Sinner implacabile al servizio, doma un ottimo Zverev alle ATP Finals. È in semifinale
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Jannik Sinner vola in semifinale alle ATP Finals, dominante, implacabile col servizio. Sì, non c’è alcun errore di stampa… Il nostro campione nella serata del mercoledì a Torino spegne anzi deprime ogni velleità di un ottimo Alexander Zverev con una prestazione mostruosa con la battuta, per un 6-4 6-3 che gli vale il secondo successo nel girone Bjorn Borg e il sicuro accesso alle semifinali per il terzo anno consecutivo. Sinner ha servizio il 71% di prime in campo vincendo l’83% dei punti, ma in questo caso il freddo computo numerico non minimamente in grado di spiegare quanto abbia performato con la prima palla. Zverev è stato forte, a tratti fortissimo: ha servito l’83% di prime, ha messo pressione dalla risposta e spinto tanto e bene da fondo campo; ma ogni volta che Jannik è andato sotto si è messo alla piazzola della battuta, ha respirato, iniziato il lancio di palla e… arriva la magia. Ace, servizi vincenti, angoli diversi e precisione millimetrica. Ha annullato sette palle break su sette, sei senza nemmeno iniziare uno scambio grazie all’efficacia della battuta. Una forza mentale di un altro pianeta per come sia riuscito a ricavare il massimo in quei frangenti delicatissimi, ma anche in situazioni di 30 pari, vantaggio, ogni volta che lo score scottava. Formidabile la sua coordinazione, la fluidità del gesto, sempre più composto ed efficiente, senza dispersione di forze nel salire verso la palla con una sincronia meravigliosa.
“Sono stato molto efficace con la battuta nei punti importanti” ha detto Jannik a caldo in campo. Se la scorsa estate – e a US Open – il servizio dell’italiano è stato altalenante, beh, in questo finale di stagione e ATP Finals in particolare con la battuta è entrato in modalità “Sampras”, preciso, continuo. Una sentenza. Dopo un inizio un po’ titubante da fondo campo, con Zverev invece partito fortissimo, Sinner ha preso progressivamente fiducia e ritmo con i colpi, prima col rovescio lungo linea e poi anche col diritto. Ha iniziato a costruire scambi sempre più rapidi e ficcanti; e in risposta, partendo da lontano per iniziare lo scambio e rimetterla di là vista la splendida giornata alla battuta anche del tedesco, ha preso fiducia, diventando sempre più insidioso. Da campione, nei momenti opportuni, ha piazzato due zampate micidiali andandosi a prendere di dolce prepotenza i due break che hanno deciso la partita. Chirurgico e vincente.
Sinner ha impressionato per i dettagli. Potrebbe sembrare una prestazione non di alto livello la sua, “normale”, non ci sono stati nemmeno tantissimi scambi e anche lo spettacolo è arrivato solo a fiammate, perlopiù per l’aggressività di Zverev e per come l’azzurro l’abbia respinto con una freddezza da sicario, sempre lucido e perfetto. In realtà, è stata una partita che, sapendola leggere, ha dato l’ennesima conferma della grandezza dell’azzurro. In un match così equilibrato e con un Sasha davvero eccellente per spinta e continuità, ha saputo rompere l’equilibrio a suo favore con poche esecuzioni diverse, scelte con sapienza e applicate alla perfezione. Come quando è andato a prendersi la palla break nel secondo set: dopo aver tirato quasi sempre un diritto di scambio dopo la risposta bello potente al centro, in quella situazione così delicata ha scelto di colpire un diritto più lento e carico; Zverev è stato sorpreso, ha guardato la palla arrivargli più lenta, ha aspettato e così ha aperto tardi e colpito corto… esattamente quel che voleva Jannik, prontissimo a fare due passi avanti e prendersi il punto. O come ha preso il break sul 5-4 del primo set: due schemi identici, con due lungo linea, rovescio e poi diritto, bellissime esecuzioni per potenza misurata, una fluidità d’impatto assoluta a pizzicare le righe o quasi. Fino a quel preciso momento Jannik non aveva quasi usato il lungo linea di rovescio, si giocava prevalentemente al centro, e averlo fatto scientemente in quel passaggio dimostra come sia in grado di cambiare, sorprendere l’avversario e alzare il livello con schemi difficili che lui esegue da Maestro. Una bellezza, magari non facile da cogliere per tutti ma che racchiude l’essenza della sua forza e differenza su tutti gli altri.
