
Jasmine Paolini nella storia di Roma: 11 anni dopo Errani un’italiana torna in semifinale


Undici anni dopo Sara Errani, un’italiana torna in semifinale agli Internazionali BNL d’Italia. Jasmine Paolini ha compiuto l’impresa, sconfiggendo la russa Diana Shnaider con il punteggio di 7-6(1), 6-4, 6-2 al termine di una battaglia durata oltre due ore, caratterizzata da continui capovolgimenti di fronte e da un’incredibile resistenza mostrata dalla tennista toscana.
In un Campo Centrale gremito e completamente dalla sua parte, l’azzurra ha saputo reagire a situazioni apparentemente disperate, prima rimontando da 0-4 nel secondo set, poi ribaltando uno svantaggio iniziale di 0-2 nel parziale decisivo. Una vittoria di carattere che conferma la straordinaria crescita della numero 5 del mondo, sempre più protagonista nel circuito WTA.
Paolini attende ora in semifinale la vincente del match tra l’americana Peyton Stearns e l’ucraina Elina Svitolina, testa di serie numero 16 del torneo. Un’opportunità storica per la tennista italiana, che sogna di emulare quanto fatto da Errani nel 2014, quando raggiunse la finale del torneo romano prima di arrendersi a Serena Williams.
Con questa vittoria, Jasmine si conferma anche nel 2025 nella stagione sulla terra rossa, superficie su cui ha mostrato un tennis completo ed efficace. La rimonta contro Shnaider, una delle giovani più promettenti del circuito, rappresenta un’ulteriore conferma della sua maturità e del suo valore assoluto a livello internazionale.
L’avvio ha visto Paolini protagonista di un’incredibile partenza sprint: l’azzurra ha immediatamente strappato il servizio alla numero 11 del mondo nel game d’apertura, approfittando anche del primo doppio fallo della moscovita. Sull’onda dell’entusiasmo, l’italiana ha consolidato il vantaggio tenendo il proprio turno di battuta e ha addirittura piazzato il doppio break nel terzo gioco, portandosi sul 3-0.
Dopo aver confermato il break per il 4-0, il match ha subito un’improvvisa inversione di tendenza. Shnaider ha iniziato a trovare profondità nei propri colpi e maggiore precisione nelle risposte, riducendo progressivamente lo svantaggio. Prima ha conquistato il proprio turno di servizio per l’1-4, poi ha strappato uno dei due break di svantaggio a Paolini, portandosi sul 2-4.
La russa ha continuato la sua rimonta, tenendo il servizio per il 3-4 e ottenendo il controbreak nel gioco successivo, riportando la situazione in equilibrio sul 4-4. Un momento critico che ha evidenziato alcune difficoltà dell’azzurra nella gestione del vantaggio.
Sul 4-5, Paolini si è trovata a servire per restare nel set e ha reagito con carattere, vincendo il game e interrompendo la serie di cinque giochi consecutivi dell’avversaria. Nel gioco successivo, l’italiana ha trovato un magnifico dritto inside out che le ha permesso di strappare nuovamente il servizio a Shnaider, portandosi così a servire per il set sul 6-5.
Proprio quando la vittoria del parziale sembrava a portata di mano, Paolini ha subito il controbreak, con la risposta di dritto della russa che ha colpito la riga, costringendo il set al tie-break.
Nel tie-break, Shnaider ha preso immediatamente il controllo delle operazioni, volando sul 4-0 grazie a colpi potenti e precisi, tra cui un devastante dritto lungolinea in contropiede. Paolini è riuscita a conquistare un solo punto sul 4-1, ma la russa ha chiuso agevolmente 7-1, aggiudicandosi un primo set rocambolesco.
L’inizio del secondo set ha mostrato una Paolini ancora scossa dal tie-break perso nel primo parziale. L’italiana ha subito immediatamente il break nel game d’apertura, con il dritto lungolinea che è volato via, regalando tre palle break alla russa e cedendo il servizio. Shnaider ha confermato il vantaggio tenendo la battuta per il 2-0.
La situazione è ulteriormente peggiorata per l’azzurra nel terzo game, quando ha concesso il doppio break all’avversaria, apparendo spenta e incapace di ritrovare il tennis brillante mostrato nella prima parte del set iniziale. Sul 3-0 per la russa, la pioggia ha fatto la sua comparsa sul Campo Centrale, costringendo a una breve interruzione, con le giocatrici che sono comunque rimaste in campo.
