
Wimbledon: corsa a tre per il titolo 2025, con un favorito


“Ne resterà soltanto uno”. La leggendaria citazione dal film Highlander (1986) si addice ad ogni cavalcata tennistica, inclusa la corsa nella seconda settimana di Wimbledon 2025, Nessun duello mortale con relativa decapitazione… ma certamente i 16 tennisti rimasti in gara nel tabellone maschile daranno fondo ad ogni stilla di energia e forza mentale per provare ad alzare il trofeo più ambito dell’annata, vinto nelle ultime due edizioni da Carlos Alcaraz, in finale contro Novak Djokovic. I Championships 2025 sono stati segnati da un numero incredibile di sconfitte premature di tennisti inseriti nel seeding; ma se torniamo alla vigilia del torneo, tutti i principali commentatori ed analisti avevano stilato una cosiddetta short-list (ossia una rosa) dei veri candidati al titolo che si riduceva al trio Alcaraz, Djokovic, Sinner. Tante sorprese, ma Carlos, Novak e Jannik sono ancora lì, pronti a giocarsi la coppa con l’ananas sul tappo… la più bella e ambita. Chi dei tre è il vero favorito? E c’è qualcuno tra gli altri 13 giocatori ancora in corsa che può realisticamente sperare di compiere l’impresa e sbaragliare tutti gli altri pretendenti? Non sono risposte facili, ma le sensazioni dal campo indicano chiaramente che i tre favoriti sono un gradino sopra a tutti gli altri, per classe ed esperienza a questo livello, e che tra di loro potrebbe spuntarla chi riuscirà a tenere più alto il livello atletico e mentale nelle partite decisive. C’è un fatto importantissimo da sottolineare: Sinner e Djokovic per vincere dovranno eliminarsi a vicenda, e poi battere anche Alcaraz, mentre lo spagnolo ipoteticamente arriverà in finale affrontando “solo” Fritz, quindi la logica indica che il percorso dello spagnolo è oggettivamente meno complicato.
Chi dei tre Big sta meglio? Sinner sta correndo velocissimo, tanto aver lasciato per strada solo 17 games ai rivali in tre partite, segnando il record assoluto nel torneo nell’Era Open. Roba tosta. Tuttavia i suoi rivali sono stati non il massimo per rivelarci il vero stato di forma del n.1. Quel che sta piacendo di Jannik la sua buona stabilità negli appoggi e nella corsa: è un dato di incredibile rilevanza poiché la spinta formidabile di Sinner non può prescindere da un footwork di massima qualità. Partita dopo partita la sua fiducia negli spostamenti sembra crescere, mentre sul rendimento del servizio – quel che a conti fatti gli è costato la sconfitta nella dolorosa finale di Roland Garros – è necessario attendere altri match. Non bene contro Nardi, meglio al secondo turno contro Vukic, su e giù contro Martinez (in una partita dove le difficoltà di concentrazione sono stati evidenti). Ma sono state partite agevoli, quindi il test è molto relativo.
Alcaraz è avanzato nel torneo a strappi, come ormai ci ha abituato. Fognini l’ha messo alla frusta con la magia dei suoi colpi e una tenuta sorprendente, ma in generale nelle tre partite Carlos quando aveva bisogno di alzare il livello e prendersi i punti, ce l’ha fatta. Quindi non inganni il percorso più accidentato e i momenti di vuoto: lo spagnolo c’è, e lo dimostra ancora una volta come al quinto set sia praticamente imbattibile. In carriera ne ha perso solo uno nei quindici disputati, impresa riuscita a Matteo Berrettini agli Australian Open… Se vuoi battere “Carlitos”, lo devi sovrastare e staccare perché nella stretta finale fisicamente è vero toro e dalle sue corde escono colpi assurdi che gli danno i punti decisivi. Tutti gli avversari sono avvisati.
Chi invece sta convincendo e sorprendendo è Djokovic. Qualche fastidio nel primo match, ma Novak si è presentato a Wimbledon in eccellente condizione e pochi riescono ad interpretare e domare le prerogative dell’erba al suo volere tanto bene quanto lui. Lo dimostrano i tanti titoli vinti e come ogni anno ritorno all’All England Club lo ringiovanisca. Su erba il fattore resistenza atletica conta di meno, mentre è decisiva la testa e saper leggere il momento per tirare la zampata decisiva. Attenzione, perché questo Djokovic è più che competitivo e in un’eventuale semifinale contro Sinner potrebbe far sentire all’azzurro tantissima pressione mentale, tirando fuori i suoi migliori servizi nei momenti decisivi e riuscendo a far sentire tanta pressione in risposta. Potrebbe essere una partita terribilmente dura sul piano della personalità; resta da vedere se Jannik avrà scacciato i fantasmi parigini… Solo il campo ce lo potrà dire.
