
ATP 500 Amburgo: Cobolli troppi alti e bassi, ma rimonta e batte Sachko


La vittoria è sempre una buona notizia ma la prestazione di Flavio Cobolli all’esordio dell’ATP 500 di Amburgo è stata tutt’altro che confortante. Dopo la netta sconfitta patita al primo turno al Foro Italico (e quella contro Altmair al Challenger di Torino), Flavio cede un set e soffre non poco nel trovare un livello di gioco solo discreto e la continuità necessaria per aver la meglio del lucky loser ucraino Vitaliy Sachko (n.235 ATP) 5-7 6-2 6-2 lo score conclusivo al termine di un incontro oggettivamente brutto, segnato da tantissimi errori e continui up and down dell’italiano. Non solo la classifica, anche il campo ha confermato fin da subito la maggior qualità di Cobolli: il problema per Flavio è stato tenere il ritmo, l’intensità e profondità nello scambio, un minimo di concentrazione e focus per far valere la propria differenza su di un avversario con precisi limiti ma bravo a lottare e spingere con decisione su ogni palla, almeno nei primi due set (alla fine del secondo è arrivato il fisioterapista per intervenire sulla schiena del 27enne di Kremenchuk, poi calato nella spinta e precisione col rovescio, il suo miglior colpo). Sachko non ha fatto niente di straordinario, ha giocato con efficacia schemi semplici, sbagliando poco e mettendo pressione a un Cobolli che troppe volte ha calato così tanto la propria attenzione, spinta e profondità dei colpi da finire in balia del rivale. In troppe altre occasione si è come liberato dello scambio tirando la classica pallata a bassa percentuale, con tanti errori. Sono stati ben 48 gli “unforced”, contro i 24 vincenti, davvero tanti.
Ma più dei numeri, negativi, è la prestazione e l’attitudine a non aver affatto convinto nella prestazione di Cobolli. Probabilmente non sentiva bene la palla e questo l’ha irrigidito; o è incappato in una giornata un po’ storta, con poca reattività generale, ed ha fatto fatica a liberarsi e liberare quella energia e potenza che lo portano a comandare ed imporre i suoi ritmi. Appena la luce nel suo gioco si è accesa ha fatto subito la differenza, con una intensità e qualità che ha surclassato l’avversario; ma per tutto l’incontro, anche nel terzo set nel quale è stato subito e nettamente in vantaggio, è andato su e giù continuamente, sprecando anche molte chance in giochi in cui è stato avanti, anche per 40-0 o 0-40, complicandosi non poco la vita. Tecnicamente la partita era “facile”: Sachko è un colpitore di ritmo, con un rovescio discreto e una buona attitudine alla lotta, ma senza variazioni particolari o un colpo che ti lascia immobile, ha bisogno di costruire per aprirsi uno spazio. Alla fine un tennis non molto diverso da quello di Cobolli, con la differenza che Flavio con tutti i colpi ha una potenza superiore e riesce a comandare lo scambio con ritmo maggiore. Anche con la risposta Flavio può essere più incisivo, e oggi lo è stato solo a sprazzi. Tutta la sua partita è avanzata in modo irregolare, una serie di punti giocati con il suo piglio, poi improvvisamente un’altra serie costellata da errori, incertezze e passività. Una prestazione troppo altalenante e fallosa per definirsi positiva, nonostante la vittoria.
Al secondo turno Cobolli aspetta Davidovich-Fokina o Monfils, ma più che sull’avversario dovrà concentrarsi molto sul proprio gioco e prestazione, solo con altra tenuta, fisica e mentale, e migliori sensazioni può pensare di continuare la sua corsa ad Amburgo e preparare bene Roland Garros.
