
Zverev: “La sconfitta contro Sinner a Melbourne l’ho pagata a caro prezzo, non mi sono dato il tempo di superarla e mi ha portato a un esaurimento”


Siamo al count down per l’avvio di Wimbledon, lunedì alle ore 12 scatteranno i primi match sull’erba perfetta di Church Road con i migliori tennisti del mondo impegnati a lottare per alzare il trofeo più prestigioso, vinto nelle ultime due stagioni da Carlos Alcaraz, il grande favorito della vigilia. Nell’attesa dei Championships, uno dei ricordi più dolci per gli appassionati italiani nel 2025 è certamente il successo di Sinner agli Australian Open, una bellissima cavalcata terminata con una finale dominata su Alexander Zverev. Il tedesco ha parlato a tennis365 appena prima di Wimbledon, aprendosi come mai prima. Era palpabile nel corso della premiazione la cocente delusione di Zverev per la secca sconfitta, con Jannik che lo consolò con un’empatia rara in un tour così competitivo. Sasha è tornato su quella partita e su quello che ha vissuto dopo, affermando senza mezzi termini di aver pagato a caro prezzo quella dura sconfitta e il non aversi dato il tempo di digerirla, continuando a giocare – male – e finendo addirittura esaurito. Questi i passaggi più significativi dell’intervista.
“Mi ci è voluto un po’ per superare la sconfitta contro Sinner a Melbourne perché ero davvero entrato in partita pensando, ‘Posso vincere, vincerò'”, racconta Zverev. “Poi, molto rapidamente, ho avuto la sensazione che… beh, mi stesse superando su ogni singolo aspetto del gioco. Mi sono sentito un po’ perso. Jannik è stato superiore a tutti gli altri per tutto il torneo e non c’era altro da dire, ma dopo io ho commesso degli errori.”
Zverev infatti è volato in Sudamerica sulla terra battuta, subito in campo, e ha giocato male. Teso, svuotato, prendendosi altre sonore batoste. La sua testa era rimasta lì, sulla Rod Laver Arena, sotto le pallate di Sinner… Oggi ammette l’errore. “Penso di aver esagerato”, continua il tedesco. “Non ho dato a me stesso, al mio corpo e alla mia mente il tempo di accettare quello che era successo. Ho continuato a giocare e ho avuto una sorta di esaurimento da lì in avanti e in particolare a metà stagione. È stato troppo. Ho preso delle decisioni stupide e ne ho pagato il prezzo, ma ormai è passato. Ora sono a Wimbledon, mi sento bene e non vedo l’ora di iniziare questo torneo.”
Zverev non ha una storia positiva a Wimbledon: non ha mai superato il quarto turno e ammette di aver faticato a trovare la sua forma migliore sull’erba, ma crede che quest’anno le cose potrebbero cambiare. “Prima non amavo particolarmente l’erba, ma sento di aver giocato bene su questa superficie negli ultimi anni, soprattutto l’anno scorso quando ho sentito di aver giocato il mio miglior tennis a Wimbledon. Purtroppo mi sono infortunato, al terzo turno contro Cam Norrie. Spero che quest’anno le mie sensazioni non siano diverse e ovviamente di non avere infortuni. Vedremo fin dove potrò arrivare e cosa potrò fare in questo momento. Mi sento fiducioso, sono fiducioso che possa funzionare bene. Probabilmente la gente non penserà che Wimbledon sia lo Slam che vincerò, ma sono fiducioso. Nessuno pensa a me prima del torneo, ma sento di poter fare bene.”
Zverev continua a rincorrere il sogno Slam, con tre finali perse in carriera tra US Open, Roland Garros e Australian Open. A New York andò davvero vicino al successo, rimontato da Thiem in una partita che inizialmente aveva dominato; lo scorso anno a Parigi mise alle strette Alcaraz, a metà partita sembrava avere il rivale in pugno ma ha sofferto il rientro dello spagnolo. Male invece a Melbourne, dove non c’è stata partita vs. Sinner. Molti affermano che Zverev sia miglior giocatore del tennis moderno a non aver vinto uno Slam. A volte approcciare un grande torneo sotto traccia può essere un vantaggio, ma ipotizzarlo vincitorice a Londra è forse azzardato. La sua fiducia, e l’aver finalmente digerito la dura sconfitta sofferta da Jannik a gennaio, basteranno?