E gli “altri 13”? I due potenziali outsider più pericolosi sembrano Shelton e Fritz. Ben prima dovrà domare l’esuberanza e spirito Garibaldino di Sonego, che dopo due sconfitte nel 2025 tra Melbourne e Roland Garros cercherà un sospirato – ma difficile – successo contro l’americano, quindi potrebbe essere sfida nei quarti a Sinner. Si sapeva già dal giorno dell’uscita dei tabelloni che a Jannik era andata peggio di tutti, e questo potenziale quarto di finale è una partita vera, verissima e non facile per l’azzurro. Shelton ha servizio, potenza e cattiveria agonistica per mettere in difficoltà Sinner, è da testare la sua tenuta mentale contro un “martello” come Jannik e nel caso la partita si giocherà tutta nel confronto servizio di Ben – risposta di Jannik, lì passerà l’accesso in semifinale. Il bravissimo Flavio Cobolli ha una chance incredibile di centrare i quarti, ma occhio a Cilic che sembra aver trovato una seconda giovinezza e conosce come pochi le insidie dei prati. Il vigore mostrato dal romano nel torneo è straordinario, sembra aver la potenza e freschezza per andare sopra ai colpi del croato che però potrebbe servire molto bene e non consentire a Flavio di comandare dalla riga di fondo. Djokovic sembra difficile che possa andare sotto alla pressione di De Minaur, tennista encomiabile per applicazione e tenuta, ma oggettivamente meno forte tecnicamente del serbo. Solo se Novak ci metterà del suo in negativo potrebbe rischiare qualcosa. Un’eventuale quarto di finale Cobolli – Djokovic sarebbe strepitoso, tutto da gustare.
Nella parte bassa del draw Alcaraz ha tutt’altro che convinto; tuttavia la spinta potente ma troppo monocorde di Rublev forse è poco per battere il campione in carica. Andrey zitto zitto si è issato negli ottavi, per provare a far partita pari contro Carlos dovrà servire come mai nella vita e soprattutto riuscire a rispondere così tanto da sbattere lo spagnolo un metro dietro, a rincorrere. Non sembra uno scenario così plausibile sulla lunga distanza… e quindi Carlos sarà ancor più favorito contro chi uscirà vittorioso tra Jarry e Norrie. Il cileno ha ritrovato il suo miglior tennis dopo mesi e mesi di crisi nerissima, ma è troppo rigido per arginare la fantasia dello spagnolo; il britannico è uno dei “cagnacci” del tour, ti fa giocare male, è un agonista feroce, ma Alcaraz ha troppi conigli nel cilindro per non superarlo, a meno che non ci metta del suo in negativo. Quindi non trovare Alcaraz in semifinale sarebbe una sorpresa gigantesca.
Resta Fritz, che ha fatto a US Open 2024 la sua prima finale Slam e ormai è da tempo il primo dei secondi. Su erba ha armi per fare benissimo, ma finora gli è sempre mancato qualcosa per farcela. Per arrivare in semifinale dovrà sbarazzarsi prima di Thompson (ottimo tennista, ma con precisi limiti) e poi nei quarti Khachanov o la sorpresa Majchrzak, protagonista dell’eliminazione di Berrettini all’esordio. Taylor ha il destino nelle proprie mani: se vuol dimostrare a tutti, e in primis a se stesso, di poter vincere uno Slam, questa è la sua occasione, arrivare a venerdì e sfidare Alcaraz. Uno Slam non lo vinci per caso, devi battere i più forti.
Ricapitolando: Alcaraz, Sinner, Djokovic… o un outsider. Questo il poker di carte che deciderà l’edizione 2025 di Wimbledon. Scegliere oggi un favorito è un vero azzardo, un gioco. Se proprio vogliamo giocare, visti tutti i fattori finora analizzati, la carta relativamente più “sicura” da giocare resta quella di Alcaraz, che potrebbe arrivare alla domenica più fresco e con un tennis così brillante e ricco di possibilità da restare superiore sui prati. Il suo anticipo, la sua imprevedibilità e l’abilità nel gestire in un millisecondo le variabili del tennis su erba lo rendono perfetto per il contesto. E poi al quinto set, questo non perde mai…
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Flavio Cobolli, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Taylor Fritz, Wimbledon 2025
Quindi non inganni il percorso più accidentato e i momenti di vuoto: lo spagnolo c’è.
