Novak Djokovic si confessa: “Sto entrando nell’ultimo capitolo della mia vita tennistica. Alcaraz e Sinner oggi sono migliori di me”
63 commenti
Quando Novak Djokovic parla, il mondo del tennis si ferma ad ascoltare. A 38 anni, fresco del suo titolo numero 101 conquistato all’ATP di Atene, il serbo ha concesso a Piers Morgan un’intervista profonda, sincera, per molti versi sorprendente. Un dialogo che attraversa la sua carriera, il futuro, il rapporto con Carlos Alcaraz e Jannik Sinner e il delicato tema dell’eredità tennistica.
Djokovic — che ha accettato le scuse del giornalista per le parole pronunciate al tempo della sua “deportazione” dall’Australia nel 2022 — si è mostrato lucido e introspectivo, quasi più del solito.
“Non posso dire di essere il migliore di sempre. Sarebbe irrispettoso”
Sul tema del GOAT, Djokovic mantiene la sua linea:
«Me lo chiedono da anni, ma non darò mai una mia opinione. Sarebbe irrispettoso verso Federer, Nadal e verso chi è venuto prima. Amo troppo la storia del tennis per mettermi su un piedistallo».
Ricorda come il tennis sia cambiato enormemente negli ultimi 50 anni: tecnologia, superfici, palline, preparazione. «È impossibile paragonare le epoche» afferma.
L’ultima fase della carriera: “Sto vivendo una transizione”
Djokovic si riconosce in un momento chiave della sua vita sportiva:
«Sto entrando nell’ultimo capitolo, qualunque sia la sua durata. Devo trovare un equilibrio tra la fame competitiva e la consapevolezza che alcune realtà sono difficili da accettare. Ho dominato a lungo, ora sono Alcaraz e Sinner a dominare me».
Non nasconde che il livello dei due giovani campioni lo abbia scosso:
«Sono consapevole che oggi sono migliori di me. Mi hanno fatto dubitare di poter vincere ancora un Major».
Ma allo stesso tempo non perde la sua forza mentale:
«Quando entro in campo, penso sempre di poter vincere. La mia mentalità resta quella di un campione».
Accetta il sorpasso: “Era naturale che accadesse”
Djokovic vede con grande ammirazione l’ascesa dei due rivali più giovani:
«L’arrivo di Alcaraz e Sinner è fantastico per il tennis. La loro finale al Roland Garros è già nella storia. Sapevo che prima o poi sarebbe successo».
Il giorno in cui rimase incollato alla TV: la finale di Parigi
Djokovic racconta un retroscena divertente:
«Non guardo tennis quando perdo, preferisco staccare. Volevo uscire con mia moglie e mio figlio, ma loro volevano vedere la finale. Ho detto: “Ok, guardiamo un set”. Pensavo durasse due ore… Quando siamo tornati erano ancora lì a giocare. Alla fine abbiamo visto le ultime due ore. Era impossibile staccarsi».
“I campioni non sono semidèi. Siamo umani e falliamo come tutti”
Djokovic affronta uno dei temi più profondi dell’intervista: il falso mito dell’atleta invincibile.
«La pressione è reale. Fallire non ti rende debole. Anche Jordan diceva che tutti ricordano i tiri entrati, mai quelli sbagliati. Io ho perso il 50% delle finali Slam disputate. È normale».
“Vincere sempre è pericoloso: l’ego cresce e poi la vita ti colpisce forte”
Djokovic ricorda il periodo 2015-2016, quando raggiunse quasi 20 finali consecutive:
«Mi sentivo imbattibile, ma mentalmente è pericoloso. L’ego cresce e poi la realtà ti colpisce. A me successe con l’infortunio al gomito».
Il futuro di suo figlio nello sport
Parlando del figlio Stefan, 11 anni, il serbo si emoziona:
«Vuole giocare a tennis e questo mi emoziona e mi spaventa. Ha talento, ma non voglio essere il suo allenatore. Voglio essere suo padre. Se sceglierà il tennis, sarò al suo fianco al 100%».
Come vuole essere ricordato
Djokovic chiude con una frase che sintetizza l’essenza del campione e dell’uomo:
«Vorrei essere ricordato per i miei risultati, certo. Ma soprattutto come una persona che ha toccato il cuore degli altri. È quello che vorrei sulla mia lapide».
