Da Milano – Lavoro e serenità: la crescita di Federico Bondioli (con il programma di domani)

22/06/2025 20:15 2 commenti
Federico Bondioli nella foto - Foto Francesco Peluso
Federico Bondioli nella foto - Foto Francesco Peluso

Ex n.12 junior, il ravennate Federico Bondioli sta raccogliendo i primi risultati a livello Challenger: batte Gombos e sogna il main draw. L’amicizia con Sinner e quella chiacchierata con Bublik. Passa anche Jacopo Berrettini al termine di una maratona.

Il grande successo dei tennisti italiani di vertice ha creato un gustoso effetto collaterale: i giocatori (attualmente) di secondo piano possono crescere tranquillamente, senza eccessive pressioni, e godersi uno sviluppo sereno. È quello che si percepisce parlando con Federico Bondioli, 20enne ravennate, primo protagonista dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (91.540€, terra battuta). Soltanto dieci-quindici anni fa i suoi risultati sarebbero finiti sotto i riflettori, mentre oggi può godersi un relativo anonimato. Eppure sta vivendo una crescita interessante: oggi è numero 420 ATP, ma con i punti conquistati la scorsa settimana a Sassuolo (che è anche la base dei suoi allenamenti) salirà in 403esima posizione nella classifica in uscita nelle prossime ore. All’ASPRIA Harbour Club è partito col piede giusto, battendo con un convincente 6-3 6-4 l’ex top-100 Norbert Gombos in una mattinata molto calda e davanti a tanto pubblico, quasi sorprendente per le qualificazioni di un Challenger. “Anche negli ultimi tornei c’era parecchio caldo, ma ho notato che qui la palla vola di più, non avevo troppo controllo – racconta Bondioli – non a caso ho commesso tre doppi falli nel primo game, faticavo soprattutto con la seconda. Però sono stato molto solido, non ho sbagliato quasi nulla e portavo lui all’errore. Diciamo che ho giocato ‘giusto’ per tutta la partita”. Bondioli è un ragazzo gioviale, easy, direbbero gli anglofoni. La missione sarà quella di rendere questa caratteristica un punto di forza. Nel 2025 ha scalato un centinaio di posizioni e il suo obiettivo dichiarato era chiudere l’anno tra i top-300. Tuttavia, alcuni indicatori fanno pensare che potrebbe fare ancora meglio… “Sto cercando di non pensare troppo agli obiettivi – dice – sto salendo e sto imparando a giocare nel mondo Challenger, vincendo un buon numero di partite. Questo è importante, perché una settimana può cambiare la stagione. Se frequenti con regolarità questo mondo, tutto è possibile”. Lo dice un ragazzo che è stato numero 12 del mondo nel circuito giovanile, con il tennis nel sangue. Ha iniziato a giocare a quattro anni, sui campi di prova del Foro Italico, accompagnando papà Gianluca che era un professionista di beach tennis. Dopo l’inizio al TC Zavaglia di Ravenna con coach Omar Urbinati, ha effettuato il passaggio al Piatti Tennis Center di Bordighera, laddove è diventato buon amico di Jannik Sinner. Nel periodo del Covid hanno condiviso infinite partite a Fortnite e alla Playstation. “Di Jannik colpisce la capacità di distinguere divertimento e allenamento. Fuori dal campo è serenissimo, ma quando si tratta di lavorare ha le idee chiarissime. È un grande lavoratore. Da Piatti sono stato seguito da Francesco De Laurentiis, che adesso mi segue anche a Sassuolo”.

COSE DA FARE SUL 4-4 AL TERZO
Tesserato per lo Sporting Club della città emiliana, Bondioli fa base proprio a Sassuolo e oggi è allenato da Federico Buffagni, anche se di tanto in tanto si appoggia alle strutture federali. “Lo scorso inverno ho trascorso 7 settimane al Centro di Tirrenia, avvertiamo un buon sostegno da parte della federazione”. E qui torna il concetto della pressione, forse un po’ meno pesante rispetto al passato. “Esiste e va gestita, perché fa parte del nostro lavoro – dice Bondioli – ma la presenza di tanti top-100 è positiva per il meccanismo e il lavoro che c’è dietro: circoli e federazione stanno facendo le cose giuste”. Con tutte le condizioni per esprimere il meglio del suo potenziale, la palla passa al diretto interessato. Avendo accumulato qualche esperienza nel mondo Challenger, gli chiediamo cosa gli serve per battere con continuità i giocatori tra la centesima e la duecentesima posizione, attuale punto di riferimento. “Pensare meno al punteggio e fare le scelte giuste nei momenti di pressione – dice senza incertezze – sul 4-4 al terzo, lo step da compiere e essere io a giocare e magari perdere la partita, ma impedendo all’avversario di andarla a vincere. Come gioco direi che ci siamo, ho il livello per stare in questo ambiente. Devo solo continuare a lavorare duro”: A proposito di lavoro, è interessante conoscere l’idea di un ragazzo di 20 anni sul concetto di professionalità necessaria per emergere, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni di Alexander Bublik, che ha candidamente ammesso di dedicare il 50% della sua vita all’extra-tennis. “Circa un mese fa ho avuto una riunione proprio con lui perché abbiamo lo stesso manager (Corrado Tschabuschnig, ndr) – dice Bondioli – e abbiamo parlato proprio di questo. La sua prospettiva può essere giusta: a suo dire, non tutti possono diventare numero 1 del mondo. Si è reso conto di avere certi limiti, nonostante il talento, e allora ha scelto di fare così. Personalmente non sono un malato del dettaglio, anche se sto lavorando per diventarlo sempre di più. Per il mio carattere, forse, è meglio che fuori dal campo io venga lasciato stare. Se sono sereno, poi, rendo meglio. Nel mio caso devo trovare un equilibrio perché andare troppo oltre, in un senso o nell’altro, non va bene”. Ma Bondioli è soddisfatto dell’equilibrio raggiunto? “Nell’ultimo anno sono migliorato tanto, ma devo crescere ancora”. Magari sarà questo il prossimo passo per effettuare il salto di qualità. Per centrare il main draw all’ASPRIA Harbour Club (sarebbe il sesto in carriera in un Challenger) dovrà superare il tedesco Rudolf Molleker, ex top-10 junior che oggi è n.363 ma ha un passato tra i top-150 e al primo turno ha superato il giovanissimo azzurro Balthazar Huss.