Alla ripresa, Shnaider ha continuato a dominare, portandosi sul 4-0 con un rovescio lungolinea vincente. A questo punto, con il match che sembrava ormai compromesso, Paolini ha iniziato la sua rimonta. Nel quinto game ha tenuto il servizio per il 4-1, mostrando i primi segni di risveglio.
Il sesto game è stato decisivo per l’inerzia del set: dopo numerosi vantaggi e palle break, l’azzurra è riuscita a strappare il servizio alla moscovita, approfittando di alcuni errori di rovescio dell’avversaria, per il 4-2. Ha poi tenuto il proprio turno di battuta con autorità, chiudendo con un magnifico rovescio lungolinea seguito da un dritto in contropiede vincente, per il 4-3.
Il momento chiave è arrivato nell’ottavo game, quando Paolini ha completato l’aggancio: Shnaider ha iniziato a commettere errori sia di dritto che di rovescio, permettendo all’italiana di ottenere il controbreak e pareggiare i conti sul 4-4, facendo esplodere il Centrale ormai in versione “bolgia”.
Con il pubblico completamente dalla sua parte, l’azzurra ha tenuto il servizio per il 5-4, con un dritto in uscita dal servizio sulla riga, mettendo così pressione alla russa, chiamata a servire per restare nel set.
Nel decimo game, Shnaider ha mostrato segni evidenti di nervosismo, concedendo un set point a Paolini sul 30-40 con un rovescio lungolinea finito in corridoio. L’azzurra non ha sprecato l’occasione, approfittando di un altro errore di rovescio della russa per aggiudicarsi il set 6-4 e portare la sfida al terzo parziale, coronando una rimonta incredibile da 0-4.
Dopo la pausa, con Shnaider che ha usufruito del toilet break, il set decisivo è iniziato con un altro colpo di scena: la russa, tornata dagli spogliatoi con un altro piglio, ha immediatamente strappato il servizio a Paolini, approfittando di un grave errore dell’azzurra che sul 15-15 ha sprecato uno schiaffo al volo con il campo completamente spalancato. Shnaider ha poi confermato il break nel secondo game, mostrando geometrie precise e variazioni efficaci, inclusa una palla corta ben eseguita, per il 2-0.
Con il match che sembrava nuovamente in salita per l’italiana, Paolini ha reagito tenendo il proprio servizio nel terzo game con una battuta esterna vincente, rimanendo in scia sul 2-1. Il quarto game è stato determinante: l’azzurra ha trovato un ottimo rovescio incrociato con traiettoria acuta, mettendo in difficoltà la russa, e sulla parità ha ottenuto la palla break grazie a un doppio fallo dell’avversaria. Dopo alcune chance non sfruttate, Paolini ha strappato il servizio alla numero 11 del mondo, che ha affossato in rete un diritto in uscita dal servizio.
Sul 2-2, la reazione di Shnaider è stata furiosa, prendendo anche di mira il pubblico del Centrale, ormai completamente schierato con l’azzurra. Paolini ha tenuto la battuta per il 3-2 con una combinazione perfetta di servizio, diritto incrociato e volée vincente, confermando il cambio di inerzia del match.
La pressione è aumentata sul servizio della russa nel sesto game. Dopo un’alternanza di vantaggi e punti spettacolari, l’azzurra ha trovato il break decisivo, con Shnaider che ha spedito il diritto in uscita dal servizio a tre metri fuori dal campo, portandosi sul 4-2.
Il settimo game è stato forse il più combattuto: Paolini si è trovata in difficoltà sul 30-40, ma ha salvato la palla break con una seconda di servizio vincente al centro. Dopo aver annullato un altro tentativo di contro-break della russa, l’italiana ha tenuto un turno di battuta provvidenziale per il 5-2, mettendo un’ipoteca sul match.
Servendo per rimanere in partita, Shnaider ha continuato a lottare, ma ormai la spinta del pubblico e la determinazione di Paolini erano incontenibili. Sul 40-40, l’azzurra ha trovato un magnifico rovescio incrociato per procurarsi il match point, e alla prima occasione ha chiuso l’incontro, con la russa che ha spedito fuori l’ultimo diritto lungolinea.
Una vittoria storica per Jasmine Paolini, che corona un cammino straordinario approdando in semifinale in uno dei tornei più prestigiosi del circuito, undici anni dopo l’impresa di Sara Errani. Un match dalle mille emozioni, caratterizzato da continui capovolgimenti di fronte e dal grande cuore mostrato dall’italiana, capace di recuperare situazioni apparentemente disperate sia soprattutto nel secondo che nel terzo set.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Jasmine Paolini, WTA 1000 Roma, WTA 1000 Roma 2025
Belin che risposta!