In un’intervista intensa, potente e umana, Djokovic mostra tutta la complessità di un campione che continua a cercare nuove motivazioni, pur sapendo che il tempo — e due fenomeni chiamati Alcaraz e Sinner — stanno cambiando lo scenario. Un ritratto sincero di un atleta che non smette di interrogarsi su sé stesso e sulla propria eredità.
Francesco Paolo Villarico
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se non torni è la stessa cosa
Infatti dopo nemmeno otto ore ha di nuovo lasciato il suo prezioso commento….
😉
Federer vinceva slam con brocchi ma talmente brocchi che avevano paragonato Roddick quasi ad un fenomeno falla finita
@ Michibe71 (#4522657)
Se non è un falsone, speriamo di reincontrarlo nell’estate del 2028.
Magari rinsavisce
@ 22587 (#4521888)
Ma questo è fuori come un balcone, certo che se le vittorie di Nole lo hanno reso così rancoroso, è messo male, male, male
@ Inox (#4521880)
Ahahahahahahahahahahahahahahah
@ 22587 (#4522259)
Ma altro che film, qui c’è materia per una lunga “serie” con protagonista Novak, Goat e benefattore dell’umanità!! Bravo a ricordare tutte le sue azioni meritevoli, che comunque credo siano conosciute universalmente, ma quando c’è di mezzo l’odio
tennistico….
@ Inox (#4521880)
Per cosa verrà ricordato? Mah, intanto per aver dato una ripassata a tutte le voci dei record all-time.
Poi per infinite altre cose, tipo la “Novak Djokovic Foundation” istituita nel 2007 (a vent’anni…), per essere stato insignito dell’ordine di San Sava, per aver devoluto l’intero assegno di Roma 2014 per gli alluvionati di Belgrado, per aver provveduto economicamente alla crescita di promesse del tennis come Hamad Medjedovic, per le donazioni agli ospedali di Bergamo e Treviglio, per l’assegno della federazione per l’oro olimpico totalmente devoluto in beneficienza, ma anche perché parla fluentemente cinque o sei lingue, perché è un ambasciatore UNICEF, per aver fondato la PTPA ma anche per aver istituito una colletta nell’ambito del direttivo ATP per aiutare i tennisti fuori dai cento, per la mensa dei poveri a Belgrado (20000 pasti), per aver svelato al mondo la politica migratoria dell’Australia, perché è nato già adulto e “vaccinato”, perché Sampras, McEnroe, Becker ecc ecc ecc, a differenza di qualche genio del forum, lo considerano a ragion veduta il GOAT, per aver partecipato alla costruzione del Novak Tennis Center, per essere stato squalificato in una delle più grosse nefandezze che lo sport ricordi dagli US open, per le imitazioni fatte quando non era ancora una leggenda.
Per tutte queste cose e per altre ancora…
@ Inox (#4522227)
Ma davvero? Giura. Che bello!
A parte che ci sono anche le sezioni di Sinner, Nadal, Federer, Alcaraz che aspettano a braccia aperte le tue fanfaluche
Tornerò su questo blog quando Nole si ritirerà se si ritirerà
@ SlamdogMillionaire (#4522081)
Caro Slamdog, non hai letto il mio post 51? Ma anche il cinema con Novak ci andrebbe a nozze, ormai i film attrattivi hanno bisogno e privilegiano cose forti, cosa vuoi che importi dei volteggi datati di Roger e del suo ciuffetto sempre a posto e degli estenuanti rituali superstiziosi di Rafa…una personalità frizzante come quella di Novak e soprattutto le sue vittorie che hanno sconcertato e buttato lo scompiglio nel mondo del tennis, il suo gioco rivoluzionario che ha aperto la strada ai campioni di oggi sarebbe un fantastico mix fra suspense, realismo, storia dell’evoluzione del tennis, insomma, una nuova era è stata aperta da Novak, ben di più che una semplice “impronta”
può essere. ma tu sarai stato costretto ad andare al cinema per vedere celebrata la grandezza dei tuoi beniamini.
noi invece l’abbiamo vista sui campi da gioco.
