Notizie dal mondo Copertina, Generica

Scacco matto al proprio passato: la nuova strategia di Medvedev per tornare al vertice

20/05/2025 16:56 13 commenti
Daniil Medvedev nella foto - Foto Getty Images
Daniil Medvedev nella foto - Foto Getty Images

L’improvvisa caduta al di fuori della top-10 mondiale ha segnato un problema nella carriera di Daniil Medvedev, aprendo interrogativi sul futuro di uno dei tennisti più originali dell’ultimo decennio. Quel giocatore capace di destabilizzare i migliori al mondo con un tennis alieno – tanto da conquistare il numero 1 del ranking, uno Slam e molteplici Masters 1000 – sembra oggi in cerca della formula perduta.

A pochi giorni dall’inizio del Roland Garros 2025, il russo ha concesso un’intervista al portale Championnat, offrendo uno spaccato della sua attuale condizione tecnica e mentale, tra lucida analisi e cauta speranza.

“Contrariamente a quanto si possa pensare, ritengo che il mio rendimento sulla terra battuta non sia stato affatto negativo”, ha rivelato Medvedev con sorprendente ottimismo. “Ho conquistato vittorie significative contro specialisti della superficie e ho ceduto solo a rivali d’élite nel loro momento migliore. Per rientrare in top-5 dovrò necessariamente iniziare a batterli, ma la strada è quella giusta. I dati statistici confermano un paradosso: negli ultimi due anni il mio tennis sulla terra è stato qualitativamente superiore rispetto a quello espresso sul cemento”.

Il nodo cruciale della crisi di Medvedev sembra risiedere nell’evoluzione che il tennis ha subito negli ultimi anni. Le nuove generazioni paiono aver decifrato quel tennis così peculiare, basato su traiettorie piatte, scelte controintuitive e geometrie disarmoniche che avevano destabilizzato anche i migliori. A questo si aggiunge un fattore tecnico che il russo non nasconde.
“Le caratteristiche delle palle utilizzate nei tornei sono diventate un problema per il mio gioco”, spiega l’ex numero uno. “Nei momenti d’oro della mia carriera costruivo tutto sul contrattacco, soprattutto in risposta. La mia capacità di sfruttare la potenza dell’avversario veniva esaltata da palle veloci, mentre oggi la tendenza alla ralentizzazione mi penalizza, dato che fatico a generare potenza autonomamente”.

Nonostante questo, Medvedev intravede nella difficoltà un’opportunità di crescita: “Paradossalmente, sento che le soluzioni che sto cercando sulla terra battuta potrebbero essere la chiave per ritrovare il mio miglior livello anche sulle altre superfici. Il mio obiettivo concreto è diventare competitivo contro specialisti come Ruud o Musetti, e sono convinto di poterci riuscire continuando su questa strada”.

Al Roland Garros 2025, torneo dove non è mai andato oltre i quarti di finale (raggiunti nel 2021), Medvedev si presenterà senza i riflettori puntati addosso, una condizione che potrebbe paradossalmente favorirlo. Partirà come undicesima testa di serie, un posizionamento che potrebbe portarlo a confrontarsi negli ottavi con Draper, Djokovic, Ruud o Musetti – un esame di maturità che potrebbe segnare il punto di svolta della sua stagione.

In un’epoca in cui il tennis premia sempre più la potenza fisica e l’esplosività atletica, la sfida per Medvedev sarà reinventare la sua unicità senza snaturarla, adattando quel tennis anticonvenzionale che lo aveva reso un enigma irrisolvibile per i suoi avversari. Come un maestro di scacchi che, dopo aver visto decifrate le sue mosse migliori, deve escogitare nuove strategie per sorprendere gli avversari.
Il Roland Garros si trasforma così in un banco di prova non solo sportivo ma anche esistenziale per un tennista che, a 29 anni, si trova a un bivio: reinventarsi o rassegnarsi al declino. E dalla determinazione che traspare dalle sue parole, Medvedev sembra aver scelto senza esitazioni la prima strada.



