
Wimbledon: troppi alti e bassi, Berrettini lotta cinque set ma esce di scena, battuto da Majchrzak


Non il ritorno che sognava Matteo Berrettini nel torneo a lui più caro, dove nel 2021 è arrivato a due set da diventare il primo italiano a vincere i Championships. Purtroppo il romano all’esordio a Wimbledon 2025 ha mostrato solo sprazzi del suo miglior tennis, quello terribilmente potente e aggressivo e sostenuto da un servizio che provoca il mal di testa a tutti gli avversari. Berrettini ha lottato con tutto quel che aveva dopo l’ennesimo lungo stop per un problema muscolare sofferto tra Madrid e Roma, è stato in campo per cinque set ma ha ceduto al polacco Kamil Majchrzak col punteggio di 4-6 6-2 6-4 5-7 6-3 al termine di 3 ore e 7 minuti di tennis a sprazzi, con troppi alti e bassi e soprattutto una negatività fin troppo evidente che sicuramente ha aiutato l’avversario a riprendersi da alcuni passaggi non facili. Matteo ha stranamente – per i suoi standard e qualità – giocato male in fasi importanti, in particolare ha sprecato un break di vantaggio in un terzo set nel quale era andato evidentemente sopra all’avversario, per spinta ma anche per personalità. In diverse imprecazioni ha esternato tutta la frustrazione per la sua prestazione, non all’altezza della sua classe, ma visto il lungo stop e l’assenza totale di partite da diverse settimane era scontato che non sarebbe stata una passeggiata. La sconfitta è venuta per un calo fisico comprensibile, per il non esser riuscito a tenere alta la concentrazione e quindi il livello del servizio e della spinta, ma anche per la difficoltà nel gestire questi momenti “no”, incapace di ritrovare il giusto impeto e forza per reagire, finendo in un grigiore che ha pagato a caro prezzo.
Bravo è stato Majchrzak a crederci e giocare un tennis pulito, scolastico ma molto efficace nel mettere in difficoltà l’azzurro sul rovescio e pressarlo appena possibile. Il polacco è stato davvero un fulmine a coprire il campo con leggerezza ed appoggi eccellenti, ed è complessivamente un tennista con buone qualità (stoppato da una brutta faccenda di un integratore incriminato con un ban di 13 mesi), ma ha anche precisi limiti di sensibilità e anche personalità. Berrettini in vari passaggi chiave non è stato aiutato dal servizio ma in generale ha prodotto un tennis più a fiammate che altro, segnale di quanto la sua prestazione sia stata penalizzata da una negatività eccessiva, aggravata dalla mancanza di competizione che gli ha fatto vedere tutto nero quando in fondo non lo era affatto. È la sua prima sconfitta al primo turno a Wimbledon, un’uscita di scena amara perché quando Berrettini ha servito con numeri discreti ed è stato attivo, focalizzato e presente, è parso superiore all’avversario e non di poco. Tuttavia la lunga assenza dai tornei è un fattore da considerare e che ha avuto alla fine un peso importante nella prestazione. Terribile il parziale subito in apertura di quinto set dopo aver vinto il quarto: 12 punti a 0 per Majchrzak, un cazzotto nello stomaco che ha deciso l’incontro.
La partita poteva prendere tutt’altra piega se Matteo non fosse crollato al servizio a metà del terzo set, un calo quello inspiegabile perché poi nel quarto è ripartito con ancor più vigore e qualità. Alti e bassi, forse per cattive sensazioni e l’incapacità di gestire lo stress di una partita che non girava come voleva e sperava. Ogni qual volta Majchrzak è riuscito a rispondere in modo aggressivo, guadagnare campo e spostare Berrettini si è preso un vantaggio enorme. Forse Matteo in quei passaggi ha rallentato fin troppo: diritto contro diritto era evidente che l’azzurro avesse un netto vantaggio, ancor più quando la velocità saliva al massimo; allora invece di rallentare col back per proporre palle basse, che quasi sempre il polacco rimetteva con passi sicuri, poteva esser utile andare dritto per dritto alla massima velocità senza cercare le righe, ma portare l’avversario fuori ritmo. Probabilmente Berrettini non se l’è sentita, ma questa tattica gli ha fruttato moltissimo in carriera e oggi è stata ben poco utilizzata. Alla fine per vincerla era necessario servire meglio e tenere un’attitudine più positiva. Peccato perché a Wimbledon Berrettini è sempre un giocatore speciale, e non solo per noi italiani.
