
Sinner supera Mannarino in un match dai due volti (interrotto per quasi tre ore per la pioggia). È nei quarti al Masters 1000 di Cincinnati


Stavolta il gesto verso il suo angolo non è stato netto, ma chissà se Jannik Sinner cambierà idea e tornerà ancora in campo ad affinare sensazioni e limare spigoli subito dopo il successo contro Adrian Mannarino negli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati. Il n.1 del mondo batte il francese per 6-4 7-6(4) in una partita giocata in due spezzoni per colpa di un’interruzione di tre ore per la pioggia, ed è stata veramente a due facce, con un “primo tempo” tutto sommato discreto per l’azzurro nonostante qualche errore di troppo e una ripresa che invece non l’ha soddisfatto per niente. Lo si leggeva chiaramente nella sua espressione, nel suo gesto ironico verso il suo angolo dopo aver subito il contro break servendo per il match sul 6-5 (ha pure lasciato cadere a terra la racchetta, cosa per lui poco usuale), quando ha concesso la palla break e quindi ha perso l’unico punto del match (!) sulla prima di servizio. Incredibile il 31 punti vinti su 32 prime palle in gioco per Sinner, eppure non tutto è andato proprio liscio, non tutto l’ha soddisfatto. Di sicuro perdere quel game l’ha innervosito, ma ancor i troppi errori nei game del francese (saranno in totale 29, a fronte di 25 vincenti) e una sensazione di poco controllo che l’ha accompagno per larghe fasi della partita nei giochi di risposta.
Un match a due facce: per i due spezzoni, ma ancor più per la netta dicotomia tra il dominare i propri game e faticare a prendere ritmo e profondità in risposta, soprattutto dalla ripresa, quando Mannarino è diventato sempre più aggressivo e spesso è riuscito a prendere il tempo all’italiano e portarlo all’errore. Sinner con questo successo centra i quarti di finale, dove aspetta Auger-Aliassime, e continua anche la sua striscia pazzesca di vittoria sui campi in cemento (24). Eppure non tutto ha funzionato, da una percentuale di prime decisamente bassa (male il 44% nel primo set) e poi migliorata, e la difficoltà nel prendere il miglior ritmo e controllo dello scambio.
“È un avversario difficilissimo Mannarino, non solo perché è mancino, ma per come colpisce la palla, che resta molto bassa” afferma Jannik a caldo nella flash in campo. “Ho cercato di servire bene, lo ha fatto anche lui. Ho cercato di cambiare posizione in risposta per non metterlo a suo agio.
Ho faticato a chiudere la partita, può succedere. Allenamento dopo questo incontro? No perché domani giocherò e devo mantenere fresco il fisico. Cercherò di alzare ancora livello”. Chissà se il n.1 invece non tornerà una mezz’ora in campo, per provare un po’ di servizi e magari un po’ di scambi sul ritmo, quel che oggi gli è mancato tantissimo. La sua analisi nel dopo partita è lucida, come sempre.
Mannarino è avversario scomodo, decisamente più debole ma ha un modo di colpire la palla che può dare molto fastidio a un tennista come Sinner che ama colpire molte palle e trovare ritmo. Adrian impatta quasi senza aprire, di puro timing, e ti toglie il tempo proponendo palle leggere e molto profonde, con cambi di traiettoria improvvisi che fai fatica a leggere. Nella prima fase Sinner ha servito poche prime palle ma ha condotto bene i suoi game e in risposta ha trovato una discreta costanza per entrare e mettere in difficoltà il francese, con una combinazione di intensità, potenza, profondità e rotazione che Adrian regge a fatica. Ottenuto il break, Jannik non ha sfruttato una chance per il doppio allugo (Ace del francese), nel suo miglior momento del match, forte al servizio e intenso negli scambi in risposta. Enorme la differenza di punti vinti tra i due, visto che nei game di Sinner quasi non si gioca mentre in quelli del francese si lotta. Ma tra servizi esterni perfetti e qualche angolo molto buono Mannarino resta vicino, non crolla, e dopo la pioggia è bravo rischiare di più, servire ancora meglio e così non dare alcun ritmo all’azzurro, che nei game di risposta sbaglia tantissimo. L’anticipo non va, il diritto svaria largo, e rovescio contro diritto Jannik non trova quella forza e costanza necessaria a stroncare il rivale.