Marco Mazzoni
TAG: Alexander Zverev, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Wimbledon 2025
Paradossalmente è più devastante perdere com’è successo a Zverev dove la differenza tra i 2 era netta e non ha avuto nessuna possibilità di vittoria piuttosto che quella di Sinner che ha invece dimostrato che può battere il giocatore più forte al mondo sulla terra e quindi gli slam ed altri tornei non sono preclusi quando si trova davanti lo spagnolo
La digerisce meglio sicuro , anche perché è consapevole di aver giocato un gran match .
Balle, Zverev oggi a stento vale la top-10, mi gioco qualsiasi cosa che a fine anno non arriva alle atp finals e, ovviamente, a Wimbledon, se proprio gli va bene, perde al terzo turno in tre set con Berrettini
Perché in fondo Zverev è un “incompiuto”.Fin da ragazzino era in predicato di soppiantare i big three,la Germania lo attendeva per rinverdire i fasti di Becker e lui questo parallelismo l’ha sofferto perché non aveva l’aura da winderkind di Boris.
La sconfitta in finale agli US Open con Tiem è stato il primo segnale che mancava la zampata finale,con Sinner la dimostrazione che era già tanto arrivare in finale e la vittoria era praticamente impossibile.
Se poi Becker gli lancia pure frecciatine siamo a posto.
Obiettivamente Zverev è forte, ma appartiene alla classica generazione di mezzo fra campionissimi, le sue chances le ha avute e perse, non vincerà mai uno slam
@ Alberto (#4424047)
Si ma è (stata) dura anche per Jannik aver perso quella finale contro Carlitos. Spero che se si debba arrivare ad un altro scontro tra i 2 in questo Wimbledon Sinner riesca a rendergli pan per focaccia.
Già che dopo l’eliminazione anticipata ad Halle non ha scelto di giocare un altro torneo è buono,inoltre Sinner i suoi sfizi come vincere già 3 slam e diventare numero 1 se li è tolti,Zverev ha il tarlo di essere un eterno incompiuto e questo crea molta frustrazione.Da vedere solo come reagirà alla separazione di parte del suo team
Le sconfitte negli slam lasciano il segno soprattutto se le avevi quasi vinte. Vedi Medvedev che non si è più ripreso. Sinner sembra aver accusato anche lui il colpo vedi Halle. Wimbledon ci dirà se Sinner sarà l’eccezione.
@ Dr Ivo (#4424029)
Buon punto di vista.
La sconfitta a Melbourne avrà anche deluso Sascha, ma ho l’impressione che dicendolo a distanza di mesi voglia un po’ giustificarsi facendo indirettamente il parallelo con quella di Sinner a Parigi. Come dire mal comune mezzo gaudio, se succede al numero uno poteva succedere benissimo anche a me. Ma Zverev a Melbourne è stato battuto tre set a zero, non ha avuto nessuna possibilità in nessun momento! Non aveva da recriminare per quella partita, ma solo da resettare e lui non l’ha fatto. La sconfitta di Sinner è di tutt’altro genere, non è stato battuto tennisticamente da Alcaraz ma da altri fattori che lo hanno tradito nei momenti chiave. Uno di questi fattori potrebbe essere quello fisico-atletico e spiegherebbe anche la sua successiva decisione su Panichi e Badio. Qualcuno ha notato che al contrario fisicamente era progredito rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma quello che conta è in ogni caso la percezione soggettiva dell’interessato. Comunque sia, Sinner è uno che ha deciso di reagire subito all’amarezza di quella finale, magari non nella giusta direzione ma subito. Zverev invece a distanza di mesi è ancora imbambolato e non ha preso alcuna iniziativa in nessuna direzione
È vero.
Spero che Sinner a differenza di Zverev la sconfitta subita al RG l’abbia gestita in maniera migliore di un esaurimento. E ovviamente auguro a entrambi il miglior Wimbledon che possano disputare ma se dovessero affrontarsi in finale, mi dispiace per Sascha ma sto con Jannik.