Marco Mazzoni
La cronaca
Majchrzak scatta molto bene dai blocchi, buon turno di servizio e quindi lavora ottimamente la palla col diritto alternato al rovescio in back, una rasoiata bassa che sposta Berrettini e che non è facile da rigiocare profonda. Si prende una palla break il polacco sul 30-40 ma l’accelerazione col rovescio gli esce in corridoio. Il romano salva anche una seconda palla break col servizio, non gioca da Roma e si vede la ruggine in certi passaggi e solo giocando la si gratta via. Col servizio è 1 pari. Majchrzak si appoggia bene sulla palla veloce di Berrettini e il suo movimento sul campo è eccellente. Molto più agevole il secondo turno di Matteo, con il diritto che inizia prendere ritmo (2-2), quindi in risposta approfitta di un doppio fallo di Majchrzak e col back arriva a 15-40, con le prime chance per allungare. OK la seconda: meravigliosa sbracciata col diritto inside out da sinistra, la sua “piazzola” favorita dove può diventare imprendibile. BREAK, avanti 3-2 e servizio Berrettini, bravo a consolidare il vantaggio con un altro buon game al servizio, per il 4-2. Praticità, questo il mantra, tirare forte con medio rischio e al momento funziona. Anche nell’ottavo game dove Matteo concede il giusto allo spettacolo è terribilmente efficace. 5-3. Tutti in piedi nel nono game, passante in corsa clamoroso di Berrettini col diritto, controllo e potenza. Dal 15-30 però la chance del doppio break non c’è, 5-4. Nessun problema a chiudere il set 6-4, servizio e diritto non tradiscono. 80% di prime palle in gioco per l’azzurro e la sensazione di discreta libertà nei movimenti, anche in spinta.
Il secondo set scatta sull’inerzia del primo, ma nel quarto game arriva una brusca cesura. Berrettini è più incerto, commette il secondo fallo di piede del match (la chiamata è elettronica) e sbaglia qualcosa di troppo col diritto. Annulla una prima palla break con la battuta, ma l’affondo del polacco sulla seconda non è rimessa in gioco da Matteo, che subisce un BREAK che manda Majchrzak avanti 3-1 e poi 4-1 con un turno di servizio perfetto. Berrettini ritrova efficacia con la battuta e si porta 4-2, ma stenta rispondere con la necessaria qualità per aprire un varco nella fortezza del rivale, che vola 5-2. Purtroppo Matteo incappa in un altro pessimo turno di battuta, con un errore col diritto e poi uno smash totalmente mal centrato, vola in tribuna e gli costa tre set point sullo 0-40. Bellissimo come l’azzurro annulla il secondo, una fiera del back di rovescio, di tutto e di più. 30-40, ne resta uno. Via anche questo, con una risposta steccata che comunque Berrettini riesce a gestire. Purtroppo un doppio fallo gli costa il SP #4. Male, col diritto trova solo la rete, 6-2 Majchrzak. Un calo netto del romano, incappato in troppi errori (13) e sceso anche nel rendimento della battuta, calo soprattutto mentale. Nel secondo set, quello solido e preciso è stato il polacco.
Il terzo set scatta con Majchrzak ma è Berrettini a trovare il colpo ad effetto, un super passante col diritto vincente. Ha bisogno di riaccendersi dopo un secondo set scivolato via male. Non arriva la chance di break, ma ritrova un bel turno di battuta, sicuro e rapido, poi Matteo si rimette a pressare con la risposta, e si porta 0-30. Con un bel back di rovescio sul diritto non così stabile del rivale, palla bassa che provoca l’errore di Majchrzak, ecco 15-40. Ecco le chance di break. Non le gioca bene, la seconda in particolare con una risposta povera di contenuto. Majchrzak si salva, 2-1. Anche nel quinto game il polacco va sotto al servizio, 0-30 (ottima la smorzata di Matteo). Kamil si butta a rete ma combina un disastro sotto un passante non difficile, 0-40, tre le chance per Berrettini. Con un diritto pessimo Majchrzak cede il turno di battuta a zero, un BREAK che manda avanti Berrettini 3-2 e servizio, come nel primo set. L’allungo è una scossa positiva per l’azzurro che vince a zero il game successivo, pure con un siparietto con l’arbitro, pensava fosse “let” il suo servizio. 4-2, molto più sicuro, sciolto e offensivo Matteo rispetto alla versione trattenuta e fallosa del secondo parziale. Da manuale l’attacco col back di rovescio “classico” di Berrettini che provoca il lob lungo del rivale, e 15-30. Ancor più bello il tocco vincente con la punta della racchetta in recupero sulla palla corta, e ottima la frenata. 30-40, chance del doppio break. Rischia un diritto potente Berrettini dopo aver costruito, ma gli esce di poco. Sul 4-3 arriva improvviso un calo, sbaglia due diritti e poi un rovescio in contenimento gli scappa via. 0-40, Un altro errore col rovescio, sotto una risposta del polacco aggressiva. Nessun aiuto col servizio e un Contro BREAK che rimette il set in equilibrio sul 4 pari, con un buco totale dell’italiano quando pareva in controllo. Il momento no continua anche in risposta, errori e fretta, col sorpasso di Majchrzak sul 5-4. Nemmeno il servizio aiuta Matteo in questa fase, mentre Kamil è aggressivo e si fa trovare pronto, portandosi 15-30 e poi 15-4o grazie ad un nastro beffardo… Due set point per il polacco. Berrettini annulla il primo con il servizio, ma sulla secondo Majchrzak si butta avanti dopo una risposta mal centrata che manda fuori posizione l’azzurro, e il tentativo di passante col back di Berrettini non passa la rete. Da 4-2 avanti, Matteo subisce 4 game di fila (e due break) per il 6-4 Majchrzak.
