L’Australia prende un’altra giocatrice! Arriva questa volta Daria Gavrilova
21/08/2014 07:33 
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Daria Gavrivola classe 1994, n.330 WTA
La giovane Daria Gavrilova, ex numero 1 del mondo junior, ha scelto di giocare per l’Australia.
La tennista, ora australiana ma russa, potrà giocare sotto la Bandiera Aussie nei tornei del Grand Slam ed in Fed Cup, nel circuito WTA, invece, dovrà aspettare la nuova cittadinanza.
Non è una novità per l’Australia, dato che la giocatrice russa è l’ultima tennista ad aver acquisito la nazionalità australiana da una lunga lista.
In passato già Ajla Tomljanovic (solo poche settimane fa), Marinko Matosevic (Bosnia), Bernard Tomic (Germania), Jarmila Gajdosova (Slovacchia), Anastasia Rodionova (Russia), Arina Rodionova (Russia) e Jelena Dokic (Serbia) hanno scelto di vestire i colori della nazione Aussie.
TAG: Daria Gavrilova, Gavrilova, Notizie dal mondo
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la Gavrilova si allena con la Dokic, che anche lei ha ottenuto la cittadinanza australiana anni fa (era serba e non croata, come erroneamente scritto nell’articolo). Insieme a loro, il bravissimo preparatore atletico Stefano Barsacchi, anche lui emigrato in Australia. Sarà una bella soddisfazione per lui, quando porterà la bravissima Dasha nelle top10, cosa che avverrà abbastanza presto.
Beh, se l’ottima Daria gioca come sulla foto, si capisce perchè i russi l’hanno ceduta … :–)
E che palle! Australia uguale al Kazakistan!
Se vive in Australia, non solo per lavoro ma proprio per scelta personale di vita, e nel Paese d’origine sta poco, è giusto così. La vera patria ormai è dove si decide di voler vivere la propria vita.
Un conto è decidere di lavorare all’estero tot anni, un altro conto è decidere di trasferirsici “per la vita”.
Nel secondo caso, è più che giusto il cambio di nazionalità.
tutta questa tristezza non la vedo…….dovete sapere la storia di Daria…..ha fatto bene….
che tristezza, questi cambi ridicoli
daie
Stranamente scelgono l’aussie e diventano delle scarsone, vedasi la gajdosova e le due rodionova, ma anche matisevic non è certo un fenomeno. Insomma diventare aussie non è una garanzia ne’ x il giocatore ne’ x la nazione.