Ahahahah!
Fenomeno, intanto sono registrato, e lei ospite, e se si è sentito preso all’amo pazienza.
Commovente, grandissima Jas!
No, ma speravo ci stessi scommettendo pesante!
@ Molto Pollo (#4382830)
Sono certo che sul 7-6 4-0 l’avrai pensato.
“Solo un’incompetente come Gaz poteva pronosticare Shnaider”
Shnaider. Schnaider era un’attrice.
Un commento dove non ti autociti é già un evento.
Provoco un po’: Jasmine non è una campionessa.
Messa così è una caxxata ma vado a precisare.
Ci sono giocatori/trici che avevano ed hanno l’aura del campione,del fuoriclasse.Negli anni abbiamo visto sfidanti sconfitti appena pubblicato il sorteggio,sotto di un 15 a game perché giocare con Borg,Lendl,Sampras,i 3 fenomeni,Sinner,Graf,Serena ti pone psicologicamente in croce,al più ci provi al primo set che tanto anche se lo vinci non la porti a casa.
Jasmine non è tra questi, è straordinaria normale, è consapevole di poter essere sconfitta e certi sguardi sono quasi di rassegnazione,di consapevolezza di aver fatto più del previsto.
Ma poi ha una vocina che la porta a non accontentarsi ma a dimostrare d’essere davvero forte,di dover dimostrarlo soprattutto a sé stessa.
E allora si mette lì,smette di sbuffare e pur sotto di un 15 cerca di andare 30-15.
La famosa resilienza, l’atteggiamento che ti porta a metterla sulla lotta perché se non hai colpi straordinari non hai però punti deboli e se alzi il livello è l’avversario che deve superarsi e non è scontato.
Questa ragazza è un esempio ma ormai ne abbiamo più di uno.
Vittoria splendida per come si è sviluppata e perché era sull’orlo del baratro. La prestazione invece lascia a desiderare.
Sul 4-0 del primo le si spegne completamente la luce. Riesce in qualche modo ad arrivare al tie-break giocandolo però malissimo e facendo scappare l’altra fino al 4-0 del secondo. Fortuna la pioggia. Poi ha mostrato un’enorme prova di carattere compiendo una titanica rimonta. Bravissima, però queste enormi pause a questi livelli non se li può permettere.
Jasmine tosta e paziente si è seduta sul ponte e sta aspettando che passino sul Tevere una ad una i cadaveri delle sue avversarie.
Ieri la giocatrice lettone ha perso contro chi sa batterla meglio di tutte ossia la stessa Ostapenko.
Oggi la tennista russa con l’aspetto da contadina si è tirata la zappa sui piedi.
Non c’è due senza tre, attendiamo anche noi di vedere chi si farà karakiri in semifinale.
Nel frattempo partita dopo partita chissà che la nostra non ritrovi la forma smagliante dell’anno scorso regalandoci quello che tutti sognamo
Sinceramente è più giusto dire che ha perso la russa. Dopo aver vinto il primo set, sul 4 a 0 nel secondo, con Jasmine rassegnata, la Shnaider ha cominciato a sbagliare clamorosaqmente, per finire completamente nel pallone. Che dire? E’ fortissima, ma ha il braccio da terzino, rozzo, e non fino da attaccante, oltretutto un sistema nervoso molto fragile. Però è una forza della natura, ha 21 anni, il futuro è suo! Il palleggio della Paolini è stato nettamente superiore, e questo gli ha consentito la vittoria. Quella signora di colore che hanno più volte inquadrato, è la madre polacco-ghanese di Jasmine. enzo
La schnaider ha gettato al vento la vittoria, ma cosa pensava che a Roma il pubblico non spingeva come fanno dappertutto? Onore a jas ha una grinta formidabile
Comunque oggi abbiamo visto chi è il vero allenatore di Jasmine…..lo spagnolo è solo di facciata….
Brava jasmine paolini.
In un circuito dove le tenniste praticamente giocano tutte uguali, Paolini ( come in precedenza Schiavone e Vincitore del resto) si distingue per tenacia e consapevolezza dei propri mezzi.
