
Raducanu ingaggia Roig come coach


Emma Raducanu ha scelto Francisco Roig come nuovo coach. Lo riporta il quotidiano di Londra The Guardian, le cui fonti affermano che lo spagnolo è in partenza per Cincinnati, dove debutterà al fianco della stellina del tennis britannico, in un’ottimo momento di forma dopo la semifinale a Washington. Roig, 57 anni, vanta una discreto passato da giocatore e soprattutto un lunghissimo periodo a fianco di Nadal, nel suo team per ben 18 anni e dopo il ritiro di zio Toni spesso primo accompagnatore di Rafa nei tornei. Roig ha trascorso il 2024 con Matteo Berrettini, fino all’addio tra i due maturato alla fine della scorsa stagione. Carattere schietto e gran lavoratore, Emma con Francisco proverà a spingere sull’acceleratore per continuare la scalata nel ranking delle ultime settimane.
Raducanu infatti sta vivendo un 2025 più che discreto, finalmente recuperata nel fisico dai mille problemi che l’hanno penalizzata nelle ultime stagioni, e anche più serena mentalmente dopo le brutte vicende dello stalker che la perseguitava pure nei tornei. Ha impressionato la partita giocata da Emma a Wimbledon contro la potenza di Aryna Sabalenka: sfidò la n.1 WTA a viso aperto, riuscendo ad imporre per larghi tratti del match quelle accelerazioni fulminanti che le permisero di stupire il mondo della racchetta e vincere l’edizione 2021 di US Open, diventando a soli 19 più giovane campionessa dello Slam della “grande mela”.
Da quella incredibile affermazione Raducunu trasse gloria (e molti denari…) ma forse quel titolo enorme arrivò fin troppo presto, senza un fisico ancora ben strutturato e un tennis con più di una lacuna. La troppa attenzione mediatica e qualche scelta sbagliata a livello di direzione tecnica hanno interrotto il suo percorso, e gli infortuni (incluse tre operazioni tra polso e caviglie) hanno fatto il resto. Quando sembrava quasi persa per il tennis di vertice, Emma è stata brava a resistere e affidarsi prima allo staff della LTA (la Federtennis britannica) e quindi al connazionale Mark Petchey, che dallo scorso torneo di Miami l’ha seguita in prima persona aiutandola moltissimo a “spogliare” il suo gioco da incertezze e tensioni, tornando a liberare quel braccio di grande qualità che resta il punto forte del suo repertorio.
Pare che Petchey resterà nel suo team come consulente, ma viaggerà poco. È l’ennesimo cambio di coach per la britannica, aspetto questo tutt’atro che positivo, ma vedremo se con il duo Roig-Petchey arriverà anche quella stabilità sempre mancata. Attualmente Raducanu è salita al n.33 in classifica, la sua migliore da moltissimo tempo. Con la forma e determinazione mostrata nelle ultime settimane e magari l’aiuto di Roig, chissà che l’aria per lei magica di New York non la faccia tornare protagonista anche a US Open.
Marco Mazzoni
TAG: Cambio di Coach, Emma Raducanu, Francisco Roig, Marco Mazzoni
Con Roig tornerà a vincere Slam, Emma e’ un gran talento.
Ho pensato la stessa cosa sia per lei che per la Paolini, davvero non mi capacito, ma sicuramente ci sarà un razionale dietro.
Mi scuso per l’Off Topic, ma quanto potrebbe guadagnare un coach di un tennista in Top10 ? E di un Top 100?
È il primo pensiero che è venuto me. Ma non conosciamo, dinamiche, rapporti personali e mille altre variabili che hanno portato le due giocatrici ad abbandonare i loro allenatori/coach storici. Aver cambiato non vuol dire averlo fatto per ottenere di più in termini di risultato. I motivi possono essere mille.
Pensavo la Cepede
Che cagata ha fatto Berrettini….
È vero
Durerà 3 mesi?
Certo che …per una giocatrice accusata di essere stata troppo in copertina e poco sul campo di allenamento (accusa probabilmente gratuita) mettere un’immagine da Instagram anziché sul campo…
@ radar (#4452863)
Più che ingrata ed autolesionista, secondo me è stata una scelta dettata dalla confusione di quanto accadutole 4 anni (se vogliamo anche essere maliziosi, magari è stata anche mal consigliata da figure a lei vicina).
Raducanu poi vinse quello Slam da relativa sconosciuta, si fece notare qualche settimana prima a Wimbledon ma nulla più e quando sei molto giovane ed inesperta come nel suo caso, tendi a commettere scelte poco sensate.
