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Musetti dopo il 6-4, 6-0, 6-4 su Galán: “Dopo Montecarlo ho trovato la fiducia che mi serviva”. Paolini dopo la vittoria su Tomljanovic: “Su questo campo sicura al 100% non mi sento mai” (audio conferenza stampa e video)

28/05/2025 15:53 3 commenti
Lorenzo Musetti nella foto - Foto Patrick Boren
Lorenzo Musetti nella foto - Foto Patrick Boren

Audio conferenza stampa Lorenzo Musetti

Lorenzo Musetti ha analizzato con soddisfazione la sua vittoria nel secondo turno del Roland Garros contro Daniel Elahi Galán, spiegando come sia maturata la svolta che lo ha portato ai vertici del tennis sulla terra battuta. Il toscano, numero 8 del seeding, ha dominato il colombiano con un convincente 6-4, 6-0, 6-4.

“È stata un’ottima prestazione, dall’inizio alla fine. Ho avuto alti e bassi durante il primo e il terzo set, ma non posso lamentarmi del mio livello,” ha dichiarato Musetti in conferenza stampa. “Le condizioni non erano facili oggi, ma sono riuscito a mostrare quello che potevo fare a livello tennistico e penso che sia stato un match eccellente.”
Interrogato sul momento di svolta della sua stagione, Musetti ha individuato un punto preciso: “Forse dopo la finale a Montecarlo, penso di aver avuto un ritorno di fiducia in me stesso e c’era qualcosa in me che avevo bisogno di avere. Erano forse i risultati di Montecarlo.”

Il tennista di Carrara ha poi spiegato come quella settimana monegasca sia stata particolare: “Era abbastanza strano, perché sono riuscito a rimontare dopo essere stato sotto di un set ogni volta. Ed ero molto vicino alla sconfitta ogni volta anche. Quindi penso che dopo, grazie alla routine quotidiana, ho capito un po’ meglio quello che dovevo fare dopo i risultati di Madrid e Roma che hanno un po’ confermato questo passo avanti.”
Sulla percezione che hanno di lui gli altri giocatori, Musetti ha mostrato pragmatismo: “Non so se gli altri giocatori mi guardano diversamente nello spogliatoio, ma sul campo penso che i miei risultati parlino da soli e mostrino che ho il livello per restare, soprattutto su questa superficie. Quindi sì, le cose sono finalmente cambiate.”

Un momento di leggerezza è arrivato quando gli è stato chiesto della finale di Champions League tra Inter e PSG: “Ovviamente sarà una situazione difficile. È un po’ difficile parlare di calcio per me, ma tiferò per l’Italia, tiferò per l’Inter. Penso che abbiano giocato molto bene contro il Barça. Quindi l’Inter. Conosco alcuni giocatori. Cercherò di guardare la partita.”
Sui rapporti tra francesi e italiani negli spogliatoi, Musetti ha scherzato: “Non molto. Forse perché non sono un grande tifoso dell’Inter, in partenza, ma non vedo mai tifosi del PSG negli spogliatoi, quindi in realtà non troppo.”

Paolini dopo la vittoria su Tomljanovic: “Su questo campo sicura al 100% non mi sento mai”
Jasmine Paolini ha commentato con la consueta spontaneità e umiltà la sua vittoria al secondo turno del Roland Garros contro Ajla Tomljanovic, analizzando sia gli aspetti tecnici del match che le emozioni di giocare nuovamente sul Philippe Chatrier, campo che ha segnato alcuni dei momenti più importanti della sua carriera.

“Ajla può giocare molto bene, è complicato affrontarla. A volte piazza dei colpi bellissimi. Cercavo di trovare profondità e di mettere i piedi in campo ma ci sono stati degli alti e bassi nel mio gioco. Ad ogni modo sono soddisfatta lo stesso, perché è sempre bello vincere,” ha dichiarato l’azzurra nell’intervista in campo con Alex Corretja, accompagnando le parole con l’immancabile risata che la contraddistingue.

Riguardo alle sensazioni sul campo centrale parigino, dove ha vissuto momenti indimenticabili, Paolini ha mostrato grande onestà: “Su questo campo sicura al 100% non mi sento mai. Sicuramente rispetto allo scorso anno ho delle sensazioni differenti perché ci ho giocato diverse partite durante il torneo e di nuovo durante i Giochi mentre in passato non ci avevo mai giocato.”

La toscana ha poi sottolineato l’importanza dei ricordi legati a questo campo: “Ho ricordi bellissimi ed è bello essere di nuovo a Parigi, davanti a questo pubblico che fa anche un po’ il tifo per me.” Un riferimento sia alla finale dello scorso anno (persa contro Swiatek) che soprattutto all’oro olimpico conquistato in doppio con Sara Errani, momento culminante della sua stagione 2024.

Parlando delle condizioni di gioco, Paolini ha evidenziato le differenze rispetto ad altre occasioni: “Oggi le condizioni erano più lente e la palla rimbalzava meno, ma mi piace giocare con il tetto chiuso e questo è un campo stupendo.”
L’approccio mentale della numero 4 del seeding rimane quello giusto per affrontare un torneo lungo e impegnativo: “Voglio pensare ad una partita alla volta: è un torneo difficile, ci sono tante giocatrici forti. Un passo alla volta e per adesso vediamo se riesco a giocare bene anche il prossimo turno.”



Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani


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3 commenti

mattia saracino 28-05-2025 20:22

Brava jasmine paolini e Lorenzo musetti.

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Markux (Guest) 28-05-2025 17:08

amo

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Markux (Guest) 28-05-2025 17:08

Grazie a Enrico Milani ho scoperto che in finale di Champions c’è il Manchester City con l’Inter e per me che ano le squadre inglesi è una bellissima notizia.

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