
Musetti in semifinale: “Diventare papà mi ha cambiato, questa vittoria è per la mia famiglia” (Video sintesi partita)


Lorenzo Musetti ha conquistato l’accesso alla semifinale del Roland Garros, la seconda in carriera in uno Slam dopo Wimbledon dello scorso anno. Con la vittoria su Frances Tiafoe, il carrarino si unisce a una ristretta cerchia di tennisti italiani: solo Jannik Sinner e Nicola Pietrangeli, oltre a lui, hanno raggiunto il penultimo atto in entrambi i prestigiosi tornei.
Nella intervista successiva alla vittoria, un Musetti visibilmente emozionato ha condiviso i suoi sentimenti e ha riflettuto sul percorso di crescita che lo ha portato a questo traguardo storico.
“Cosa è cambiato per me? Credo sia tutto un processo di crescita, non solo dentro il campo ma soprattutto fuori” ha esordito il numero sette del mondo. “L’anno scorso sono diventato papà, mi ha dato più responsabilità. Il mio approccio alle cose è più professionale, non solo in campo, ma anche quando mi alleno e nel mio tempo libero. Mi godo il tempo con la mia famiglia: sono sempre con me, nel mio cuore. Questa vittoria è per loro.”
Le parole di Musetti rivelano quanto la paternità abbia rappresentato un punto di svolta nella sua carriera e nella sua vita. Il tennista ha dimostrato come i grandi cambiamenti personali possano tradursi in una maggiore maturità sportiva, portandolo a raggiungere livelli di rendimento sempre più alti.
Quando gli è stato chiesto del suo stile di gioco, Musetti ha risposto con il sorriso e una punta di orgoglio nazionale: “Sono un giocatore elegante da vedere? Sono italiano, noi siamo eleganti!” ha scherzato. “Scherzi a parte: sì, ho uno stile un po’ retrò. Purtroppo non giocano più in molti col rovescio a una mano, ma per me è naturale. È una chiave del mio successo.”
Il rovescio a una mano di Musetti è infatti diventato uno dei colpi più riconoscibili e apprezzati del circuito, un marchio di fabbrica che lo distingue in un’epoca dominata dai rovesci a due mani. La sua tecnica raffinata e il suo stile di gioco hanno conquistato appassionati in tutto il mondo, facendolo diventare uno dei giocatori più seguiti e amati del tour.
Con questa semifinale, Musetti entra in una cerchia esclusiva del tennis italiano. Prima di lui, solo due leggende come Sinner e Pietrangeli erano riusciti a raggiungere le semifinali sia a Wimbledon che al Roland Garros, un traguardo che testimonia la versatilità e la classe del carrarino su superfici completamente diverse.
Il percorso di Musetti rappresenta una delle storie più belle di questa edizione del Roland Garros, dimostrando come la crescita personale e professionale possano andare di pari passo nel raggiungimento dell’eccellenza sportiva. La sua dedica alla famiglia e l’orgoglio per le proprie origini italiane aggiungono un tocco di umanità a una prestazione tennistica di altissimo livello.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Lorenzo Musetti, Roland Garros, Roland Garros 2025
Se Musetti non vi piace che lo seguite a fare? Perché sprecate il vostro tempo per qualcuno che vi dà così tanto fastidio? Ci sarà qualcosa al mondo da fare che vi piace di più o no?
bravo..adesso che sei papà..non farti sentire bestemmiare dai bambini….
La parte meno condivisibile pare ovvio essere quella che riguarda la relazione con la propria famiglia allargantesi: gli fanno continuamente questa domanda, i tempi della sua crescita tennistica coincidono con la sua paternità, dovrebbe rispondere che la famiglia non ha alcun ruolo nel suo attuale essere in campo?
@ utente non registrato (#4403800)
Tutte osservazioni, più o meno, condivisibili.
Me ne faccio una ragione pur di vederlo giocare così.
E un salutone a Walden da parte di Tartarini!!
Ogni intervista sempre la stessa solfa. A me da tanto l impressione di essere uno che si compiace tanto di sé: è consapevole di avere un bel tennis rispetto agli altri e ci gongola, è un bel ragazzo che attira tanti sponsor e se ne compiace, si vanta sempre di aver costruito una famiglia a 22 due anni ( come se gliel avesse ordinato il medico) mentre gli altri coetanei fanno altre scelte. È come se guardasse tutti dall alto in basso perché è diverso e si sente il migliore.
Sulle sue abitudini linguistiche nei momenti di frustrazione mi sono già espresso…trovo inoltre grezzissimo il gesto del muscolo ad ogni fine partita
Sinner come persona e maturazione è proprio su un altro livello: è la testimonianza che non sono i figli a renderti maturo ma la testa che hai
Ogni figlio in arrivo fa’ Best Ranking, questo è il segreto del suo successo.
Sarà differenza di età, ma a Medvedev la paternità non ha avuto lo stesso effetto.
E bravo il papà che porta a casa,per adesso, quasi 700.000 euro (lordi) per campare la famiglia!
Bravo Lore!!!ora in semi con Carlos speriamo tu riesca a trovare un modo x mettere in difficoltà lo Spagnolo..forzaaa
Lorenzo continua così, sei grande!!!!
Me l’immagino, papà Musetti, tra 4-5 anni, quando il bimbetto, cresciuto, si aggirerà con lui per il Roland Garros:
(Incrociando Draper e Fils nei vialetti)
-Papà, chi erano quei due?
-Niente, due di passaggio.
Cit Mario Brega