La delusione è evidente sul volto di Berrettini al cambio di cambio, ma rientra bene in partita colpendo molto bene un diritto e non sbagliando più niente, con un nastro fortunato (per una volta!) sul 30-40 che gli vale un BREAK immediato, 1-0. L’inerzia pro-Berrettini dura poco: Majchrzak indovina un paio di buone risposte e un taglio di Matteo non altrettanto. Scivola 15-40 l’azzurro, ma è bravo a tenere prima con un tocco d’istinto col rovescio dopo il servizio, e poi un Ace. Assalto respinto e 2-0 Berrettini. Dopo i fuochi d’artificio, il set scorre sui game di servizio, con la prima palla dell’italiano tornata a luccicare e sostenerne il gioco. Nonostante due Ace, non facile il sesto game per Berrettini, meno rapido con i piedi a cercare la palla e più falloso col diritto. Arriva anche un altro fallo di piede e sguarda sconsolato la riga l’azzurro… però che reazione! Trova un passante assurdo con il polso di rovescio venendo dall’altro lato del campo. Colpo del match, che controllo! 12 punti per il 4-2 Berrettini, ma alti e bassi importanti con momenti top e poi fasi dove è più bloccato e poco incisivo. Majchrzak è più regolare, martella con servizio e rovescio, resta in scia con un turno immacolato (4-3). Sorride amaro, non felice della sua prestazione che sottolinea anche con una battuta auto ironica, ma gioca un gran bel turno di battuta e si porta 5-3. L’azzurro serve per il set sul 5-4. Purtroppo la prima palla non lo aiuta e Majchrzak copre benissimo il campo, un fulmine nell’accelerare col diritto anche su palla bassa. 0-30. Ancora il tocco di rovescio a una mano sulla risposta aggressiva del rivale aiuta Matteo, ma la prima palla è scomparsa… Un diritto malamente affossato a rete, lento nel far spazio alla palla correndo a sinistra, gli costa il 15-40. Niente, un game totalmente senza servizio e sulla palla break il tentativo di rallentare non funziona, è troppo veloce il polacco nel correre e anticipare. BREAK Majchrzak, purtroppo 5 pari. Caos in campo: prima una pallata col diritto, di pura rabbia, di Matteo, quindi il polacco commette il vero gratuito col diritto. 0-30. Disastro di Majchrzak sotto rete, su di un tocco nemmeno così buono del romano, e 0-40. Altro errore, stavolta col rovescio, che brutto game per il polacco. BREAK Berrettini, ha altra chance sul 6-5. Finalmente sul 15 pari arriva un bel servizio slice, preciso, perfetto a scardinare la risposta del rivale, poi una gran pallata col diritto, dinamico nell’arrivare sulla palla. 40-15, due set point. ACE! N.19, ottavo nel set. 7-5 Berrettini, si val al quinto. Ancora alti e bassi ma meno errori e meglio alla battuta.