Marco Mazzoni
La cronaca
Cobolli cede i primi due punti al servizio, poi ne infila sei di fila, alzando il classico “muro” tennistico. Sachko intuisce che solo di solidità il punto non lo vince più e cambia passo col rovescio cross, il colpo più solido. 1 pari. Poche prime palle in gioco per Flavio, ma tanta spinta con qualche imprecisione di troppo, ma anche una pressione che, in particolare diritto vs. diritto, gli porta discreti risultati. La pressione di Cobolli provoca gli errori dell’ucraino che nel quarto game salva una palla break con un serve and volley ben eseguito, e poi altre due, per errori in risposta dell’italiano. Il BREAK Flavio se lo prende alla quarta chance: lungo scambio in progressione partendo dalla seconda di servizio, apre il campo con bel rovescio lungo linea e alla fine stronca la resistenza di Sachko, 3-1. Cobolli spreca il vantaggio con un caotico turno di servizio, con scelta di gioco errate (una smorzata, tra l’altro) ed esecuzioni non precise. L’ucraino ne approfitta alla terza palla break (da 15-40), strappando il contro break al romano, per il 3-2. Momento negativo per Cobolli: subisce un parziale di 12 a 4, l’ultimo è un doppio fallo che gli costa il secondo break di fila, con Sachko avanti 4-3 senza aver fatto niente di straordinario. Il romano cerca di rilanciarsi aumentando l’intensità dello scambio, ma il suo pressing con poco rischio è gestito da Sachko, che regge il braccio di ferro con ottime scelte tattiche, annullando due palle break e si portandosi 5-3. Cobolli continua il suo momento “no”: altri errori, scivola sotto 0-30 senza dare l’impressione di una reazione emotiva, una scossa necessaria a riprendersi. Lo aiuta Vitaliy, pessima stavolta la palla corta sul 15-30, agilmente rimessa vincente da Flavio. Rimonta completata, Cobolli resta a contatto sul 5-4. Spalle al muro, Flavio ritrova un piglio diverso, colpi più penetranti e soprattutto profondi, così Sachko non ha più il tempo di imbastire il suo tennis semplice ma efficace. Più aggressivo e scattante, Cobolli si prende un BREAK vitale sul 15-40 e caccia un urlo liberatorio, 5 pari. Si accende e si spegne Cobolli, da 40-0 allenta di nuovo la presa e perde quattro punti di fila, ma salva una delicata palla break con un servizio potente. Si copre il volto con la maglietta Flavio dopo aver sbagliato una volée tutt’altro che impossibile per la sua mano. Il game #11 è una lotta, tanti errori e scelte di gioco rivedibili. Cobolli cede di nuovo il turno di servizio alla quarta palla break, errore di rovescio al termine di un lungo e duro scambio. Sachko mette in campo tutto quel che ha, cuore e gambe, e anche un pizzico di fortuna con un attacco sul net chiuso da una volée di pura opposizione che resta in gioco. L’ucraino si aggiudica il set 7-5 al primo set point, Cobolli si libera dello scambio buttando via col rovescio. 24 errori e 6 vincenti, la foto del set di Flavio.
Sachko inizia il secondo set in risposta col suo miglior punto del match, un rovescio lungo linea micidiale tirato da tre mesi fuori dal campo. Il game lo porta a casa Cobolli, che continua ad alternare momenti in cui si accende e spinge con prepotenza, ad altri in cui è passivo e va sotto alla spinta del rivale. Nel secondo game Flavio trova profondità nello scambio ai vantaggi, c’è una palla break. Finalmente Cobolli la gioca bene: buona risposta, diritto aggressivo e via vincente con l’inside out. BREAK e 2-0 Cobolli. On, e poi Off… Flavio va sotto nel terzo game, 15-40, e concede il Contro Break con un pessimo rovescio tirato con fretta e zero equilibrio (2-1), poi se lo riprende alla terza chance, tornando avanti 3-1. È tutta una questione di energia e intensità: se Flavio le mette nello scambio è superiore, ma appena cala il rivale gli va sopra. Con un turno di battuta più centrato e continuo, il romano si porta vanti 4-1. L’azzurro è finalmente più centrato e deciso, con meno cali. Sul 5-2 arriva a set point in risposta, ai vantaggi, grazie a un doppio fallo del rivale. Se lo prende subito, gran rovescio lungo linea. 6-2. Cambio di passo evidente. Arriva il trainer che lavora sulla schiena dell’ucraino.
