
“Bum Bum” Sinner, domina Vukic e vola al terzo turno a Wimbledon


In un’edizione di Wimbledon segnata da un continuo susseguirsi di sorprese, alcune davvero clamorose, abbiamo una certezza: la costanza di rendimento ad alto, altissimo livello di Jannik Sinner. Il n.1 del mondo domina l’australiano Aleksandar Vukic con una prestazione eccellente, sostenuto dal servizio e molto sicuro in tutti i colpi, dalla risposta alla spinta in progressione. Il 6-1 6-1 6-3 è una foto fedele di una partita che si è risolta in una sorta di “allenamento agonistico” per l’azzurro, troppo più forte in ogni settore di gioco. Vukic non ha nemmeno servito bene nei primi due parziali, letteralmente “investito” dalla qualità e quantità delle risposte dell’italiano, che ha vinto 7 game di fila dopo il primissimo break del match. Nel terzo parziale l’australiano ha servito meglio ed ha retto giocando con più efficacia e schemi più razionali, ma sul 4-3 ha avvertito la pressione, ha servito peggio e Sinner non si è fatto pregare andando a prendersi il break che ha chiuso l’incontro. Un filo di tensione al momento di chiudere per l’azzurro, con ben 5 match point non sfruttati (un paio davvero mal giocati). Forse minime scorie negative di un recente doloroso passato…, ma cancellate con un super punto, un passante vincente di diritto che ha sfidato le leggi della fisica, al limite dell’impossibile. La risata seguente al colpo da cineteca ha rilassato Jannik, con due Ace ha chiuso la pratica. Al terzo turno l’avversario di Jannik sarà lo spagnolo Pedro Martinez, vincitore su Navone.
Così Sinner a caldo sul Centre court nell’intervista flash: “Sono molto soddisfatto della mia prestazione perché lui serve bene. Ho cercato di rispondere il meglio possibile. Ho fatto un po’ di fatica a chiudere ma va bene così. Il campo Centrale è speciale, ogni volta qua è eccezionale”. “Ultimo game? Si, mi sono divertito perché l’ho vinto (ride), le partite possono cambiare molto velocemente. Sono felice di aver chiuso col tetto aperto perché le condizioni in quel caso cambiano in modo repentino. In quell’ultimo passante sono riuscito a tenerla in campo, ho avuto forse un po’ di fortuna ma è stato bello così”. “I terzi turni di uno Slam sono partite difficili, lo dimostrano le tante sorprese che ci sono state. Penso di poter migliorare ancora molte cose”.
Oggettivamente non è facile migliorare la prestazione di Sinner di stasera, ma è corretto anche tenere conto della forza e qualità dell’avversario. Vukic è uno che l’erba la conosce e riesce ad interpretarla, ma solo quando è riuscito a servire l’80% di prime palle in gioco (i suoi primi tre turni del terzo set) c’è stata partita. I suoi attacchi sono stati prontamente disarmati dalla potenza e precisione della difesa e contrattacco di Jannik, e in risposta l’australiano è stato quasi nullo. Le rarissime occasioni nelle quali ha avuto chance sono arrivate più per attimi di calo dell’azzurro che sue ottime giocate. Quindi è necessario fare un po’ di tara alla super partita di Jannik, poiché Vukic non l’ha messo poi tanto in difficoltà. Tuttavia, come sempre, a tennis si gioca in due ed è allo stesso tempo indubbio che i meriti di Sinner sono stati enormi e l’hanno portato a dominare il campo.
Il dato forse più significativo nella prestazione dell’azzurro è il rendimento ottimo al servizio: due prime su tre in gioco, vincendo il 69% dei punti ed uno stratosferico 76% con la seconda (22 su 29). Visto che Vukic c’ha provato, è un indice molto interessante di quanto abbia ben funzionato la seconda di Jannik in particolare la palla esterna, una soluzione che da tempo ha migliorato e alla quale si affida spesso quando ne sente il bisogno. Non è stato messo granché sotto pressione dal rivale nello scambio, ma qua il merito è tutto di Jannik, fortissimo nel tirare un primo colpo dopo il servizio molto incisivo, un’apertura di campo che ha messo subito fuori equilibrio il rivale. Parimenti importante per il successo l’efficacia in risposta: sia la sua ormai “classica” pallata molto profonda, nei piedi di Vukic, che qualche rovescio aggressivo direttamente nell’angolo, impatti secchi, precisi spettacolari. In molte occasioni, in particolare nell’allungo mortale tra primo e secondo set, l’australiano è stato come investito da risposte tanto profonde da costringerlo ad un balzo all’indietro appena atterrato coi piedi dal servizio e, senza alcun equilibrio, non è riuscito mai a giocare una palla consistente e abbastanza lunga, venendo sportivamente “sbranato” dalle accelerazioni e pressione di Jannik.