Majchrzak inizia al servizio, vince il game a zero e può fare corsa di testa. Berrettini invece non trova aiuto dal servizio e sbaglia per primo in scambio, 0-30. Bravo il polacco a guadagnare campo e buttarsi sul net, dove chiude bene di volo dopo aver sballottato da tutte le parti Matteo. 0-40. Altro scambio fotocopia, la prima palla non punge mentre la risposta del polacco è ottima, gli dà il tempo di gioco e Berrettini sbaglia di rovescio. BREAK, dolorosissimo, a zero, e 2-0 Majchrzak. Impietoso lo score, 3-0 Majchrzak con parziale tremendo di 12 punti a 0 nel quinto set. Lento Matteo, spento con le gambe e spuntato al servizio. Finalmente l’azzurro si sblocca, vince un game (anche lui a zero), ma siamo sull’orlo del precipizio, è indispensabile trovare un jolly in risposta. E nel quinto game non arriva, Majchrzak è rapidissimo in campo, due spanne più di Berrettini che ormai si affida più alla giocata ma è soprattutto il suo “mood” negativo a non aiutare. 4-1 Majchrzak. Torna l’Ace, il ventiduesimo, per Matteo, per il 4-2. Purtroppo il polacco fila via come un treno sui binari, gioca pulito, concreto, non inventa niente ma lo fa con precisione, e vola 5-2 (solo un punto perso al servizio nel set…). Matteo regala a se stesso un rovescio lungo linea in spinta eccellente, una delle migliori esecuzioni dell’intera partita, ma un po’ tardiva come soluzione (e poteva funzionare assai per togliere posizione al rivale…). Con tre Ace (il terzo di seconda, a 131 mp/h!) lo score è 5-3, Majchrzak serve per chiudere. Non parte bene, doppio fallo. Si affida al rovescio, il pezzo forte del suo repertorio, Kamil e rimonta forzando gli errori dell’italiano. Un diritto in scambio lungo costa a Matteo due Match Point sul 40-15. Basta il primo, rovescio solido e via avanti a chiudere sicuro di volo. Finisce con una sconfitta amara, per i troppi alti e bassi e un’attitudine negativa che l’ha condizionato pesantemente. Un rientro difficile dopo l’infortunio muscolare di Madrid – Roma, che adesso complica ulteriormente la sua estate.
- R128: M. Berrettini
(Rank: 35) – K. Majchrzak
(Rank: 109)
TAG: Kamil Majchrzak, Marco Mazzoni, Matteo Berrettini, Wimbledon 2025
Anch’io non sto bene stamattina
Stiamo aspettando te se vendi più biglietti ed offri più interesse.
Djokovic vince il torneo
Sembrava il fratello gemello, quello che non ci crede tanto. Lui che ha fatto della convinzione e della consapevoelzza il suo punto di forza. Berrettini avrebbe potuto vincere ma non lo ha voluto come bisogna perchè ha esternato il suo stato depressivo che sta vivendo, la sua fragilità. Mi sembrava i fratello gemello triste che non sapeva bene cosa stesse facendo su quel campo. Deve scavarsi dentro e ritrovare il suo cuore e la sua anima altrimenti non c’è più l’identità, im primis di se stesso e poi del suo gioco.
Che abbia giocato 5 set non c’è dubbio, che abbia lottato per 5 set, il dubbio c’è. enzo
Ah ah ah, buona questa!
Mah, dire che ci sono rimasta malissimo è riduttivo. E non per la sconfitta, ma perché vederlo così dimesso e negativo fa male, almeno a me. In conferenza stampa credo abbia colto il punto, quando ha detto che focalizzarsi troppo sulla questione fisica ha finito per distoglierlo dall’aspetto mentale. Io comunque spero sempre che passi e che si riprenda.
Matteo, è dura, dura, dura. Ora bisogna azzerare tutto, fare un reset mentale e provare a ripartire…poi sarà quel che sarà!!! Un grazie lo meriterei sempre..
Se c’è una cosa che non ha fatto Berrettini nel quinto set è stato lottare. Negativo e quasi rassegnato, per una condizione lontana anni luce dall’ottimale.
Basta? Hai pagato per guardarlo o ti ha tolto un posto nel tabellone? Ah no! Ti ho fregato il ruolo di testimonial della Boss.
Eh ti capisco…
Ho sperato che facendo leva sulla sua esperienza e sulla sua classe riuscisse ugualmente a portarla a casa…
Pensavo stesse meglio da come aveva parlato ma uscire al primo turno è brutta brutta. Spero trovi un pò di pace
Era più fuori condizione mentalmente che fisicamente. Il terzo set lo ha proprio buttato via lui.
Dispiace tanto, ogni volta ci illudiamo di un suo ritorno in grande stile, ma appunto sono solo illusioni.
