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Rublev riapre il dibattito: “Mi annoio a guardare il tennis sulle superfici veloci, manca tattica e spettacolo”

02/08/2025 17:58 11 commenti
Andrey Rublev nella foto - Foto Getty Images
Andrey Rublev nella foto - Foto Getty Images

L’eterno dibattito sulle superfici del tennis è sempre attuale e, chi meglio dei protagonisti stessi, può affrontarlo con cognizione di causa? Andrey Rublev, finalista lo scorso anno in Canada e giocatore spesso favorito dalle superfici rapide, ha espresso un’opinione netta e per nulla banale nel corso del Masters 1000 di Toronto 2025.

Il concetto è semplice e schietto, quasi onomatopeico: “pimpampum”. È così che Rublev sintetizza cosa accade in tornei disputati su campi estremamente veloci. Un tennis fatto di battute e un colpo, game rapidissimi, pochi scambi prolungati e tattica ridotta al minimo. Nonostante le lamentele di molti tifosi sulla presunta omologazione e rallentamento delle superfici, secondo il russo è proprio la velocità eccessiva ad appiattire lo spettacolo, rendendo i match meno interessanti da seguire.
“L’avanzamento della tecnologia delle racchette e la condizione atletica dei giocatori spinge sempre più verso la potenza, ed è per questo che si cercano palle più lente e superfici più neutre. L’obiettivo è chiaro: regalare al pubblico punti più lunghi e più spettacolo”, sottolinea Rublev in un’intervista a TennisChannel.

Rublev va oltre e fa un esempio concreto: “Come spettatore, mi diverto molto di più a guardare il tennis sulle superfici lente. Prendiamo Wimbledon: molti pensano sia un torneo veloce, ma in realtà consente grandi scambi, si può passare dalla difesa all’attacco, costruire il punto e scegliere quando prendere l’iniziativa. Ci vuole molta più intelligenza tattica e migliore preparazione atletica, perché bisogna essere rapidi e reattivi”.
Il russo cita anche una partita recente come manifesto della sua tesi: “Ho guardato Medvedev contro Popyrin a Toronto, ed era un susseguirsi di servizi e un solo colpo, tanti errori non forzati, impossibile vedere un vero scambio da fondo campo. Eppure Daniil è uno a cui piace giocare da fondo, ma su questi campi è impossibile. Mancano varietà e tattica”.

Rublev, che si prepara ora ad affrontare Alejandro Davidovich negli ottavi di finale in quella che si preannuncia una battaglia vera, lancia così un messaggio forte: la bellezza del tennis sta nei duelli, nella strategia e nelle variazioni. E il pubblico, forse, si diverte di più quando può vedere tutto questo.



Marco Rossi


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11 commenti. Lasciane uno!

Pheanes (Guest) 02-08-2025 20:27

Scritto da DANCAS
In 24 ore abbiamo sentito
Fokina : inaccettabile giocare alle 11
Fritz il tennis ci perde in queste condizioni (non
Lui. Il tennis ..)
Rublev: tutto il tennis sul veloce fa schifo
Zverev: i tornei su due settimane non piacciono a nessuno.
Si dessero un po’ tutti una calmata.

E i monocolore tutti zitti. Appena compro le cartucce e potrò stampare vedrete che trambusto creerà il mio libro.

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Salvo (Guest) 02-08-2025 20:22

A chi lo dici, Andrey….

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Alex77 (Guest) 02-08-2025 19:56

Scritto da Claudio
@ Alex77 (#4451560)
Ridere perché? Un conto sono le caratteristiche personali di gioco e un conto sono i gusti come spettatore.
A parte le normali Enormi differenze tra i professionisti e noi comuni dilettanti di basso livello, mia moglie ha uno stile di gioco simile a Djokovic soprattuto con di rovescio ma era tifosissima di Federer.
Io gioco con un rovescio ad una mano
con stile di gioco “””simile””” (tra tante virgolette) allo svizzero ma tifoso del serbo.