Alla fine il sospirato break è arrivato sul 5 pari con una mossa intelligente dell’azzurro: ha scelto di arretrare tantissimo in risposta per cambiare i riferimenti al rivale ed aver più tempo per iniziare lo scambio. Ha funzionato, si è preso il break ma poi ha sprecato con un turno di servizio non buono sul 6-5, dove ha perso – pazzesco – il primo e unico punto sulla prima palla, una risposta che solo una mano velocissima come quella di Mannarino può immaginare. Fastidio, frustrazione, ma anche tanta di quella forza interiore da permettere al n.1 di cancellare ogni negatività e pensare solo ai colpi, al servizio, a rispondere per iniziare lo scambio e mettere pressione. Così è andata e si è preso la vittoria nel tiebreak con una risposta in totale allungo e molto angolata che ha sorpreso il francese. Sipario.
C’è del buono in questa vittoria, ma anche qualche spigolo. Difficile trovare ritmo e sensazioni positive contro un tipo a suo modo unico come Mannarino. L’aver dominato così i suoi game, nonostante percentuali di prime non eccellenti, è un altro segnale della forza del nostro campione. Ci sono molti errori, troppi, con un feeling sulla palla non ottimale. Ma queste palle volano, ogni giorno è diverso. Non si può chiedere sempre il massimo, ancor più visto che parliamo di una vittoria in due set. Il torneo continua, c’è tempo per giocare ancor meglio. Jannik ripenserà a questa partita, e troverà anche del buono.
Marco Mazzoni
La cronaca
Mannarino inizia l’incontro al servizio, ma va subito sotto alla “cura Sinner”, un grande pressione. Solo di servizio in pratica fa il punto, e con un Ace annulla la palla break concessa sul 30-40. A fatica, muove lo score (1-0). Molto più liscio il primo game di Jannik, la prima palla funziona e il primo colpo di scambio sbaraglia il francese (1-1). L’azzurro martella di nuovo in risposta nel terzo game e sceglie il diritto di Adrian, il colpo meno stabile quando affronta palla un po’ arrotata. Tre errori, scivola sotto 0-40 con tre palle break di fila. Mannarino alla fine capitola sul 30-40 con l’ennesimo errore col diritto, sotto la “classica” risposta robusta di Sinner. BREAK, 2-1 e servizio per il n.1, in netto controllo del match. Segue un turno di battuta con pochissime prime palle, ma la seconda è discretamente solida e Mannarino prova a rientrare rischiando fin troppo. A 30 Jannik consolida il vantaggio sul 3-1. Non molto spettacolo, è fin troppo evidente il gap tra i due, tanto che l’azzurro in risposta gioca forse con poco focus e regala qualcosa di troppo col diritto. Ma quanto torna al servizio sul 4-2 l’attenzione torna su e gioca più solido, pur senza brillare. Con una bordata di diritto sul 40-30 chiude il sesto game, 4-2. Impressionante il primo quindici giocato da Jannik nel settimo game: risposta aggressiva con impatto in avanti, e spinta nell’angolino con un altro rovescio maestoso. Un punto finalmente spettacolare e al suo livello massimo. Mannarino cerca di contenere l’esuberanza dell’italiano, ci riesce quando mette una prima quasi vincente, mentre quando si entra nello scambio la potenza e intensità di Jannik è troppo, troppo superiore. Con un altra risposta profondissima e un diritto nell’angolo sinistro, Sinner si prende una chance del doppio break. Ancora l’Ace salva il francese, unica ancora di salvezza. Arriva un altro lampo di Jannik: Adrian angola molto ma non mette potenza in uno smash comodo, l’italiano arriva e tira un passante di rovescio da due metri fuori dal campo che fulmina il rivale. Con tantissima fatica e sempre col servizio (3 Ace), Mannarino resta a contatto sul 4-3. Jannik non concede niente, rimedia al doppio fallo con un Ace esterno perfetto, e col secondo di fila siamo a 5-3. Nei turni di Sinner quasi non si è giocato, solo 6 punti vinti dal francese in risposta… Al contrario in risposta Jan, quando decide di spingere, aggredisce il campo ma è un match con pochi scambi e poco ritmo e questo porta anche il n.1 a sbagliare qualcosa, come nell’aggressione micidiale sul 30-15, fallita con un diritto largo di due dita (e sarebbe stato vincente). 5-4. Sinner serve per il set, inizia vincendo l’undicesimo punto con la prima palla su… undici prime palle in gioco! Ingiocabile per Mannarino, che risponde rimettendola di là in qualche modo, ma troppo poco per creare problemi a Jannik. Sul 30-0 l’italiano cerca di dare qualcosa al pubblico con un colpo sotto le gambe che però non gli frutta il punto. Poco male, tira un diritto vincente nell’angolino con un controllo del peso del corpo magistrale. 40-15. Chiude al primo set point, con un estemporaneo back di rovescio che spegne il diritto di Mannarino. 6-4. Che dire, totale controllo, anzi, solo di servizio il francese non ha accusato un passivo assai più pesante.
