
Sinner – Alcaraz: i temi di una finale attesissima


Ore 17, Foro Italico. In campo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, in palio la coppa degli Internazionali d’Italia, terzo e ultimo Masters 1000 su terra battuta prima di Roland Garros. È la sfida che tutti gli appassionati nel mondo vogliono vedere, la più attesa, tra due tennisti straordinari e straordinariamente diversi. Hanno giocato 10 partite, Alcaraz conduce per 6 a 4, con tutte le partite più recenti (2024) vinte dallo spagnolo, eccetto la ricca esibizione autunnale che però giustamente non conta nel computo ufficiale. Si sono affrontati solo una volta da quando Jannik è diventato n.1 ATP, e non su terra battuta dove ci sono state due sfide: Sinner ha vinto nella finale di Umag, rimontando un set di svantaggio e quindi schiantando la resistenza del classe 2003 iberico, mentre Carlos si è rifatto sul “rosso” con la semifinale 2024 di Roland Garros, vittoria in 5 tirati set con l’italiano meno preparato fisicamente per i guai all’anca e calato nel finale del match, quando come si dice in gergo “non ne aveva più”.
Che partita sarà oggi? E chi vincerà?
Moltissimi sono i temi tecnici e agonistici della partita. Fare un pronostico è difficilissimo e lasciamo che sia il campo a parlare, come è giusto che sia. Tuttavia andando a raccogliere diversi pareri di tecnici, ex giocatori e osservatori, abbiamo stilato un elenco di fattori che potrebbero essere determinati in questa undicesima sfida tra i due campioni. Eccone alcuni, quelli che riteniamo più significativi.
La condizione fisica di Sinner
Hanno fatto il giro del mondo le immagini del piede di Jannik martoriato dalle vesciche. Un problema che potrebbe apparire minore ma che, in realtà, potrebbe condizionare tanto la facilità di correre in una partita che si annuncia molto combattuta e dove spingere tanto e correre sarà decisivo. Inoltre, sentendo male a quel piede il corpo tende naturalmente a compensare sull’altro arto, stressandolo maggiormente. Sinner ha minimizzato, ma questo secondo molti ex giocatori potrebbe invece essere importante.
La mancanza di match ad altissimo livello di Jannik
Dopo la vittoria all’Australian Open, il nostro campione non ha più giocato una partita contro un avversario così forte. Sono passati quattro mesi praticamente, e visto come è andata la partita contro Ruud sembra quasi irrilevante. Nel momento in cui Alcaraz giocasse nel pieno delle sue possibilità mettendo alla frusta Jannik, la sua mancanza di partite di quel livello, anche relativamente alla sue gestione emotiva e tecnica, potrebbe essere un punto a suo sfavore. Giocare partite importanti è l’unica “palestra” per affrontare le prossime con più convinzione sicurezza.
Alcaraz, tanti alti e bassi
Tutti riconoscono a Carlos un talento enorme, ma in quasi tutte le sue partite e vittorie, incluso questo torneo di Roma, non ha mai pienamente convinto e giocato con continuità, oltre alla qualità dei colpi. Sinner è un vero “martello”, uno che tende a giocare con molta costanza e consistenza. Se il tennis potente e aggressivo di Jannik dovesse essere sul livello visto contro Ruud o nei migliori set contro Cerundolo e Paul, Alcaraz reggerà mentalmente?
Terra battuta, una superficie più adatta a Carlos
Per quanto Sinner sia un tennista formidabile, vero n.1 e forte in ogni condizione, tutti gli osservatori riconoscono che il “rosso” premi maggiormente il tennis esplosivo e vario dello spagnolo, che con la gestione delle rotazioni e potenza è ideale per la terra battuta. Lo è meno per Sinner, che invece predilige colpire la palla in anticipo sul ritmo, quindi su campi veloci e con rimbalzo regolare. Se la partita si giocherà più sui temi tecnici che agonistici, per il tennis su terra battuta quello di Carlos – al massimo livello – è probabilmente più adatto rispetto a quello di Jannik. Ma resta da vedere se saranno altri i fattori dominanti.
Mario Cecchi
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Masters 1000 Roma, Masters 1000 Roma 2025
La finale di Coppa Italia,
quando e’ alle viste , tra le due “squadre”, e a breve,
quella di Champions.
