
ATP 250 Ginevra: Djokovic spegne i sogni di Arnaldi. Il campione festeggia i 38 Anni in semifinale


Novak Djokovic conquista la 194esima semifinale della sua infinita carriera battendo Matteo Arnaldi per 6-4, 6-4 nei quarti di finale del torneo di Ginevra dopo 1 ora e 40 minuti di partita. Il campione serbo ci teneva particolarmente a vincere nel giorno del suo 38esimo compleanno e ha dimostrato ancora una volta perché sia considerato uno dei più grandi di tutti i tempi, rimontando nel secondo set quando la partita sembrava mettersi male.
Arnaldi è venuto a mancare nei momenti più importanti della partita, sprecando un’occasione che aveva costruito con merito. Il sanremese aveva approcciato alla grande il match, giocando alla pari con il numero sei del mondo in entrambi i set e dimostrando di poter competere a questi livelli. Il tennis espresso dall’azzurro per larghi tratti è stato di ottima qualità, ma alla fine ha pagato l’inesperienza nei momenti cruciali.
Il vero peccato per Arnaldi è stata la gestione del secondo set dopo aver conquistato il break: dal 4-1 in suo favore è scivolato fino al 4-6, vittima di un Djokovic che nella seconda metà di gara ha lasciato intravedere giocate d’alta scuola, da vecchio Nole. Il serbo ha alzato il livello proprio quando serviva, dimostrando quella freddezza e quella capacità di lettura del momento che lo hanno reso leggendario.
Arnaldi ha iniziato il match con grande personalità, aggiudicandosi il primo game con un convincente “servizio e diritto ravvicinato” che ha subito messo in chiaro le sue intenzioni. Il ligure ha mostrato fin da subito coraggio e aggressività, trovando anche una splendida smorzata millimetrica e un diritto incrociato che ha sorpreso lo stesso Djokovic.
Il momento chiave del set è arrivato nel terzo game, quando Djokovic ha conquistato il break decisivo. Dopo aver annullato due palle break con un ace a uscire da 211 km/h e una smorzata che aveva colto di sorpresa il serbo, Arnaldi ha ceduto alla terza occasione quando Djokovic ha chiuso un corpo a corpo con una “veronica a rete” di grande classe.
Il break si è rivelato determinante, anche se Arnaldi ha continuato a lottare con grande determinazione. Nel quarto game, il sanremese ha avuto l’opportunità di controbreakare, portando Djokovic ai vantaggi con un “gran diritto incrociato in progressione” che ha costretto il serbo all’errore. Tuttavia, Djokovic ha salvato la situazione con una prima a 205 km/h seguita da un diritto vincente.
Il set ha mantenuto un livello tecnico elevato, con Arnaldi che ha dimostrato di poter tenere testa al numero sei del mondo nei momenti migliori. Particolarmente spettacolare il punto nel settimo game, definito “il più bello della partita”, con una sequenza smorzata-contro smorzata che ha visto Djokovic prevalere nel corpo a corpo finale.
Djokovic ha dimostrato tutta la sua esperienza nei momenti cruciali, chiudendo il set 6-4 e confermando ancora una volta perché sia considerato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi con Matteo che sulla palla set mandava in rete il diritto incrociato.
Un primo set che ha messo in luce le qualità di Arnaldi, capace di giocare alla pari con Djokovic per lunghi tratti, ma anche la classe del campione serbo nei momenti decisivi.
Matteo ha iniziato il parziale con grande determinazione, aggiudicandosi il primo game e mostrando un tennis coraggioso. Il momento chiave è arrivato nel quarto game, quando il ligure ha conquistato un break prezioso approfittando di un doppio fallo di Djokovic e di un errore di diritto incrociato del serbo. Due palle break sfruttate alla perfezione dopo una grande difesa che aveva costretto Djokovic a un rovescio lungo.
Il sanremese ha consolidato immediatamente il vantaggio, portandosi sul 4-1 con un game spettacolare caratterizzato da ace e passanti di qualità. In particolare, il passante giocato dopo un back-spin insidioso di Djokovic ha mostrato tutta la classe dell’azzurro. Sul 4-1, Arnaldi sembrava avere il controllo del set e del match.