@ Artemisia Gentileschi (#4522019)
Tranquilla, a Novak verrà assegnato il ruolo che gli compete, di dominatore assoluto, proveniente da una terra tribolata e vincitore con la forza della genialità e del sacrificio…vuoi mettere rispetto ai “perbenino” con personalità sfuocata, che non sanno “né di me né di te”, c’è materia per un film da Oscar, dove le scene di Rafa piegato sulla terra rossa e Roger annichilito e indotto ad una clamorosa stecca a Wimbledon saranno gli esaltanti momenti salienti
@ Artemisia Gentileschi (#4522019)
Eh sì, si dirimerà la questione al box-office. Auguriamoci che a qualche regista disoccupato non venga in mente di girare una pellicola su Fognini.
@ Artemisia Gentileschi (#4521691)
Mancanza di rispetto è una debolezza pura. L’anima che non è capace di rispettare soffre pesantemente perché la manca l’energia di benevolenza. Come un essere vivente perso nello spazio e nel tempo. Negare un primato tennistico di Novak Djokovic è quasi come promuovere l’opinione che considera la Terra come un oggetto piato.
@ Annie3 (#4522002)
Quando tra qualche anno dedicheranno un film a Federer e Nadal come è stato fatto con Borg e McEnroe e a Djokovic verrà riservato il ruolo che è stato dato a Connors in quella pellicola, ne riparleremo e vedremo quale sarà il peso specifico di Djokovic nella storia del tennis
@ Artemisia Gentileschi (#4521691)
Tranquilla che l’emozione di Novak che batte Rafa al Roland Garros e Roger a Wimbledon ha superato la visione dei Girasoli di Van Gogh, e non credo solo per me, anche perché l’arte tocca certi aspetti della sensibilità, la dimostrazione di forza del tennista che ami tocca altre corde, di altra natura, che non è solo contemplativa ma dinamica e partecipativa
@ Artemisia Gentileschi (#4521703)
Nadal una sorta di alter ego di Federer? Perdonami, ma forse hai sbagliato sito, qui si parla di tennis e di eresie come quella che hai scritto se ne leggono raramente…
diciamo piuttosto che hanno fatto comunella quando è arrivato Novak a sconfiggerli entrambi e si è palesato il rivale vero, su terra per Rafa, su veloce e erba per Roger: prima di Novak più o meno facevano “pari e patta” fra loro due accontentandosi dei rispettivi orticelli, con Novak la rivalità è diventata Novak contro i RafaRoger, da cui i Big 3 dove Novak è avanti su tutto…e la “poesia” nel tennis è il fascino della vittoria, altrimenti non si capirebbero i ritorni di entusiasmo di Sinner che di “poetico” ha proprio poco ma ha portato l’Italia ai vertici del tennis mondiale
@ Artemisia Gentileschi (#4521691)
Quasi ci si dimentica? Veramente non si fa altro che parlare di Novak, negli articoli in termini esaltanti, dai rosiconi in termini irritati…quelli che piuttosto sono già caduti nel totale oblio sono Federer e Nadal, anche perché in campo hanno dato qualcosa a suo tempo ma fuori senza nessuna parvenza di pensiero e d’opinione…risultato, adesso che sono usciti dal campo, di Federer sappiamo che fabbrica scarpe, di Nadal assolutamente niente, e col ricordo che ha lasciato con l’addio nella Davis…stendiamo un velo pietoso…Novak, altro spessore, ripeto, che stia antipatico a qualcuno di voi è un titolo di merito, che non sia amato l’invenzione di quelli di cui sopra: la realtà viene dagli stadi che fanno il pieno di pubblico per vedere Novak, e vedo tanti giovani/giovanissimi che lo acclamato come il loro “idolo”, voi ripetete pure le vostre patetiche cantilene
@ Inox (#4521906)
Chi se ne frega? Dovresti essere felice.
Un personaggio che non conosci nemmeno e che ha realizzato tutti i tuoi sogni…
@ 22587 (#4521888)
Ti ripeto chi se ne frega!!