BERRETTINI VINCE LA MARATONA, ESORDIO PER PRIZMIC
Accede all’ultimo turno di qualificazioni anche Jacopo Berrettini. Il romano è emerso da una dura battaglia, durata 3 ore e 24 minuti, contro il tedesco Max Wiskandt, numero 377 ATP. Berrettini sta vivendo un ottimo momento in virtù dei due titoli consecutivi raccolti nelle ultime settimane, a Cervia e Cordoba. A Milano cerca i punti per migliorare il suo best ranking al numero 310 (oggi è 327): in un match durissimo, giocato sotto il sole cocente, si è imposto col punteggio di 7-6 6-7 6-4. Al di là del valore dell’avversario, Berrettini è piaciuto per la grande tenacia. Sotto 5-2 (con doppio break) nel secondo set, ha saputo recuperare e si è giocato il parziale al tie-break, in cui ha sciupato qualcosa. Nel terzo, assorbita la delusione per il tie-break perduto, ha trovato lo strappo decisivo al settimo game, aiutato da un problema agli addominali del suo avversario. Wiskandt ha lottato fino all’ultimo, cancellando un matchpoint con una coraggiosa discesa a rete, ma Berrettini ha chiuso al decimo game. Detto che c’è stato il forfait di Francesco Forti (problemi alla parte bassa della schiena), e che il suo posto in tabellone sarà preso da un lucky loser, alla fine saranno tre gli italiani a giocarsi un posto nel tabellone principale. Oltre a Bondioli e Berrettini, scenderà in campo Giovanni Fonio, bravo a vincere in due set il derby contro Gianluca Mager (finalista all’Harbour nel 2018). Niente da fare per Luca Castagnola, autore di un buon match contro lo spagnolo Alcala Gurri, mentre c’è un pizzico di rimpianto per Raul Brancaccio, battuto al tie-break del terzo set dal bulgaro Petr Nesterov. Lunedì il programma scatterà alle 10 del mattino con i match dell’ultimo turno di qualificazione, poi ci saranno i primi sei match del main draw. I giovani rampanti scenderanno tutti in campo nell’ultimo turno di giornata: il favorito del torneo Dino Prizmic sfida la wild card Gabriele Piraino non prima delle 17 sul Centrale. Più o meno in contemporanea agli altri baby, Rafael Jodar e Diego Dedura. Una giornata da non perdere, a ingresso gratuito.

Center Court – ore 10:00
Tom Gentzsch GER vs Giovanni Fonio ITA
Jacopo Berrettini ITA vs Mikael Ymer SWE
Luka Mikrut CRO vs Kimmer Coppejans BEL (Non prima 14:00)
Dino Prizmic CRO vs Gabriele Piraino ITA (Non prima 17:00)

Court 10 – ore 10:00
Federico Bondioli ITA vs Rudolf Molleker GER
Petr Nesterov BUL vs Max Alcala Gurri ESP
Oleg Prihodko UKR vs Radu Albot MDA
Rafael Jodar ESP vs Lorenzo Giustino ITA

Court 13 – ore 10:00
Thomas Faurel FRA vs Matthew Dellavedova AUS
Tiago Pereira POR vs Andres Santamarta Roig ESP
Andrej Martin SVK vs Ivan Gakhov RUS
Diego Dedura GER vs Arthur Gea FRA


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2 commenti

cataflic (Guest) 22-06-2025 20:29

Bondioli lo vidi giocare nel 2022 con Dahmne…giocava bene, discreto livello per un u18, però gli tremava spesso ìl braccio quando giocava i punti chiave.

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Max66 (Guest) 22-06-2025 20:28

L’ho visto giocare in singolare e l’ho visto giocare in doppio… oggi si dedicano al doppio dopo dieci anni fallimentari di tentativi in singolare, bisognerebbe cambiare prospettiva, perché un singolarista fuori dalla top-100 campa accumulando debito, un doppista in top-10 guadagna davvero tanto

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