Tuttavia, è proprio da questo momento che si è materializzato il “vero peccato” della partita per l’italiano. Djokovic ha iniziato a mostrare “sprazzi di vero Djokovic”, alzando il livello e facendo intravedere “giocate d’alta scuola, da vecchio Nole”. Il serbo ha tenuto agevolmente il proprio servizio e ha iniziato a mettere pressione su Arnaldi.
Il crollo dell’azzurro è iniziato nel settimo game, quando sul 4-2 ha commesso il primo doppio fallo della partita nel momento più delicato, consegnando il break a Djokovic. Da quel momento, il momentum è completamente cambiato: Djokovic ha pareggiato sul 4-4 e poi si è portato avanti 5-4, dimostrando la sua capacità di “fare muovere l’azzurro con tanta facilità”.
Arnaldi proprio in quel nono game ha tentato una disperata resistenza, salvando due palle break con una super prima a 212 km/h e mostrando coraggio con un diritto diagonale vincente. Tuttavia Djokovic ha piazzato al terzo tentativo il break sparando fortissimo da fondocampo con un diagonale di diritto incontenibile per Matteo.
Sul 5 a 4 il serbo teneva a 0 il turno di battuta e con un diritto incrociato di Arnaldi fuori sul match point conquistava la partita per 6 a 4.
Statistica | Arnaldi 🇮🇹 | Djokovic 🇷🇸 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Valutazione del servizio | 250 | 300 |
Ace | 6 | 2 |
Doppi falli | 1 | 2 |
Prima di servizio | 47/68 (69%) | 39/57 (68%) |
Punti vinti sulla prima | 31/47 (66%) | 25/39 (64%) |
Punti vinti sulla seconda | 9/21 (43%) | 14/18 (78%) |
Palle break salvate | 6/9 (67%) | 0/1 (0%) |
Giochi di servizio giocati | 10 | 10 |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Valutazione della risposta | 168 | 155 |
Punti vinti sulla prima di servizio | 14/39 (36%) | 16/47 (34%) |
Punti vinti sulla seconda di servizio | 4/18 (22%) | 12/21 (57%) |
Palle break convertite | 1/1 (100%) | 3/9 (33%) |
Giochi di risposta giocati | 10 | 10 |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Punti vinti a rete | 4/7 (57%) | 8/10 (80%) |
Vincenti | 21 | 16 |
Errori non forzati | 24 | 23 |
Punti vinti al servizio | 40/68 (59%) | 39/57 (68%) |
Punti vinti in risposta | 18/57 (32%) | 28/68 (41%) |
Totale punti vinti | 58/125 (46%) | 67/125 (54%) |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 210km/h (130 mph) | 208km/h (129 mph) |
Velocità media prima | 188km/h (116 mph) | 191km/h (118 mph) |
Velocità media seconda | 156km/h (96 mph) | 156km/h (96 mph) |
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 250 Ginevra, ATP 250 Ginevra 2025, Matteo Arnaldi, Novak Djokovic
Meglio compiere 38 anni e 100 titoli, piuttosto che 100 anni e 38 titoli.
Mi sa che il torneo nr.100 sta arrivando.In semifinale probabilmente ci sarà Norrie e poi in finale eventualmente Hurkacz.
Stavolta Nole può farcela e tutto sommato se lo meriterebbe.
Fa sempre molto male Novak quando è in condizione, soprattutto contro chi non ha un piano tattico.
Sono proprio i giocatori all’Arnaldi i piatti prediletti dal serbo.
Buona partita di Djokovic che a un passo dal perdere il secondo set si é ricompattato con successo.,Ma Arnaldi il solito pollo che si scioglie nei momenti cruciali
Il gatto serbo dalle sette(mila) vite!
Mai darlo per morto!
un giorno ti svegli e Djokovic ha 38 trentotto anni
Ha resuscitato pure zio Nole….. 😕
auguri Alieno comunque
Dubito che riuscirà a battere H
Probabilmente l’abbiamo pensato tutti. Vuole ipotecare la centesima vittoria prima che possa essere troppo tardi.
sino a che incontri tonti come Arnaldi, sicuramente…
il solito personaggetto che invece di festeggiare il compleanno con la famiglia va in giro a giocare insignificanti 250 per fare 100 vittorie e destabilizzare Sinner per impedirgli di fare il grande slam.
Fedderer&Naddal&Sinner erano un’altra cosa
Direi proprio di sì
Tanti auguri Djokovic.
Tanti auguri. Se vuole il titolo 100 stavolta potrebbe farcela