Mannarino riparte al servizio nel secondo set e cerca di ricavare il massimo dalla battuta, con quell’angolo mancino da sinistra che è talmente stretto da diventare micidiale. Ma quando non mette la prima in gioco… sulla seconda “mal gliene incolse”. Arriva anche il primo doppio fallo per Mannarino ma chiude il game a 30. Sinner senza patemi, a zero impatta 1 pari, controllando i suoi game in modo totale. Mannarino nel terzo game, 15 pari, vince il primo lungo scambio, poi commette doppio fallo e si infuria con se stesso. Ai vantaggi vince il game. Sul 2-1, 40-30, arriva un nuvolone nero e inizia a piovere… I due tornano negli spogliatoi e… ritornano in campo dopo 2 ore e 43 minuti di pausa, con alcuni piccoli e fastidiosi scrosci di pioggia e il match riparte dopo 2h e 50. ACE. Un punto non banale, per il 2 pari. Impressionante la velocità di palla e il suono all’impatto del diritto di Jannik nel quinto game, una fiammata cross micidiale. Mannarino si affida alla prima di servizio, perlopiù esterna, miglior colpo finora nel suo match. 3-2. Nel sesto game l’azzurro dà una dimostrazione esaustiva di come ci si debba piegare sulle ginocchia per accompagnare l’apertura in perfetto timing e dare slancio all’impatto. Magistrale. Tira anche l’ottavo ace e impatta lo score sul 3 pari con un clamoroso 100% di punti vinti con la prima palla (19 su 19!). Qualche errore di troppo invece nei game di risposta per Jannik, con l’impressione di un focus e aggressività non totale ma solo a sprazzi, tanto che Mannarino resta avanti (4-3). Il francese varia molto il servizio, l’italiano tende a tirare più forte e dritto sull’avversario, che non riesce a trovare il tempo per un buon impatto, a far spazio. Con l’Ace Jan si porta 4 pari. Si entra nel rush finale. Dalla ripresa del match pochissimi gli scambi, totale dominio della battuta. Netta la differenza di efficacia di Sinner tra i suoi game, dove dalla ripresa serve come un treno e chiude rapidamente il punto, e quelli in risposta, dove stenta a trovare ritmo e stabilità in risposta, solo qualche fiammata. 5 pari. Jannik decide di cambiare qualcosa: una posizione più arretrata in risposta, per iniziare lo scambio e cambiare i riferimenti dal rivale. Nel primo punto funziona, risposta carica, avanza e si prende il punto di potenza; meno nel secondo (errore). Si insiste: risposta centrale ma carica di spin, la palla s’impenna e Adrian sbaglia. 15-30. Da sx non entra la prima, attenzione… E Jannik c’è! Inchioda Mannarino sull’angolo del diritto, lavora lo scambio martellando con i giri giusti, sempre più veloce, e alla fine il francese trova solo la rete. 15-40, due palle break, le prime del set. Ancora niente prima “in”… ma bravo Mannarino con una manata col diritto che sorprende Jannik, 30-40; bravo anche da sinistra, comanda e avanza con un timing perfetto. La lotta s’infiamma, con pazienza l’azzurro lavora la palla e sposta il francese, è il game più lungo del match. Con una manovra sapiente Sinner si prende la terza chance del game. Uff! Un nastro mortale aiuta un Mannarino alle corde nello scambio… Ma Jannik non demorde, con un’altra risposta strappa la quarta PB… È quella buona: Adrian cerca ancora il servizio con l’angolo esterno, e lo trova, ma Jannik è bravissimo ad allungarsi a tutta, trovare un angolo molto stretto che il francese cerca di anticipare col diritto lungo linea, ma arriva con poche gambe e la palla non passa la rete. BREAK Sinner, serve sul 6-5 per chiudere. Bene nei primi due punti, poi Jannik regala due gratuiti e sul 30 pari Mannarino trova un angolo difensivo pazzesco, forse fortunato… C’è una palla del contro break, con l’azzurro che lascia cadere la racchetta indastidito dai suoi errore. Che impatto!!! Mannarino trova una risposta vincente nell’angolino… Contro BREAK, improvviso, in una partita nella quale Sinner non aveva concesso nulla e ha perso solo 1 punto sulla prima, proprio la risposta che vale al francese il 6 pari… È a dir poco scontento Jannik, scarica la rabbia sull’1 pari con un diritto potentissimo (e vincente). Gioca il suo miglior tennis Mannarino in questa fase, entra piuttosto bene nella palla dell’azzurro e la sua traiettoria galleggia nell’aria ed è profonda. 3-2. Si gira 3 pari, con una frustata di Mannarino out di un niente (ben rischiata). Ci prova ancora il francese in risposta, polso duro e via, ma non va. 4-3 Sinner. Il mini-break arriva: sulla seconda palla Sinner carica la risposta e si scambia con rotazione, Mannarino ci casca e sbaglia. 5-3 Sinner. Con un Ace si prende due Match Point sul 6-4. Altro ACE! Vince 7 punti a 4. Un successo alla fine un po’ sofferto, con quel contro break improvviso al momento di chiudere e un po’ di nervosismo, ma è una vittoria in due set, superando una ripresa difficile e un avversario che non ama e ti fa giocare non benissimo. La difesa del titolo 2024 di Sinner, continua.
