Binaghi parla da Torino: “Nei cinque anni di ATP Finals, il tennis si è avvicinato moltissimo agli appassionati del calcio, con una crescita costante”
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Come ogni anno, il giorno della finale delle ATP Finals il Presidente della FITP Angelo Binaghi traccia un bilancio dell’evento, sia da un punto di vista sportivo che socio economico. Tra i tanti dati mostrati dal Presidente, questi alcuni dei più significativi: quasi 230mila presenze nell’edizione 2025, in leggera crescita, con un impatto economico oltre 600 milioni di euro. Il contributo statale alla manifestazione è di 13,7 milioni, con extra gettito fiscale che sfiora i 100 milioni di euro. Le Finals funzionano e generano ricchezza per il territorio e lo stato.
“È una stagione eccezionale con Sinner, Musetti e Paolini nella top 10” afferma Binaghi. “Mai risultati così importanti nella storia del nostro sport. Grazie al risultato dei nostri atleti e al lavoro, condiviso con Comune e Regione, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti in quella che è la nostra classifica più importante, per cercare di rendere il tennis più popolare in Italia. Per Nielsen, tennis e padel sono il secondo sport in Italia più praticato e seguito. Nei cinque anni di ATP Finals, il tennis si è avvicinato moltissimo agli appassionati del calcio, con una crescita costante, anche a livello di praticanti. I dati di ascolto di Rai della partita di Sinner di ieri è un indicatore del successo del tennis”.
“Presentiamo una nuova iniziativa: siamo la prima federazione al mondo che si doterà di un istituto di moneta elettronica” questo l’annuncio a sorpresa del Presidente. “La tessera FITP diventa una sorta di “bancomat”, uno strumento di pagamento. Questo ci darà una serie di fattori importanti, come una gestione più efficiente (costi dei Mav e carte di credito, ecc.). Sarà un circuito di pagamento dedicato al tennis, nel quale gli affiliati potranno scambiarsi denaro a costo zero, come per pagare quote delle lezioni o dei campi. Siamo consapevoli che questa iniziativa sarà foriera di ulteriori preoccupazioni, ma vogliamo diventare la federazione più efficiente e moderna, come lo fu nel 2009 la nascita della televisione SuperTennis”.
Le Finals resteranno a Torino? È l’argomento più dibattuto, ma ancora non c’è una risposta. Così Binaghi. “La manifestazione è dell’ATP, noi siamo interessanti a farne un veicolo sempre migliore per il tennis e i giocatori. L’ATP è interessata a far sì che questo evento possa svilupparsi al meglio. C’è il problema della nuova legge, sarà oggetto di confronto nelle prossime settimane. Dalla applicazione della legge seguiranno tutti i ragionamenti successivi. Il prossimo anno le Finals resteranno a Torino. Uno dei segreti del successo di questa manifestazione, successo condiviso, è stato l’affrontare seriamente, con metodo e rigore, ogni problema passo dopo passo. Torino e il Piemonte hanno fatto un percorso straordinario, nessuno di noi pensava che potessimo trovare a tutto questo”.
Nitto è l’ultimo anno di sponsorizzazione: “La destinazione della sede dipende da una sintesi delle esigenze dei vari soggetti in causa, sponsor inclusi ma non è il primo. Non c’è un problema riferito agli sponsor al momento”.
“Il contributo del governo rende l’evento sostenibile e dà la possibilità all’evento stesso di svilupparsi. Abbiamo oggi un italiano in finale, ma abbiamo la Coppa Davis, per altri tre anni. Siamo ricercati dai più grandi organizzatori dei maggiori eventi sportivi. Dobbiamo riuscire a trovare il modo per avere delle licenze permanenti di grandi tornei. Gli Internazionali d’Italia sono nostri, è una licenza permanente, gli altri sono splendide occasioni per far crescere il tennis ma sono concessione di enti come l’ATP. Lo sviluppo del tennis in Italia, come Torino, Milano o Bologna, passano anche per altre vie. Dobbiamo discuterne con il governo. A livello di impatto sociale ed economico investire nel tennis è il miglior investimento possibile, lo dimostrano i numeri”.