Cobolli continua la sua buona striscia all’avvio del terzo set (1-0) quindi arriva un game lottatissimo sul servizio di Sachko. Flavio comanda dal centro del campo, mentre Vitaliy è meno rapido e crolla 0-40. L’azzurro non sfrutta le tre chance, quindi ne spreca altre due ai vantaggi ma finalmente il BREAK arriva alla sesta chance, un bel diritto veloce in lungo linea da sinistra. Fatica, alti e bassi, ma è avanti 2-0 e poi 3-0 al termine dell’ennesimo game fiume. Sachko lotta con tutto quel che ha, ma è molto meno rispetto al primo set, mentre Cobolli pur in una giornata non positiva sbaglia un po’ di meno. Ormai è Flavio che comanda gli scambi, la sua potenza è superiore mentre il rovescio di Sachko non è più preciso e continuo. Flavio vola 0-40 in risposta nel quarto game e si prende il doppio break a 15, altro rovescio errato dall’ucraino che evidentemente non riesce più a ruotare il busto con la sicurezza della prima fase dell’incontro. Flavio spreca servendo sul 4-0 e con un attacco con pessimo timing si fa infilare dal rivale e restituisce un break. Lo score dà buone garanzie ma il gioco di Cobolli continua a mostrare dei buchi preoccupanti (4-1). Sachko rimonta da 15-40 e resta aggrappato alla partita, mostrando una gran tenuta mentale nonostante le difficoltà fisiche evidenti. Cobolli per fortuna non resta bloccato mentalmente sulla chance sprecate e si prende a quindici il settimo game (5-2). La partita finisce per 6 giochi a 2, con Flavio che sfrutta il doppio fallo dell’ucraino. Poco soddisfatto l’italiano dopo il successo, sguardo tutt’altro che rilassato, ma almeno la vittoria è arrivata e al secondo turno c’è la chance di fare meglio, oltre che continuare la strada nel torneo.
Vitaliy Sachko vs Flavio Cobolli
Statistica | Sachko 🇺🇦 | Cobolli 🇮🇹 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Valutazione del servizio | 192 | 227 |
Ace | 1 | 4 |
Doppi falli | 4 | 5 |
Prima di servizio | 62/106 (58%) | 65/106 (61%) |
Punti vinti sulla prima | 34/62 (55%) | 41/65 (63%) |
Punti vinti sulla seconda | 16/44 (36%) | 16/41 (39%) |
Palle break salvate | 15/23 (65%) | 6/11 (55%) |
Giochi di servizio giocati | 14 | 14 |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Valutazione della risposta | 179 | 201 |
Punti vinti sulla prima di servizio | 24/65 (37%) | 28/62 (45%) |
Punti vinti sulla seconda di servizio | 25/41 (61%) | 28/44 (64%) |
Palle break convertite | 5/11 (45%) | 8/23 (35%) |
Giochi di risposta giocati | 14 | 14 |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Punti vinti a rete | 9/11 (82%) | 11/16 (69%) |
Vincenti | 24 | 24 |
Errori non forzati | 59 | 48 |
Punti vinti al servizio | 50/106 (47%) | 57/106 (54%) |
Punti vinti in risposta | 49/106 (46%) | 56/106 (53%) |
Totale punti vinti | 99/212 (47%) | 113/212 (53%) |
TAG: ATP 500 Amburgo 2025, Flavio Cobolli, Marco Mazzoni, Vitaliy Sachko
5 commenti
Bravo cobolli.
….e come se dopo il 250 vinto si sia rilassato, tanto atleticamente che mentalmente…..
Bho, sinceramente non mi aspetto più nulla da Cobolli, sarebbe già una bella cosa se riuscisse a rimanere nella top 50 per ancora qualche mese, ma ha un gioco troppo monotono per anche solo arrivare nei primi 25.
PESSIMO LINGUAGGIO DEL CORPO,APPROCCIO SVOGLIATO E POCO CONCENTRATO,VINTO PERCHè L’HA PERSA L’AVVERSARIO
Daje FLAVIO sei sempre il mio campione , vedrai che ti rifarai vedere con il bel gioco che hai , come sempre non mollare mai!!!