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Tsitsipas, il crollo spiegato dalla madre: “Sinner e Alcaraz hanno messo a nudo le sue debolezze”. e poi “Zverev numero 3? Ma davvero?” “Mi prendo la colpa”: la madre ammette l’errore Ivanisevic

04/12/2025 20:41 Nessun commento
Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199 - Foto Getty Images
Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199 - Foto Getty Images

Il 2025 è stato un anno da dimenticare per Stefanos Tsitsipas: problemi fisici persistenti, un crollo nel ranking fino a uscire dalla top-20, una stagione senza continuità e la fine della relazione con Paula Badosa.
Per la prima volta, la persona che più di tutte conosce il tennista greco, la madre Yulia Salnikova, ha deciso di parlare apertamente. In un’intervista al media russo m.sports, ha affrontato senza filtri ogni tema: dall’infortunio alla schiena alle dinamiche familiari, dalla rottura sentimentale alla scelta di ingaggiare Goran Ivanisevic.

Un problema alla schiena vicino all’operazione: “Era pronto a farsi operare”
Tsitsipas ha convissuto per mesi con dolori alla schiena talmente forti da rischiare l’intervento chirurgico. Salnikova racconta:
“Consultò un medico specializzato che gli consigliò di fermarsi e saltare il torneo di Atene, anche se per lui era una priorità assoluta. Il problema si risolse senza operazione. Stefanos era così stanco che era pronto a finire sotto i ferri. Ora non sente più alcuna molestia.”
Secondo la madre, le origini dell’infortunio potrebbero essere congenite:
“Il medico ci ha spiegato che ci sono peculiarità strutturali. Parte del problema deriva probabilmente da un servizio difettoso. Il cartilagine che circonda il nervo si infiammava costantemente. L’obiettivo del trattamento era farlo tornare alle condizioni normali.”

La fine della relazione con Paula Badosa: “Non fu una storia semplice”
Salnikova è stata cauta, ma non ha negato la difficoltà vissuta dal figlio:
“La rottura con Paula non fu facile. Era una relazione particolare, a distanza, e iniziata mentre entrambi erano infortunati. Paula non poteva nemmeno giocare all’epoca. Non entrerò nei dettagli, ma non fu una relazione semplice per lui.”

Il legame unico con il padre Apostolos: “Solo insieme possono funzionare”
Da anni si discute del ruolo invasivo del padre di Stefanos, Apostolos Tsitsipas, ma la madre è categorica:
“Sarò franca: nessun allenatore potrebbe lavorare da solo con Stefanos. Lui e il padre hanno un modo di lavorare unico. Solo grazie alla loro comprensione condivisa del gioco Stefanos ha ottenuto grandi risultati.”
E aggiunge: “Tutti gli allenatori che hanno lavorato da soli con lui non hanno ottenuto risultati. Philippoussis sì, ma solo insieme ad Apostolos. Quando provò a proporsi da solo, tutto finì rapidamente.”
L’interruzione temporanea della collaborazione con Apostolos, secondo Salnikova, è stata benefica:
“La pausa ha aiutato entrambi. Apostolos ha cambiato atteggiamento, Stefanos è maturato ed è diventato più assertivo.”

La scelta Ivanisevic: “È stata colpa mia. Un’illusione”
Il capitolo più sorprendente dell’intervista riguarda Goran Ivanisevic, coach dell’ateniese per un mese prima della brusca separazione:
“Sono stata io a consigliare, anzi a insistere per la sua assunzione. Ma mi ero fatta un’idea sbagliata. Ivanisevic come allenatore inizia e finisce con Djokovic. Era disposto a tutto per lui. Ho pensato ingenuamente che potesse essere uguale con un altro giocatore. Mi sbagliavo completamente. Mi assumo la responsabilità: fu una decisione errata.”

Lo stile unico di Tsitsipas: “Una sinfonia quando gioca bene”
La madre descrive il tennis del figlio come qualcosa di artistico più che fisico:
“Il suo gioco non si basa sul massimo sforzo. È una routine sofisticata, richiede un allenamento più morbido ma efficace. Quando giocava al meglio sembrava una sinfonia: la musica che inizia, cresce, si sviluppa e termina in armonia.”
Ma le pressioni hanno pesato: “Accumularono una grande carica mentale ed emotiva che gli impedì di mantenere questo stile.”

La nuova concorrenza di Sinner e Alcaraz: “Molte sue debolezze emergono contro di loro”
Salnikova non risparmia un’analisi impietosa: “Sembrava avesse più potenziale in passato. Poi sono arrivati Sinner e Alcaraz, e contro di loro molte sue debolezze diventano evidenti.”
Non manca una frecciata a Zverev: “È numero 3 del mondo… ma lo è davvero? A volte il suo gioco si sgretola completamente.”

Il problema della motivazione: “Ha troppi interessi fuori dal tennis”
Forse il punto più delicato dell’intervista: “Stefanos non riesce a integrarsi del tutto nella comunità tennistica. Ha molti interessi al di fuori del tennis e questo non lo stimola abbastanza. Sapevo fin da piccolo che avrebbe avuto problemi di motivazione.”
Al contrario di campioni come Sinner e Alcaraz:
“Per avere la loro motivazione bisogna vivere per il tennis. Alzarsi la mattina e dire: ‘Ho sbagliato qualcosa ieri, devo lavorarci subito’.”

Ottimismo moderato: “Tornerà tra i primi dieci, non tra i primi due”
La madre crede nel ritorno del figlio, ma senza illusioni:
“Solo due persone possono vincere gli Slam oggi. Stefanos deve continuare a lavorare con suo padre. Questo lo aiuterà a tornare dove deve stare. Che sia top 3 o top 5 lo dirà il tempo. Ma non ho dubbi: tornerà in top 10.”
Conclude con un auspicio: “Spero che il 2026 sia molto più sereno del 2025.”



Francesco Paolo Villarico


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