L’azzurro ha provato varie soluzioni: sentendo il margine sul rivale, ha provato schemi di ogni tipo, dai cross strettissimi a massima velocità, a tanti scambi rovescio contro rovescio di un’intensità micidiale. È piaciuta anche la reattività con i piedi di Sinner e gli appoggi sempre più sicuri. Vukic ha rischiato spesso col back per spedire una traiettoria bassa, non facile da rigiocare con forza, ma Jannik è stato splendido nell’abbassarsi sulle ginocchia quasi a toccare il terreno e raccogliere la palla bassa con potenza e controllo. Una bellezza. Ottima prestazione, e pazienza per il minimo di tensione al momento di chiudere. Ci sta. Aver respinto quel momento non facile con una giocata top e senza scomporsi è un colpo di scopa a polvere e scorie. Avanti il prossimo.
Marco Mazzoni
La cronaca
Sinner alza la prima palla del match, è un servizio vincente con il gesso della riga che s’impenna con l’impatto della palla. Poi un Ace, dopo un bel diritto vincente di Vukic. Game a 15 per Jannik, mentre Aleksandar vince il suo primo turno a 30, prontissimo a venire a rete e attento al servizio. Nel terzo game la temperatura sale, e non per colpa del sole calante su Londra. Vukic prende il comando con alcune ottime risposte bloccate. Non fortunato con un approccio di poco lungo sul 15-30, quindi una splendida accelerazione di rovescio gli apre il campo sul 30 pari, e gli vale una palla break. Sinner la annulla con una prima palla al centro molto precisa. Qualche imprecisione nei colpi di scambio, ma Jannik si porta 2-1 quasi solo di servizio. Nel quarta game Sinner cambia passo in risposta. I suoi appoggi sono sicuri, col rovescio disegna il campo. 0-30 e 0-40 con un diritto in corsa che fulmina l’australiano. Fa il pugno verso il suo angolo Jan, ma non sfrutta nessuna delle tre palle break consecutive, stranamente un po’ attendista sulla prima, l’unica dove si scambia (eccezionale la volée di Vukic sulla terza). Non si dà per vinto Sinner, spinge col rovescio e si prende una quarta chance. È quella buona: risposta sicura, comanda dal centro e con un grande angolo di rovescio provoca l’errore di Aleksandar. BREAK e 3-1, che diventa in un lampo 4-1 con un turno di battuta sicuro. Lo strappo ha alzato a dismisura il livello del n.1, se Vukic non serve una prima palla perfetta è l’azzurro a mangiare il campo in avanzamento. Eccellente la frenata sul 15 pari con tocco vincente lungo linea, lo slice di Aleksandar del tutto inefficace. Risponde profonda l’azzurro, gli vale il 15-40 con Vukic impreparato atterrando dopo il servizio. Jannik non perdona, invece il rivale con una riposta che quasi lo colpisce tanto è profonda, avanza e tira una pallata di rovescio ingestibile. Secondo BREAK e 5-1. Segue un altro turno di servizio a zero, rapidissimo nell’esecuzione e nella copertura del campo, per il 6-1. Dopo l’allungo sul tre uno, parziale di 12 punti 1 per l’italiano.
Vukic riparte alla battuta nel secondo set, ma deve crescere nel rendimento del servizio per provare a tenere “fermo” Sinner in risposta. Non ci riesce granché… 15-30 e poi 30-40 con palla break da difendere, con l’ennesimo scambio comandato da Jannik e chiuso con un diritto cross eccezionale per angolo e controllo. Il BREAK, terzo di fila, arriva con un erroraccio di diritto di Vukic, troppa fretta ma del resto l’altro tiene dei ritmi insostenibili. Due prime su tre in campo per Sinner, un dato molto positivo rispetto alle sue ultime settimane dove difficilmente superava il 55%. Un diritto out dell’italiano, ma poco male, con un’altra pallata esterna di servizio lo score segna 2-0, settimo game di fila. Interrompe l’emorragia Vukic, nonostante un doppio fallo e un rovescio passante di Jannik clamoroso (2-1). Jannik è intenso e preciso, altro turno a zero comandando dopo una prima palla sicura, quindi continua a martellare in risposta con Vukic evidentemente stordito, incapace di trovare una chiave per uscire dalla pressione mortale del nostro. Sullo 0-30 ritrova l’Ace, ma nello scambio Jannik è troppo efficace e rapidissimo a correre sul net e chiudere di volo. 15-40, altre due palle break. Mamma mia Sinner…! Risposta con impatto regale col rovescio, Vukic indietreggia per colpire e Jannik avanza e tira un vincente con un anticipo e precisione assolute. BREAK, 4-1. Non c’è partita. Sinner vince a 30 il sesto game, quindi raccoglie gli errori dell’australiano, oggettivamente confuso. Cerca strade irte senza aver possibilità, commette pure un doppio fallo e crolla 0-40. Jannik non si fa pregare: risposta, pressing ed errore di Vukic. 6-1. Solo 6 errori dell’azzurro a fronte di 19 vincenti, ma non c’è numero che tenga. Semplicemente, non c’è partita.