Nella parte bassa del draw Alcaraz ha tutt’altro che convinto
Boh…
In un articolo del genere non si può non citare Shelton che per me arriva quasi alla pari all’eventuale sfida con Sinner. Molto curioso di vedere Jannik contro Dimitrov che ha sempre nelle sue potenzialità un’oretta abbondante di tennis divino. Può non bastargli, ma l’erba è storia a sé.
Carlos favorito sì, ma js potrebbe spaccarne le certezze…
@ Jimi Hendrix (#4429865)
https://youtu.be/YPy5nrwUquU?si=MivxjsjJeVhTe65z
Quindi uno che ha rischiato di perdere al primo turno contro il numero 138 in classifica può essere considerato un favorito per la vittoria finale? Se quel match non è stato il risultato della magnanimità di Alcaraz nei confronti di un collega prossimo al ritiro, oggi Carlitos saluta Wimbledon perché qualunque top 100 in condizioni decenti (e chi raggiunge gli ottavi si presume lo sia) avrebbe la meglio sul giocatore che abbiamo visto, ovvero la brutta copia dell’ Alcaraz che siamo abituati a vedere anche quando gioca male.
Opzione 3: di tennis non ne capisci una mazza
Soffre Nole? Gli ha dato 2 legnate di fila proprio nelle finali di Wimbledon del 2023 e del 2024. Allora anche Sinner vorrebbe tanto soffrire Alcaraz come Alcaraz soffre Nole…
E’ più corretto dire: Alcaraz fino a 3/4 anni fa – essendo più giovane e molto più debole e contemporaneamente essendo Nole molto più in forma – poteva tranquillamanete perdere una partita dello slam contro di lui. Ora (mentre invece nei tornei 2 su 3 tutto può capitare) è quasi impossibile. IL punto è solo che chi si becca Nole (poichè questi, in forma come ora, resta cmq il terzo tennista più forte di tutti) in semi spreca davvero moltissime energie che poi nella finale, ipotizzando che sia tra i soliti 2, servirebbero tantissimo…
Ricapitolando:
Nel primo quarto Sinner si troverà Shelton o Sonego e non il titolare Musetti. Secondo me Sinner tiferà non poco per l’amico torinese.
Nel secondo, Djokovic si troverà Cilic o Cobolli e non Draper. Il serbo ci avrebbe messo la firma, ma Flavio potrebbe impensierirlo almeno fisicamente.
Nel terzo, Fritz affronta Khachanov e non Zverev, ma di questi tempi e sull’erba non so se ha fatto un affare.
Nell’ultimo, Alcaraz incontrerà probabilmente Jarry, che ha le armi per arrivare al tie brack in tutti i set, Rune non so se avrebbe potuto fare meglio.
Ovviamente i tre favoriti non hanno ancora passato i rispettivi ottavi, ma non vedo come possano perdere.
In definitiva, solo Djokovic spariglia, il resto sta andando più o meno come doveva, con una tds pesante per quarto, e i primi due che cominciano a giochicchiare ad inizio seconda settimana.
Intanto, a Nole fallo arrivare prima in finale, poi anche alle olimpiadi Carlitos era stra favorito e sappiamo come andó a finire…
@ Groucho (#4429640)
E poi darà un triplo bagel a Carlos
@ Bel Fusto (#4429637)
A me ste sicurezze non le darebbe nemmeno se Messi facesse un face to face contro un neonato a calcio, che poi Carlos sia ultra favorito è un altro discorso
Se proprio non devono essere Nole o Jannik, non mi spiacerebbe fosse Marin, anche se il sogno nel cassetto sarebbe Lollo Sonego, granata verace come me
😉
sinner ha avuto i primi tre turni molto comodi, ma ora il tabellone diventa duro, come si sapeva. Dimitrov lo impegnerà certamente di più, ma non credo possa creargli troppi grattacapi. Shelton invece potrebbe essere temibile: gli ha sempre dato fastidio e sembra davvero sul pezzo, se ha trovato anche continuità di rendimento è una partita molto ostica.
Ma chi temo di più è nole, sta giocando un tennis eccellente e arriverà in semifinale bello fresco, dato che non vedo chi tra de minaur e cilic/cobolli possa impensierirlo più di tanto.
Forse è la chance più concreta che ha di vincere un altro slam.
