
Paolini sfiora la vittoria a Pechino: Anisimova la spunta al terzo set nei quarti di finale


Al WTA 1000 di Pechino, nei quarti di finale, Jasmine Paolini ha sfiorato la vittoria contro Amanda Anisimova, al termine di una battaglia durata quasi tre ore. L’azzurra ha conquistato un brillante primo set al tie-break, ma alla fine si è dovuta arrendere con il punteggio di 6-7(4) 6-3 6-4. Peccato soprattutto per il momento cruciale del terzo set, quando sul 4-3 Paolini ha avuto ben sei palle break per indirizzare la partita a suo favore: in quelle occasioni, però, l’americana è stata capace di alzare il livello, trovando vincenti e prime di servizio determinanti. Nonostante la sconfitta, la toscana ha dimostrato ancora una volta di poter competere con le migliori del mondo, confermando il suo splendido percorso di crescita.
Per Paolini resta l’amaro di un’occasione sfumata, ma anche la consapevolezza di aver giocato uno dei suoi migliori match dell’anno contro un’avversaria di altissimo livello. In chiave Race to Finals, la sconfitta pesa relativamente: Jasmine resta nona a soli 65 punti da Elena Rybakina, mantenendo intatte le proprie chance di qualificazione.
Primo set: La toscana è partita con il piglio giusto, trovando subito solidità al servizio e costringendo la statunitense a rincorrere. Dopo l’1-0 iniziale, Paolini si è portata avanti 3-1 grazie a un doppio fallo dell’avversaria e a un paio di errori gratuiti che hanno dato fiducia all’azzurra. Anisimova, però, ha immediatamente reagito con la sua arma migliore, il rovescio lungolinea, che ha più volte spezzato il ritmo degli scambi e rimesso il set in parità.
La fase centrale del parziale è stata caratterizzata da continui ribaltamenti: la numero 4 del mondo ha conquistato il break nel settimo game con un altro rovescio imprendibile, volando sul 5-3 e dando l’impressione di avere il controllo. Ma proprio quando è andata a servire per il set, Anisimova ha vacillato: prima alcuni errori di dritto, poi un doppio fallo hanno permesso a Paolini di rientrare sul 5-5 con grande determinazione.
Da lì in avanti la tensione è salita alle stelle. L’italiana ha continuato a difendersi con coraggio, trovando passanti vincenti e scelte intelligenti come la smorzata o il lob, mentre l’americana alternava vincenti fulminei a errori evitabili (con l’azzurra che annullava due palle break sul 5 pari). Sul 6-6 si è andati al tiebreak, dove Paolini ha preso subito il comando: 2-0 con un rovescio lungolinea, poi 4-1 grazie a un errore di dritto di Anisimova. L’americana ha provato a rientrare, ma sul 5-3 la toscana ha piazzato un contropiede di dritto che le ha consegnato tre set point.
Il primo è sfumato, ma al secondo tentativo Anisimova ha steccato il dritto in rete, consegnando a Paolini il primo set per 7-6(4). Un parziale in cui Jasmine ha mostrato solidità mentale, lucidità nei momenti chiave e una sorprendente capacità di resistere alla potenza dell’avversaria, meritandosi l’applauso del pubblico cinese.
Secondo set: Dopo un game inaugurale tenuto con sicurezza al servizio, Anisimova ha approfittato di un passaggio a vuoto della toscana, capace di farsi rimontare da 40-0: con due risposte vincenti e un dritto profondo, l’americana ha piazzato il break per salire 2-0. Paolini ha provato a reagire, ma la numero 4 del mondo ha consolidato il vantaggio, mostrando ancora una volta la solidità del suo rovescio lungolinea e un dritto sempre più incisivo. Con un altro break nel quarto gioco, Anisimova è volata 4-0, dominando in risposta e trovando grande profondità con i colpi da fondo.
Proprio sul doppio svantaggio, però, Paolini ha avuto il merito di scuotersi: con un paio di risposte aggressive e una smorzata vincente, ha tolto per la prima volta il servizio all’avversaria nel parziale, accorciando le distanze fino al 2-4. Il tentativo di rimonta, tuttavia, è stato subito smorzato: la statunitense ha ritrovato continuità, ha difeso con attenzione e, pur commettendo qualche errore gratuito, ha mantenuto il controllo degli scambi più importanti.
Paolini ha avuto la forza di restare agganciata sul 3-5, ma nel game successivo Anisimova non ha tremato. Con un rovescio incrociato e un dritto lungolinea, si è procurata due set point, chiudendo poi 6-3 senza esitazioni.
Terzo set: La partenza ha subito visto Anisimova in spinta: break immediato nel game inaugurale grazie a un dritto lungolinea preciso e ad alcune risposte aggressive che hanno messo alle corde Paolini. L’azzurra, però, non si è scomposta e ha reagito con carattere: controbreak immediato e grande intensità negli scambi, riuscendo anche a sorprendere l’avversaria con soluzioni improvvise come il passante di rovescio o la smorzata in controtempo. Il set è proseguito su binari di assoluto equilibrio, con entrambe capaci di alternare vincenti di pregevole fattura ad errori dovuti alla stanchezza e alla pressione del momento.