Nella serata Sinner ha risposto con meno prepotenza di altri match, ma è anche merito di Zverev per aver servito bene, e anche col diritto il tedesco ha spinto davvero forte sbagliando poco per i suoi standard quando entra con quella potenza. Doveva rischiare tanto Sasha, l’ha fatto e infatti è stato molto vicino a Sinner. Ha avuto più palle break, 7, contro le 4 di Jannik, ma… Sinner ne ha trasformate 2, Sasha nessuna. Sipario. L’italiano ha vinto una partita non facile, da campione. È già sicuro di essere in semifinale, venerdì contro Shelton un altro match per affinare condizione e colpi per il sabato. Jannik è in gran forma. È l’uomo da battere, ancor più se serve così. Al suo tennis costante, pressante, potentissimo e completo, se aggiungi un servizio così devastante nei momenti chiave, per tutti gli altri è solo un gran mal di testa…
Da Torino, Marco Mazzoni
La cronaca
Sinner inizia il suo secondo match alle Finals al servizio. Una prima palla vincente, poi nello scambio Zverev è più preciso, attacca e si porta 15-30. Arriva un Ace al T, 210 km/h, ma Sasha attacca di nuovo con il rovescio e c’è una palla break sul 30-40. Altro Ace, ancora al centro. Terzo “asso”… Braccio bello caldo, ma nello scambio si fa fatica in quest’avvio, non è particolarmente profondo e Zverev entra bene. Un errore col diritto costa a JS una seconda palla break. Ace, il quarto. 1-0 Sinner, avvio non comodo. Sul 40-0 arriva il primo gran vincente di Jannik, una bordata col diritto dal centro, bellissimo impatto. 1 pari. La battuta resta il colpo più efficace per l’italiano, arriva anche un buon rovescio in avanzamento, profondo e preciso, segnali di attivazione (2-1). Molto sicuro Zverev nel suo secondo turno, asciutto e concreto. Jannik all’avvio del quinto gioco va di “smorza” e gli viene un capolavoro, salta in piedi il pubblico. Progressivamente il tennis dell’italiano diventa più intenso e meno falloso, pronto a fare due passi in campo e chiudere lo scambio di prepotenza. 4-3 Sinner, dopo 32 minuti. Zverev è sopra l’80% di prime palle in gioco, così quasi impossibile per Jannik trovare efficacia in risposta, anche perché il tedesco stasera è zero attendista, entra subito con un drive molto consistente e sbaglia poco o niente. 4 pari. Anche Jannik si prende un turno a zero, chiuso con un’altra smorzata perfetta, a punire uno Zverev un po’ dietro (5-4). Il tedesco inizia il decimo game con un errore di diritto, di poco in corridoio. Pressure On? Seconda palla… Jannik risponde da molto dietro, la caccia discretamente profonda e Sasha tira un rovescio appena out. 0-30, punteggio inedito sul servizio di Zverev. Jannik si difende con ordine sul 15-30, corre e rimette palle consistenti, tanto che Sasha stecca un diritto dopo una quindicina di colpi. Due Set Point Sinner sul 15-40! Lungo palleggio sul primo, è Jannik a tirare di pochissimo lungo un rovescio. 30-40. Serve bene Zvevev, la rimanda di là a malapena l’azzurro. Parità. Bravissimo Sinner a risalire il campo dalla risposta e con un lungo linea di rovescio e poi uno col diritto si prende di forza un terzo Set Point. BRAVO! Ancora doppio lungo linea: rovescio, poi diritto e via a rete, a chiudere con dolcezza. Un babà. SET Sinnet, 6-4. Zampata da campione del nostro Jannik, bravo a prendersi un set molto equilibrato contro un Sasha che ha servito l’87% (!) di prime in campo. Non gli è bastato…