Francesco Paolo Villarico


TAG:

13 commenti. Lasciane uno!

enzola barbera (Guest) 20-05-2025 20:43

@ zedarioz (#4390114)

Sono gracilini e non reggono piú la distanza. Medvedev per tornare ai vertici, deve trovare qualcuno gli gli levi di dosso 4 o 5 anni. Oggi gli anni di carriera dei tennisti che combattono dure battaglie per restare ai vertici, si è molto ridotti. I primi segni di ruggine a 25-26 anni. Poi, come in tutte le cose, ci sono le eccezioni. enzo

13
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Vae victis (Guest) 20-05-2025 18:53

Scacco matto a se stesso direi. Si parla addosso senza menzionare minimamente il fatto che il suo coach è divenuto oramai uno yes man, un porta prendi ordini che non può più fare una differenza dialettica dentro fuori che costituisce il focus profondo e propositivo che deve contraddistinguere il rapporto giocatore/coach su due piani antinomici che ad un certo punto devono saper unirsi pur nella loro differenza profonda che costituisce l’humus di una sana contrapposizione di ruoli. Oramai il suo coach non assolve più tale compito di attrito attivo e quindi il tutto si sclerotizza improduttivamente in uno sterile soliloquio a due. Inutile girare intorno al problema buttandolo sotto il tappeto, dietro l’angolo, caro Danilo.

12
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Taxi Driver
zedarioz 20-05-2025 18:37

Scritto da Markux
Non genera potenza e con le palle lente del Circuito attuale uscirà presto dalla TOP 20.

Penso che Sinner dovrebbe sostenerlo nella battaglia per tornare a palle decenti e performanti…
Daniil forse il meglio l’ha dato. Anche se sta cercando di reagire e altri 2/3 anni al top li può fare. Ma ha speso tantissimo in questi anni per sostenere il suo gioco.

11
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
zedarioz 20-05-2025 18:33

Scritto da italo
a mio parere nn ha le caratteristiche tecniche per giocare bene sul rosso e neppure il fisico.
Molti hanno sviluppato una muscolatura migliore: perchè lui ( ma anche Rublev) sono rimasti mingherlini e non hanno lavorato su questo aspetto??

Rublev è un toro. Medvedev un maratoneta che schiantava anche fisicamente Sinner costringendolo a scambi infiniti. Poi Jannik è cresciuto fisicamente e tecnicamente e ha preso il sopravvento. Ma dire che Rublev e Medvedev non hanno il fisico è una bestemmia.

10
Replica | Quota | 2
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Losvizzero, Taxi Driver
Kenobi 20-05-2025 18:24

Questo commento è invecchiato bene 🙂

Scritto da Kenobi
Ma se Medvedev si reinventasse terraiolo?

I motivi sono piuttosto semplici, è un grande palleggiatore ma non riesce più ad essere competitivo su duro, ha una possibilità su terra.

9
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Taxi Driver
Bel Fusto (Guest) 20-05-2025 18:13

Secondo me non ha ancora finito la sua carriera, ci potrebbe riservare delle sorprese.
Di sicuro ha un gioco molto meno noioso di molti giocatori che sono nella top 5 attuale e che tirano sempre e solo forte e sulle righe.

8
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Taxi Driver
Losvizzero 20-05-2025 18:10

Quindi ancora niente cambiamenti alla racchetta. Anni di carriera buttati

7
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Taxi Driver
giallu 20-05-2025 17:50

Come ogni buon russo la matematica è la matematica. Adoro quest uomo. Tanti auguri Danii!

6
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Taxi Driver
Taxi Driver 20-05-2025 17:41

È cotto come un cappone in formo il giorno del ringraziamento.

Djokovic
Tsisipas
Medvedev
Rublev

Finiti, sono in giro solo x intascarsi gli ultimi milioni x erigersi la Piramide d’Oro su Marte

5
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: il capitano
Pier no guest 20-05-2025 17:31

Ritorna all SAT: guardare la palla,girarsi,piegarsi,colpire…..Daniil! Non incrociare le gambe che poi per sciogliere il nodo tiri parolacce! E non saltare! Mamma che storto ascolta una buona volta!
Oddio…storto e pure n.1 sei stato…accontentati va’!

4
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
El remero nervioso tiene más culo que alma… (Guest) 20-05-2025 17:26

Scritto da italo
a mio parere nn ha le caratteristiche tecniche per giocare bene sul rosso e neppure il fisico.
Molti hanno sviluppato una muscolatura migliore: perchè lui ( ma anche Rublev) sono rimasti mingherlini e non hanno lavorato su questo aspetto??

Okkio perché qualcuno, dal suo divano sfondato, sosteneva che il mirlenghino Jannik non avrebbe potuto mai vincere nulla figuriamoci uno Slam… 🙂 🙂

3
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Markux (Guest) 20-05-2025 17:21

Non genera potenza e con le palle lente del Circuito attuale uscirà presto dalla TOP 20.

2
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Taxi Driver
italo (Guest) 20-05-2025 17:12

a mio parere nn ha le caratteristiche tecniche per giocare bene sul rosso e neppure il fisico.
Molti hanno sviluppato una muscolatura migliore: perchè lui ( ma anche Rublev) sono rimasti mingherlini e non hanno lavorato su questo aspetto??

1
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Taxi Driver