IL vincitore lo conosceremo…
tra 3 settimane…
Ma che 2 … la Rai con ste interviste
Come qualcuno ha sottolineato, se jannik non ha risolto in qualche modo la questione vescica al piede la partita è già indirizzata. E tutte le elucubrazioni tecnico tattiche se ne vanno a meretrici
@ Onurb (#4388362)
Lo sanno anche le nuvole che Jannik si è ispirato a Nole e che gli somiglia nel gioco…solo che è più forte ahahah
@ enzola barbera (#4388382)
ex amici e non lo dico io ma l’ha detto ieri, chiaramente, lo spagnolo e l’ha fatto capire Sinner in una dichiarazione di 2 settimane fa
E’ classico dei falsi amici. Quando si sentono migliori/superiori fanno gli amici. Quando hanno molto da perdere l’amicizia si va a farsi benedire
Alcaraz ha dichiarato che sta giocando in modo fantastico ma che si può sempre giocare meglio. Ribadisco che non è questo il modo di affrontare le conferenze stampa, magari al momento ti fa esaltare il fatto di gonfiare il petto in pubblico, ma poi è solo pressione ed energia nevosa aggiuntiva che perdi.
Comunque non è facile non montarsi la testa con tutti che ogni giorno ti dicono che sei un talento infinito, che puoi essere il miglior tennista della storia, che se non avessi momenti di discontinuità vinceresti ogni partita, ogni torneo, ogni slam e anche la sfida a calcetto con Ronaldinho. Poi finisci che ci credi e che ti bei. Ma è difficile portare la carretta se ti senti già arrivato.
Non so, tutto questo mi lascia perplesso. A me sembra abbastanza chiaro come Alcaraz abbia più di una qualche predisposizione a fare il capopopolo, il pavone. Ma questo atteggiamento è controproducente, e probabilmente è uno dei motivi per i quali sente il bisogno di distaccarsi dal tennis ogni tanto per ricaricare energie nervose che spende alimentando proclami grandiosi che sono molto impegnativi.
Ed è proprio questo che mi fa pensare che Sinner continuerà a migliorare mentre Alcaraz continuerà a ristagnare. Sebbene poi è chiaro che laddove Sinner dovesse diventare troppo dominante Alcaraz non riuscirà più a dire a se stesso di essere lui “il vero affare”. E a quel punto o abbandonerà il tennis o diventerà più umile.
Nel frattempo che questo destino si compia, l’esito della partita rimane incerto e imprevedibile.
Non ha alcun senso cercare di fare gli indovini, anche perché Sinner, Alcaraz e i loro allenatori avendo una competenza enormemente superiore alla nostra, una motivazione che noi ci sogniamo e una conoscenza di fattori in gioco che noi ignoriamo completamente, saranno in grado di fare analisi della partita decisamente più mirata e corretta della nostra. Ma ugualmente anche loro non sono indovini e come il tutto si amalgamerà sul campo nessuno può dirlo.
Sarà chiaramente facile con il senno del poi discettare tutto e giocare a fare i sapienti, a dire: “io lo sapevo”, ma queste velleità lasciamole a chi ci crede davvero. La realtà è che in qualunque modo dovesse andare, ci sarà sempre qualcuno che in apparenza avrà azzeccato la previsione, ma più per caso che per abilità.
L’importante per i tifosi è non avere troppe aspettative e la consapevolezza che se le cose andranno male, saremo responsabili solo noi del nostro dolore. E quindi dovremmo evitare di colpevolizzare e disprezzare Sinner o la malasorte.
Tranquilli, vince Sinner
Il problema, a mio parere, è che Alcaraz, quando incontra Sinner, aumenta il suo livello di parecchio. Spero che Jannik riesca a contrastarlo efficacemente. Pronostico apertissimo!
Beh, hai centrato i pieno i tre temi caldi dell’incontro: le scarpe di Sinner, gli urletti di Alcaraz e quel suo ridicolo cognome così simile allo storico carcere.
Anche Alcaraz (gioca con un tutore) non è fisicamente al top.
@ Pippoanzighi (#4388370)
Bravo, alla fine, “panta rei”, tutto passa, come disse Eraclito. enzo
Tutto bello, ma il clou del torneo è alle ore 17 fra due amici-rivali, Carlos e Jannik. In tanti cercano di renderli nemici, ma non ci riusciranno, i due saranno acerrimi rivali com’è giusto che sia, ma non nemici. Nello sport, specie nel tennis, esistono avversari da battere e non da odiare. enzo
Mah a Parigi Jannik era comunque in vantaggio 2 set a 1, e non credo che Alcaraz abbia fatto apposta a perdere il 3 set per avere più benzina nel 4 e nel 5…. A Pechino si è risolta al tiebreak del 3 set e nel Six Kings Slam ha vinto Jannik e, considerato il montepremi (il doppio di uno Slam) non è stata una esibizione…. Oggi può succedere qualsiasi cosa….
É un ottimo atteggiamento che vale praticamente contro tutti, tranne contro uno….. purtroppo….
@ Taxi Driver (#4388310)
Attenzione….potrebbero coprirti di insulti paragonare sinner a djoko come tennista….mamma mia
A Pietrangeli però la cenere sul capo lo ringiovanisce 🙂
Credo di aver letto tutti gli interventi ed è, quasi da
parte di tutti, un mettere le mani avanti per tentare di
mitigare la tensione.