Peccato..nonostante la precarietà fisica comunque doveva esserci di più con la testa e avrebbe vinto tranquillamente…è stato un suo grosso errore non crederci…
Dopo di ché, se vogliamo essere onesti intellettualmente, dobbiamo riconoscere che fine della sua carriera ad alti livelli ha coinciso (casualmente???) con la relazione con la nota showgirl innominabile…negare l’evidenza non fa bene a nessuno e questo è quello che è successo.
Se non avessimo Sinner (e Musetti) sarebbe stato davvero difficile passarci sopra, per tutti, lui compreso.
Ormai è un ex giocatore.
E non lo dico io, ma i fatti. In primis l’abbandono della barca di Ferrara.
La testa non è da top 20!
Rientrare dopoun mese senza giocare è molto difficile e questa partita, persa contro un buon giocatore, ma nulla più, al di la dell’amarezza, non è una sorpresa.
Vorrei però far presente che certe situazioni non nascono certo oggi, e neppure un mese fa. Certe scelte, sbagliate alla prova dei fatti, si pagano.
Basta con berrettini su….bravissimo ragazzo ma fatto il suo tempo
Oggi è stato uno strazio seguire l’incontro di Berrettini, lamentazione continua, autocommiserazione, negatività a palate. Anche quando riusciva a breakkare sembrava solo aspettare il down successivo. Ha perso soprattutto di testa e di voglia, suoi tradizionali punti di forza. I recuperi sono sempre più faticosi e aver perso per intero la stagione sull’erba, sulla quale contava per il rilancio deve aver aumentato lo scoramento. Spero di vederlo di nuovo brillante nei tornei alpini.
Annamo bene!
Giochi poco, ti fai male…e che speri..di rientrare ogni tanto e vincere? Ma magara
@ Ollo (#4425118)
Senza la s però
Berrettini
Tsisipas
Medvedev
Ruud
De Minaur
Aliassime
Shapovalov
Badosa
Jabour
Krejakova
Djokovic
Nishikoro
Cilic
Wawrinka
Ostapenko
Kvitova
Pliskova
FINITI CAPUT
@ Livio (#4425121)
balle, sono 3 anni ormai che arriva a Wimbledon senza preparazione e dopo un infortunio… oggi non era proprio in campo
Per Matteo non dev’essere facile dover sempre ricominciare.
Troppi gli infortuni nella sua carriera,stop&go a ripetizione ma le cicatrici anche nello spirito restano.
L’erba è superfice insidiosa,se non sei a posto fisicamente il ritardo negli spostamenti è palese perché correggerlo è difficile ,anzi si accentua.Oggi lo si vedeva benissimo,tanti i dritti in chop perché era fuori posizione ed era l’unico modo per rimettere un palla con un minimo di insidie.
E muoversi male significa colpire malissimo col rischio di farsi ancora male e lo si vedeva a disagio,timoroso.
Sperare non costa nulla, illudersi un po’ si.
Forza Matteo,ancora forza
Mi aspettavo una forma fisica peggiore ma un atteggiamento completamente diverso.
Siamo onesti, per Matteo è il canto del cigno… spiace
Non ho ben capito cosa vi aspettavate dopo l’ennesimo stop lungo mesi e zero partite sull’erba..finale Wimbledon? È logico che fa male vederlo così ma non ci si poteva aspettare di più. L’unica cosa è l’atteggiamento un po’ rinunciatario ma per il resto nulla di eclatante
Non era semplice.
Lontano dai campi per quasi due mesi, rientrare 3 su 5…
È stato fuori per infortunio, non per sospensione.
Un Matteo veramente fuori condizione.
Non era pronto per Wimbledon…
Forse avrebbe fatto meglio a fare come il fratello e andare a Troyes.
purtroppo ha lottato con se stesso ed ha perso…..peccato perche fisicamente sembrava in discreta forma…..sembra che non ci creda piu lui….
Berrettini un fantasma, svuotato, pare abbia detto: sono un giocatore di Challenger che ci faccio qui?
Del resto l’altro giorno ha detto che è durissima farsi male stare fuori, rientrare risalire rifarsi male di nuovo e rientrare. Comprensibile il suo scoramento temo che gli stiano balenando brutti pensieri. Troppo sfiduciato in questo modo può perdere con chiunque.
🙁
…..e meno male che Wimbledon doveva essere il torneo del suo rilancio….
Grazie Matteo per tutte le belle emozioni che ci hai dato in questi anni. Purtroppo il tuo fisico fragile ti condiziona troppo….speriamo che tu abbia altre opportunità nel futuro