Sinner inizia il terzo set con un altro solido turno di battuta, incluso un Ace. Vukic ritrova efficacia al servizio e vince il suo terzo game dell’incontro. Sente talmente tanto margine Jannik da cercare qualche soluzione diversa, come la smorzata in avanzamento o qualche angolo diverso. (2-1). Aleksandar è più incisivo col servizio, vince due turni di battuta di fila, non era ancora accaduto (2-2). Ma accade di più: un paio di buone risposte dell’australiano, che si ritrova avanti 0-30 e poi 15-40 con un tocco errato di Jannik. Due Palle Break! Bravissimo l’azzurro ad abbassarsi tantissimo sulle ginocchia per raccogliere col diritto uno slice bassissimo del rivale e trasformarlo in oro (30-40); rischia un diritto a tutto braccio Vukic sulla seconda, ma non va. Un po’ di fatica ma 3-2 Sinner. Vukic trova più qualità, e giocate che gli fruttano punti pesanti, e tutto parte da una maggior incisività con la battuta (è passato dal 50% dei primi due set, all’88% di prime in gioco nel terzo). 3 pari. Nel settimo game è la seconda di servizio a sostenere il tennis di Jannik, che chiude il settimo game con un tocchetto sul net (4-3). Ottavo game, cresce la tensione per lo score, tanto che Vukic sbaglia malamente un diritto e soprattutto non entra più la prima di servizio. Jannik non si fa pregare, imbastisce col diritto, guadagna campo e chiude con una volée scolastica a campo aperto. 15-30. Rischia la risposta profonda l’azzurro ma gli esce di una spanna, errore grave visto che era ancora sulla seconda di servizio dell’australiano. Impressionante come Jannik apre l’angolo, un forcing che lo porta a palla break sul 30-40, la prima a favore del set. Corto Vukic, sempre più corto, …profondissimo Sinner, che implacabile si prende il BREAK forzando l’errore del rivale. 5-3, serve per chiudere il n.1. Qualche imprecisione, non sfrutta ben cinque match point (brutti due diritti mal centrate sul terzo e quarto). Dopo un match filato via super liscio, ecco un pizzico di tensione al momento di chiuderla (qualche brutto ricordo ancora presente?). Arriva pure una palla break con una posizione sul campo errata del n.1 che però trova una giocata magnifica in difesa, un passante in corsa con la testa della racchetta che lascia basito Vukic. Il suo sguardo è tutta un programma… Ride Jannik, stempera finalmente la tensione. ACE, gli vale il sesto Match Point. È quello buono: ACE, al centro. Vola il gesso, è finita qua, con un pizzico di tensione di troppo, che non macchia una prestazione ottima.
Sinner – Vukic
TAG: Aleksandar Vukic, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Wimbledon 2025
sara’ di nuovo sinner vs alcaraz in finale.
nessuno e’ al livello di questi due
Nemmeno “pistol” si può più utilizzare.
Visto che “bum bum” e “la bomba” erano già stati accostati ad altri grandi campioni (uno, dello sci), propongo “pim pum pam”.
Credo che sia interessante riportare il parere di Vukic, dopo l’incontro con Sinner…
Appunto Vukic ha giocato contro Alcaraz a Wimbledon nel 2024 e ora contro Sinner nel 2025.
Che differenza tra i due campioni?
La sua opinione:
“Sono sicuramente almeno due livelli sopra tutti gli altri. Ed è piuttosto evidente.
Carlos ti dà più punti gratuiti… puoi tirare un sospiro di sollievo. Jannik, è semplicemente soffocante”.
Però nell’ultimo game credo che Sinner abbia un poco alzato il piede dall’acceleratore!
Ancora un match vinto in 3 set per Jannik senza faticare più di tanto. Avanti così, forza!
