
Sinner su Alcaraz: “Dal primo scambio ho capito che aveva qualcosa di speciale”


Jannik Sinner ha sempre mantenuto una sincera ammirazione nei confronti di Carlos Alcaraz, e durante questi giorni a Wimbledon 2025 lo ha ribadito in un’interessante chiacchierata con i media. L’azzurro, oggi tra i protagonisti del circuito e rivale diretto dello spagnolo ai vertici mondiali, è tornato con la memoria al primo incontro tra i due, datato 2019, in un Challenger a Villena.
“Ci sono certi giocatori per cui capisci subito che hanno qualcosa di speciale, Carlos è uno di questi. Quando ci siamo affrontati nel circuito Challenger, si percepiva al volo dal suono dei suoi colpi, dal modo in cui si muoveva, che era destinato a grandi cose. Sapevi che sarebbe arrivato in alto, senza dubbi… Ad esempio, questo pensiero su me stesso non l’avevo così chiaro”, ha confessato Sinner con la sua consueta onestà.
Parole che raccontano non solo il rispetto e la stima per il talento del murciano, ma anche la consapevolezza di come il percorso nel tennis sia spesso fatto di sensazioni, intuizioni e, a volte, di dubbii. Da allora, la carriera di entrambi è esplosa: Alcaraz e Sinner oggi rappresentano il nuovo volto del tennis mondiale, con una rivalità destinata a scrivere pagine importanti anche a Wimbledon.
Il racconto di Sinner dimostra ancora una volta la sportività e l’umiltà che lo contraddistinguono, ma anche il piacere di misurarsi con chi, fin dagli inizi, è apparso “speciale” agli occhi di tutti—incluso il suo attuale rivale più diretto.
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner
Leggi cosa scrive indeed…sono osservazioni sensate e motivate.
Ho sempre difeso la scelta di Jannik (che avrebbe comunque lasciato il 90% delle tasse in Alto Adige, e di questo pochi ne tengono conto) che poi è quella di tanti ricchi, ma ciò che hai scritto è inappuntabile.
Ci manca solo che dica:” fin dal primo incontro ho capito che era migliore di me in tutto e sempre lo sarebbe stato” e le strisce perdenti si allungano all’infinito!
Va bene la sportività, va bene anche pensare nel proprio animo: “questo è tosto sarà dura raggiungere questo livello”. Ma dichiararlo hai quattro venti non fa bene a lui e fa benissimo ad Alcaraz. Rispetto per l’avversario e il suo valore sempre, ma mai dare l’idea di sentirsi o essersi sentito da meno!
Il tennis è uno sport feroce e come dice Jannik stesso per il 70 % è testa, se come gioco siamo lì, come testa, come dimostrano gli ultimi incontri, c’è un gap da colmare!
@ Voglio uno slam (#4426722)
Il pugnetto lo fanno praticamente tutti è il minimo sindacale e Jannik una volta solamente si spinse oltre mettendo la mano all’ orecchio, comunque io sono convinto che Jannik vincerà Wimbledon
Leggo tanti commenti sulla stessa falsariga ma vengono dimenticate 3 cose: 1. Il fisico e i tempi di maturazione sono diversi da persona a persona, Alcaraz ha 2 anni in meno ma non necessariamente alla fine della carriera questa cosa dovrà significare qualcosa sul totale presente nelle loro bacheche
2. A Parigi si può anche dire che per qualche mm a favore di uno e qualche mm a sfavore dell’altro la partita è andata in un modo, bastava 2 volte invertire i mm e sarebbe terminata al contrario quindi… spesso sono solo episodi
3. Alcaraz considerato da tanti più forte perchè ha vinto più scontri diretti. Sciocchezza: si può soffrire un giocatore (non è solo a livello mentale, puoi soffrirne la tecnica, lo stile di gioco) e quindi nello scontro diretto paghi dazio ma poi uno asfalta tutti gli altri, il secondo invece con gli altri inciampa
Ot, redazione, ma le avete lette le dichiarazioni odierne di Courier su Sinner? Questo è fuori, mah..