@ Inox (#4521880)
Di me e di te sicuramente non resterà nulla. Di lui non credo, salvo tu abbia superpoteri che cancellino la storia. Ma ne dubito…
Le tue farneticazioni sicuramente non fanno storia, e nemmeno cronaca rosa, solo tanta bile
Ho già scritto che Nole è un Rosicone?? Spero che qualcuno batta i suoi record ( Alcaraz ad esempio o chiunque altro) così non resterà nulla di lui
Per un piccolo uomo ,
@ Artemisia Gentileschi (#4521703)
Il tennis è uno sport, sicuramente più emozionante di te. E poi i dualismi esistono tra pari gradi, Novak è una spanna sopra
@ Jimi Hendrix (#4521612)
Ah sì, allora facevano apposta a perdere con Novak, riguardati semplicemente i 2h2, e Rafa è coetaneo di Novak e Roger ci perdeva quando era 30enne, quindi sicuramente, il miglio Roger…il “migliore” nel tennis non lo decidi tu bensì i risultati e questi
parlano chiarissimo, i gusti personali sono altra cosa e questi non si discutono, ma vanno espressi come tali essendo privi di un “valore assoluto” che si determina con criteri oggettivi
@ Inox (#4521674)
Ma ci mancherebbe, guarda che la prepotenza è solo di quelli che vorrebbero zittire chi sostiene Novak: il tifo è libero, ognuno giustamente elogia chi preferisce per svariati motivi, brutto magari usare termini così villani come hai fatto tu, ingiusto in uno sport che comunque dovrebbe ispirarsi a sani valori…quanto a Jannik, il primo è Novak a riconoscere che con Alcaraz, adesso, sono superiori a lui 38enne che “ha già dato” in termini di dedizione e sacrifici: lui sta tirando le somme, loro stanno costruendo una carriera ascendente che seguiremo sicuramente tutti con attenzione e particolare interesse vista la bella rivalità che stanno proponendo, due talenti al vertice con caratteristiche stilistiche e caratteriali diverse
Se posso permettermi un’ osservazione, quelli che non riescono a contenere la propria frustrazione per il fatto che il loro idolo malgrado i risultati non sia considerato allo stesso livello di Federer e Nadal sono proprio i tifosi di Djokovic che spesso più che tifosi sembrano fanatici. Non fanno che appellarsi alla fantomatica legge dei numeri perché non riescono ad accettare la realtà ossia che il tennis è qualcosa di più che un semplice sport ma è una fonte di emozioni ed è giusto che coloro che hanno generato e generano più emozioni siano considerati i maggiori rappresentanti di questa meravigliosa disciplina. Sul fatto che Federer e Nadal abbiamo emozionato una platea molto più vasta rispetto a Djokovic c’è poco da discutere perché è un dato di fatto. Federer rappresenta il tennista per antonomasia e Nadal una sorta di alter ego dello svizzero. La loro rivalità è scolpita nella roccia come quella di Borg e McEnroe, Agassi e Sampras e come lo sarà quella tra Alcaraz e Sinner. Djokovic è più simile a un Ivan Lendl con una bacheca piena zeppa di trofei ma pochissima poesia
Vero, infatti in qualsiasi parte del mondo la rivalità tra Alcaraz e Sinner viene costantemente paragonata a quella tra Federer e Nadal e di Djokovic quasi ci si dimentica. Vorrà pur dire qualcosa oppure no? Non sarà che ha ragione Jimi Hendrix quando sostiene che il tennis più che un semplice sport è un’ arte e le emozioni che l’ arte è in grado di suscitare trascendono i numeri che tanto esaltano i pochi fans di Djokovic
Credo che Stefan Djokovic batterà tutti i record del padre
@ JannikUberAlles (#4521358)
Ma guarda, tu chiami “arroganza” la semplice esposizione dei tornei vinti da Novak, che sono record assoluti sia in materia di Slam, Master 1000 e Finals (+ oro olimpico e numero di settimane da n.1)…capisco che questa sua oggettiva superiorità su tutti i fronti sia talmente schiacciante che può sembrare arrogante, ma purtroppo per voi e buon per noi le cose stanno così e non le sfiorano le vostre alterate rimostranze “maiuscole”…quanto al grande Slam, nessuno nega a Laver (che comunque ha vinto meno della metà dei Big Titles di Novak e quindi non si pone il problema del “più vincente” che appare evidente rispetto ai criteri stabiliti) quello ottenuto su terra ed erba, ma non è equiparabile a quello che sarebbe il Grande Slam attuale giocato su terra, erba e veloce, epoche diverse e quindi diverse complessità che li rendono imparagonabili…non a caso il Grande Slam “attuale” non è ancora stato raggiunto (e non credo che un Federer, Nadal, Sampras, Agassi,anche lasciando stare Novak, siano tutti meno validi di Laver) e comunque, anche qui, l’unico che abbia almeno vinto 27 partite Slam consecutive nello stesso anno è Novak, che comunque ha vinto 4 Slam consecutivi a cavallo di due anni consecutivi, quindi largamente equiparabile