appunto, quindi come spettatore Rublev sembra “denigrare” un certo tipo di gioco tra il quale per me rientrerebbe anche il suo, ma forse non se n’è accorto

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Claudio (Guest) 02-08-2025 19:43

@ Alex77 (#4451560)

Ridere perché? Un conto sono le caratteristiche personali di gioco e un conto sono i gusti come spettatore.
A parte le normali Enormi differenze tra i professionisti e noi comuni dilettanti di basso livello, mia moglie ha uno stile di gioco simile a Djokovic soprattuto con di rovescio ma era tifosissima di Federer.
Io gioco con un rovescio ad una mano
con stile di gioco “””simile””” (tra tante virgolette) allo svizzero ma tifoso del serbo.

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Claudio (Guest) 02-08-2025 19:33

Naturalmente il mio livello di tennis non è paragonabile minimamente a nessuno dei professionisti ma anche io preferisco giocare sul veloce ma preferisco vedere, come spettatore, il tennis su campi meno veloci dove la tattica e la tecnica conta di più.

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DANCAS 02-08-2025 18:49

In 24 ore abbiamo sentito
Fokina : inaccettabile giocare alle 11
Fritz il tennis ci perde in queste condizioni (non
Lui. Il tennis ..)
Rublev: tutto il tennis sul veloce fa schifo
Zverev: i tornei su due settimane non piacciono a nessuno.
Si dessero un po’ tutti una calmata.

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Annie3 02-08-2025 18:40

@ Alex77 (#4451560)

E sì, ci vuole un bel coraggio a dare fiato a queste stentoree dichiarazioni quando si pratica il tennis più scontato del circuito…speriamo che non si riveda, altrimenti sai che pise!!! E intanto queste superfici lente sono non solo in minoranza nei tornei ma sembrano anche essere adesso meno morbide e più assimilabili al veloce: personalmente mi tiene più sveglia un tennis incalzante, che non esclude punti spettacolari, anzi, dove i vincenti non si fanno aspettare fino al logoramento e comunque non c’è l’esagerato compiacimento delle palle smorzate o dei “pittini” anacronistici…certo, in questa ottica, Alcaraz fonde le caratteristiche, è il più vario e divertente, senza mezze misure, alla ricerca del punto ma con un coraggio e un’istintivita’che ruba comunque la scena, e non dipende solo dalla superficie ma dal talento del tennista…come Novak, che con i suoi “miracoli”, la bellezza del suo rovescio, il suono netto e pulito con cui la palla esce dal piattocorde, mi tiene attaccata allo schermo senza soluzione di continuità

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il capitano 02-08-2025 18:39

Per giocare sul cemento bisogna avere i riflessi pronti e una buona mobilità, purtroppo Rublev fa parte della categoria bradipi. Amen.

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Pier no guest 02-08-2025 18:25

Beh è onesto.Mia figlia che gioca a calcio a livelli interessanti mi ha detto “preferisco non guardare i match femminili,al di là dell’aspetto tecnico, perché è un calcio troppo lento”.
Probabilmente non si guarderebbe neppure lui contro Ruud.
Certo che hanno rallentato le palle,reso porose le superfici (e difatti il feltro delle palline si dirada e gonfia,complici le rotazioni) e nonostante tutto questo si resta nei pressi della linea di fondo.
Perché? Beh a rete molti sono a disagio,le impugnature del dritto non aiutano e l’abilità negli spostamenti in avanti (transizione) rispetto a quelli laterali è evidente.
Ma ormai è vent’anni che è così,neppure Roger faceva più serve&volley su erba.
Meno male che Alcaraz e Sinner giocano in modo diverso e gli scambi sono divertenti.

3
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MAURO (Guest) 02-08-2025 18:06

Il Vero Tennis, a detta di tutti o quasi, e’ quello su terra battuta.
Ecco perché NADAL e’ il VERO GOAT.

2
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Alex77 (Guest) 02-08-2025 18:04

Detto da uno che è monotono come un.. metronomo mi fa un po’ ridere

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+1: il capitano