Bartoli a tinte fosche sull’addio Alcaraz – Ferrero: “Se Carlos dovesse faticare ad andare avanti senza Ferrero, temo possa lasciare il tennis a 25 anni, come accadde a Borg”
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I giorni passano, ma la “tempesta” provocata dalla clamorosa rottura tra Alcaraz e coach Ferrero continua a tenere banco e praticamente ogni commentatore o ex Pro dice la sua, tra preoccupazione e nuovi possibili scenari. Tra le dichiarazioni più dure e sorprendenti rientrano quelle di Marion Bartoli, ex campionessa a Wimbledon e oggi commentatrice su vari network francesi e non solo. Carlos senza la sicura guida di Ferrero dovrà affrontare un percorso del tutto nuovo, visto che Juan Carlos è stato il suo mentore fin dall’età di 15 anni e con il quale ha conquistato sei titoli del Grande Slam. Per questo il futuro appare incerto e ricco di insidie. Così tuona Marion Bartoli in una puntata del suo podcast su RMC Sport.
“Sono preoccupata per la rottura tra Alcaraz e Ferrero. In teoria non dovrebbero esserci grandissimi problemi perché Alcaraz possiede qualità eccezionali per ripartire, anche se ha bisogno di una struttura di riferimento. Tuttavia, mi spaventa l’idea che, se dovesse faticare senza Ferrero, possa abbandonare il tennis come fece Borg a 25 anni. Alcaraz è un genio e non voglio che gli accada: spero continui a giocare ancora a lungo”.
Una dichiarazione molto forte quella di Bartoli, persino esagerata, che così dettaglia con il passaggio successivo: “I primi sei mesi di Alcaraz con Samuel Lopez saranno un processo di prova decisivo. Se le cose non dovessero funzionare e Sinner vincesse l’Australian Open e il Roland Garros, credo che Alcaraz richiamerebbe Ferrero immediatamente: su questo non ho dubbi”. A pesare le parole di Ferrero dei giorni scorsi e del padre di Carlos, quello che secondo la stampa iberica è stato il vero attore protagonista della rottura, lo scenario di un rientro di Juan Carlos appare tuttavia lontanissimo. Ferrero stesso ha affermato di non sentirsi pronto ad imbarcarsi subito in una nuova avventura, ma che prenderebbe in seria considerazione un progetto serio e interessante per ripartire. Alcuni media spagnoli hanno ipotizzato già dei contatti con dei giovani promettenti, come Rafael Jodar, 19enne di Madrid impegnato nell’ultima edizione delle NextGen ATP Finals.
Steve Johnson, ex tennista statunitense, è convinto che “Alcaraz finirà per legarsi a qualcuno al 100%. Restando in ambito spagnolo, il mio istinto mi porta a pensare a Carlos Moya o David Ferrer“, ha affermato nel podcast Nothing Major Show. L’americano, medaglia di bronzo olimpica in doppio a Rio 2016 e vincitore di quattro titoli ATP in singolare, sottolinea infine che “a questo punto della carriera di Carlos non c’è molto da cambiare sul piano tecnico, la vera sfida sia la gestione dello stile di vita e delle aspettative legate all’essere il numero uno del mondo”.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Juan Carlos Ferrero, Marion Bartoli, Steve Johnson

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@ JohnMcenroe (#4538636)
sino ai quarti dei tornei , hai ragione sicuro. semifinale e finale, è una altra storia
Con il talento che ha dimostrato di avere Alcatraz, un cambio di allenatore non porterà grossi contraccolpi, forse un po’ all’inizio, ma dopo aver trovato la quadra tutto andrà avanti bene…
Condivido, anche perché ormai è pieno di sportivi che arrivano ai 40 anni… Il motivo è semplice… Tra premi, pochi, e pubblicità e sponsor, tanti, incassano cifre da capogiro. Quindi, Alcaraz, continuerà per tanto tempo, anche da nr 5 o 8 del mondo (posizione che non credo avrà a 25 anni)… Ormai si sparano caxxate su caxxate
Per fenomeni come Alcaraz e Sinner, un cambio di allenatore non incide pii così tanto. Sono macchine giá collaudate.
I cambi sono deleteri quando l’atleta non ê ancora formato, vedi per esempio Rune prima dell’infortunio, che aveva i colpi non aveva ancora trovato la quadra per il salto di qualità.
Allo stato attuale Alcaraz e Sinner sono atleti fatti e finiti che in campo lavorano in piena autonomia.
Se domani Jannik si separa da vagnozzi continua ugualmente a macinare risultati. Non dimentica come si gioca a tennis.
Il contraccolpo psicologico dovuto alle separazione lo poträ avere solo nei primi 2 mesi. Poi cominciando a viaggiare e a giocare si resetta e di va avanti
Ma non aveva la Berte’ come mental coach? :-)))))))
Al di là delle belinate si nota una preoccupazione generale, alla fine l’essere considerato un telecomandato da Ferrero non è così campata in aria come idea anche tra gli addetti ai lavori.
Vorrei spiegare a Mademoiselle Bartoli che il tennis non è solo tecnica e atletica, ma anche testa.
Se predice una simile evoluzione è perché non crede che il prodigio iberico sia portatore sano della terza.
Vero, pero’ la Bartoli, in teoria, di tennis ne dovrebbe masticare. Mah…
L astinenza da tennis giocato sta iniziando a far danni sei vedo…. Meno male che tra poco si inizia:)
Bartoli è preoccupata? Io per niente.
All’epoca non c’erano sufficienti conoscenze, cultura e risorse per affrontare i problemi di Borg.
Sono sicuro che se avesse avuto a disposizione un mental coach sarebbe riuscito a continuare, magari anche con prestazioni meno dominanti.
Poi quando vincerà l’Australian Open diranno che farà il grande slam e sinner non sarà più contemplato. Al torneo dopo vincerà sinner e ricominceranno a demonizzare alcaraz, e così via.
Questa è gente che non capisce nulla di tennis
Ma veramente che esagerazioni pure da parte Sua, Miss Bartoli ❗
Non rientro nella cerchia dei falsi e/o risibili predittori, ma Carlitos con Ferrero non è che farebbe “eventualmente” i miracoli contro Jannik, soprattutto tra pochi giorni a Melbourne, pur ammettendo che arrivassero a scontrarsi nuovamente sul campo di battaglia !
O forse l’ex Campionessa francese crede fermamente nel fatto che Alcaraz lo scorso anno al Roland Garros sia stato miracolato dall’ormai suo ex coach ?
Che prenda proprio Borg come team manager?? 😯 😛
Io temo invece che la Bartoli debba farsi visitare. Mai letto un concentrato di minkiate come questo.
Mio cuggino mi ha detto che Carlitos Alcaraz abbandonerà il tennis perché vuole fare il dj a Ibiza.
Credo che tra Borg e Alcaraz ci corra qualche differenza, magari sbaglio…
Comunque per fortuna tra circa 20 giorni comincerà lo Slam australiano e avremo le prime risposte a molti interrogativi, nel frattempo mi sa che leggeremo ancora dichiarazioni su dichiarazioni di addetti ai lavori e pseudo tali…
Tra poco qualche esperto ipotizzerà che Alcaraz si suiciderà
Qui si sta esagerando….
Vi prego, basta con queste ca#@@te