@ Annie3 (#4521655)
Io valuto quello che leggo e quello che dicono gli interessati, i record sono relativi l’ho sempre sostenuto a me non frega niente se Jannik vincerà un decimo di quello che ha vinto Nole, per resta un Grande di questo sport specie per la persona che traspare
@ Inox (#4521635)
Ahia, qui stiamo sbroccando…attento che è sintomo di senso di impotenza, quando si esce dal seminato e si diventa rabbiosi: i record sono quelli per cui esiste questo sport, per cui acquista significato l’impegno di tutti, da Sinner, Alcaraz a tutti gli altri, per cui si affrontano per vincere e non sicuramente per perdere, per cui noi ci appassioniamo al tennis sperando che i record di cui sopra entrino a rendere memorabile la storia di chi ci sta più a cuore
@ Inox (#4521635)
Sugli annali del tennis
@ Slap (#4521260)
Ma guarda, più semplicemente non si accetta che un grande campione subentrante abbia battuto nei “testa a testa” e nei record il proprio idolo: chi ha la “fortuna” di amare Novak rispetta e ammira l’uomo e il suo valore ed è gratificato dai numeri che lo qualificano, per risultati concreti e non per astratte filosofie, come attuale Goat, chi invece tifava per i campioni spodestati rimarrà perennemente deluso ed ancorato ad affannose, anche un po’ stizzose, rivendicazioni soggettive che niente hanno a che fare con la sostanza di questo sport e che ovviamente non sfiorano i primati conquistati dell’immenso Novak…bellissimo!! A forza di doverlo oltretutto difendere (mi viene da ridirere), si vede che mi sto calando nei panni di Novak che ha usato il termine “piedistallo”, lo stesso che ho usato io in un precedente commento su Novak, nuovamente tirato in ballo su variamente interpretate dichiarazioni su Sinner,
per far capire che non si mette mai, rispetto agli stimati colleghi, su un “piedistallo” ma su posizioni rispettose di comuni esperienze…e per piacere, a chi insiste sul dipingere Novak come l’antipatico per antonomasia, si riguardi i grugni e la spocchia scostante di Federer e Nadal quando scendevano in campo con quell’aria di supremazia che voleva già tenere le distanze tra loro e l’avversario di turno: e spiace abbattere anche questo luogo comune ma Novak è un campione popolare, amato dal pubblico che ancora oggi lo sostiene e riempe gli stadi per vederlo: non sta simpatico a qualcuno qua dentro? e certo, vi ha fatto passare notti insonni, ma non abbiate l’arroganza di proporvi come test credibili e universalmente validi, le reazioni evidenti in tutto il mondo mostrano la realtà di un tifo appassionato che continua ad esaltare il mitico Novak
Sono completamente d’accordo. Anche nel 2017 Nadal e Federer hanno avuto via libera anche perché Nole era sceso di livello. Anche Federer e Nadal hanno vinto e esultato. Risparmiati le farneticazioni.
@ deuce (#4521603)
Non mi frega nulla, Nole è un gran Rosicone i suoi record sai dove può metterseli?
@ Jimi Hendrix (#4521612)
Le eresie le dici tu. Sei proverbialmente testardo come quell’animale che però fortunatamente si astiene dallo scrivere…
Sono migliori di te e basta non “adesso” il miglior Sinner ed il miglior Alcaraz battono il miglior Djokovic di sempre tre set a a zero al meglio dei 5… forse il miglior Nadal ed il miglior Federer potevano giocarsela
Non diciamo eresie! Il miglior Federer così come il miglior Nadal sicuramente superiori al miglior Djokovic
e tu invece verrai ricordato per gli INUTILI commenti che scrivi….
infatti come nel 2017 quando Nole aveva problemi gravi al polso e Federer vinceva ancora 2 slam grazie all’infortunio di Nole ….cmq chi vince esulta e Nole lo ha fatto e chi perde fa come te spiega…. continua a spiegare Armonica ….
veramente per estro intendeva Federer, per cuore Nadal, che poi a tennis un po’ sapeva giocare visto che ha vinto 22 slam e 14 RG
Nole è uno dei pochi campioni che non dice mai cose eccessivamente banali e soprattutto ha vero rispetto di tutti i suoi colleghi, del passato e di oggi… poi magari in campo a volte eccedeva nelle polemiche con il pubblico
@ Inox (#4521564)
Ebbene sì, lo ammetto. Sono stato sarcastico, perché stimo Nadal per la sua immensa carriera.
