Open Court 74 ATP, Copertina, Generica

Open Court: Caro Novak, buona guarigione …e rifletti (di Marco Mazzoni)

24/06/2020 06:57 107 commenti
Djokovic in una video conferenza con Jafarieh Chervin
Djokovic in una video conferenza con Jafarieh Chervin

Caro Novak, stavolta non ci siamo.

La positività al Covid-19 del miglior tennista al mondo è una notizia sconvolgente a livello globale. È come se il virus l’avesse beccato LeBron James, Messi, Hamilton o via dicendo. Il migliore. Un fatto che da un lato servirà come severissimo ammonimento a tutti, soprattutto per coloro che hanno già mentalmente messo nel cassetto la pandemia e hanno ricominciato a vivere come se niente fosse accaduto, mettendo così a rischio gli enormi sacrifici della maggior parte della gente. Occhio: il Covid-19 è una brutta bestia. C’è, non è affatto scappato via, indebolito o chissà cosa. Nel coacervo impazzito di medici-esperti-virologi-epidemiologi-ricercatori, in cui un “povero cristo” come il sottoscritto fa enorme fatica ad orientarsi nonostante la ricerca avida informazioni di qualità (…meditate…), questa mazzata arrivata oggi vale più di mille altre interviste, informazioni, pubblicazioni. Il “bastardo” è vivo e vegeto. Gli sforzi di contenimento l’hanno messo all’angolo, ma può tornare e far danni. Incalcolabili. Quindi, amici appassionati, occhio. Responsabilità, non abbassare la guardia, cerchiamo di cooperare per il bene individuale e comune. Dobbiamo tornare a vivere, ma vivere responsabilmente, per il bene nostro e di chi si sta intorno.

Dall’altro lato, la notizia che il migliore di uno sport sia risultato positivo al Covid-19 provoca per forza di cose un terremoto nello sport stesso. Da pochi giorni è finalmente uscito un calendario, c’è voglia di ripartire. Ma… questo ora cosa comporta?

Forse l’esempio sciagurato dell’Adria tour, di quel pubblico stipato sugli spalti e degli eventi collaterali con centinaia di ragazzini, bagni di folla e serate “brave”, sarà utilissimo a tutto il nostro mondo come decalogo di quello che NON si dovrà fare.

Giocare a tennis è sicuro. Se ci si comporta bene, rispettando le norme intorno e fuori dal campo, il tennis può ripartire, e sottolineo deve ripartire. Ma con norme stringenti, con enorme responsabilità, con sacrifici di tutti. Quel mondo bellissimo e dorato, sempre a cinque stelle per i migliori, resterà solo nei loro ricordi, per un po’ di tempo. Non è colpa di nessuno. Bisogna accettarlo e tirare avanti per non distruggere un complicatissimo meccanismo sportivo ed economico che ha creato benessere e lavoro, aspettando tempi migliori. Tirare avanti in modo responsabile.

Responsabilità. Questa è forse la parola chiave, la prima che mi viene in mente pensando alla breaking news di oggi, la positività di Novak Djokovic. Non me ne vogliano i tantissimi e appassionati supporter del serbo, campione s-t-r-a-o-r-d-i-n-a-r-i-o in campo e fuori; uomo mai banale, dotato di un’intelligenza superiore alla media, uno che ci mette la faccia e non ha mai paura di dire cose anche scomode. Stavolta mi duole affermare che avendo osservato il suo comportamento nel corso della pandemia, non è tanto la positività in sé l’aspetto più grave. Sono mesi che Djokovic si sta comportando (a parole, non vivo a casa sua…) fin troppo sopra le righe. In una situazione globale così complessa, il modo più corretto di porsi credo sia quello di lanciare messaggi positivi, di spingere le persone a comportamenti responsabili, ascoltare la scienza e le esperienze di chi affronta la pandemia in prima linea ed aiuta le persone a vincere contro il virus. Sventolare posizioni “estremiste” anti-vaccini in questa fase storica, dando enorme visibilità a persone di dubbia autorevolezza su temi tanto difficili anche per i n.1 della ricerca e medicina, sono errori clamorosi, sono palle break subite e sbagliate. Forse le peggiori dell’intera carriera.