Sinner riparte fortissimo col servizio nel secondo parziale, dueAce e una sensazione di controllo del tempo di gioco, forte dal centro del campo, implacabile. Ha una diversa reattività e attivazione Jannik rispetto ai primi 20 minuti di match, adesso è un moto continuo fluido e potente, arriva benissimo sulla palla e scarica tutta la sua maestria in accelerazione. Zverev è costretto a giocare sulle righe o giù di lì per tenergli testa. Molto alto il livello nel terzo game, e Zverev si fa minaccioso… Regge la velocità in scambio Jannik, riesce ad andare sopra e corre benissimo sulla smorzata. 0-30. Attenzione, Sinner sbaglia un diritto banale e siamo 0-40, tre palle break per il tedesco. Perfetto Sinner, due servizi vincenti e sul 30-40 una bordata di diritto dopo un’altra gran prima al corpo. Che rischio sulla volée stoppata… la parabola esce un po’ alta ma è talmente stretta che la rincorsa di Sasha non basta. Ace, il decimo, per il 2-1. Come si è cavato dal buco… Sullo slancio, come spesso capita, JS continua a pestare durissimo in risposta, mette pressione al tedesco (15-30) ma la chance per l’allungo non arriva (2 pari). Nel quinto game Zverev trova un gran vincente col rovescio, esecuzione magistrale, quindi sul 30 pari Jannik riprova la palla corta ma stavolta Sasha intuisce e chiude bene di volo. Palla break sul 30-40… Ace. Che concentrazione, in ogni situazione critica. Segue un servizio esterno preciso e via avanti col diritto nell’angolino. Assalto respinto, 3-2. Altina la frustrazione del tedesco, che si mette in bocca il manico della racchetta per esternare un disagio totale… Sta servendo l’85% di prime in campo, non sbaglia quasi niente, ed è in svantaggio. Zverev perde il primo punto del sesto gioco e va a lagnarsi con l’arbitro per un ledwall che va ko. Polemica risibile. Il pubblico si infiamma per un passante di diritto vincente di Jannik, gli vale un interessante 30 pari con seconda di servizio… Scaltro Jannik ad alzare la parabola sul diritto di Sasha che ci casca proprio dentro e sbaglia malamente. 30-40, ora la palla break è per il pusterese. PERFETTO! Sinner risponde, spinge in lungo linea e butta Zverev nell’angolo, e lo punisce con una smorzata di diritto cross stavolta imprendibile. BREAK Sinner, Black Mamba. 4-2. Zverev non cede, anzi. Entra forte in risposta e provoca due errori di Sinner, 0-30. Che qualità dell’italiano, si difende come un gatto da fondo campo e trova la coordinazione per tirare un rovescio passante raccogliendo la palla in terra, bellissima esecuzione e vincente. 30 pari. Non entra la prima in questo game, e Sasha pressa con grande potenza col diritto. Va prendersi la settima PB del match sul 30-40. Ancora col servizio Jannik si salva. Torna l’Ace, momento ideale per allontanare l’avversario e altre battute eccellenti. 5-2 Sinner. Ormai è accademia, Sinner chiude in bellezza l’incontro per 6-3 con un altro turno di battuta eccellente, e non c’è numero che possa esprimere quanto sia stato bravo a ricavare il massimo dalla prima palla ogni volte che ne ha avuto bisogno. Un Sinner davvero fortissimo. Implacabile.