Tu invece sei serio? O ti piace straparlare?
Stai tranquillo che Novak verrà ricordato, non solo per i suoi record ma anche per altre tantissime cose. Non riesco a trovare in giro, in nessuno sport, tanti campioni iconici come lui, trasversali, controversi… come si suol dire “purché se ne parli”
@ 22587 (#4521457)
Inutile sarcasmo,Nole non sarà ricordato come vorrebbe lui ..
Non a caso fra 2015 e 2016 Federer e Nadal erano al di sotto del loro livello abituale.
@ Inox (#4521430)
Sì certo, l’estro di Nadal! Il proverbiale estro di Nadal…
Pensa se avesse avuto anche mentalità, garra, strategia, senso tattico e senso del dovere dove sarebbe potuto arrivare! Con tutto quell’estro!
Le statistiche (eccetto il Grande Slam) dicono Nole il più vincente ma il cuore e l’estro dicono Federer e Nadal c’è poco da fare…mi spiace per lui ma è entrato nel cuore di pochi
A parte gli italiani, ho sempre fatto il tifo per i giocatori che con il lavoro raggiungevano coloro che erano stati baciati dal dio del tennis. Ero per esempio nadaliano, Roger è stato il “tennis” ma Rafa mi conquistò con tanti pregi che rivedo in Jannik. Anche se il Benzinaio non fosse stato italiano sarei stato suo tifoso. Djoko è più simile a Rafa e probabilmente visto che è arrivato dopo lo spagnolo (anche per un caratterino più spigoloso) ho continuato a tifare Rafa. Come detto in Jannik rivedo Rafa e Djoko perché Carlito ha effettivamente come Roger un dono divino. Spero come è successo con i big 3 che il “meno dotato”, si fa per dire, a fine carriera superi l’eletto. Ci aspettano 10 anni di battaglie fantastiche per noi tifosi di Jannik
Applausi.
dai che a forza di ripetere queste idiozie riuscirai a convincere almeno te stesso di quello che dici
E tu CHI sei per sciorinare tutta questa ARROGANZA?
Il Presidente di ATP o di FITP?
O l’inventore delle STATISTICHE?
Anzitutto io ho parlato di TENNIS e non di “tennis moderno” spiegando pure le difficoltà di un confronto: Laver ha fatto bene 2 GRAND SLAM e Djokovic NESSUNO… allora quale sarebbe il PRIMATO ASSOLUTO?
E parafrasando il Marchese del Grillo potrei aggiungere: ” Io so’ io e tu… non sei un ca@@o!”.
-sto entrando nella terza età,devo accettarlo.
-nonna hai 80 anni,ci sei da mo’.
Caro Slap in linea di principio sarei d’accordo con te se considerassi il tennis uno sport qualsiasi come i 100 metri piani, il salto in alto o il sollevamento pesi, dove sicuramente il peso specifico dei numeri e delle statistiche è incontrovertibile. Il problema però è che secondo me il tennis è uno sport sui generis, paragonabile all’ arte dove le emozioni si generano non tanto in virtù di quello che accade ma di come accade. In altre parole non conta tanto quanto si vince ma come si vince. Djokovic è un grande fuoriclasse, lungi da me il negarlo, ma non posso non considerare il fatto che in termini di prestigio e di valore rappresentativo nella storia di quest'”arte della racchetta” il peso specifico di Federer e Nadal sia indubbiamente superiore e questo il primo a saperlo è proprio Nole che questa cosa ahimè l’ha sempre sofferta parecchio
@ JannikUberAlles (#4521226)
Quando sparisce oppure non c’è neanche l’onestà tutto diventa complicato. E’ tropo facile capire chi è il GOAT nel tennis moderno, è molto più difficile accettare lo stesso, soprattutto per le persone che non riescono emanciparsi dai propri pregiudizi culturali. In questo caso tutto è molto facile: bisogna guardare i numeri, nello sport proprio i numeri chiudono tutte le discussioni tranne quelle del bar. Negare a
Djokovic il primato assoluto (fino quando non sarà raggiunto da Carlos o da Yannic, forse da entrambi oppure da qualcun terzo) è mancanza di rispetto per la realtà che si considera come una dimensione dove possiamo fare cosa vogliamo. Invece no, non si può fare così.
