Zverev duro con se stesso dopo il ko con Auger-Aliassime: “La stagione? Per me è stata insoddisfacente. Il formato attuale della Davis Cup non è la vera Davis Cup”
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Alexander Zverev non ha cercato scuse né attenuanti. Dopo la sconfitta contro Felix Auger-Aliassime per 6-4, 7-6, che ha chiuso la sua partecipazione alle Nitto ATP Finals 2025, il tedesco si è presentato in conferenza stampa con un tono lucido e molto autocritico. Pur avendo terminato l’anno al numero 3 del ranking mondiale, dietro Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, Zverev ha definito il 2025 “un’annata incredibilmente insoddisfacente”.
“Il mio peggior match dell’ultimo mese”
Quando gli è stato chiesto di confrontare la sconfitta di oggi con quella subita contro Auger-Aliassime agli US Open, Zverev ha riconosciuto i progressi dell’avversario, ma ha anche evidenziato il suo livello insufficiente.
“Felix è migliorato negli ultimi mesi, ma da parte mia questo è stato il peggior match che abbia giocato nell’ultimo mese. Tolgo quello con Sinner a Parigi perché lì non stavo bene fisicamente. Oggi non è stato un buon incontro da parte mia”.
“Chiudo da numero 3, ma la stagione non mi soddisfa”
Nonostante il ranking finale, Zverev ha ribadito che il 2025 non lo ha convinto:
“Ci sono stati pochissimi momenti alti. La finale dell’Australian Open, il titolo a Monaco, e poco altro. Per il resto, sono molto insoddisfatto”.
Quando gli è stato chiesto di dare un voto da 1 a 10 alla stagione, ha evitato il numero ma ha lasciato intendere che sarebbe molto basso.
Ha anche confermato la sua presenza in Davis Cup, pur con delle riserve.
“Devo restare in salute. Da lì posso costruire”
Guardando al 2026, Zverev ha identificato una priorità su tutte: evitare i continui problemi fisici che hanno condizionato in parte la sua annata.
“Restare in forma è la mia priorità. Se riesco a essere al massimo fisicamente, posso costruire. Negli ultimi mesi stavo ritrovando un buon livello, ma oggi non si è visto. Fa male perdere così, non solo per la sconfitta, ma perché non ho espresso il mio vero tennis”.
Ha spiegato che, dopo la Davis Cup, si prenderà del tempo per riflettere e impostare il lavoro in vista della nuova stagione.
“Il formato attuale della Davis Cup non è la vera Davis Cup”
Zverev ha poi parlato del nuovo format della competizione a squadre, ribadendo una posizione che sostiene da anni.
“Il vero spirito della Davis Cup è giocare in casa e in trasferta. Quello che facciamo oggi non la considero Davis Cup. È un torneo d’esibizione chiamato Davis Cup. Giocare quarti, semifinali e finale in campo neutro, per me, è una perdita di tempo, soprattutto se esci subito”.
Quando gli è stato ricordato che Sinner e Alcaraz hanno espresso dubbi simili, Zverev ha confermato:
“Ha ragione Jannik. Giocare contro l’Italia in Italia sarebbe totalmente diverso dal giocare contro l’Italia in Spagna. Ho giocato contro Nadal in una plaza de toros: quello è lo spirito vero”.
Ha aggiunto che quest’anno giocherà comunque per rispetto dei compagni di squadra: “Me lo hanno chiesto perché molti sono verso la fine della carriera. Lo faccio per loro”.
Problemi di visibilità e un tennis che non ha funzionato
Zverev ha spiegato anche alcune difficoltà tecniche riscontrate durante il match contro Auger-Aliassime:
“Sul serve-and-volley ho avuto problemi a vedere bene la palla. Le luci vengono dall’alto e ogni volta che la palla saliva perdevo un po’ la traiettoria”.
La spiegazione tecnica, però, non attenua il rammarico per un match che il tedesco ha definito “lontano dal livello delle ultime settimane”.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Alexander Zverev, ATP Finals, ATP Finals 2025, ATP Finals Torino, ATP Finals Torino 2025

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Per me la fase di plateau di Zverev e pure la fase delle piccole oscillazioni dal suo massimo è al termine,nel 2026 possiamo assistere ad un lento o rapido declino.
Un po’ di autocritica e comunque le luci…certo che ne trova sempre e comunque una.
Non mi piace il tennis di Zverev nè le sue affermazioni ma questa volta è stato lucido e veritiero e comprendo la sua insoddisfazione.
Credo che mai nella storia, da quando esiste il ranking si sia finiti al numero 3 del mondo con 5160 punti.
E questo dato dice più di mille parole