili è vero, dei suddetti. Per me Jannik ha superato il livello già eccelso di Nole in questo fondamentale, considerando che per uno così alto e longilineo è più difficile essere così reattivo e flessibile.
Oggi non ha piovuto!!!
Sinner ha potuto proseguire con l’ASFALTO !!! 🙂
Scusate ma non è in semifinale
12 games a 2. I numeri parlano da soli.
felix non è migliorato di un centesimo da quel 2019. anzi, è più saggio e quindi deprimibile
Nell’intervista Jannik ha elogiato AAA per le sue qualità tecniche e fisiche, come fosse stato complesso batterlo…è proprio un signore
C’è stato un tempo, non troppi anni fa, in cui invidiavamo il Canada perché aveva due talenti del calibro di Shapovalov e Aliassime.
Non dimentichiamolo.
Curiosissimo di vederlo con Rune se Rune, come in teoria dovrebbe, passerà.
Aliassimme entra in campo Felix e durante il match cambia il nome in Infelix. Bastonata sinneriana con il canadese che porta a casa due game. Qualche sbavatura qua e la, ma lo Jan di stasera mi è piaciuto. Sempre sul pezzo, incontenibile da fondo, mobile e reattivo. Ha detto dopo la vittoria con Mannarino che doveva alzare il livello. Detto e fatto.
Cercasi disperatamente numero 5, numero 4, numero 3, numero 2.
Anzi, no: il numero 2 c’è, il posto non glielo leva nessuno.