Jannik Sinner
vs Alexander Zverev 
TAG: Alexander Zverev, ATP Finals 2025, Jannik Sinner, Marco Mazzoni

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Mi unisco volentieri ai peana di celebrazione di questo immenso campione che gli Dei del tennis hanno voluto regalarci. Jannik gioca un tennis straordinario di una qualità e concretezza impressionanti. Chiunque ami il tennis non può non amare Jannik Sinner. Il che non vuol dire che non ci siano altri giocatori straordinari, che giocano un tennis pazzesco, ma restando a Sinner non si può che rimanere ammirati dalla sua immensa classe. Ragazzo straordinario e tennista straordinario.
I fuoriclasse nei momenti critici alzano il livello e Sinner puntualmente lo fa.
Il problema è che Zverev,di contro,non solo non lo alza ma neppure lo mantiene.
In questo è un po’ Musetti ,speriamo il vecchio Musetti,quello attendista,che non prende l’iniziativa o lo fa senza margini perché schiacciato dalla pressione del momento.
Jannik è implacabile,sembra quasi si diverta a farsi avvicinare per poi staccarti con una sola falcata.
Zverev sembra Gerulaitis con Borg ma non deve disperarsi perché è in ottima compagnia, è tra quelli della “Banda Barzotti”.
Ah, perché invece Camporese (che peraltro non ha detto ciò cha gli hai attribuito) è un tuo amico che puoi dargli dell’imbecille?
Tu parti malissimo e se qualcuno ti risponde scendendo al tuo basso livello te ne risenti anche?
Si, corretto. Unico titulo indoor.
Chi è quel genio che prima della partita di Jannik ha inondato il palazzetti con la musica della “Messa da Requiem” di Verdi.
Nella sua profonda ignoranza musicale pensava forse che il “Dies irae” fosse un inno alla vittoria?
@ David (#4521990)
Non mi sembra che ci conosciamo e da come rispondi ti definisci da solo…povero
Qualcuno lo dice a Panatta che sono siamo più negli anni ’70 e che non c’è bisogno di auspicare ogni 2 secondi che Zvevev giochi alla MacEnroe di serve&volley? Il tennis è cambiato…
Ma figurati! Ha deciso, punto. Secondo te uno cambia idea solo perché c’é un vespa che lo infastidisce?
ha detto “se non sbaglio Nadal non ha mai vinto indoor” e poi per mettersi al sicuro ha aggiunto “e comunque mai le Finals”
Leggevo ieri una delle tante patetiche pseudo discussioni tra tifoserie di Jannik e Lorenzo, su chi è più amato, sulle emozioni che suscita Lorenzo che lo si ritrova nel suo tennis e sulla freddezza di Jannik.
Jannik come Carlos ha un bacino di potenziali estimatori molto più grande di Lorenzo perché hanno più visibilità, più vinci e più sei “visualizzato”, quindi è naturale che sia più conosciuto.
La sciocchezza da casual è che Lorenzo dovrebbe essere più amato perché trasmette più emozioni , inoltre il ragazzo lo si vede imperfetto , più vicino a noi, mentre Jannik – parafraso – è un soldatino – , tanto che viene disumanizzato per renderlo antipatico.
In realtà il tennista non è un divo del cinema o il nostro partner , ma soprattutto non si conosce quale è il reale percorso e la vita quotidiana del protagonista.
Può essere che Jannik appaia più metodico ma che nella realtà si alleni meno ore di Lorenzo, o che uno dei due sia sgradevole con i tifosi (è un esempio ) o che Jannik sia sensibile e ciò che traspare è un mezzo di difesa.
Ma che qualcuno venga indotto ad amare o tifare più uno dei due su aspetti che non si conoscono non è ridicolo , è ridicolo il fatto che anche se fossero confermati questi aspetti non c’entra nulla con il tennis giocato.