E dopo aver volato si “regalano” l’avversario successivo, specie se ha una classifica alta.
Sul risultato non avevo dubbi, mi interessava vedere la condizione attuale di Sinner e mi sembra che stia meglio rispetto al Roland Garros, anche molto piu’ rilassato e tranquillo rispetto ad Halle dove evidentemente c’era il problema Panichi-Badio da risolvere e non c’era tanto con la testa. Non mi spiego altrimenti la sua sconfitta con Bublik.
Jannik – Nole sarà finale anticipata. Alcaraz – Fritz quella dei comprimari.
@ Pippolivetennis (#4427934)
Ma infatti nella mia prima replica ti ho dato ragione su quanto avevi scritto e non c’era bisogno che mi spiegassi ulteriormente il discorso, il mio era solo un appunto anche perché non ho visto giocare gli avversari fin quì affrontati da Alcaraz o possibili che dovrà affrontare, Fognini a parte.
Scusa, non avevo capito.
Io mi sono attenuto alle posizioni ufficiali per rispondere a quell’utente che giustamente chiedeva “par condicio” con Alcaraz.
Sicuramente Fognini ha giocato una partita eccezionale ma attribuire una ipotetica posizione sulla base della prestazione, esperienza, talento (ecc..) apre a una discussione infinita e spinosa. E di cui non voglio far parte.
Si sta parlando di autostrada per Alcaraz, e i suoi sostenitori controbbatono su una autostrada per Sinner.
Ho messo a confronto gli avversari di uno con gli avversari dell’altro, con un dato oggettivo (la classifica) sapendo che: stato di forma, superficie, avversario, momento della giornata, tetto chiuso o aperto ecc ecc rendono la classifica un dato solo indicativo sull’avversario. E non sulla prestazione che hanno fatto o che faranno in futuro.
Ognuno si sarà fatto le sue conclusioni.
Per il resto le partite vanno giocate e vinte.
@ Pippolivetennis (#4427931)
Fognini è n° 138 del ranking ma quello che intendevo è che non mi pareva che avesse giocato contro Carlitos come se fosse in quella fascia ma molto più su.
Non so, ho preso i dati su diretta.it. Potrei aver copiato male? Forse…
ma se non ha giocato da 138 non penso che la posizione fosse molto distante..
Corregi pure, è giusto mettere quella esatta..
…ma non era Jim Courier?
Personalmente propongo BANG BANG Sinner, sia per le fucilate che spara per l’appellativo di “malavitoso” (o qualcosa del genere) affibbiato da Roddick.
Ma il tabellone di Sinner non era complicato??? 😆
Vediamo se anche stavolta escono tutti i suoi avversari più temibili, vince tutte le partite 3-0, per poi perdere contro il più forte.
Non è stato solo Bum Bum, ma ho visto diverse discese a rete, palle corte, etc…
@ Memento (#4427793)ma non rompere le palle
Il punto principale è uno: il ranking a Wimbledon, in un torneo in cui sono saltate 19 teste di serie su 32 nei primi due turni, è irrilevante.
Ed inoltre, Fognini è nettamente superiore a qualità e talento rispetto ad un Nardi che non guarda l’erba nemmeno dal divano di casa sua.
Tarvet è un giovane che, se si giocasse solo su erba tutto l’anno, starebbe costante nei primi 50 del mondo e la sua classifica è assolutamente non veritiera considerando che non giocava da circa un anno nel circuito Atp!
Su Vukic invece, meglio stendere un velo pietoso, dal momento che il suo 2025 è alquanto pessimo…
Il terzo turno? Beh, Martinez non si commenta nemmeno su erba (penso non valga nemmeno i top 300 su questa superficie), al contrario di uno Struff che è un giocatore molto ostico, dotato di gran servizio ed ottimo gioco a rete. Inoltre, in tutti i precedenti, ha dato filo da torcere ad Alcaraz (nel 2022, l’ha portato al quinto sempre a Wimbledon e poi è stato sconfitto due anni di fila a Madrid sempre al terzo set).
Purtroppo di tennis bisogna capirne per poterne parlare e scrivere, ed il guaio principale di Jannik Sinner è aver portato troppi calciofili nel nostro sport preferito.
@ Pippolivetennis (#4427846)
Vero ma ilFognazzo non ha giocato da 138.
@ giumart (#4427883)
Come l’hai soprannominato Carlitos mi ha steso.
Consolati con il megatabellone di Alculaz.