Da Torino, Marco Mazzoni
TAG: Angelo Binaghi, ATP Finals 2025, FITP, Marco Mazzoni

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A me fa anche parecchio piacere,ma mi sembra che binaghi ne sia parecchio ossessionato da questa cosa….. questione di money??
Mentre è innegabile che Sinner sia un traino incredibile per il tennis, altrettanto vero che la crescita esponenziale del tennis italiano sia iniziata prima, con enorme incremento dei tesserati e ottimi risultati dalla semifinale di Cecchinato a Parigi alla finale di Matteo a Wimbledon.
Ovvio che Sinner é manna ma non si può non vedere cosa succede a livello di numeri da anni nei tornei dei bambini, dove è enorme la crescita degli iscritti.
Non mi pare, almeno al momento, di avere visto episodi talmente esecrabili da essere confrontati ai comportamenti degli ultras del calcio. Io amo calcio e tennis in ugual misura ma 15 anni fa parlavo di calcio con tutti e di tennis con nessuno, da 10 anni la tendenza è in progressivo mutamento.
Infatti non so cosa ci sia da gioire. Il livello di chi segue il tennis è crollato, i prezzi aumentati. Intanto negli anni prima il padel ha tolto campi al tennis in giro per tutta Italia, alzando anche i costi per chi pratica e rendendo difficile trovare campi nelle città. Per chi il tennis lo vive da molti anni, questo è un punto molto basso raggiunto, e nonostante l’amore per Sinner,è oggettivo che il beneficio sia tutto per chi dal tennis ci guadagna, non per chi lo pratica o segue.
è come chiedere se è nato prima l’uovo o la gallina, ma dubito che un quadrupede possa rispondere…
Se ci credessi metterei un cero ogni domenica per un torneo in più su erba, tanto più in Italia, tanto più ora che abbiamo diversi giocatori vegetariani.
Be, oggi è un po simbolico,in poche ore il momento più alto del tennis italiano e la nazionale più brutta della storia al suo apice.
Felice di non mettere piede in un circolo tennis da svariati anni…e mi godo il gioco come mai prima!
Infatti Atene organizza un ATP indoor in questo periodo e non Milano …
comunque : si dimentica Bolelli e Vavassori.
Questo momento top del nostro tennis a cosa porterà ?
Se facciamo come la Spagna ai Cinà Vasami etc. Altri n.1 o top 10 almeno.
Se facciamo come l’Italia … al massimo a nuovi top … 30 come Ocleppo Cancelotti o Canè.
Con punte basse del n.1 Canè al n.133 con 6 o 7 settimane senza nessun top 100.
Cosa vuol dire ?
Avevamo A.Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli ( Mulligan oriiundo ) ma dietro poi veramente il vuoto.
Ed infatti … il vuoto fu dopo di loro. Sono emersi da giovani Ocleppo e Cancelotti ma non hanno mantenuto le promesse.
Poi è arrivato C.Panatta, quindi Canè, ma c’è stato un periodo che top 50 era un miraggio. Nargiso vincitore a Wimbledon Juniores, top 70 a 17 anni poi sparito.
E i campi ? Negli anni ’80 pieni zeppi, dovevi arrivare la settimana prima appena usciva il tabellone degli orari a prenotare. E ci trovavi già le prenotazioni dei soliti.
Costavano poco : 4000 lire l’ora 1000 lire a testa a 4 ragazzini soci con la tessera.
Poi dopo ? Negli anni ’90 non bastavano Camporese, Caratti, Furlan, Gaudenzi, Pozzi, Sanguinetti, Pescosolido etc. etc.
Campi vuoti. Trasformati in campi da calcetto.
Dopo l’era panattiana il vuoto.
Quindi ?
