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Kaja Juvan contro Julia Grabher per il trono del Castello: finale di lusso agli Internazionali femminili di Brescia

31/05/2025 19:49 Nessun commento
Kaja Juvan, 24 anni da Lubiana (Slovenia), ha conquistato la finale degli Internazionali femminili di Brescia - Carolina Zani Melanoma Foundation (foto GAME)
Kaja Juvan, 24 anni da Lubiana (Slovenia), ha conquistato la finale degli Internazionali femminili di Brescia - Carolina Zani Melanoma Foundation (foto GAME)

La certezza c’è già alla vigilia: la sedicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia – Carolina Zani Melanoma Foundation avrà una delle migliori finali nella storia del torneo. Lo dice il livello delle due pretendenti al trono del Castello, entrambe con recenti trascorsi nelle prime 60 giocatrici della classifica mondiale Wta. Domenica mattina, sul Centrale del Tennis Forza e Costanza 1911, da una parte della rete ci sarà la 28enne austriaca Julia Grabher, sesta testa di serie del tabellone; dall’altra la slovena classe 2000 Kaja Juvan, che a Brescia è stata costretta addirittura a partire dalle qualificazioni, ma solo perché ha saltato l’intero 2024 per problemi personali, scivolando molto indietro nel ranking mondiale. Tuttavia, il suo tennis è rimasto quello di quando si arrampicava fino alla 58esima posizione, come nella settimana bresciana ha puntualizzato vincendo sei partite in sei giorni. L’ultima è stata una delle più semplici, la semifinale dominata per 6-1 6-2 contro la ventenne ceca Dominika Salkova, che nutriva buone ambizioni e invece è riuscita a tenere in campo la rivale solamente per 59 minuti, nei quali di battaglia ce n’è stata gran poca. Avanti sin dal primo game, la Juvan ha mostrato un tennis più efficace e anche più solido, comandando gli scambi e facendo pesare tutti gli errori dell’avversaria, apparsa visibilmente tesa e incapace di riproporre il livello di gioco che venerdì le aveva permesso di eliminare la numero uno del seeding Darja Semenistaja.

Julia Grabher, invece, in semifinale ha fermato il cammino dell’altra qualificata dal nome pesante, la statunitense Katy McNally, incantando il tantissimo pubblico presente con un fisico tirato a lucido e un tennis che pare costruito ad hoc per la terra battuta. Perché sa usare la pazienza ma anche accelerare, sa giocare coi piedi lontani dalla linea di fondo ma anche avvicinarsi e far male con soluzioni di fino. Un mix che ha creato grandi difficoltà all’americana, con la quale curiosamente condivide il miglior piazzamento in carriera, al numero 54 Wta. Costretta a inseguire sin dall’inizio, la giocatrice dell’Ohio pareva aver riaperto la partita quando nell’ottavo game del primo set ha impattato sul 4-4, recuperando il break concesso in precedenza. Ma un nuovo allungo della rivale le è costato caro, così come i problemi di stomaco (aggravati dal gran caldo) che col passare dei minuti l’hanno debilitata sempre di più, fino a costringerla a gettare la spugna sul 3-1 per l’avversaria nel secondo set. Domenica la Grabher andrà a caccia del diciottesimo titolo in carriera, mentre la Juvan inseguirà l’ottavo. Fra le due c’è un precedente, datato 2023: vinse agevolmente la slovena ma si giocava in Australia, sul cemento, in condizioni totalmente diverse. Sulla terra del Castello c’è da attendersi una battaglia punto su punto, degna di un evento che si prepara all’ennesimo pienone di una settimana perfetta. Appuntamento alle 10.30, con ingresso gratuito.

In attesa di conoscere la vincitrice del singolare, sabato a Brescia è stato assegnato il titolo del tabellone di doppio: a imporsi la polacca Maja Chwalinska e l’austriaca Sinja Kraus, che in una finale mai in discussione hanno superato per 6-0 6-3 la ceca Gabriela Knutson e la lettone Darja Semenistaja.

RISULTATI
Singolare. Semifinali: Kaja Juvan (Slo) b. Dominika Salkova (Cze) 6-1 6-2, Julia Grabher (Aut) b. Caty McNally (Usa) 6-4 3-1 ritiro.
Doppio. Finale: Chwalinska/Kraus (Pol/Aut) b. Knutson/Semenistaja (Cze/Lat) 6-0 6-3.


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