Il game chiave è stato l’ottavo: sul 4-3 la Paolini si è procurata ben sei palle break che avrebbero potuto indirizzare il parziale a suo favore. Ma in ognuna di queste occasioni la statunitense è stata semplicemente ingiocabile, alzando il livello con rovesci vincenti, servizi precisi e una personalità straordinaria nei momenti più delicati. Scampato il pericolo, Anisimova ha piazzato l’allungo definitivo nel nono game, strappando la battuta all’azzurra con un dritto incrociato sulla riga e volando a servire per il match.
Nonostante il grande cuore di Paolini, che ha provato fino all’ultimo a restare agganciata, l’americana ha chiuso con autorità: tre match point consecutivi e sigillo finale con l’ennesimo rovescio vincente. Dopo 2 ore e 49 minuti di tennis spettacolare, il punteggio recita 6-7(4) 6-3 6-4 in favore di Anisimova, che raggiunge così la semifinale contro Coco Gauff in un derby tutto statunitense.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Amanda Anisimova, Jasmine Paolini, WTA 1000 Pechino, WTA 1000 Pechino 2025
Ragazzi, Anisimova fortunato si volendo. Ma anche on Fire negli ultimi tempi (risultati parlano da sé)
Ci sta. Peccato per jas che avrebbe superato Ryba nella race se avesse vinto.
Comunque Jas bella, più asciutta, e molto meglio di quella vista nella parte centr
Peccato Jas!!! Anisimova ha giocato in maniera pazzesca tutte le palle break che aveva concesso. Pochi rimpianti secondo me, Jasmine è al livello delle prime 5 in classifica, poche storie. Se continua così le Finals non le sfuggiranno. Recupera e sotto con Whuan,Grande Jasmine!
@ Mats (#4492266)
Race e entry system sono diverse…..Un abbraccio
Ma c’è un errore o cosa? Nella classifica live Paolini è 8′ davanti a Rybakina, nell’articolo si dice che è dietro. Non è aggiornata la classifica?
Ma quando parlate di palle break per servire per il match, avete visto come le ha giocate l’americana? Ha spaccato letteralmente la palla in ogni occasione. Jasmine ha fatto una partita sontuosa, niente da dire. Peccato perché ha perso al fotofinish ma ci sono anche gli avversari certe volte
Molto fortunata la anisimova!
Peccato veramente!
Peccato piccola Jas!
Brava Jas ormai lotta alla pari con le migliori al mondo, poi si vince e si perde ma è sempre dentro al match e secondo me come gioco è migliorata rispetto allo scorso anno.
Ci sta.
L’ altra è due spanne su e ci ha comunque lottato.
Paolini sta giocando benissimo in questo periodo, abbiamo ritrovato la campionessa 2024. Se affronta così il 2026 ci divertiamo ancora. E la lotta per le finals non è finita.
Jas ha lottato fino alla fine, ma nulla è perduto per la qualificazione alle WTA Finals. Sotto con Wuhan ora Jas!
Accidenti Jas, sei palle break per servire per il match non sfruttate… Era un’occasione ghiotta per superare Rybakina nella Race e magari con Gauff in semifinale senza Swiatek e Sabalenka in finale si poteva addirittura vincere il torneo.
Pazienza, spero che riesca a ricaricarsi in tempo per Wuhan…
@ Krik Kroc (#4492169)
Ha speso tanto la Anisimova questi giorni, è un po scarica,ride la Gauff doppiamente,per non trovare la Paolini e per trovare una Anisimova che probabilmente non vincerà il torneo, sembra comunque una cosa americana,a meno che….
La Anisimova sembra la versione caucasica della Serana….
Tra lei e Sabalenka tirano certi comodini che sembrano quelle cassepanche che vendono in falegnameria forgiate in legno massello….
Ma come si fa? Paolini Paolini.
5 palle per uccidere probabilmente un match, perché poi nel game successivo ha pagato mentalmente le occasioni mancate.
Un match della quale vittoria penso sarebbe stata la più difficile della stagione, seppur la più prestigiosa rimane la finale di Roma, quella rimane la più prestigiosa della carriera.
Una vittoria che avrebbe voluto dire anche l’ottavo posto della race.
Rimangono 3 vittorie stagionali contro top ten, quella contro Coco,quella contro Gauff e quella contro Coco Gauff,che avrebbe rincontrato sabato.
Peccato Jasmine, manca qualcosina (e forse mancherà sempre) per battere le 2-3 tenniste migliori, ma se la gioca sempre e ha una continuità pazzesca! Sempre bellissima da vedere e tifare
Peccato. In semifinale la Gauff era una facile preda. Poi in finale con Navarro o Pegula partiva favorita come alla recente BJK. Comunque ha perso di misura contro la probabile vincitrice del torneo