Dall’altra parte alcaraz dovrebbe solo suicidarsi per non arrivare in finale, ma anche questo si sapeva. Sì, Fritz sta giocando bene, ma non ha le armi per fermare lo spagnolo
no perchè chiunque altro soffre tantissimo quei 3
c’è poca da fare, qua si soffre e basta!
gente che parla a vanvera senza aver neppure visto il tabellone
I fatti dicono che Alcaraz soffre Djokovic (anche se di meno a Wimbledon), che soffre Sinner, che soffre Alcaraz. Potrebbe dunque anche essere che tra i 3 sofferenti un quarto goda?
vince Cilic passeggiando che poi prende una stesa da Djokovic
Flavio prima deve battere Cilic e non credo che sarà una passeggiata di salute…non parliamo come se fosse già ai quarti
Quindi fra i tuoi potenziali semifinalisti c’erano sia Draper che Djokovic che eventualmente si sarebbero incontrati nei quarti..
L obiettivo mio volevo dire ….è uscito miserabile…non so perché
Condivido tutto, rifà x riga,virgola x virgola…è quello che ho scritto io più volte….dal giorno del sorteggio sono incazzato come una bestia….l obiettivo miserabili ed è che non vinca alcaraz wimbledon…ma purtroppo con questo sorteggio è strafavorito
Io spero che Flavio abbia imparato a gestire meglio lo scontro con Djokovic, vista l’ esperienza passata. Io vedo uno spiraglio….
E che si pretende ?
È Wimbledon. 🙂
Nessuno ricorda più i commenti negativi e pessimistici all’uscita del tabellone ?
Si paventava ben di peggio. 🙁
Rodaggio morbido per tre turni.
Giusto adeguamento con Grigor.
“Incremento dei cavalli” con Ben.
Ottima preparazione al clima col DJ.
Epica finale dall’esito sperato.
Che si poteva pretendere di più ?
(poi magari la semi la fa col SuperKob o con Marino… 😉 )
Djokovic mi pare mooolto pericoloso. Come outsider, vedrei solo Shelton. Sinner, se non sbaglio, dovrà affrontarli tutti e due, per arrivare in finale. Nei primi tre turni il tabellone lo ha graziato, e tutto sommato anche il quarto è abbordabile. Dopo si fa tosta.
Ve lo dico da un anno!
Ma qui c’è ancora qualcuno che fa finta di non capire!!
Occhio a Ben Shelton.
Ha il tennis per metterli tutti nel sacco. E, prima o poi, il suo talento straordinario otterrà ció che merita.
Dopo i tre MP in Coppa Davis, Djokovic soffre Sinner piú che mai, più volte ribadito. 🙂
E Jannik ha prevalso in cinque degli ultimi sei scontri diretti.
Per cui… 😉
Finale 1 opzione Alcaraz vs Shelton;
Finale 2 opzione Alcaraz vs Djokovic.
Titolo ad Alcaraz.
Più che di un toro, dà l’idea di un torello nutrito a vitamine 🙂 …
Comunque è vero, il computo delle rimonte, dei quinti set e delle finali vinte giustifica il ragionamento di Mazzoni, che è condiviso da molti altri. Carlos è un mostro dello sprint finale. Per ora è meglio che sia lui a sentirsi superfavorito e non Sinner, per gli sprint finali c’è ancora tempo, poi a decidere sarà il campo
Alcaraz è statisticamente favorito perché per vincere deve incontrare solo uno fra Sinner e Djokovic.
Djokovic sarebbe favorito se fisicamente fosse quello di qualche anno fa.
Lo sarà? Probabilmente no.
Sinner soffre il servizio di Djokovic su erba, ma è migliorato da due anni fa.
Alcaraz probabilmente soffre Sinner su erba più di quanto non lo soffra su terra.
La chiave sarà l’eventuale semi Sinner-Djokovic. Se Jannik la vincesse, sarei ottimista per la finale.
Tuttavia l’erba potrebbe essere la superficie dove il serbo gli è più vicino.
Draper era nel quarto di Djokovic, quindi non potevano in ogni caso essere questi i 4 semifinalisti. Il quarto è Fritz, avversario nient’affatto facile o banale, credo più temibile di Shelton in questo momento
Analisi perfetta.
I miei 4 semifinalisti erano: Djokovic, Sinner, Alcaraz e Draper…ne sono rimasti 3.
Non saprei dire chi potrebbe sostituire Draper…
Ma penso conti poco. Il titolo sarà per uno dei soliti 3.
A mio parere per quello che si è visto sinora, poi ovviamente le cose potrebbero cambiare, quello che più mi ha impressionato è stato Nole che vedo favorito per il titolo . Sull’erba l’età conta meno si veda la sontuosa partita di Fognini che avrebbe potuto battere Alcaraz 3 set a 1 se avesse concretizzato più delle 3 palle break su 16 nei 2 set persi 7/5.