Tutti coloro che amano il tennis oggi sono affranti e augurano di cuore prontissima guarigione a Novak, di spazzare via quel “bastardo” e tornare in campo ad agosto ad incantare il pubblico. Da n.1. Ma non si può non sottolineare che in questo 2020 così particolare un profilo più “basso”, meno ostentato e più cauto, sarebbe stato certamente più utile rispetto a quel che il serbo ha tenuto dall’inizio dell’emergenza. Oltretutto è corretto sottolineare che Djokovic non è solo il n.1 del suo sport, ma è anche il rappresentante più influente dei giocatori nell’ATP. Come lui stesso ha dichiarato, l’Adria Tour è stato concepito e organizzato a fin di bene, rimettere in pista i giocatori e fare beneficenza. Purtroppo è stato gestito in modo caotico e contraddittorio, non tanto in campo quanto fuori. Lì di sicuro le colpe non sono (solo) di Djokovic in persona, ma del contesto in cui tutto è sorto; tuttavia il “peso” di Novak in quel contesto è enorme, si poteva fare di più. Si potevano evitare certi comportamenti. Visto che lui non ha mai paura di metterci la faccia, poteva motivare la gente intorno a lui a non sbagliare, a non prodursi in comportamenti a rischio. Nelle settimane del lockdown globale in Europa, più volte ha fatto dirette video in cui invitava tutti “ad una vita sana e consapevole”. Purtroppo i suoi comportamenti durante quell’evento non lo sono stati. Sarebbe forse il caso che il mondo del tennis si interrogasse sull’opportunità che sia ancora Djokovic a condurre i suoi colleghi in seno all’ATP, come già alcuni colleghi hanno rivendicato senza mezzi termini.

Caro Novak, guarisci presto, e torna a giocare il tuo miglior tennis, inseguendo record storici. Ma rifletti sulle tue ultime settimane. E insieme a te, l’intero mondo del tennis, non farsi trovare impreparato il giorno in cui, finalmente, si tornerà a giocare.

Marco Mazzoni

 


TAG: , , , , , , , ,

107 commenti. Lasciane uno!

paolo (Guest) 26-06-2020 08:14

Scritto da Fabrice
@ paolo (#2563133)
1. Risposta. Terza ed Ultima Parte.
Il professor Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all’università San Raffaele di Milano, difende il collega Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dello stesso San Raffaele, che qualche giorno fa ha parlato di “Coronavirus clinicamente scomparso” in Italia. L’affermazione di Zangrillo si basa proprio su uno studio di Clementi: “Ci sono i dati, i numeri, è tutto scritto, tutto dimostrato – spiega Clementi in risposta alle polemiche nate per le convinzioni nette di Zangrillo – chi vuole metterlo in discussione deve sobbarcarsi l’onere di trovare un errore nel mio lavoro. E non lo troverà”.
“Ho preso cento pazienti della prima fase di epidemia e li ho paragonati a cento pazienti della seconda fase – spiega il professor Clementi – erano cento contagiati della prima metà marzo e cento della seconda di maggio: casi di cui fra l’altro sapevo tutto, perché conoscevo la loro storia clinica. Dopo aver costituito questi due insiemi di campioni omogenei li ho confrontanti”. Così ha verificato la minore virulenza del Coronavirus: “Se in un tampone del primo gruppo si rileva un indice di 70mila, nel secondo si aggirava intorno a 700. Una differenza stratosferica”. “Da inizio maggio nei nostri reparti non arrivavano più malati con sintomi gravi – dice ancora il Prof Massimo Clementi – il virus per sopravvivere non deve uccidere il suo ospite. Il cambiamento per ora è nell’intensità, ma non è ancora avvenuto sul piano genetico. Il virus tuttavia diminuisce la carica virale per adattarsi all’ospite”.
Riferimento, paragrafo “Clementi” ( terz’ultimo ) del seguente articolo:
https://www.attivismo.info/i-numeri-veri-antidoto-alla-paura/
Per la cronaca, articolo già segnalato nel mio post N 94 del 25-06-2020, h 07:46.
2. Conclusione.
No further comment is necessary, facts speak for themselves!!!
=
Nessun ulteriore commento è necessario, i fatti parlano da soli!!!

esattamente

107
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Fabrice (Guest) 26-06-2020 07:48

@ paolo (#2563133)

1. Risposta. Terza ed Ultima Parte.

Il professor Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all’università San Raffaele di Milano, difende il collega Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dello stesso San Raffaele, che qualche giorno fa ha parlato di “Coronavirus clinicamente scomparso” in Italia. L’affermazione di Zangrillo si basa proprio su uno studio di Clementi: “Ci sono i dati, i numeri, è tutto scritto, tutto dimostrato – spiega Clementi in risposta alle polemiche nate per le convinzioni nette di Zangrillo – chi vuole metterlo in discussione deve sobbarcarsi l’onere di trovare un errore nel mio lavoro. E non lo troverà”.

