
Sinner lotta e gioca un ottimo tennis ma non sfrutta due set point nel primo set, poi cala fisicamente e Alcaraz dilaga. Carlos vince il Masters 1000 di Roma


Un primo set stellare, giocato con grande intensità e qualità dai due migliori tennisti al mondo. Ma c’è una grande, grandissima differenza… Jannik Sinner è alla sua prima partita contro un top – e finale – dopo aver vinto gli Australian Open, con il peso di tre mesi di stop da digerire, mentre Carlos Alcaraz – pure sulla terra battuta – è rodato, allenato, in ritmo. Dura un set la autonomia di Sinner, un primo set durissimo e spettacolare nel quale è arrivato anche a due set point, non sfruttati (un po’ di fretta su di un rovescio non centrato bene), e poi al tiebreak è pure molto sfortunato con un nastro maledetto. Il tiebreak lo vince Alcaraz, mentre Sinner dopo oltre settanta minuti tirando a tutta cala nella velocità e tenuta. Cala il sipario. Alcaraz vince 7-6 6-1, è il primo titolo a Roma per lo spagnolo che, campione a Roland Garros 2024, si conferma miglior tennista sul rosso. Per Sinner è stato un bellissimo torneo e una finale molto importante. Era difficile ipotizzare che potesse tenere contro un rivale assai più rodato e in forma, con tanta “polvere” gestita in questa stagione e la vittoria a Monte Carlo. Era necessario vincere il primo set e quindi sperare che, supportato dal pubblico, potesse mettere così tanta pressione mentale sul rivale da farlo un po’ crollare. Non è accaduto: il primo set gli è sfuggito per un niente e l’ha giocato alla pari, e Carlos è stato fortissimo mentalmente, non regalando quasi niente per tutta la partita (un doppio fallo nel tiebreak, e praticamente nient’altro).
Alcaraz ha giocato una splendida partita: ha servito bene, è stato intenso, non ha mai avuto cali mentalmente e quando ha potuto spingere forte dal centro del campo si è preso grandi punti. Più lavorati i punti vinti da Sinner che sul ritmo ha confermato di essere superiore anche ad Alcaraz, ma la partita si è decisa su punti e scambi giocati non sul ritmo ma sulle variazioni. Una partita comunque talmente equilibrata da essersi decisa su una manciata di punti nel primo set. Se Jannik avesse vinto il primo parziale, chissà.
Gli Internazionali, trionfali grazie a Paolini vincitrice in singolo e doppio, non si chiudono con un clamoroso en plain italiano, ma contro un Alcaraz così forte si può perdere, ancor più se il nostro Sinner non ha nelle gambe e nella testa abbastanza partite. Resta un torneo eccezionale, ricco di emozioni e con l’importantissimo ritorno di Jannik subito ad alto livello. Adesso c’è l’amarezza della sconfitta, ma forse se ritorniamo ad inizio torneo, pensare di ritrovarlo subito in finale sarebbe stato uno scenario già ottimo.
Sinner vince il primo punto, out la risposta di Alcaraz. È teso il n.1, come normale che sia, lo si avverte dal suo sguardo e anche dal primo diritto in corsa, sparato lungo più di un metro. Jannik muove lo score (1-0). Anche Alcaraz non è perfetto in quest’avvio, ma il suo diritto, quando riesce a tirarlo dal centro, è molto efficace. Bellissima l’accelerazione di Sinner sul 40-30, si gira sul diritto e trova un angolo stretto imprendibile. Vantaggi. Alcaraz si prende il game con un errore di rovescio di Sinner (1-1). Quando il ritmo dello scambio è molto alto, Sinner sembra aver più controllo e incisività, lo dimostra il gran ritmo imposto sul 15 pari del terzo game. (2-1 Sinner). Nel quarto game Jannik mette grande pressione dalla risposta, colpi profondi e intensità. Si porta 15-30, ma sbaglia malamente una risposta sulla seconda di Carlos, cercando profondità. Anche con un minimo aiuto del nastro su di un