
La filosofia di Tsitsipas: “La vera grazia del tennis è nella sua durezza”


Stefanos Tsitsipas è uno degli sportivi più riflessivi (fuori dal campo) del circuito ATP. Non sono nuovi i suoi messaggi social che vanno oltre il risultato in campo, parole che trasudano filosofia e passione, pronte a far riflettere chiunque le legga. Questa volta il greco si è spinto ancora più in là, dichiarando in modo spiazzante il suo amore per il tennis.
“Questo sport è bello non per la sua grazia, ma per la sua brutalità. Ti espone nel tuo punto più debole: sudi, sbagli, ansimi, ti fai domande senza risposta. E in mezzo a tutto questo, trovi qualcosa a cui aggrapparti, qualcosa che ti mantiene in piedi sulla linea di fondo”, ha scritto Stefanos, affidando ancora una volta ai social un frammento della sua visione del tennis.
Tennis is beautiful not because it’s graceful, but because it’s brutal. It shows you at your weakest, sweating, failing, breathing hard, asking questions you don’t have answers to. And in all that, you find something worth holding onto. Something that keeps you stepping back to…
— Stefanos Tsitsipas (@steftsitsipas) August 5, 2025
Un messaggio sincero e autentico, che mostra quanto il tennis sia molto più di uno sport fatto di colpi vincenti e gesti eleganti. È una sfida continua con se stessi, una ricerca di risposte tra fatica, errori e momenti di crisi, dove la bellezza vera si nasconde proprio nella capacità di resistere, di rimettersi in gioco ogni volta, di “continuare a restare sulla linea di fondo”.
Un pensiero che racconta la solitudine e la forza necessaria per vivere davvero il tennis, dentro e fuori dal campo.
Marco Rossi
TAG: Stefanos Tsitsipas
Quando dirà che la pressione è “non sapere se ti entra un razzo dentro casa tra cinque ore o cinque giorni” (uno dei tanti aforismi di jannik) allora potrei apprezzare il Tsitsipas-pensiero..
@ Spinoza (#4453017</a
Da incorniciare . E non solo : invece di sputtanare i vari medvedev tsitsipas zverev ecc , essere contenti che non sono riusciti a fare quel passo in più decisivo che a fatto sinner , cosi il nr 1 lo abbiamo noi
@redazione: niente, non ce la fanno proprio.
il vostro impegno è lodevole, a proporre degli aspetti diversi del tennis che non sia solo quello giocato.
impegno volto a cercare di far riflettere chi legge, ma immancabilmente vi ritrovate con ironie da quattro soldi se non proprio insulti, di vario genere.
non ve la meritate questa gente.
Il filosofo
Sbaglierò io ,ma questo andirivieni di conferenze,interviste a cuore aperto ed esposizione alla stampa, può essere il preludio ad un ritiro dall’attività a breve. E, nonostante non mi abbia mai fatto impazzire come tennista, a nemmeno 28 anni sarebbe un peccato.
@ Pier no guest (#4453007)
Amen
L’ennesima suonata buttata alle perle del greco che non riesce a stare zitto per provare a sublimare con queste massime ‘al bacio’, il suo tracollo familiare. Invero hanno fallito tutti, tutti sono colpevoli, e questo non è facile da sopportare ma per favore ci risparmi questi peti di saccenza ad un tanto al grammo…
Non capisco le ironie sottostanti. Se uno come Tsitsipas non può permettersi di “pensare” al tennis chi può? Io credo che tanti tennisti di tutte le categorie vivano il tennis anche come impegno intellettuale, come momento esistenziale profondo. E poi non ha detto per niente una sciocchezza e non ha usato neanche parole da quattro soldi. Anch’io, che sono poco più di un amatore, sono sempre rimasto colpito dal valore simbolico della linea di fondo, dal doverci sempre tornare e dare di nuovo inizio al gioco anche se qualcuno ti sta facendo molto male. Come se chi perde non potesse parlare. Faccio notare che senza “perdenti” il gioco non si farebbe e aggiungo che normalmente chi vince festeggia e poco più è chi perde che si trova costretto a pensarci su.
Badosa? Tanta cosa.
ora va bene la profondità e l’analisi…ma non farebbe meglio tenerle per se senza sbandierarle ai 4 venti? Magari un pò più di coraggio e forza negli allenamenti e meno profondità…
Siamo spacciati.Senza la Badosa con cui andare in giro e soprattutto senza match da giocare perché esce ai primi turni ci inonderà di considerazioni filosofiche sul tennis.
La prossima sarà “la classifica è fatta a scale chi la scende e chi la sale,da mo’ io vado giù e la vetta non la piglio più “.
Forse farebbe meglio a impegnarsi negli allenamenti di tennis.
Come tennista “fu” molto vincente, come filosofo meno che mediocre.
Ora, va bene che la filosofia nasce in Grecia ma veramente che c’entra Tsitsipas..il fatto, che ne so, che Fognini sia nato in Italia non ne fa un poeta perché è nato nel paese di Dante.. Tsitsipas farfuglia insalate di parole a caso…
A chiacchiere non uscirebbe mai dalla Top-10…anzi…dalla Top-3. Peccato che il tennis si giochi sul campo e non sui social….
A chiacchiere non uscirebbe mai dalla Top-10…anzi…dalla Top-3. Peccato che il tennis si