
20 anni di storia: l’ATP premierà il Challenger di Bergamo


La ventesima edizione sancirà l’ingresso del Trofeo FAIP-Perrel nel “Challenger Heritage Programme”, che celebra con un premio on-site gli ATP Challenger più longevi. La continuità della tappa orobica ha pochi eguali nel mondo e pochissimi in Italia. Appuntamento dal 16 al 23 novembre.
Quella tra il 16 e il 23 novembre sarà una settimana di festa. Non solo il Trofeo FAIP – Perrel tornerà a Bergamo dopo l’anno di transizione a Rovereto, inaugurando la nuovissima sede del Chorus Life (che potrebbe aprire scenari ancora più luminosi), ma ci sarà una vera e propria celebrazione per festeggiare i vent’anni del torneo. Si tratta di un’iniziativa voluta dall’ATP per gratificare i tornei che, parola del Challenger Heritage Programme, “Rappresentano il cuore pulsante dell’ATP Challenger Tour. Per tutti i tornei che raggiungono i 10, 20, 30 e 40 anni di vita, viene organizzata una premiazione speciale in cui l’ATP celebra il torneo di fronte a staff, sponsor e tifosi”. Accadrà anche a Bergamo, durante l’edizione del 2025. In virtù della temporanea assenza di strutture in città, la forza di mantenere la continuità ospitando a Rovereto il torneo del 2024 – operazione fortemente voluta dal direttore Marco Fermi e pienamente appoggiata da FAIP e Perrel, title sponsor dal 2012 – ha permesso di avere un riconoscimento che sarà celebrato a novembre, ripagando l’impegno e gli sforzi di chi ha permesso di costruire una storia lunga e gloriosa. Una storia resa possibile dal sostegno delle istituzioni locali: su tutte il Comune di Bergamo, da sempre vicino al torneo, senza dimenticare la Regione Lombardia e i comuni di Gorle e Alzano Lombardo, che negli anni hanno fornito un importante supporto come sedi secondarie.
I CHALLENGER PIÙ LONGEVI
Restare in calendario dopo il Covid è stata un’impresa ancora più clamorosa, vista la moria di tornei in questo periodo. Per rendere l’idea della portata della longevità del Challenger di Bergamo, vale la pena fornire qualche dato. Nel 2015, in occasione dei 25 anni dalla nascita del Circuito ATP, furono invitati alle Finals di Londra i rappresentanti dei nove Challenger che si erano sempre giocati dal 1990. Di quei nove ne sono spariti tre: Furth dopo il 2016, Aptos e Winnetka dopo il 2019. Dei rimanenti sei, in tre non hanno garantito la continuità assoluta: Cherbourg non si è giocato nel 1990 e nel 1993, San Luis Potosi (il più antico di tutti, risalente al 1980) ha saltato sette edizioni, così come Istanbul ha mancato l’appuntamento dal 1988 al 1990. Soltanto i tornei di Tampere (nato nel 1982), Segovia (1986) e Siviglia (1991) hanno mantenuto la loro continuità. Alla luce di questo, la tenacia di Bergamo (gli organizzatori stanno valutando se ospitare la cerimonia al Chorus Life o presso la sede del Comune di Bergamo) deve essere osservata con un occhio ancora più attento.
CONTINUITÀ STORICA
In Italia, tra i Challenger ancora in vita, soltanto sette sono più “antichi” di Bergamo. Tuttavia, lungo la loro storia, hanno saltato diverse edizioni i tornei di Biella (9) Barletta (3), Napoli (8) e Genova (2). C’è poi Monza, rientrata in calendario quest’anno dopo un’assenza che durava dal 2012. La continuità assoluta avuta da Bergamo è stata garantita dai soli tornei di Roma – Garden (diventato Challenger nel 2002: nel 2020 è saltato per il Covid ma ha organizzato un doppio torneo nel 2021) e Cordenons (2004). Quest’ultimo, tra l’altro, si è giocato anche nel difficile 2020, anno in cui il circuito si è bloccato per la pandemia. Quell’anno, l’emergenza scoppiò proprio nel weekend finale del torneo di Bergamo. L’evento si svolse regolarmente fino alle semifinali, ma è rimasto senza un vincitore per la scelta del Governo di bloccare ogni evento proprio nella mattinata della finale. Numeri e cifre che ben descrivono la difficoltà nel mantenere il proprio posto in calendario, soprattutto in virtù delle richieste via via più pressanti della stessa ATP per garantire standard organizzativi particolarmente elevati. In questi anni, con il sostegno di sponsor, istituzioni, volontari e professionisti di valore, Bergamo ha sempre soddisfatto i requisiti richiesti e dal 2025 vedrà nascere una nuova vita in un impianto deluxe. Una nuova vita che partirà con una celebrazione voluta proprio dall’ATP.
TAG: Challenger Bergamo, Challenger Bergamo 2025
Chissà quali italiani parteciperanno.
Poi me lo spieghi nel tuo libro
Sto ancora aspettando
Lo so che non puoi sopportare il tennis italiano in alto ma scusami: noi continueremo a fare ciò che ci pare e tu non ci fermerai
@ Jannik über Alles (#4450208)
Battendo tra l’altro il mancato Messia ai quarti di finale.
fino agli Slam
@ Ging89 (#4450201)
Il potere parte dalle quali dei 15itf a salire
Probabilmente le persone ragionevoli se lo immaginavano in top-100.
Poi ci sono i tifosi inguaribilmente ottimisti: andrà in top-50.
Nella zona si usa molto il caffè-corretto ed esagerando con la correzione qualcuno (a stento su due piedi) sentenziò: sarà un top-30.
Alzi la mano chi ha mai sognato il #1 (del MONDO!) in Italia!!!
ti stai rodendo il fegato, vero?
ahahahahhahahahha, come sono contento!!
Quel quarto di finale con Quinzi lo considero alla pari di un’illuminazione divina! Grazie Bergamo!
Ho riletto i commenti di febbraio 2019 quando l’attuale numero 1 da numero 324 ha vinto questo torneo … tutto molto divertente, molti avevano intuito che avevamo di fronte un ragazzo molto molto forte, anche se oggettivamente ha dimostrato di andare ben al di là delle più rosee aspettative, altri saranno ricordati con un simbolico fragoroso pernacchio!!
Beh… alla presentazione del tuo libro neanche i tuoi famigliari verranno.
Fai pace con te stesso.
Sempre sia lodato nei secoli dei secoli…
Premi e celebrazioni in famiglia
In quanto titolo vinto addirittura dal Divino…
…era INEVITABILE (*-*)
Secondo Massimo questo è il simbolo del potere massonico giudaico di Gaudenzi