Spero che Sinner abbia superato lo choc legato ai tre match point di Parigi non sfruttati e alla successiva possibilità di servire per il match.
Mi ritorna in mente quella partita: Alcaraz che mette la mano vicino l’orecchio per ascoltare il frastuono del pubblico francese e poi si dimena per richiamarne l’incoraggiamento. Concedetemi una cosa, Sinner questo non lo ha mai fatto. Il pugnetto, che fa anche lo spagnolo, quello si, Jannik lo fa e sinceramente a me da anche fastidio. Ma dimenarsi per avere i favori del pubblico, quella é una cosa che raramente gli ho visto fare.
Ecco, spero che di fronte al pubblico inglese gli restituisca la pariglia, potrebbe essere un buon segno.
In Spagna sono sempre più i tifosi che dicono che Alcaraz è il padre di Sinner. In Spagna per dire che si ha sudditanza psicologica verso qualcuno, o comunque per dire che si è succubi di qualcuno, usano l’espressione: “lui è tuo padre”.
La cosa strana di queste dichiarazioni di Sinner verso Alcaraz è che invece di essere accolte dai tifosi spagnoli come riconoscimento e sportività di Sinner, sono prese come la riprova che Alcaraz ormai è suo padre.
Non diciamolo però ad Hanspeter.
Io ci ho sempre visto dei paralleli con Tyson prime, il ventenne prima che soldi, donne, droga e galera lo rovinassero. Emanava potenza e velocità mai viste da tutti i pori, un pugile così non si era e non si è ancora mai visto. Così è per Alcaraz che tocca picchi mai visti e gioca con una facilità impressionante, anche supportato da due gambe da sollevatore di pesi. Io non so se diventerà il GOAT, spero con tutto me stesso no, ma lo dico e lo ripeto, uno dal potenziale così grande non si è mai visto finora.
Sinner: dalla prima volta che ho giocato con lui ho capito che era speciale. Molto speciale. E’ uno dei rari casi di fuoriclasse del tennis che non è andato a Montecarlo. Paga il 47,2% in Spagna. Sono Sinneriano fino al midollo … ma chapeau Carlos! Alla fine si diventa campioni anche se non stai a Montecarlo dove è più facile allenarsi con i grandi tennisti come te …
10, 100, 1000 volte meglio Sinner che quel truzzo di Alcaraz
Sinner ne deve approfittare dopo l’eliminazione di musetti , quello di andare avanti.
Io ho capito che il giovanissimo Alcaraz sarebbe diventato forte per la foga con cui giocava.
Se dài l’ impressione di non mollare mai, l’ avversario è costretto a non sbagliare niente altrimenti perde il punto.
La tensione prende il sopravvento, panico e Alcaraz salva l’ennesimo match point.
Spirito Indomito, Invictus.
Jannik deve diventare anche lui così. Djokovic alle Olimpiadi di Parigi, ha giocato in quel modo (però erano solo 3 set).
Non si può fare altrimenti contro il murciano. Il campo lo copre come se fosse un fazzoletto!
Tra l’altro uno dei provvedimenti più stupidi e deleteri per il tennis, per il merito, in più prolungato oltre ad ogni ragione.
Favorì i bolliti come Paire.
Jannik vinceva e non saliva di ranking e trovava nei tabelloni ai primi turni le più alte tds.
AO 2024 sinner Djokovic semifinale
Ma quale confronto ma poi su quali dichiarazioni..ma perché rendersi così ridicoli nella contrapposizione tra i due..Non si capisce proprio..cmq contenti voi io di certo queste polemiche sterili non le lavoro proprio.
