
Ufficiale: anche Alcaraz rinuncia al Masters 1000 canadese


Dopo le anticipazioni della stampa iberica, arriva la conferma dal diretto interessato: Carlos Alcaraz ha deciso di disertare il Masters 1000 canadese, quest’anno in scena a Toronto. L’annuncio con il canonico post social, nel quale il talento di Murcia afferma di soffrire di fastidi muscolari che deve trattare per tornare al 100%.
“Dopo molte settimane di competizione senza pause, non sarò in grado di giocare a Toronto quest’anno” scrive Alcaraz, “ho dei piccoli fastidi muscolari e sento il bisogno di recuperare fisicamente e mentalmente per i prossimi impegni. Sono molto dispiaciuto per il torneo e i miei sostenitori canadesi”.
After many consecutive weeks of competition without rest, I will not be able to play in Toronto this year. I have small muscles issues and I need to recover physically and mentally for what comes next. To the tournament and to my fans in Canada I am very sorry, I will see you…
— Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) July 21, 2025
Alcaraz sicuramente punta a tornare al massimo della forma a US Open, visto che lo scorso anno disputò un torneo al di sotto delle aspettative e quindi ha la possibilità concreta di avvicinarsi a Sinner in classifica, con l’italiano invece campione in carica e quindi con una “cambiale” massima, da 2000 punti, da difendere.
Ricordiamo che proprio a New York nel 2022 Alcaraz trionfò nel suo primo Slam in carriera, diventando il lunedì successivo il più giovane n.1 da quando esiste il ranking al computer. Visto il rendimento di Jannik sui campi in cemento outdoor dall’ avvio del 2024, servirà il miglior Alcaraz per scalzare l’azzurro dal trono newyorkese.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Masters 1000 Toronto 2025
Lo zero lo prendi comunque.
Se il #1 e il #2 (DUE, successivo all’UNO) faranno anche la finale di US Open, allora si dovrà parlare dei NewFab-2, inevitabilmente!
Hanno fatto in fretta ad imparare da Djokovic (*-^)
Djokovic-Nadal, da Wimbledon 2011 a RG 2012 si sono affrontati 4 volte di fila in finale
E’ molto presto per dirlo: Alcaraz è un anno e passa (IW) che non ha neanche una finale sul cemento e in questo momento che sia favoritizzimo per un approdo in finale è tutta da dimostrare
Questa estate per Carlos sarà fondamentale proprio da questo punto di vista: deve dimostrare di essere fortissimo anche sul veloce outdoor, superficie sulla quale, dopo gli US Open 2022 ha avuto soddisfazioni parziali (certo due IW, ma pochissimo altro).
questa gente vuol vincere anche se gioca a rubamazzetto, e se non avessero queta mentalità non sarebbero dove sono, per loro giocare tanto per fare non è concepibile, per questo i periodi di riposo sono sia fisici che mentali
Toronto ha fatto un affarone a passare al tabellone a 96…
sono andato a dare un’occhiata e tra il 2011 e il 2012 Djokovic e Nadal hanno disputato 4 finali slam consecutive. Djokovic ha vinto Wibledon, Us Open 2011 e Aus Open 2012 e Nadal ha vinto RG 2012
@ Giovanni Battista (#4443854)
Partecipare a regime ridotto?? Ma come vi vengono?? Hai capito o no che sono il N2 e N1 del mondo?? Si gioca per vincere, si Onorano i tornei, io veramente non capisco…
@ Giovanni Battista (#4443854)
Esatto , guarda come è stato massacrato Sinner dopo HALLE. Sembrava che fosse già finito che i tarli del RG non potessero passare mai
È vero.
Ma, OK che giocare tutti i tornei volendo arrivare a vincerli è un conto, ma, partecipare a regime ridotto, senza spingere al massimo, non sarebbe ugualmente un allenamento?!?
In più prendi confidenza con la superficie e, magari, recuperi qualche punto che tanto perderesti comunque.
Ma forse, non vogliono perdere la faccia?!?
Vietato perdere?!?
Scelta saggia (e forse obbligata) quella di Carlito che, comunque, alla fine del torneo si troverà ad aver recuperato 200 punti, senza correre inutili rischi. Gli appassionati Canadesi se ne faranno una ragione. Adesso le parti si invertono. Prima era Carlito a dover difendere punti, adesso Jannik. Così è il tennis.
Si stanno accorgendo che troppi tornei “sfasciano”. Occasione d’oro per le seconde linee enzo
Essendo mandatory, bisogna presentare una motivazione medica per non partecipare?
La vera novità di questi forfait è che i top player, d’ora in poi, non andranno in certi 1000 se non raggiungeranno un soddisfacente accordo economico con l’organizzazione. It’s business baby.
Nel team di Carlitos prima hanno valutato la scelta con la tecnica del “albero decisionale” ma poi hanno concluso sfogliando la margherita: “Vado o non vado?”.
Evidentemente a Toronto non hanno offerto abbastanza nelle ultime contrattazioni.
Terza finale slam consecutiva tra gli stessi giocatori? In era open quante volte è successo? Comunque la strada è ancora lunga per entrambi, ma sarebbe una curiosità…
Alcaraz ha giocato tantissimo da Montecarlo a Wimbledon, e ha finito con la gamba fasciata, mi sembra molto sensato questo forfait. Idem Nole che ha finito a pezzi Wimbledon. Per Jannik è solo prudenza per non mettersi in condizione di giocare un mese consecutivo che sarebbe rischioso. Anche perché fa molto caldo e c’è poco tempo per recuperare.
Speriamo in un antipasto già a Cincinnati….
Scelta saggia questa volta
Il vero numero uno è un ragazzo umile: non vuole far provare dispiacere all’usurpatore austriaco che furbescamente gli aveva offerto la polpetta avvelenata della rinuncia a Toronto per arrivare più fresco a New York e farlo stancare nel cinquantunesimo stato USA per poi vigliaccamente continuare la sua farsa di bieco approfittatore di una posizione che COME TUTTI SANNO è valida solo per la deficienza artificiale del computer mentre OVVIAMENTE SUL CAMPO il VERO NUMERO UNO è lui
CARLITOS
CHE
O M E T T O
vero ed unico erede del più grande atleta della storia
RAFA IL C A M P E O N
CHE
U O M O
INTANTO L’ESORCISTA A CASA DETU
Exorcizámos te, ómnis immúnde spíritus MAURANTONII ET LOFIASCORUM, ómnis satánica potéstas, ómnis incúrsio infernális adversárii, ómnis légio, ómnis congregátio et secta diabólica, in nómine et virtúte Dómini nostri Iesu + Christi, eradicáre et effugáre a Dei Ecclésia, ab animábus ad imáginem Dei cónditis ac pretióso divini Agni sánguine redémptis +.