Jannik Sinner vs Adrian Mannarino
TAG: Adrian Mannarino, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Cincinnati 2025
Jannik ci ha abituato a dominare gli avversari e in questo torneo lo sta facendo meno. Ha dichiarato che a Cincinnati è quasi impossibile giocare bene a tennis, ma nonostante questo continua a vincere. Sono sicuro che alzerà il livello del suo tennis già contro Auger. Forza Jannik!
Urge un follow-up del dott. Ceccarelli, magari in video-chat.
A New York lo voglio PRESENTE!
La battuta è importante. Per il resto hai ragione sta rispondendo male e soprattutto quando ha la partita in pugno spesso ha un calo di concentrazione arrivando a perdere anche partite importanti vedi Roland Garros
Il problema è il servizio, servi bene giochi bene, servi male giochi male punto…chi di noi gioca o giocava a tennis a livello competitivo servire bene sa benissimo quanto incide in una partita
Andrò contro corrente e dirò che l’aspetta che mi fa pensare non è tanto la battuta, quamto la risposta. Non era il primo match con il mancino francese, ma per quasi tutta la partita non è stato in grado di rispondere in maniera convincente, almeno rispetto al suo standard. Troppi punti persi rispondendo alla seconda, così come capitato con Diallo. Inoltre si è riprensentato, come capitato con Diallo ed anche con Galan, il problema della chiusura del set. Con i primi due nel primo, con Mannarino addirittura servendo per il set.
Ma ho letto che il buon Grinch non ha nemmeno fatto la foto di rito prima del palleggio…che gli sia utile fornirsi adeguatamente di Procrolyn?
Come ha detto Jannik dalla prossima dovrà alzare il livello,visto che contro il canadese ha sempre perso.
Alla fine il francese è stato freddo anche con la stretta di mano.E anche se babbo natale non esiste , Jannik si merita tutti i successi che sta ottenendo,con sacrifici e passione.
La qualità più grande ed importante del gioco di Sinner sta diventando la capacità di Jannik di adattarsi al gioco ed al livello dell’avversario di turno e alle condizioni di campi e meteo. Una volta che lo ha inquadrato riesce ,a volte anche non giocando bene, a inserire una specie di pilota automatico che alla fine lo porta comunque alla vittoria. Qualità enorme che solo pochissimi hanno avuto,anche in passato. Per il resto sono contento di aver rivisto un Mannarino a tale livello alla soglia dei 38 anni. Per quel che mi riguarda è sempre un piacere per gli occhi vedere un giocatore non omologato, con uno stile particolare ed unico, che non picchia in maniera ossessiva ma che ragiona punto su punto.
Mannarino ha fatto un torneo incredibile per un 37enne, serve molto bene, tagliato, preciso, imprevedibile, poco potente ma efficace. Sullo scambio invece un giocatore mediocre, ha fatto una valanga di gratuiti, quasi tutti di dritto. E’ un tennista che ti fa giocare male mandandoti fuori ritmo. In risposta non ha mai messo in difficoltà Jannik. E’ riuscito a trasformare l’unica palla break dell’incontro con un colpo fortunoso che non si è più ripetuto (il classico colpo della domenica).
Sinner non ancora al massimo, poche prime di servizio, ma con una percentuale di punti vinti sulla prima al 98% (stratosferico). Vedremo i prossimi avversari.
