
Bolelli-Vavassori dominano ad Amburgo: finale conquistata in scioltezza


Simone Bolelli e Andrea Vavassori conquistano con autorità l’accesso alla finale del doppio maschile agli Hamburg Open 2025. La coppia italiana, designata con il numero 3 del seeding, ha demolito la resistenza dei tennisti britannici Joe Salisbury e Neal Skupski imponendosi con un perentorio 6-3 6-1 in appena 67 minuti di battaglia sul rosso outdoor della città tedesca. Nell’atto conclusivo del prestigioso evento ATP 500 tedesco, gli azzurri se la vedranno con il tandem formato dall’argentino Andres Molteni e dal brasiliano Fernando Romboli.
Bolelli e Vavassori ritrovano una finale sul circuito per la prima volta da Rotterdam, lo scorso febbraio.
La frazione iniziale ha visto i nostri portacolori salvarsi in extremis nel primo turno di battuta, annullando una palla break sul filo del rasoio. Successivamente, nel secondo game, la coppia tricolore ha conquistato due chance per strappare il servizio agli avversari, trovandosi avanti 15-40. Gli inglesi hanno reagito pareggiando i conti sul 40 pari, ma il momento clou è andato nuovamente agli italiani che hanno firmato il primo allungo portandosi sul 2-0. Dopo aver consolidato il vantaggio sul 3-0, Bolelli e Vavassori hanno dovuto nuovamente ricorrere ai nervi saldi nel quinto gioco, uscendo vincitori per la terza volta consecutiva da una situazione di parità e volando sul 4-1. Da quel momento la strada si è spianata per gli azzurri, che hanno amministrato senza patemi i propri turni al servizio suggellando la prima frazione sul 6-3 dopo 35 minuti di lotta.
Il secondo parziale si è aperto con gli inglesi che hanno tenuto il primo servizio, ma da lì in poi è iniziato lo show della coppia italiana. Il break decisivo è arrivato nel terzo gioco, con Bolelli e Vavassori che hanno nuovamente fatto valere la propria superiorità nei punti cruciali. Consolidato immediatamente lo strappo, i due azzurri hanno piazzato il colpo del ko nel quinto game, portandosi sul 4-1 con un secondo break conquistato ai vantaggi. Il match si è chiuso rapidamente con un ulteriore break a favore degli italiani, che hanno archiviato la pratica sul 6-1 dopo soli 32 minuti di gioco nel secondo set.
Una dimostrazione di forza impressionante quella offerta dalla coppia azzurra, capace di prevalere sistematicamente nelle fasi più delicate dell’incontro e di mostrare una superiorità tecnica e mentale schiacciante in questa partita.




Marco Rossi
TAG: Andrea Vavassori, ATP 500 Amburgo, ATP 500 Amburgo 2025, Simone Bolelli
Si, anche pagato bene.
Tu come comico invece quanto tiri su a battuta?
Verissimo, probabilmente Bole inizia ad accusare l’ età e forse mancava di preparazione fisica, anche se davvero spesso han perso per pochi punti.
In effetti si pone un po’ il problema su chi sostituirà Bole in futuro, perché non credo che voglia continuare per moltissimo, anche se c’è ancora margine.
Io continuo a pensare che S V Ruggeri potrebbe tentare una carriera da doppista, mi sembra anche il giocatore adatto a integrarsi con Vava, sarà solo una mia fissa, ma mi piacerebbe vederli.
Per intanto c’è una finale di un 500 da vincere
Si ma c’è di molto peggio
Almeno è simpatico… 🙂
Lui è felice sul suo divano sfondato… 🙂 🙂
Luciano il dubbio è legittimo
Le sentenze da corte di cassazione lette qui sopra … anche meno ….
Ciao
Il signor markux è uno dei giullari del forum.
🙂
Certo McCaw, sull’esagerazione di alcuni giudizi concordo totalmente. Intantosono risaliti al quarto posto nella race…
@ Luciano65 (#4392172)
Tutto giusto, però 4 sconfitte citate (roma, madrid, monaco e miami) tutte al terzo set anche 10-8, 10-7 ecc…
Il che significa che veramente le partite girano per uno/due punti e se è vero che bisogna essere freddi e forti anche e soprattutto nel long tie-break, è altrettanto vero che a volte i giudizi sono esagerati.
Ciao Comandante, io seguo tutte (o quasi) le partite di Vava e Bole e onestamente le ultime uscite avevano lasciato molti dubbi.
Ricordo che a Roma hanno perso contro Bondioli e Caniato al primo turno, così come al primo turno a Madrid e a Monte-Carlo (era il 2° ma avevano il bye al primo), idem a Indian Wells mentre a Miami avevano vinto una partita (insieme era l’ultima vinta, due mesi fa, prima di Amburgo).
Il torneo precedente Vavassori l’ha poi giocato con Molteni, il cui compagno di doppio abituale Máximo González ha quasi 42 anni e forse prossimo al ritiro.
Insomma che qualcuno avesse qualche dubbio è legittimo, anche ieri contro Ram e Murray sui turni di servizio di Bolelli si è vista qualche difficoltà di troppo.
Invece oggi sono stati quasi perfetti. Speriamo la condizione prosegua fino a Parigi!
Molteni ha appena giocato con Vavassori e se non sbaglio è stato a lungo compagno di Bolelli. Una sfida in famiglia!
@ Markux (#4392132)
No, sono solo dei gran dilettanti.
Che a fine Maggio hanno già portato a casa 315.000 euro (più quelli di questa settimana, finora 35.000).
Al di là dell’aspetto puramente economico; io farei comunque a cambio, invece del mio ufficio, potrei girare il mondo, giocare a tennis, essere pagato. Dove devo firmare?
Mi scusi, ma il Suo è proprio un commento incommentabile.
Penso che con le correnti regole, punto secco e long tie-break, si possono vincere e perdere partite veramente per pochi punti. E ovviamente che tutti siamo bravi a dare sentenze “estreme” dopo una/due partite appunto vinte o perse sul filo.
W il nostro doppio !
Forza Ragazzi !
Speriamo che la crisi sia definitivamente passata in modo da fare un RG25 da protagonisti!!
Ma il doppio si gioca ancora a livello professionale?
esperti di che? di badminton…
Bravi Vavassori e Bolelli
E pensare che i grandi esperti li davano per scoppiati… con de profundis ore rotundo dopo la brutta prestazione di Roma