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Cameron Norrie sul calendario ATP: “Non sei obbligato a giocare tutto, la gestione dipende da ciascun tennista”

20/12/2025 18:33 9 commenti
Cameron Norrie nella foto - Foto Getty Images
Cameron Norrie nella foto - Foto Getty Images

Dopo una stagione fatta di alti e bassi, Cameron Norrie è riuscito a rimettere in carreggiata il proprio 2025 nella seconda metà dell’anno. Attualmente numero 27 del ranking ATP, il britannico sarà testa di serie all’Open d’Australia e guarda al 2026 con fiducia, forte del buon livello espresso negli ultimi mesi della stagione appena conclusa.

In un’intervista concessa al Daily Mail, Norrie ha parlato apertamente delle critiche rivolte al calendario ATP, sottolineando come la gestione degli impegni dipenda in larga parte dalle scelte individuali dei giocatori. «Puoi scegliere il tuo calendario. È possibile godersi il tennis anche mentre si compete», ha spiegato, invitando a una lettura meno rigida del fitto programma del circuito.

Il britannico ha raccontato come il vero punto di svolta del suo 2025 sia stato soprattutto mentale. «A inizio anno stavo cercando di forzare troppo le cose. Pensavo di essere pronto per rientrare subito in top 50 o top 30 e mi mettevo addosso una pressione enorme su ogni partita, invece di scendere in campo e lasciare che le cose accadessero. Sapevo di avere il livello, ma avevo bisogno di fare un passo indietro. La cosa più importante era tornare a divertirmi giocando a tennis».

Quel cambio di prospettiva si è rivelato decisivo anche nei risultati. Dopo aver raggiunto le semifinali a Ginevra, Norrie ha disputato un buon Roland Garros, fermandosi contro Novak Djokovic, e ha poi centrato i quarti di finale a Wimbledon. «All’improvviso ho iniziato a giocare davvero bene, a godermi la terra battuta, a fare strada a Parigi e poi ad avere un buon Wimbledon. Tutto è partito da quella sensazione di libertà in campo che prima, durante l’anno, non ero riuscito a trovare».

Tornando al tema del calendario ATP, Norrie ha voluto precisare la propria posizione: «È vero che il calendario è lungo, ma spetta a ciascun giocatore decidere quando riposare. C’è sempre pressione, perché vedi gli altri andare avanti nei tornei, ma alla fine ciò che conta è divertirsi giocando a tennis. Ed è quello che ho fatto quest’anno».

Infine, il britannico ha ammesso di aver imparato una lezione importante rispetto al passato: «Non sei obbligato a giocare tutti gli ATP 250. Alcuni 500 e 1000 sono quasi obbligatori, ma puoi comunque organizzarti. Prima cercavo di giocare tutto e portavo il mio corpo al limite. Ho capito che è fondamentale conoscere se stessi, sapere quali tornei ti piacciono e adattare il calendario alle proprie esigenze». Un approccio più maturo che Norrie spera di portare con sé anche nella nuova stagione.



Marco Rossi


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9 commenti. Lasciane uno!

JOA20 (Guest) 20-12-2025 20:50

Scritto da piperFigurarsi che ultimamente si è passati dai 18 ai 19 tornei obbligatori pena 1 zero nei migliori risultati.

Dal 2026 il ranking ATP si basa sui migliori 18 risultati. Obbligatori sono i quattro Slam, gli otto Masters mandatory (escluso Monte-Carlo) e per i Top30 di fine anno (“commitment players” per l’anno seguente) anche 4 tornei ATP500 (di cui uno dopo gli US Open). In realtà l’obbligo degli Slam e dei Masters riguarda solo chi ha la classifica per entrare direttamente in MD (Top100 per gli Slam, Top80 per i Masters da 96 giocatori e Top45 per Parigi la Défense). Alla fine i tornei obbligatori sono 16 per i commitment players e 12 per tutti gli altri

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gisva 20-12-2025 19:30

@ Kenobi (#4537326)

Che ognuno sia spinto al limite, è chiaro, ma bisogna sapersi gestire.
Bisogna iscriversi a tanti tornei, imparare ad allenarsi giocando, modulare gli obiettivi in base ai risultati…
Ma devi saperti gestire, altrimenti non arrivano i risultati.

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gisva 20-12-2025 19:30

@ Kenobi (#4537326)

Che ognuno sia spinto al limite, è chiaro, ma bisogna sapersi gestire.
Bisogna iscriversi a tanti tornei, imparare ad allenarsi giocando, modulare gli obiettivi in base ai risultati…
Ma devi saperti gestire, altrimenti non arrivano i risultati.