@ Jimi Hendrix (#4521209)
Hai scritto sciocchezze per cui sarebbero state sufficienti tre righe.
BUGIE COLOSSALI.
@ Jimi Hendrix (#4521209)
Caro Jimi, secondo me non è giusto pubblicamente dichiarare come la bugia colossale (con le lettere maiuscole!?) uno stato dei fatti vero e indiscutibile, solo se non stiamo vivendo in un mondo inverso dove la bugia è il quadro della verità e viceversa dove la realtà evidente è “la voce” della falsità. Nello sport i criteri numerici sono sacrosanti, eliminano direi tutte le discussioni inutili e ovviamente vuote. Ignorare la realtà oppure tentare di deformarla è pericoloso perché quasi garantisce e sicuramente genera anche altre problematiche nell’ambito dei ragionamenti che devono rimanere sani, coretti e socialmente validi.
Caspita se non ce lo dice lui era difficilissimo da intuire.
Io pensavo fosse ancora ad inizio carriera, e che fino a 60 anni non lo avrebbe fermato nessuno.
Ad inizio della sua carriera da dominatore era simpatico, con le scarpe scritte a mano e tutto il resto. Cioè, io lo trovavo simpatico. Ho francamente sofferto per il grande Slam perso in quella maledetta finale contro Medvedev. Il suo precedente piccolo slam era un traguardo che avevo ormai digerito e l’idea del Grande Slam si è infranta agli USO.
Rimarrà comunque nel cuore di molti. È impossibile che non accada.
Un grandissimo Campione, se non il più grande (è davvero complicato fare le valutazioni tenendo conto della diversità delle epoche) ma sicuramente TRA i più grandi.
Anche tra i meno simpatici di sempre!
Si tratta di una persona di spessore grossissimo. Secondo me un “dettaglio” incredibile giustifica l’opinione che lo considera il miglior atleta nell’epoca moderna: ha giocato quasi 100% delle sue partite in trasferta, mai a casa (in pochissime occasioni). Cari amici del tennis, potete immaginare una squadra di calcio che gioca sempre in trasferta, mai a casa, mi pare che è difficile immaginare un handicap del genere? Invece la carriera di Novak Djokovic racconta proprio questa storia che è già leggendaria. Un’atleta miracoloso, campione colossale,
persona straordinaria, sempre sottovalutata dallo spirito inferiore, malizioso, controllato e pilotato dalla mediocrità del mondo che si autoconsidera superiore. La gente onesta lo stima e riconosce ma sfortunatamente per tutti questa gente è in larga minoranza, ma solo nel mondo occidentale. Se sbaglio nessuno sarebbe più contento di me.
Non può dire di essere “il migliore di sempre” non tanto perché “sarebbe irrispettoso” come dichiara lui stesso, ma semplicemente perché sarebbe una BUGIA COLOSSALE che lo farebbe apparire non solo presuntuoso ma anche incompetente nel proprio ambito professionale e tutto si può dire, ma incompetente di tennis sicuramente non lo è e infatti da persona intelligente riconosce i propri limiti. Al solo parlare di Federer e Nadal si avverte sempre da parte sua un certo ossequio, paragonabile a quello che aveva Connors quando si rapportava a Borg e McEnroe ed è giusto che sia così. Quanto ad Alcaraz e Sinner, in prospettiva sono più vicini loro a Fedal di quanto lo sia lui che ormai è a fine carriera. Io speravo che vincesse almeno uno Slam battendo i due nuovi fenomeni perché questo gli avrebbe conferito quell’allure che a detta di tutti ( anche dei suoi tifosi più obiettivi ) gli è sempre un po’ mancata. Un titolo Slam vincendo contro Carlitos e Jannik varrebbe da solo molto di più dei tanti, troppi tornei conquistati senza che Federer e Nadal vi partecipassero. Visto che non si è ancora ritirato e non sembra che abbia intenzione di farlo a breve, si può ancora sperare in un canto del cigno ma mi pare che il primo a non crederci sia proprio lui. Comunque vadano le cose un grande applauso per la sua strabiliante carriera se lo merita tutto