E’ indubbio che si stia piano piano ritrovando, lei stessa ha raccontato di quanto abbia sofferto questo successo: i problemi fisici sono da parte, adesso deve fare lo step in più e per concretizzarlo serve un allenatore di esperienza, augurandoci che dopo i classici periodi di prova non sia tutto fumo e niente arrosto
@ radar (#4452863)
Più che ingrata ed autolesionista, secondo me è stata una scelta dettata dalla confusione di quanto accadutole 4 anni (se vogliamo anche essere maliziosi, magari è stata anche mal consigliata da figure a lei vicina).
Raducanu poi vinse quello Slam da relativa sconosciuta, si fece notare qualche settimana prima a Wimbledon ma nulla più e quando sei molto giovane ed inesperta come nel suo caso, tendi a commettere scelte poco sensate.
E’ indubbio che si stia piano piano ritrovando, lei stessa ha raccontato di quanto abbia sofferto questo successo: i problemi fisici sono da parte, adesso deve fare lo step in più e per concretizzarlo serve un allenatore di esperienza, augurandoci che dopo i classici periodi di prova non sia tutto fumo e niente arrosto
@ radar (#4452863)
Più che ingrata ed autolesionista, secondo me è stata una scelta dettata dalla confusione di quanto accadutole 4 anni (se vogliamo anche essere maliziosi, magari è stata anche mal consigliata da figure a lei vicina).
Raducanu poi vinse quello Slam da relativa sconosciuta, si fece notare qualche settimana prima a Wimbledon ma nulla più e quando sei molto giovane ed inesperta come nel suo caso, tendi a commettere scelte poco sensate.
E’ indubbio che si stia piano piano ritrovando, lei stessa ha raccontato di quanto abbia sofferto questo successo: i problemi fisici sono da parte, adesso deve fare lo step in più e per concretizzarlo serve un allenatore di esperienza, augurandoci che dopo i classici periodi di prova non sia tutto fumo e niente arrosto
@ radar (#4452863)
Più che ingrata ed autolesionista, secondo me è stata una scelta dettata dalla confusione di quanto accadutole 4 anni (se vogliamo anche essere maliziosi, magari è stata anche mal consigliata da figure a lei vicina).
Raducanu poi vinse quello Slam da relativa sconosciuta, si fece notare qualche settimana prima a Wimbledon ma nulla più e quando sei molto giovane ed inesperta come nel suo caso, tendi a commettere scelte poco sensate.
E’ indubbio che si stia piano piano ritrovando, lei stessa ha raccontato di quanto abbia sofferto questo successo: i problemi fisici sono da parte, adesso deve fare lo step in più e per concretizzarlo serve un allenatore di esperienza, augurandoci che dopo i classici periodi di prova non sia tutto fumo e niente arrosto
@ radar (#4452863)
Più che ingrata ed autolesionista, secondo me è stata una scelta dettata dalla confusione di quanto accadutole 4 anni (se vogliamo anche essere maliziosi, magari è stata anche mal consigliata da figure a lei vicina).
Raducanu poi vinse quello Slam da relativa sconosciuta, si fece notare qualche settimana prima a Wimbledon ma nulla più e quando sei molto giovane ed inesperta come nel suo caso, tendi a commettere scelte poco sensate.
E’ indubbio che si stia piano piano ritrovando, lei stessa ha raccontato di quanto abbia sofferto questo successo: i problemi fisici sono da parte, adesso deve fare lo step in più e per concretizzarlo serve un allenatore di esperienza, augurandoci che dopo i classici periodi di prova non sia tutto fumo e niente arrosto
Rimarrà negli annali la sua folle scelta di scaricare lo storico coach dopo la vittoria agli Us Open, ingrata e autolesionista, della serie tirarsi la zappa sui piedi da sola.
Come Paolini che ha salutato Furlan, poi, persi i riferimenti danzano come foglie al vento, un po’ di qua e un po’ di là in balia della corrente, sperando, prima o poi, di ritrovare la stabilità, che, nello sport come nella vita, è essenziale.
Poverina
@ Grimaldello (#4452845)
Solo??
Divoratrice di allenatori…
Consigliato da Carlitos
Beh, direi un’ottima scelta. Non direi che si tratta “dell’ennesimo cambio di coach”. Petchey non faceva il coach a tempo pieno, ha vari impegni, anche a livello giornalistico, per cui non poteva dedicarsi a tempo pieno a seguire Emma. Al torneo di Washington effettivamente non era presente, ma c’era un giovinetto dai capelli rossastri e la barbetta accompagnato da una bionda piuttosto vistosa. Presumo sia lo sparring partner.
Ora con Roig si apre un discorso molto più stabile, e se comunque Petchy continuerà un po’ a seguirla, questo le darà più stabilità emotiva. sempre sperando che i due non si pestino i piedi.
Io penso che l’annata per Raducanu della risalita sarà il 2026,anche se da ora in poi non ha punti da difendere (30 a Seul credo)Questo sarà un periodo di sperimentazione.