
Elisabetta Cocciaretto, tra tennis, studio e vita vera: “Papà mi manda solo un pollice, ma per l’università fa festa!”. Darderi si gode Wimbledon: “Felice di essere qui, domani sarà una nuova partita”


A Wimbledon si sta godendo ogni attimo, e si vede. Elisabetta Cocciaretto, appena approdata per la seconda volta in carriera al terzo turno dello Slam londinese, non perde il sorriso nemmeno davanti ai microfoni. “Un emoji a forma di pollice su WhatsApp: questo è il massimo che papà Cocciaretto mi concede dopo le belle prestazioni. Quando invece prendo un bel voto all’Università, fa una festa!” racconta divertita l’azzurra, che vive tra tennis e studio con leggerezza e maturità, come se battere Pegula al primo turno e Volynets al secondo fosse la cosa più normale del mondo.
A renderla ancora più felice ci pensa il messaggio di Sofia Goggia: “Mi ha scritto dopo il primo match e dopo quello di oggi, sta vedendo tutte le mie partite e ne sono felice. Dopo i primi mesi della stagione un po’ complicati non vedevo l’ora di tornare a giocare su erba. Ero indecisa se andare a Bari, ma ho pensato alla gioia che provo quando arriva questo momento dell’anno e ho preferito subito l’erba. Mi piace tutto di questo torneo: l’eleganza, l’atmosfera… qui è un’altra cosa! Mi sto godendo tutto”.
Nel match contro Volynets, Elisabetta ha dominato, ma dal suo box coach Scolari non smette mai di dare input: “Mi dice di ‘camminare attraverso la palla’ perché tendo a fermarmi troppo invece di spingere verso la palla, e in quei casi le avversarie hanno più tempo per fare il loro gioco. Il tabellone? Non lo guardo mai, mi ero fermata al primo turno! Ogni partita è una storia a sé: siamo tutte umane, con due braccia e due gambe, e puoi vincere o perdere con chiunque”.
Cocciaretto si confida anche sull’amicizia con Mattia Bellucci, con cui parla spesso: “Ci conosciamo da quando siamo piccoli, forse è quello che conosco meglio sul tour. Non stiamo mai zitti in campo, ma ora io sono più positiva e meno severa con me stessa”.
In questi giorni il tema della salute mentale è tornato centrale a Wimbledon, e la marchigiana riflette: “Penso sempre ai sacrifici della mia famiglia, di mio nonno, mia nonna, mia zia e i miei genitori. Ho perso tante partite, lo sconforto ci sta ma bisogna accettare che le cose possano andar male. La vita è dura per tutti ma bisogna apprezzare ciò che si ha. Anche io ho passato notti insonni dopo una sconfitta, ma poi il giorno dopo sono tornata ad allenarmi. Bisogna guardare anche fuori dal tennis: è una bolla, la vita è diversa”.
E sullo studio: “Lo faccio per me stessa, perché mi piace e mi servirà a fine carriera. In questo momento non ci penso: ho 24 anni, spero in una carriera lunga e voglio finire l’università soprattutto per mio padre… il mio numero 1”.
Sorridente, autentica e con la testa sulle spalle, Elisabetta Cocciaretto si gode il suo Wimbledon e, partita dopo partita, dimostra che talento e leggerezza possono convivere.
Darderi si gode Wimbledon: “Felice di essere qui, domani sarà una nuova partita”
Dopo la vittoria al secondo turno, Luciano Darderi non nasconde la soddisfazione per aver vissuto ancora una volta l’atmosfera unica di Wimbledon. Le sue parole, semplici e spontanee, raccontano tutto l’entusiasmo dell’azzurro: “È il mio secondo Wimbledon e sono contento di esserci tornato. Lui ha giocato bene ed è stato un piacere giocare con questo pubblico”.
Darderi sottolinea anche una delle insidie tipiche dello Slam londinese, le attese e gli slittamenti dovuti al meteo: “Ho dovuto aspettare un giorno e non sai mai cosa può succedere quando accadono cose simili, ma sono soddisfatto del risultato e della prestazione”.
Lo sguardo è già rivolto al prossimo impegno, ma la magia dei prati inglesi resta intatta: “Domani sarà un nuovo giorno e una nuova partita, uguale sarà invece la sensazione fantastica di giocare su questi campi”.
Un Darderi maturo, consapevole e felice di ogni attimo vissuto ai Championships, pronto a godersi il momento e a lottare ancora una volta sull’erba più famosa del mondo.
Marco Rossi
TAG: Elisabetta Cocciaretto, Luciano Darderi, Wimbledon, Wimbledon 2025
4 commenti
Fa bene a fare l’università.
Sicuramente un esperienza diversa rispetto al college americano..
Chi studia ha sempre ragione
A me è sempre abbastanza piaciuta e sempre stata simpatica.
Pagherei (non tanto: un ventello) per leggere cosa si appunta sul diario.
Alè Coccia!
A Wimbledon tutto è possibile se ci credi
Eli, sei brava ed intelligente (persino sprecata per il tennis), credo pochi più di me credano nell’importanza dello studio, la vita non finisce a 35 anni. Ma, secondo me, per un po’, concentrati sul tennis.