Mi permetterei di suggerire un atteggiamento, che ho adottato
da quanche tempo, che ha ridotto la mia tensione prima e
durante la partita : sto tranquillo, comuque si sviluppi la
stessa, tanto alla fine vince lui.
Quindi tutto si ridurrà ad una delusione nel rarissimo caso
di sconfitta; in quel caso apetterò che passi la nottata.
Sinner assomiglia sempre più a Djokovic non solo in risposta ma sia sul dritto che rovescio. Anche fisicamente sono simili.
Alcaraz invece è più un Murray più basso ma con la capacità di anticipo, sparare razzi e smorzate.
Dopo Mattarella per Jas, previsto in tribuna Papa Leone XIV, tifosissimo di Jan. Chierichetti d’eccezione per la cerimonia di premiazione, Nicola Pietrangeli e Nick Kyrgios, voluti fortemente da sua Santità per consentire ai due peccatori di espiare le loro colpe nei confronti del dolomitico. Già pronte due damigiane di cenere con cui i due detrattori sinneriani faranno le sabbiature a fine match.
Sulla terra rossa sono 1-1, e l’anno scorso 5 set Alcaraz al Roland Garros per portarla a casa, tenendo conto che Jannik rientrava dopo le cure all’anca di Torino. Tutte le strade portano a Roma, si cita in Val Pusteria.
Qui si parla in astratto di temi sulla Finale di Roma ma non si guarda la sostanza del match odierno ore 17 sul centrale, cioè che Alcaraz si presenta abile e arruolato mentre Sinner azzoppato da vescica al piede che porta conseguenze alla gamba e quindi agli spostamenti in campo e limita gli appoggi del piede e quindi l’efficacia del colpi. Volare se non hai le ali è da illusi.
Veramente pure all’esibizione six king…
E che tranvata si è preso il Canottaro… 🙂 🙂
Sarà la psicologia e tenuta mentale a prevalere e spiego il perché.
Quando Jannik nella sua prima intervista post sospensione WADA disse “C’è chi mi ha scritto subito dopo la squalifica, chi si è fatto sentire e altri da cui mi aspettavo qualcosa che invece non si sono fatti sentire. Non faccio nomi, tutti ovviamente vogliono vincere e il tennis è uno sport individuale.” Ora abbiamo la certezza che si riferisse ad Alcaraz.
L’amicizia come già scrissi era fittizia, creata ad arte dai media, era probabilmente più amico quando si riteneva superiore a Jannik o quando Ferrero aveva bisogno per conoscere Jannik e trovargli dei punti deboli, visto che il suo coach vive come un’ossessione la supremazia di Jannik.
Si può essere rivali ed amici, si può essere rivali e non amici ed essere sportivi.
Invece lo spagnolo a torto pensava di sfruttare la sospensione per tornare #1, ha fallito miseramente ed ha svelato la sua natura di rosicatore.
Draper #5 futuro #4, con buona probabilità di entrare in top3 a Wimbledon addirittura si è allenato con lui, lo ha incoraggiato fuori e dentro il campo, si può essere top player, rivali amici o semplicemente sinceri sportivi.
E poi ci sono i signori, come Draper, Sonego, Ruud o Berrettini.
e, volendo dare un’interpretazione larga, anche al RG Sinner, se non ricordo male, era già n.1 nella live e matematicamente certo di esserlo anche il lunedì successivo nella classifica ufficiale.
Una di quelle noie di articoli dove si dice tutto e il contrario di tutto. Alca(t)raz è di base un coatto presuntuoso, avrà tanto talento ma se lo fa pagare con i suoi urletti in falsetto ogni volta che colpisce la palla (metterei uno sconto sul biglietto quando si volesse assistere a ogni giocatore che abbia questo viziaccio). È creativo e incomprensibile (per questo spiazza alle volte Sinner il calcolatore), ma non ha né la classe e né la costanza di Jannik. Che dovrebbe piuttosto cambiare sponsor, mi sembra che né le scarpe né i vestiti (tristissimo il completino nero da cavaliere solitario) siano all’altezza delle sue prestazioni. Poi, ognuno paga le proprie scelte!
Anche al torneo esibizione in Arabia sul veloce indoor: 67 63 63 per Sinner. Visto i $ in palio (6mln al vincitore, 10 volte il premioal winner di Roma) dubito possa essere considerata una esibizione.
Ma se il problema sono solo le vesciche non possono essere compensate con prodotti vari e fasciatura? Diverso se ci fosse un affaticamento muscolare, ma sembra di no.
Vero, a Pechino lo scorso settembre
Veramente si sono già affrontati da quando è n1