Sul rosso in questo momento solo la forza brutta (si con 2 T) della Sabalenka gli è superiore
Certo che anche te che dai “del perdente come la loro vita” al tuo prossimo non ti vedo prorpio benissimo. Sei un ragazzetto bulletto o un più grandicello con frustrazioni da sfogare con sadismo mirato?
Brava Jasmine! Ci hai fatto soffrire e non poco, ma brava a non arrendersi e a portarla a casa. L’avevo vista nera la situazione.
“I dottori, forse, sono stanchi anche loro di avermi” (Matteo Berrettini, ieri, dopo l’ennesimo infortunio).
Un tributo, un omaggio, a questo gigantesco e commovente ragazzo. Senza aggiungere altro.
Queste partite si vedono solo nel tennis femminile, alla faccia di chi pensa che le donne non possano dare spettacolo. Si ricorda anche la finale di Roma 2012 fra Sharapova e Li Na, vinta dalla Siberiana dopo innumerevoli capovolgimenti di fronte. Grande Jas.
Diciamo la verita’ . Dopo il primo set perso 7 a 1 al tie break ( era in vantaggio 4 a 0) ed essendo 4 a 0 sotto nel secondo ( non faceva piu’ un punto ) era minino a 30 contro 1 . Ha fatto un miracolo .
Anche oggi Jasmine ha dato uno schiaffo a tutti i pseudo esperti da divano sfondato che la davono già sconfitta…
Ma ancora commentate? 🙁 🙁
Oggi, effettivamente,si è vista tutta.
Solo gli incompetenti avrebbero potuto pronosticare Shnaider.
Inutile continuare con questa cosa.
Dopo 11 anni, un’italiana negli ottavi,dopo 11 anni un’italiana nei quarti,in semifinale,e sarebbe anche finale dopo 11 anni, inutile girarci sempre intorno , perché è rimasta solo quella finale della Errani 2014,poi, miseria per un decennio.
Oggi la vittoria della grinta e tenacia ,spinte anche dal pubblico, sempre il dodicesimo uomo in campo a Roma, contro l’instabilità,l’isterismo dell’altra.
L’interruzione le ha rotto forse il filo,ma non è giustificabile questo, quando sei avanti di un set e 4-0 nel secondo.
Forse servirà di lezione questo match alla Paolini,un vuoto prolungato inspiegabile,le è andata bene, è un po come sopravvissuta,e questo ti permette poi di giocare nei prossimi match più leggera e con meno pressione,a questo punto non ha più nulla da perdere.
Davvero gran giocatrice, Paolini.
Le è scattato un click clamoroso nella mente, adesso è un piacere vederla giocare.
Va bè dai, posso dire che ci sono andato vicino, però.
Comunque contento che abbia vinto l’italiana
e in classifica adesso va a mordere le chiappe alla Swiatek..
fantascienza..
e adesso si punta alla finale,
la striscia è aperta!
ma come ha fatto, ho lasciato che stava sotto di un set e un break!! 😮
Grande merito va dato a Sara, che le ha dato consigli tattici perfetti e ha fatto totalmente girare la partita. Jasmine è stata perfetta nel mettere in pratica quelle parole. E questo è il risultato!
Nessuna, neanche Flavia e Francesca, sono mai riuscite ad arrivare in semifinale a Roma
Strepitosa! Vittoria epica e rocambolesca
Che goia
Andiamo in finale adesso
Ciao Jasmine ti ringrazio di cuore per come vivi lo sport agonistico, a differenza dei cialtroni che ti davano oggi ( dal divano ) perdente ( come la loro vita, buoni solo a criticare e maestri del come ai dovrebbe fare ) ed anche destinata già quest’anno alla posizione tra le 20/30.
GRAZIE DI ESISTERE.
E NON MOLLARE MAI!!!
Commovente la nostra piccola e insostituibile Jasmine capace di smontare, a suon di sorrisi ma pure di sonori sganassoni, valchirie e pesi massimi del tennis femminile. Alla bombardiera ma composta e solitaria Shnaider -una che pare la figlia del mugnaio che viveva accanto al ruscello che scorre sotto casa di Heidi- non rimane che prenderne atto.
Grande Paolini!!
Ma come si fa a definire la grande rivelazione della stagione sulla terra rossa una giocatrice, n.5 in classifica, che ha fatto finale lo scorso anno al Roland Garros? Boh…
GRANDE JASMINE!
Cito il vate del tennis femminile per non dimenticare l’importanza della competenza:
Vittoria splendida da condividere con Sara e anche grazie alla pioggia.
Race#8 per chi dice che è stata una meteora.