rovescio stretto del nostro campione, il game va ai vantaggi ma Alcaraz serve bene, 2 pari. Entrambi i giocatori fanno la differenza col diritto quando prendono il comando dello scambio, la partita al momento si gioca su questo braccio di ferro, col vantaggio per il primo dei due che rischia l’affondo. Nel quinto game ai vantaggi un rovescio di Sinner è di poco largo, ecco la prima palla break del match, è per Alcaraz. Bel servizio al centro, Jannik la cancella. Con gran rovescio Sinner chiude il quinto game, quasi 8 minuti di lotta e 16 punti. (3-2). Sinner nel sesto game vince il primo big-point della partita, una contro smorzata con il naso sul net, bellissimo il controllo del colpo, e del corpo, ma il game va in Spagna (3-3). Il livello tecnico sale, sale tanto. Il settimo game è segnato da vincenti notevoli, favoloso il rovescio in salto lungo linea che porta un punto decisivo a Jannik (4-3). Ferrero spinge il suo pupillo a controllare la velocità degli scambi, ben esegue nei suoi turni di battuta, più lisci rispetto a quelli dell’italiano, ma anche Sinner vince un game a zero, il nono (5-4). Fase interlocutoria della partita: si seguono i turni di battuta, troppo alto il vantaggio del primo colpo dopo il servizio. Sul 6-5, in risposta, Sinner è bravo a giocare un diritto di scambio molto lavorato e meno lungo, Alcaraz non trova bene la palla col rovescio e sbaglia. 15-30. Sinner entra con forza dalla risposta, il pressing provoca l’errore di Alcaraz, 15-40 e due Set Point. Carlos bene col servizio sul primo, mentre sul secondo Jannik perde il controllo col rovescio lungo linea. C’è lotta. Il n.1 scaraventa una bordata col diritto da sinistra che riporta la parità. Rischia Jannik in risposta ma non è preciso. Tiebreak. Inizia male Sinner, avanza sul net ma è troppo dietro e la volée difficile, termina in rete. 1-0 Alcaraz. Ace invece per Carlos, 2-0 e poi 3-0. Jannik vince i due punti alla battuta, 3-2. Si gira 4-2, perfetto alla battuta Alcaraz. Doppio fallo! Carlos restituisce il punto all’italiano, 4-3. NO!? Un nastro beffardo porta il punto allo spagnolo, di nuovo avanti 5-3. 5-4 poi, in rete il diritto di Carlos, ma serve lui. Con un diritto pesante Alcaraz si porta 6-4, due set point. Che classe Sinner! Tira un rovescio più pesante e profondo dell’altro, e si prende di forza il punto del 6-5. Ora serve lui. Il set se lo prende Alcaraz, Jannik alza la parabola con un diritto, perde il controllo dello scambio e Carlos chiude sul net con un tocco eccellente. 7-5 Alcaraz. Equilibrio massimo, deciso su due tre punti, e nel tiebreak un pizzico di buona sorte per lo spagnolo, e un filo di fretta di Sinner.
Il secondo set inizia con Sinner avanti 0-30 in risposta, ma Alcaraz reagisce da campione, incredibile un angolo col rovescio che manda l’italiano in tribuna (1-0). Lo spagnolo vola, si porta 0-30 e poi 0-40 in risposta con un diritto in rete di Sinner. Jannik è spostato tutto a destra, arriva in leggero ritardo e tira ancora un diritto in rete. Break a zero, il primo del match, che manda Alcaraz avanti 2-0. L’italiano è in leggero ritardo sulla palla, poco ma quanto basta a provocare errori. Carlos vola, dal centro comanda col diritto fa quel che vuole. Con una smorzata perfetta, dopo aver spostato Jannik da tutte le parti, Alcaraz si porta saldamente avanti 3-0. Non c’è più partita, purtroppo Alcaraz controlla il gioco, mentre Sinner è più lento e incerto. Tira qualche vincente, ma ha perso lo smalto e rapidità del primo set, e cede al rivale per 6-1, per la delusione del pubblico che sperava di assistere al primo successo di un italiano dai tempi di Panatta (1976). Ci sarà tempo, in futuro, per riprovarci.