Cone era la frase? Non ceedo più in Babbo Natale? Nesnche Jannik aspetta regali dall’alto, vince le partite perchè si guadagna la vittoria
Dopo il match Mannarino ha commentato. ” E chi sono io Babbo Natale ? “
Nei turni di serv0izio di Jannik non si è praticamente mai giocato.Anche nell’ultimo, quando ha perso il servizio, Jannik era in controllo,ma una super risposta del francese è stata decisiva.Quindi il problema non è il servizio. Va sottolineato, i
nvece,che le condizioni di gioco in questo torneo, sono imprevedibili. E sappiamo tutti che Jannik non ama giocare così. Detto questo, è veramente impressionante, vedere come ogni volta,il nostro fenomeno trovi la soluzione al problema. Diallo non è un fenomeno, ma ha un servizio devastante,(e Jannik lo ha disinnescato),Mannarino è forse anche meno forte del canadese, ma ha un tipo di gioco che infastidisce gli avversari (e Jannik lo ha mandato a casa in 2 set),
Vero che con Mannarino non è facile giocare ma….non stiamo parlando di un mostro di giocatore, non lo è mai stato nella sua carriera. La realtà che Sinner è fuori forma e Mannarino ne ha approfittato, uscendo bene dall’incontro….prossimo avversario, sarà il servizio di Sinner che ci dira se dovremo soffrire ancora, se riuscirà a mettere la prima di servizio con almeno il 60% allora vedremo il vero Sinner, sotto il 50% rivedremo il vecchio incontro Sinner contro Mannarino, vi ricordo nuovamente l’importanza della prima di servizio, se servi bene sei più rilassato e concentrato sul resto del gioco, se servi male rimani nervoso e meno concentrato sul resto del gioco
Jannik ha vinto in 2 set, pur non giocando bene (troppi errori gratuiti). Oggi si spera di vedere il vero Jannik contro un giocatore da non sottovalutare.
Q
Mi ricordo l’ultimo incontro proprio a Cincinnati nel 2022, un FAA che gioco’ una partita pazzesca. Era un altro FAA e anche un altro Sinner. Avversario temibile ma sono certo che ci sara’ una inversione di tendenza…
Bravo Jannik!
Occhio adesso a FAA che contro Jannik ha uno score di 2-0 (+ 1 vittoria per ritiro), diciamo che porta poco bene a Sinner. Invertiamo la tendenza.
Premesso che vedere giocare Mannarino è sempre un bel vedere, Jannik dà la sensazione di giocare questi match a filo di gas (e la sua forza gli consente di arrivare almeno in semifinale) per prepararsi a spingere sull’acceleratore nei match importanti che, a suo dire, sono quelli dello US Open.
Si, vero, difficoltà in risposta e anche nel palleggio, tutto quello che volete, ma una discreta “colpa” di tutto ciò è dovuta anche all’atipicità del gioco e dei colpi di Mannarino, bravissimo in alcune accelerazioni come nel game dove Sinner serviva per il match.. adesso si entra nella fase calda del torneo, avversari così particolari e che non danno ritmo come Mannarino e Diallo non ce ne sono più per cui, come sempre, avanti il prossimo
Forse la virtù da apprezzare di Sinner è lo spirito di adattamento. Quando vede che la risposta non da punti alla fine va dietro per iniziare il palleggio senza vergogne! La ricerca della vittoria lo porta a trovare ogni rimedio anche poco ortodosso.
Comunque nonostante Jannik un po’ restio a convertire palle break quando c’è da chiudere chiude, peccato subire controbreak su unica palla di tutto il match concessa, quando dovrà aumentare i giri lo farà…
Mannarino a tennis ci sa giocare, e come. Jannik, dal canto suo, ha giocato male (29 gratuiti sono decisamente troppi) e ha rischiato di essere trascinato al terzo set. Ironia della sorte fino al 6-5 aveva perso solo 3 punti al servizio; dal 30-0 del dodicesimo gioco ne ha perso 4 consecutivi (di cui i primi 2 per suoi gratuiti).
Come dice lui, una partita può cambiare da un momento all’altro.
Comunque anche questa è andata!
In tanti anni che vedo Mannarino e posso dire senza timore di essere smentito che questa giocata è stata tra le sue migliori partite , la migliore in assoluto al servizio.
Per ritrovare una partita a questi livelli devo risalire al 2022 in AO contro Karatsev allora vincente.
Diciamo che è stato accompagnato anche da discreta fortuna , soprattutto sul punto della domenica del contro break.
Jannik in crescita , non era facile giocare pulito con uno che gioca per fare sbagliare.
Ora Jannik ha messo sotto l’albero un biglietto per New York per Adrian, quindi esiste Babbo Natale.
Jannik ha pelato il Mandarino!