Se continui così ti verrà un’ulcera gastrica.
hai dimenticato Cobolli
partita che non poteva dire niente e non ha detto niente, però una buona percentuale al servizio, va visto se la manterrà anche nei turni più complicati, al rg è stata bassa sempre e in finale poco sopra il 50 quindi questo è confortante; coi sè e coi ma non si fa la storia ma credo che il sinner di prima della sospensione avrebbe vinto anche il rg
Struff, Rublev e Mannarino sono erbivori.. gli avversari di Sinner no
Vukic era il più forte dei primi 4 quattro avversari di Sinner ed Alacarz, ed è quello che ha fatto meno giochi… cosa significa cio?
Tabellone davvero molto molto debole. Di meglio non poteva avere.
Nardi vale molto poco, Vukic è Vukic, Martinez lasciamo perdere… poi magari trova Ofner e LOL.
Se va avanti, lo guardavo prima, un pó di rischio ci sarebbe con Shelton. È capace di giocate pazzesche, a mio avviso ha un estro al livello diAlcaraz e sappiamo bene che al nostro bum bum non vanno giú i giocatori estrosi.
Questo tutto sulla carta, ovviamente, perchè magari Shelton lascia le penne altrove e ai quarti festeggiamo con l’ amico Sonego.
@ Tommaso (#4427799)
peccato per quell’unica sconfitta, a Parigi, che pesa più di un macigno
@ Volevo la Wip (#4427829)
Magari ci facesse il piacere di tacere..
Sinner
Nardi 95
Vukic 93
Martinez 52
Dimitrov/Ofner 21/165
Alcaraz
Fognini 138
Tarvet 733
Struff 125
Rublev/Mannarino 14/124
Anche al RG era dai tempi di Nadal che nessuno arrivava in finale senza aver per
Sino alle semi per Sinner e Alcaraz sono solo allenamenti… se non ci fosse ancora in gioco Nole direi fino alla finale.. capisco la scaramanzia, ma fra quei due e il resto della truppa oggi c’è obiettivamente un abisso
A ciance non ti batte nessuno
No, ma cosa mai hai scritto.
Questo X i Sinneriani e’ un tabellone durissimo.
Pedro Martinez al terzo turno.
Agli ottavi al massimo troverebbe il vecchio Dimitrov.
Rob de matt
Genio
Magari se ci fai la gentilezza di pubblicare anche quello di Alcaraz!
Scusate redazione, l’unica cosa che stona di tutto l’articolo è il “BumBum Sinner”d
Bum Bum era un altro.
Cercate un altro nomignolo.
Sinner è Sinner e Bum Bum non c’azzecca pe niente…
Dobbiamo cercargli un nomignolo originale e non riciclare quello di Becker
Ma non era Bum-Bum Becker?
Apro la home page e scorro i titoli: Sinner vola al terzo turno, Sonego vola al terzo turno, Cocciaretto vola al terzo turno, anche Djokovic vola al terzo turno, e persino Darderi, per la prima volta, vola al terzo turno.
Con tutti questi “voli”, mi auguro almeno che questo terzo turno abbia una pista di atterraggio bella ampia.
Sinner ed Alcaraz vincerebbero contro tutti questi del circuito pure se je dai il tamburello al posto della racchetta e ji fai bere tre pinte di Guinness la sera prima del match…
Non cè più storia, come quando correva Bolt…stessa cosa, altro pianeta, altro alieno
Parole sante!!!
Solo Roger nei primi due turni ha concesso meno game di jannik 9vs12. Ultime 23 partite degli slam 22v 1 persa numeri da et.
È anche migliorato nella volée! Ne ha fatta una e vincente! 100% di resa!
E non ha voluto infierire…
Un po’ come Alky col Fogna…
nardi
vukic
martinez
dimitrov/ofner
il terrificante tabellone di sinner verso la semifinale sembra più un challenger
Ottimo essersi anche tolto un po’ di tensione superando quella piccola difficoltà nel finale. Dopo quel colpo magico, non un caso che siano arrivati due aces.
Altro passo in avanti.
Tanto il favorito è l’altro.
Noi ci teniamo il nostro e pensiamo un passo per volta.
Testa china, pedalare e testa al terzo turno.
Forza ragazzo, tu procedi coi fatti e le chiacchiere lasciale agli altri.
Non è mai facile vincere farlo poi in 3 set contro un tennista ex n 48 un anno e mezzo fa, ora comunque top 100, e che agli Australian è arrivato al terzo turno è un bel segnale. Bene, avanti così .
quelli che cianciavano di tabellone difficile
Ottimo Jannik e ora sotto con Martinez al terzo turno.
Sinner batte Vukic 18 a 5.
Bene cosi, altro buon allenamento e poche energie perse, avanti il prossimo