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piper 20-12-2025 19:28

Scritto da Kenobi
No, l’ho già spiegato è un’allucinazione.
Possono scegliere Jannik o Carlos, ogni volta che scendono in campo hanno ottime possibilità di arrivare in fondo al torneo, per cui devono scegliere oculatamente cosa VINCERE.
Stessa cosa può fare un tennista ai vertici che rientra da un lungo stop, è molto indietro in classifica, ha già scalato molti punti durante lo stop per cui è tutto di guadagnato.
Sa che ogni volta che scende in campo farà dei punti per risalire ma sa anche che deve riprendere forma ed evitare altri stop, per cui sceglierà il torneo con serenità.
Può scegliere un giovane arrivato nei PRO e disputa il primo anno ATP, sa che ogni volta che scende in campo sarà molto di guadagnato, difenderà solo tornei minori.
MA NON LO POSSONO FARE tutti quei tennisti che lottano per la vetta o hanno da scontare nell’anno in corso risultati importanti, il motivo è semplice.
Nel primo caso si parla di topten ma non hanno nessuna sicurezza di arrivare in fondo ad ogni torneo, ma allo stesso tempo non possono permettersi di saltare i tornei perché fondamentalmente c’è un grande equilibrio in alto e siccome tra essere #4 e #5 o tra #8 e #9 può cambiarti il futuro di uno SLAM, SI GIOCA.
Nel secondo caso i motivi sono simili, tra essere 32tds in uno SLAM e non esserlo passa il nulla e questi ragazzi hanno ancora meno certezze dei topten.
Continuare a dare addosso ai tennisti pensando che sian tutti grulli e che non siano in grado di ragionare e non siano aiutati dal team a farlo, che amino fracassarsi tendini e legamenti è da primati.
Il vero problema è il numero abnorme di tornei , il calendario troppo fitto. Se tu imponi un certo ritmo, un certo numero di tornei aumenti il numero di monte punti ATP in palio e quindi è naturale che a valle avrai questo tipo di problemi.

Figurarsi che ultimamente si è passati dai 18 ai 19 tornei obbligatori pena 1 zero nei migliori risultati.

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piper 20-12-2025 19:23

Scritto da Skater
FINALMENTE UNO CON UN PO DI INTELLIGENZA!!

Come 1? Almeno 2: anche Sinner prima di lui è della stessa idea.

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Kenobi 20-12-2025 19:22

No, l’ho già spiegato è un’allucinazione.

Possono scegliere Jannik o Carlos, ogni volta che scendono in campo hanno ottime possibilità di arrivare in fondo al torneo, per cui devono scegliere oculatamente cosa VINCERE.

Stessa cosa può fare un tennista ai vertici che rientra da un lungo stop, è molto indietro in classifica, ha già scalato molti punti durante lo stop per cui è tutto di guadagnato.
Sa che ogni volta che scende in campo farà dei punti per risalire ma sa anche che deve riprendere forma ed evitare altri stop, per cui sceglierà il torneo con serenità.

Può scegliere un giovane arrivato nei PRO e disputa il primo anno ATP, sa che ogni volta che scende in campo sarà molto di guadagnato, difenderà solo tornei minori.

MA NON LO POSSONO FARE tutti quei tennisti che lottano per la vetta o hanno da scontare nell’anno in corso risultati importanti, il motivo è semplice.

Nel primo caso si parla di topten ma non hanno nessuna sicurezza di arrivare in fondo ad ogni torneo, ma allo stesso tempo non possono permettersi di saltare i tornei perché fondamentalmente c’è un grande equilibrio in alto e siccome tra essere #4 e #5 o tra #8 e #9 può cambiarti il futuro di uno SLAM, SI GIOCA.

Nel secondo caso i motivi sono simili, tra essere 32tds in uno SLAM e non esserlo passa il nulla e questi ragazzi hanno ancora meno certezze dei topten.

Continuare a dare addosso ai tennisti pensando che sian tutti grulli e che non siano in grado di ragionare e non siano aiutati dal team a farlo, che amino fracassarsi tendini e legamenti è da primati.

Il vero problema è il numero abnorme di tornei , il calendario troppo fitto. Se tu imponi un certo ritmo, un certo numero di tornei aumenti il numero di monte punti ATP in palio e quindi è naturale che a valle avrai questo tipo di problemi.

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Skater 20-12-2025 18:50

FINALMENTE UNO CON UN PO DI INTELLIGENZA!!

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+1: MarcoP, sergioat
Vittorio carlito (Guest) 20-12-2025 18:39

Finalmente un tennista sincero.

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+1: sergioat
brunodalla 20-12-2025 18:38

ma rune non aveva detto che erano tutti d’accordo?

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