“Ho preso cento pazienti della prima fase di epidemia e li ho paragonati a cento pazienti della seconda fase – spiega il professor Clementi – erano cento contagiati della prima metà marzo e cento della seconda di maggio: casi di cui fra l’altro sapevo tutto, perché conoscevo la loro storia clinica. Dopo aver costituito questi due insiemi di campioni omogenei li ho confrontanti”. Così ha verificato la minore virulenza del Coronavirus: “Se in un tampone del primo gruppo si rileva un indice di 70mila, nel secondo si aggirava intorno a 700. Una differenza stratosferica”. “Da inizio maggio nei nostri reparti non arrivavano più malati con sintomi gravi – dice ancora il Prof Massimo Clementi – il virus per sopravvivere non deve uccidere il suo ospite. Il cambiamento per ora è nell’intensità, ma non è ancora avvenuto sul piano genetico. Il virus tuttavia diminuisce la carica virale per adattarsi all’ospite”.

Riferimento, paragrafo “Clementi” ( terz’ultimo ) del seguente articolo:

https://www.attivismo.info/i-numeri-veri-antidoto-alla-paura/

Per la cronaca, articolo già segnalato nel mio post N 94 del 25-06-2020, h 07:46.

2. Conclusione.

No further comment is necessary, facts speak for themselves!!! :mrgreen:

=

Nessun ulteriore commento è necessario, i fatti parlano da soli!!! :mrgreen:

106
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: il capitano
Fabrice (Guest) 26-06-2020 07:33
105
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: il capitano
Fabrice (Guest) 26-06-2020 07:32
104
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: il capitano
adimari (Guest) 25-06-2020 18:33

@ adimari (#2563148)

*sistematico, ovviamente. t9

103
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
il capitano 25-06-2020 18:25

Scritto da destiny

Scritto da paolo

Scritto da destiny

Scritto da adimari

Scritto da paolo
Purtroppo se esistono siti assurdi che negano il virus , vi sono i media che hanno fatto terribile disinformazione o meglio CATTIVA informazione , dando notizie in modo subdolo aggravando le situazioni creando emozioni incontrollate e soprattutto paure.
Due esempi
1 la campagna contro la Svezia piena zeppa di falsita’
2 Asintomatici….non volendo dire che gli asintomatici NON possono essere contagiosi come i sintomatici …VERITA’ SCIENTIFICA INCONTROVERTIBILE….hanno posto nella testa della gente che gli asintomatici sono contagiosi , omettendo di dire pero’molto molto molto meno dei sintomatici
allego intervista prof Bassetti che esplica chiaramente il problema
https://www.tpi.it/cronaca/coronavirus-asintomaici-4-tipi-quali-piu-contagiosi-20200615620632/

Bassetti è specialista in malattie infettive. le ricerche sul sarscov2 le lasciasse agli specialisti in microbiologia e virologia e si occupasse di più di clinica, se vuol essere utile alla comunità scientifica.
e smettetela di correre come le pecorelle dietro ogni affermazione rilasciata ai media, ma affrontate piuttosto uno studio sistemico.

Applausi, è sempre un piacere

Piu’ che altro ragli di somari…ahahahah…e con le orecchie lunghe

Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.

Difatti, mi hai battuto più di una volta. La terra è piatta mentre il trangolo ha 5 lati.

102
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
destiny (Guest) 25-06-2020 17:52

Scritto da paolo

Scritto da destiny

Scritto da adimari

Scritto da paolo
Purtroppo se esistono siti assurdi che negano il virus , vi sono i media che hanno fatto terribile disinformazione o meglio CATTIVA informazione , dando notizie in modo subdolo aggravando le situazioni creando emozioni incontrollate e soprattutto paure.
Due esempi
1 la campagna contro la Svezia piena zeppa di falsita’
2 Asintomatici….non volendo dire che gli asintomatici NON possono essere contagiosi come i sintomatici …VERITA’ SCIENTIFICA INCONTROVERTIBILE….hanno posto nella testa della gente che gli asintomatici sono contagiosi , omettendo di dire pero’molto molto molto meno dei sintomatici
allego intervista prof Bassetti che esplica chiaramente il problema
https://www.tpi.it/cronaca/coronavirus-asintomaici-4-tipi-quali-piu-contagiosi-20200615620632/

Bassetti è specialista in malattie infettive. le ricerche sul sarscov2 le lasciasse agli specialisti in microbiologia e virologia e si occupasse di più di clinica, se vuol essere utile alla comunità scientifica.
e smettetela di correre come le pecorelle dietro ogni affermazione rilasciata ai media, ma affrontate piuttosto uno studio sistemico.

Applausi, è sempre un piacere

Piu’ che altro ragli di somari…ahahahah…e con le orecchie lunghe

Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.

101
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!