E in cielo in terra e in mare!
Per quello che ho visto, al netto dello storico, quello che mi ha più impressionato è Diokovic che ha battuto anche avversari più forti. È stato pazzesco al servizio in risposta e anche in tutte le fasi di gioco. Poi Sinner, che al netto degli avversari ha lasciato le briciole (male con Nardi forse il primo set poi dominante). Per ultimo Alcaraz che ha sofferto con tutti subendo quasi 40 palle break. E attenzione non ha giochicchiato ma è sempre stato sul pezzo. Il suo problema è il servizio dove non è dominante e si deve sudare tutti i punti. Sulla terra il servizio è meno importante per tutti ma sull’erba è molto importante vedi Diokovic o i Perricard e i Diallo che hanno quasi buttato fuori Fritz a sua volta spesso ingiocabile sui turni di servizio. In conclusione, per quello che si è visto, per me il favorito è Diokovic seguito da Sinner e Alcaraz con una menzione per Fritz..
Non trovo giusto che Alcaraz incontri Rublev, rovina il cammino da Future immacolato.
Djokovic per avere possibilità deve servire da bot per 3 set contro Jannik, considerando che la parte finale più dura è toccata stranamente all’italiano, credo che il nostro arriverà con il fuoco dentro rispetto agli altri due che hanno avversari abbordabili.
🙂
Capitano mio Capitano
Dovrebbe smettere di assumere. E non parlo di CCNL… 😆
per il femminile invece vedo iga in pole, ha fatto uno scatto in avanti di consapevolezza e carattere, e poi saba da sola non “basta” nemmeno a se stessa, lo dimostrano le finali perse
Nole sembra in una forma strepitosa: probabilmente con puro “tennis+ forma mentale” è messo molto meglio rispetto all’utimo anno in cui vinse Wimbledon (mi pare il 2022 o giù di lì…).
Tuttavia ha vari anni in più, perciò si giocherà tutto in semifinale (penso che pure i quarti per lui saranno una passaggiata) e nella finale, contro uno come CA è spacciato…
Si sa dal giorno del sorteggio che la parte di Jannik era più impegnativa e con avversari in gran forma. Ovviamente mi auguro tantissimo che avanzi Sonego al posto di Shelton. Sarebbe bello.
Per me la finale sarà Jannik Sinner contro il polacco Kamil e quel che l’è, con vittoria di Jannik.
Sicuramente Alcaraz favorito, dalla sua parte non vedo chi possa metterlo veramente in difficoltà anche se, paradossalmente, l’ostacolo più duro potrebbe averlo in Jarry che già qualche problema a Wimbledon glielo creó 2 anni fa se non sbaglio.. ho visto in grande forma Djokovic, effettivamente, servizio spaziale e fino alle semifinali non gli vedo grandi ostacoli.. infine, il “rosso”.. sulla partita verissima e difficile con, potenzialmente, Shelton sarei meno pessimista.. l’americano non ha vinto 1 set contro Jannik nelle ultime 4 partite, poi, certo, è in crescita costante, però… il “nostro” per me deve ancora “scaldarsi”, chissà che già il match con Dimitrov lo “attivi” e gli scaldi il motore per il clou del torneo
La sfiga più grande per me è stato nn avere djoker dalla parte di Alcaraz.. secondo me in semifinale lo avrebbe sconfitto a fatica e sarebbe arrivato scarico alla partita con sinner.. I 38 anni si sentono è inevitabile e purtroppo si giocherà tutto con sinner..
Alculaz non ha vinto il French Open l´ha perso Jannik.
Dovresti dunque smettere di commentare
le partite si vincono per dettagli, i 16 rimasti hanno tutti possibilità, logico che i tre big sono favoriti, ma l’erba è diversa, basta un punto per far girare una partita. ATTENTI ALLE SORPRERSE
Mi fa ridere sta cosa.
l’anno prossimo mi aspetto cobolli che esplode come nole nel 2011, e sinner e alcaraz che non sanno più come fare a batterlo
Favoriti perdenti ne è piena la Storia, meglio essere uno Sfavorito vincente alla faccia degli Esperti del Nulla.
Nei quarti per me sarà derby Italia
Cobolli un ostacolo insormontabile
Cobolli non avrà problemi contro Cilic, e arriverà da favorito a giocarsi il match con Djokovic. Poi la semififinale contro Sinner sarà apertissima.
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Non diciamoci bugie, Alcaraz è diventato ormai inarrestabile su terra ed erba, non c’è nessun altro che possa anche solo impienserirlo. Il trofeo praticamente è già nelle sue mani.