Djokovic, sempre più legato alla Grecia: titolo n.101, golden visa e un maxi–club da 20 milioni a Ellinikon
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Novak Djokovic ha conquistato otto giorni fa il suo 101° titolo in carriera vincendo l’Hellenic Championship di Atene, ma il successo sportivo è solo una parte della notizia. Il fuoriclasse serbo, che a 38 anni continua a scrivere la storia del tennis, sta infatti stringendo un legame sempre più profondo con la Grecia, al punto da aver ottenuto – secondo quanto riferito dal media serbo Sportal – il celebre golden visa greco.
“Atene è casa”: il nuovo legame con la Grecia
Durante il torneo, Djokovic non ha nascosto il suo affetto per il Paese che da alcuni mesi ospita lui e la sua famiglia.
«Giocare ad Atene è come essere a casa», ha dichiarato dopo i quarti di finale. «Ho sempre adorato la Grecia. Quando ci siamo trasferiti qui, l’emozione era palpabile. Serbi e greci condividono cultura, fede e storia. Atene avrà sempre un posto speciale nel mio cuore».
Queste parole hanno alimentato le voci sull’ottenimento del golden visa, la residenza speciale riservata a chi investe almeno 352.000 sterline in una proprietà, cifra che sale fino a 705.000 nelle zone più richieste come la capitale.
Cosa offre il golden visa greco
Il visto, molto popolare tra gli investitori internazionali, garantisce:
residenza senza obbligo di permanenza nel Paese;
mobilità senza visto nell’area Schengen;
validità illimitata;
estensione automatica a coniuge, figli sotto i 21 anni e genitori.
Secondo Sportal, Djokovic avrebbe investito in un immobile ad Atene per ottenere il visto e usufruire anche del regime fiscale “non-dom”: una tassa fissa di 100.000 euro l’anno sul reddito mondiale, indipendentemente dall’importo.
Uno dei tennisti più pagati al mondo
Djokovic, che nel 2024 ha guadagnato circa 30 milioni di dollari secondo Forbes, è uno degli atleti più decorati di sempre:
record di 24 Slam, 40 Masters 1000, 7 ATP Finals, 101 titoli ATP,
428 settimane al numero uno del mondo.
Il suo trasferimento in Grecia – senza rinunciare alla base storica di Monte Carlo – arriva dopo un lungo percorso residenziale che lo ha visto vivere negli anni tra Monaco, Marbella e Dubai (dove ha ottenuto un golden visa nel 2020).
Una scelta che va oltre il tennis
Negli ultimi mesi, Djokovic aveva trascorso le vacanze in Grecia dopo la sconfitta in semifinale al Roland Garros contro Sinner, alimentando speculazioni su un trasferimento stabile. La scelta del Paese non è casuale: clima mediterraneo, qualità della vita, istruzione, vantaggi fiscali e vicinanza culturale hanno reso Atene particolarmente attraente.
Djokovic possiede già un ampio portfolio immobiliare, che comprende: una proprietà a Monte Carlo, un attico a Belgrado, un appartamento a SoHo (New York), una villa in stile marocchino a Marbella.
Un investimento mastodontico: il nuovo club da 20 milioni
Secondo quanto riportato dal media ellenico Tennis24, Djokovic avrebbe già iniziato a lasciare un’impronta profonda sul territorio greco. Il serbo avrebbe infatti investito circa 20 milioni di euro per realizzare un esclusivo club di tennis nella zona costiera di Ellinikon, nel sud di Atene.
Il progetto prevede:
Oltre 20 campi da tennis
Strutture per pádel e pickleball
Un centro sportivo polifunzionale di livello premium
Servizi dedicati ad atleti professionisti e appassionati
Un complesso ultramoderno pensato per diventare un punto di riferimento internazionale, perfettamente in linea con l’immagine imprenditoriale che Djokovic sta costruendo negli ultimi anni.
Il futuro: lo sguardo verso le Olimpiadi 2028
Sul campo, Djokovic pensa già ai prossimi obiettivi. Dopo il trionfo contro Musetti in finale, ha parlato apertamente del suo possibile percorso verso il ritiro.
«Ho sempre programmato la mia carriera con largo anticipo. Con ogni obiettivo raggiunto, l’idea di chiudere sotto la bandiera serba alle Olimpiadi del 2028 rimane un sogno. Sarebbe il modo perfetto per dire addio».
Per ora, però, il ritiro sembra lontano. Djokovic continua a vincere, a muoversi nel mondo con progetti sempre più globali e a costruire – passo dopo passo – un nuovo capitolo della sua vita. Questa volta, sempre più legato alla Grecia.
Francesco Paolo Villarico
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6 commenti
@ Annie3 (#4525838)
Scrivere che la Grecia è stata sussidiata dalla UE mi sembra azzardato. Per ottenere prestiti (che hanno ulteriormente gravato su un deficit pesante) ha dovuto cedere la sovranità alla troika e i sacrifici sono ricaduti sui ceti meno abbienti, con misure draconiane (in particolare si accanirono Draghi e la ‘buonanima’ di Schäuble). Forse sarebbe il caso di limitarsi al tennis e alla beatificazione del munifico Djokovic.
Dopo qualcuno mi venisse a dire delle tasse di Sinner a Montecarlo.
@ Annie3 (#4525838)
Vero!
CHE ALTRO DIRE: BRAVISSIMO!!
È ancora più “encomiabile” perché il tutto è fatto senza fini di lucro, per offrire ai bambini greci provenienti da famiglie indigenti la possibilità di giocare a tennis gratuitamente. Mi sembra poi che Djokovic non sia per niente sensibile ai vantaggi fiscali perché è mosso unicamente dal suo noto spirito filantropico
Beh, encomiabile! Ricordiamoci che la Grecia non è certo Montecarlo, ha sofferto economicamente in epoca recente, sussidiata dai fondi UE per risollevarsi…poter disporre di un tennis club attrezzato non può che stimolare chi vuole praticare questo sport che ha bisogno di centri dedicati