Cosa succederà ? Si spera di fare come la Spagna, altri decenni con n.1 al mondo e top 10 a valanga.
Secondo me è così.
Ma il rischio di ripetere dei periodi neri c’è.
I campi oggi ? Vado in un campo privato che ha il tappeto con le montagnette, scollato, la rete vecchia rotta … 15 euro all’ora !
Partecipo ad un sociale … 1 ora di partita 25 euro di iscrizione.
A vedere la Coppa Davis e le ATP Finals ? 185 euro per il biglietto nel posto peggiore di tutto l’impianto.
C’è il rischio di ridurre il tennis ancor di più ad uno sport di elite per facoltosi, e quindi sparire ancora come sport popolare.
Di conseguenza spariranno ancora i campioni.
Detto questo :
il gran momento del tennis italiano è dovuto ai team, alle squadre organizzate. Piatti, Vagnozzi, Volpini, Santopadre, e chi più ne ha più ne metta.
Non certo della FIT. Come la FIT non aveva colpe se non avevamo top 10 e se non vincevamo grandi tornei.
Oggi funziona bene tutto, ma non per via della FIT che comunque lavorava bene anche quando … lavorava male ! L’Italia non retrocedeva e faceva bene in Coppa Davis anche se aveva due soli top 100. Quando uno andava in nazionale rendeva bene sia in nazionale che nei mesi successivi. Evidentemente l’organizzazione della nazionale di Coppa Davis era superiore a quella dei team privati.
Oggi i team hanno capito che per rendere al massimo ai vertici del tennis professionistico bisogna aumentare : la parte fisica, resistenza e potenza, la parte psicologica : determinazione e concentrazione.
Non basta solo la tecnica. I nostri italiani hanno sempre giocato bene. Stoppini ha vinto contro Agassi, come esempio.
Il problema era che lo facevano un turno solo a torneo in generale, a parte eccezioni. Nei tornei importanti, ovvio. Quando entravano in tabellone.
Oggi la velocità, la potenza, la corsa, la concentrazione sono la prima cosa sulla quale lavorano.
E li arriva la differenza tra vincere un ATP 250 e vincere un torneo dello Slam o un ATP 1000 che comunque al momento a parte eccezioni rarissime, è una cosa che fa solo Sinner. Musetti comunque si piazza almeno bene.
Da li indietro nei grandi tornei siamo ancora ai livelli del tennis pre-Sinner. Abbiamo migliorato nei tornei dopo i maggiori.
Io direi che lo si vede di più dalla quantità di commenti di troll e/o di scommettitori (che le partite non le guardano, le seguono sul live score), che con il tifo (e ovviamente col tennis) non c’entrano nulla
2027 saranno a Riyad o comunque non a Torino.
Sarebbe bello sostituirlo con un torneo 250, o meglio 500, meglio ancora su erba.
Comunque se non è capace è molto fortunato, il tennis non è mai stato così popolare, ne parlano ovunque ed il calo di interesse per il calcio è anche dovuto al declino delle società di serie A e di una rosa non competitiva per i Mondiali, per accedere.
Il fatto che il tennis si sia avvicinato al calcio, non e’ certo merito delle Finals, ma solo di Sinner.
Quando hai un numero 1, momentaneamente numero 2, in uno sport, e’ chiaro che la stampa, le televisioni esaltano a tal punto il personaggio che la gente poi lo segue ed aumentano gli ascolti.
Tomba nello sci; Rossi nelle moto; Pantani nel ciclismo; Sinner nel tennis ora e speriamo Antonelli in F1 X il futuro.
Se Sinner non fosse stato italiano e le finals si fossero disputate comunque in Italia, gli ascolti sarebbero comunque stati bassi.
Purtroppo.
Infatti li vediamo i tifosi calcioidi sinneroidi che con il tennis non c’entrano niente.
Lealtà sportiva e rispetto per l’avversario ZERO.
Il tennis NON E’ il calcio !