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Tommy Paul svela i motivi della sua lunga assenza: “Ora inizia la seconda metà della mia carriera”

11/12/2025 00:09 1 commento
Tommy Paul nella foto - Foto Getty Images
Tommy Paul nella foto - Foto Getty Images

Per mesi si è parlato di Tommy Paul senza avere alcuna certezza. Dopo la maratona persa al quinto set contro Alexander Bublik al terzo turno dello US Open — 6-7(5), 7-6(4), 3-6, 7-6(5), 1-6 — l’americano era letteralmente scomparso dal circuito. Nessun comunicato, nessuna diagnosi ufficiale, solo una serie di ritiri dai tornei successivi che alimentava dubbi e speculazioni.

Nonostante questa lunga assenza nell’ultimo trimestre della stagione, Paul ha chiuso il 2025 al numero 20 del ranking ATP, coronando comunque un anno ricco di risultati: quarti di finale al Roland Garros, semifinali a Roma, quarti anche all’Australian Open e un best ranking da numero 8 del mondo. Durante la stagione, aveva accennato più volte a fastidi addominali, ma nulla lasciava immaginare un’interruzione così prolungata.
Ora il mistero è risolto: Paul è tornato in campo per un’esibizione contro Nick Kyrgios — che ha anche vinto — e si dichiara completamente recuperato. In un’intervista concessa a Tennis.com, ha raccontato con sincerità il percorso che lo ha portato a fermarsi e a ripartire con nuovo slancio.

Paul definisce questo momento come un vero spartiacque: «Mi piace pensare di essere in un punto intermedio della mia carriera. Ho visto questa pausa come un’opportunità per riposare e prepararmi per la seconda metà. Sono più emozionato che mai all’idea di tornare a giocare».
La frustrazione non è mancata, soprattutto dopo aver assaporato la sensazione di potersela giocare con i migliori: «È difficile quando senti di stare giocando un gran tennis — due quarti di Slam, ottimi risultati — e poi il tuo fisico non ti permette di rendere. Ma questo ti spinge a lavorare ancora più duramente nei mesi senza tornei. Sono stati mesi fondamentali».

Il tempo libero, così raro nel calendario ATP, è diventato un alleato prezioso: «Ci lamentiamo sempre che la stagione è troppo lunga. Io, di fatto, l’ho chiusa dopo lo US Open… e non è stato così male! Altri sport danno ai loro atleti più tempo per rinforzarsi e prepararsi. Queste settimane mi hanno permesso di costruire una routine solida. Voglio arrivare in Australia sentendomi bene, pronto a reggere un anno intero».

Ciò che più gli è mancato, però, è stata l’adrenalina: «Non mi manca viaggiare. Mi manca competere. Gli allenamenti non bastano: puoi impegnarti, ma una partita vera ti spinge oltre i tuoi limiti. Dopo un match senti dolori che un allenamento non ti dà. Amo quel tipo di sensazione. Amo competere in tutto ciò che faccio, ed è per questo che ho iniziato a giocare a tennis».

Con entusiasmo ritrovato e un fisico ristabilito, Tommy Paul si prepara a tornare nel tour nel 2026. L’obiettivo è chiaro: riprendere il filo interrotto e dimostrare di poter essere protagonista nella parte alta del circuito. L’impressione è che questa pausa, più che un inciampo, possa trasformarsi in un nuovo inizio.



Marco Rossi


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1 commento

zedarioz 11-12-2025 00:56

A me sembra che non ha svelato niente.

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