
Djokovic non decide: “Dopo Shanghai solo Atene, poi vediamo per Torino”


Novak Djokovic tiene ancora vive le sue chance di qualificazione alle ATP Finals 2025, ma la grande incognita resta una sola: il campione serbo deciderà di giocare a Torino oppure no? Intervenuto in conferenza stampa a Shanghai, il 38enne di Belgrado ha lasciato dichiarazioni che mantengono aperto ogni scenario.
“Non faccio più piani a lungo termine. Dopo Shanghai so soltanto che giocherò ad Atene, poi vedremo se andrò a Torino. Non sono ancora sicuro, ma spero di poter tornare a competere lì. Vedremo”, ha spiegato Djokovic, che pure ha trionfato sette volte nell’evento che riunisce i migliori otto dell’anno.
Il legame speciale con la Cina
Djokovic ha parlato a lungo del suo feeling con il torneo di Shanghai e, più in generale, con il pubblico cinese:
“Già nel 2008, quando vinsi la mia prima Masters Cup, sentii un affetto incredibile. Da allora, ogni volta che torno a Pechino o a Shanghai mi sento come a casa. Qui è uno dei luoghi dove ricevo più supporto al di fuori del mio Paese, e questo è uno dei motivi principali per cui ho scelto di tornare”.
Le sfide con Sinner e Alcaraz
Impossibile non toccare il tema della rivalità intergenerazionale con Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Djokovic ha riconosciuto la crescente difficoltà dei match al meglio dei cinque set contro i due giovani fenomeni:
“Fisicamente è molto più complicato affrontarli in un torneo dello Slam. Nei tre set invece posso giocarmela meglio, anche se resta una sfida durissima. Loro arrivano più freschi, io devo accettare che biologicamente non sono più quello di dieci anni fa. Però continuo a lavorare duramente per competere contro i migliori”.
Il dibattito sul calendario ATP
Djokovic ha anche preso posizione sulla polemica sollevata in settimana da Alcaraz, Swiatek e Gauff riguardo al calendario troppo fitto:
“Personalmente sono sempre stato contrario all’estensione dei Masters 1000 su due settimane. Credo che per la maggior parte dei giocatori non sia positivo. Capisco i vantaggi per i tornei, ma per noi il calendario diventa sempre più compresso. Nonostante ciò, è anche una questione di scelte individuali: se un giocatore vuole riposare, può decidere di saltare un torneo, pur rinunciando ai bonus”.
La motivazione e il ruolo della famiglia
Djokovic ha infine parlato dell’importanza della sua famiglia, in particolare dei figli, come fonte di energia e ispirazione:
“Mio figlio gioca a tennis e voleva seguirmi in Cina. Non sempre è possibile, ma quando ci sono loro sugli spalti è un’ispirazione enorme. I miei figli mi ricordano ciò che ho fatto in carriera e credono sempre che io sia il migliore. Questo mi dà grande forza”.
Torino resta un punto interrogativo
Djokovic, dunque, tiene aperta la porta alle ATP Finals di Torino, ma non dà certezze. L’unica tappa sicura dopo Shanghai sarà quella di Atene, dopodiché il serbo valuterà il da farsi. La Race lo tiene ancora in corsa, ma la scelta finale dipenderà dal suo stato fisico e dalla voglia di misurarsi ancora con i migliori in chiusura di stagione.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Novak Djokovic
a me fa piacere rivedere Djokovic in campo ogni tanto è un monumento vivente, e mi gusto senza aspettative le sue ultime apparizioni “grande grande nole” 😉
Parigi 2024 intendi le Olimpiadi al meglio dei 3 set?
Per tutto l’anno ha detto che gli interessavano solo gli Slam e sicuramente non lo diceva per partecipare.
Certo negli Slam può sperare che i due marziani perdano prima di incontrarlo, ma proprio perché 3 su 5 è più difficile batterli.
@ Losvizzero (#4492288)
Le Finals contano poco o nulla? Si ricordano le finali? Quali? Quelle di Basilea e Halle?
Mamma mia…
Ci sta, vista l’età e vista la forza dei primi 2, è meno spacciato prima del previsto su terra e su erba.
Le Finals contano poco. Tutti si ricordano per quanto tempo uno è rimasto numero1, quanti slam ha vinto vinti, i tornei, le finali, le partite consecutive vinte, gli scontri diretti….le Finals nelle statistiche contano poco nulla anche perchè non ha senso che il migliore di 9 si decida solo sull’indoor, potrebbero cambiare superficie ogni anno per renderlo più equo
@ MarcoP (#4492258)
Credo proprio che non lo alzerà. E comunque, dovesse alzarlo, sarebbe maggiore la tua rabbia che la sua soddisfazione.
Detto questo, fatti due domande… Se davvero avesse voluto arrivare a 110 credi che nel 2024 e 2025, coi picchi che ha toccato, non avrebbe potuto vincere tutti i 250 e 500 che voleva? Non gliene può fregare di meno di quel record. Gli Slam li gioca perché gli mancano ancora dei “piccoli passaggi” per raggiungere gli ultimi record che gli permetteranno di unificarli tutti. Lui e il suo staff queste cose le sanno, tu invece…
@ italo (#4492245)
Non falsa proprio niente. Intanto manca più di un mese, e poi gli altri partecipanti (come li chiami tu) non hanno che da qualificarsi con le loro forze. Cosa deve fare, apparecchiargli la tavola?
La sua presenza a Torino a 39 anni, certifica il livello infimo in cui è caduta l’Atp.
Oggi se escludiamo i due alieni/cannibali, il resto della comitiva è veramente a un gradino così basso che non credo abbia precedenti in questo sport
Probabilmente ha già deciso per Torino ma vuole lasciare tutti con il fiato sospeso…
Puntare non vuol dire che vincerà ancora gli Slam, ed è sicuro che contro i due marziani parta da sfavorito, nei 3 su 5, e che possa avere più possibilità come ha dimostrato Parigi 2024.
È incredibile come gli facciate le pulci a ogni dichiarazione che lascia, che 2 maroni
Prima diceva che puntava solo agli Slam.
Ora dice che 3 su 5 non ha speranze con i due più giovani.
Sembra che le dichiarazioni siano in funzione di quale torneo stia giocando.
In Australia tornerà a dire che gli interessano solo gli Slam.
P.S. Ad Atene dovrebbe alzare il 101 trofeo.
quindi decide dopo aver giocato atene?
mi pare assurdo perchè in grecia la finale coincide con il primo giorno dei master.
poi c’è il discorso legato alle foto dei partecipanti al giovedi’..
situazione che non ha senso. ci deve essere un termine per decidere, cosi’ falsa anche la corsa degli altri partecipanti