Hai avuto una fortuna sfacciata
sarebbe bello che chiedessero a Jannik se ultimamente gli è capitato di avere le stesse impressioni con qualche altro giovane…
Il torneo di Umago e i matchpoints a Parigi sprecati per un facile successo in quattro set (ma anche il facile 6-1 iniziale su campo avverso di Indian Wells) ci dicono che il Sinner in modalità schiacciasassi ha ragione della fantasia di Alcaraz: il problema sorge bello grande quando Alcaraz insinua i primi dubbi e i primi sassolini nello schiacciasassi. A quel punto con un Sinner dubbioso e sconcertato l’istinto e la manualità superiore di Alcaraz hanno gioco facile. In pratica per una vittoria anche netta di Sinner deve andare tutto liscio dalla prima palla all’ultima ed ogni cedimento e cosa fatta meno bene del solito sarà sfruttato da Alcaraz. Chiaro che chi ha più fantasia e tecnica varia sguazza su un territorio più incerto ed inesplorato.
si tende spesso a sottovalutare l’anno del covid, che, oltre che fermare dei tennisti in crescita, ha anche sfavorito, con il congelamento per due anni dei punti, i giovani Z, in particolare quelli del 2000, 01 e 02, che non avevano molti punti da portarsi dietro. I più giovani erano ancora junior, e quindi non ne hanno subito gli effetti, ma, soprattutto i 2000 ed i 2001 sono stati decisamente penalizzati.
Qualcuno che lo vide a Bergamo però lo aveva intuito pure di Jannik!
Rispetto a Carlos il suo percorso non è stata una retta, dall’arrivo tardivo nel tennis , al fisico maturato più lentamente, COVID nel mezzo e l’anno di cambio team hanno ritardato l’esplosione in vetta al ranking.
Wimbledon l’ago della bilancia e Djocovic
Quando si trova dalla parte di Alcaraz a Jannik va meglio
Sono talmente onesti che come hanno dimostrato al Rolando possono giocare senza arbitro. Non ricordo nessuno come loro
Vogliamo fare un confronto fra le dichiarazioni dell’uno e dell’altro?
… questo pensiero su me stesso non l’avevo così chiaro…
E noi invece si! É per questo che ti seguiamo in tanti da 6/7 anni o più..
Probabilmente Alcaraz avrà avuto la tua stessa impressione nel giudizio sia verso Sinner ma anche verso se stesso
@ Jannik über Alles (#4426499)
Io!Lo so, pecco di antisportività, ma almeno se in finale ci fosse solo Jannik, sarei sicuro della sua vittoria. Come per le sue vittorie Slam …
Jannik quando parla di sè stesso lo fa sempre senza filtri, non avendo remore a mostrare dubbi, difetti, anche in confronto ad altri giocatori, in questo caso il suo rivale più temibile ed ostico.. non è da tutti, anzi, quasi da nessuno
Partita vista sul sito dei Challenger in diretta me la ricordo bene! Sinner molto stanco dopo aver vinto il challenger di Bergamo aveva vinto di seguito due futures di alcaraz già si parlava come di una bomba anche se aveva solo 15 anni aveva già stracciato tantissimi giocatori nei futures. Sinner giocò male il primo set che perse il secondo lo vinse in lotta il terzo avanti 3 a 0 poi crollato 36… Ricorda molto delle partite successive che avranno giocato i due
Questi 2 veri FENOMENI si distinguono anche per il loro fair-play in campo e la grandissima educazione sia durante il gioco sia fuori, dalle relazioni con i media fino a quelle con i tifosi.
Loro si rispettano in modo autentico, non per atto dovuto, e credo che la loro rivalità porti grandi benefici al tennis ma anche ai loro conti bancari…
Chi non vorrebbe vedere anche a Londra una loro finale??
Io ero presente a quella partita a Villena (Alicante). Venuto con degli amici per ammirare il fenomeno Sinner di cui si favoleggiava dal famoso challenger di Bergamo, sapevamo solo che avrebbe affrontato un quindicenne locale, ma non immaginavamo di restare sbalorditi per entrambi.
Anche auto-dubbio (self-doubt) non è male…
Including è bellissimo
Una grande sportività e onestà reciproca contraddistingue questi 2 grandi campioni.
Differenza di stile abissale fra i due…