Seguo il tennis dal punto di vista tecnico , ciò che riesce a fare Jannik è unico, il suono che esce da quella racchetta è unico , come si difende e come ha saputo migliorare il servizio è da ammirare , etc..ma dall’altra parte per aspetti diversi non si può non amare il tennis di Lorenzo , gli strettini, come riesce a fare un vincente nelle situazioni più inverosimili , come è migliorato in questo anno, come soffre e vince,come il servizio migliora costantemente, quel tocco unico a rete, etc..
Ciò che voglio dire è che uno sport e dovrebbe essere il gesto atletico a fare di lui il nostro beniamino non se quando torna a casa si lava le mani.
Qualcuno potrebbe dire : allora Djokovic perché?
Perché Djokovic ha scelto di esporsi continuamente, non manca mai di fare sapere quanto è invidioso , quanto segue le teorie complottiste -,negazioniste , quanto è legato all’ultra nazionalismo serbo, quante frecciate ha per Jannik per l’affare clostebol, quanto mi provoca avversione e repulsione nei suoi atteggiamenti nonostante sia il più titolato dei tennisti.
Ma perché lui ha scelto di non voler essere solo un tennista.
Comunque Jannik ha fatto il suo, ora tocca a Lorenzo.
Jannik lo “schiaccia sassi” che viene dalla montagna….con una faccia da killer,ineffabile,mostruoso…
Sasha annichilito…si dice che andrà in terapia insieme con Daniil…
Il progetto “grande slam” diventa sempre più veritiero e concreto,infatti Darren ci sarà anche nel 2026…
Benzinaio inarrivabile
Semplicemente straordinario…un campione immenso… teniamocelo strettissimo!!!
@ Sax (#4521980)
Ha detto indoor ,cretino che non sei altro
Forse Madrid quando era sul cemento, ma non sono sicuro.
@ Sax (#4521980)
Partita non bella per me.
Nel 2025, se non erro, Sinner ha incontrato 20 volte un top 10 e ha vinto 16 volte.
Se escludiamo Alcaraz, Sinner ha incontrato 16 volte un top 10 e ha vinto 16 volte, per ora.
Ha detto Indoor, non veloce
Eccezionale il nostro Jannik!
E io che pensavo che poteva essere una partita dura…ma quando mai!
E si vola in semifinale…let’s go!
Camporese su Rai 2: “mi sembra che Nadal non abbia mai vinto un torneo sul veloce”….Ahhhhhhhhhh imbecille analfabeta funzionale e gli US open che ha vinto cosa sono???? E lo pagano pure..
” sono contento di aver finito la stagione così POI VEDIAMO COME VA … ”
Cosa vuol dire ” POI VEDIAMO COME VA … ” ?
Poi c’è la Coppa Davis.
Vuoi vedere che se non è stanco la gioca ? Secondo me si.
Fatemi capire … io di tennis non capisco niente.
Ma … dopo la finale degli US Open leggevo che Sinner non ha il servizio. Ma … e adesso invece ha imparato ?
Come funziona ?
dice bene Mazzoni, Jannik una sentenza sulle palle break del tedesco, ormai ha una sicurezza e tranquillità pazzesche nel giocare i punti topici, sempre lucido e non sbaglia le scelte praticamente mai.. che vuoi dirgli, Zverev l’ha salutato ridendo e tutto sommato sereno, come si aspettasse di perdere già in partenza.. Jannik ha ridotto così il numero 3 al mondo e più o meno tutti, specie indoor.. bene così, avanti il prossimo
Ps bello il riferimento a Musetti nell’intervista post match, come sempre un signore Jan
Difficile trovare parole nuove.
Oggi mi viene in mente una sola parola: Tsunami.
6-4 6-3 Al n.3 del mondo.
C’è poco da dire.
Ormai il Perticone non caverà più un ragno dal buco……..
Jannik Sinner… Simply the BEST 😉
Bravo Jannik. Quando serve così dà l’impressione di non poter perdere con nessuno all’infuori di Alcaraz. Il rendimento della seconda mi è sembrato inferiore ai soliti standard comunque