Statistiche Partita
Statistica | Sinner 🇮🇹 | Alcaraz 🇪🇸 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Valutazione del servizio | 252 | 297 |
Ace | 1 | 4 |
Doppi falli | 3 | 2 |
Prima di servizio | 35/58 (60%) | 48/75 (64%) |
Punti vinti sulla prima | 25/35 (71%) | 35/48 (73%) |
Punti vinti sulla seconda | 10/23 (43%) | 16/27 (59%) |
Palle break salvate | 1/3 (33%) | 2/2 (100%) |
Giochi di servizio giocati | 9 | 10 |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Valutazione della risposta | 68 | 174 |
Punti vinti sulla prima di servizio | 13/48 (27%) | 10/35 (29%) |
Punti vinti sulla seconda di servizio | 11/27 (41%) | 13/23 (57%) |
Palle break convertite | 0/2 (0%) | 2/3 (67%) |
Giochi di risposta giocati | 10 | 9 |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Punti vinti a rete | 1/6 (17%) | 2/2 (100%) |
Vincenti | 7 | 18 |
Errori non forzati | 31 | 32 |
Punti vinti al servizio | 35/58 (60%) | 51/75 (68%) |
Punti vinti in risposta | 24/75 (32%) | 23/58 (40%) |
Totale punti vinti | 59/133 (44%) | 74/133 (56%) |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 215 km/h (133 mph) | 218 km/h (135 mph) |
Velocità media prima | 199 km/h (123 mph) | 194 km/h (120 mph) |
Velocità media seconda | 157 km/h (97 mph) | 165 km/h (102 mph) |
Mario Cecchi
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Masters 1000 Roma, Masters 1000 Roma 2025
Purtroppo, come temevo, contro Sinner Alcaraz sfodera sempre il suo tennis migliore. Purtroppo quel rovescio in corridoio quando ha mancato il secondo set point è poi risultato devastante. Nel tie break Alcaraz ha avuto anche, oltre alla sua bravura, anche una buona dose di fondoschiena, con due aces dentro per questioni di millimetri e quel nastro maledetto. Secondo set senza storia: Alcaraz devastante e Sinner calato enormemente. La percentuale di prime palle del secondo set (23% 😳 ) lo testimonia abbondantemente. Per Parigi resto comunque fiducioso.
Purtroppo è dura si e lo capisco profondamente che ho perso anche io la mia 7 mesi fa.
Condoglianze.
Ha detto alcune cose giuste nel modo sbagliato e ha detto alcune cose sbagliate in un modo pessimo. Stia a casa lui, non la Gauff.
Pollice su
Bravissimo Alky ma Sinner non aveva una tattica adeguata al momento..lui era in difficoltà sul ritmo e avrebbe dovuto trovare altre strade! In questo è ancora indietro…
Penso che non fosse convinto di potercela fare Jannik!
Sparapalle che a 21 anni è seconda al mondo ed ha vinto uno Slam? E allora le altre cosa sono? Panatta sta avvicinandosi a Pietrangeli a livello di rincoglionimento…
SE Alcaraz avese giocato come contro Musetti la prtita sarebbe finita 20 per Sinner…
Si si leggiti Vogue e quello che dicono i parrucchieri…il tennis è un’altra cosa…
Concordo anche sulle virgole, ma resto dell’idea che la partita avrebbe potuto avere un esito diverso se Jannik avesse giocato il primo set con meno frenesia, e credo sia dipeso dalla paura del protrarsi della partita, voleva chiuderla in frretta, abnche l’errore sul secondo SP, a mio parere, è frutto di questa voglia di chiudere.
Aggiungo che, credo per la prima volta da 3 anni a questa parte (l’ultima fu a Eastbourne nel 2022) si era uscriitto ad un torneo prima di unop Slam, segno del fatto che non era sicuro,di giocare abbastanza partite a Roma. I fatti hanno dimostrato che è in grado di sconfiggere tutti, e se in buone condizioni, anche Alcaraz.
Certo, se ti fai delle regole per conto tuo è così. La verità è che Alcaraz brilla nei mesi centrali dell’anno, per il resto rimedia figuracce contro avversari improponibili. E questo non te lo puoi permettere se vuoi essere il numero uno. Poi se per te contano solo Parigi e Wimbledon va benissimo, ma lo stravagante sei tu e non noi altri
dicesi “biondo ramato”! io ho capito benissimo, tu forse no…la vittoria di oggi è netta, ma il salame su gli occhi è difficile da togliere, ci vuole equilibrio di giudizio!
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Mah. Vip portasfiga e mancati faviritismi. Meno male che poi ammetti che Carlos qualche merito c’è l’ha avuto.
dicesi “biondo ramato”, studia!
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@ VillaPovero (#4389086)
Hai ragione sul discorso della classifica, ma non sul discorso slam…..i 4 slam hanno tutti uguale importanza e non è vero che rg e wimbledon contano di più…..e chi l ha detto? Diglielo agli americani o australiani…..quindi gli slam che ha vinto alcaraz contano Ome quelli che ha vinto sinner….
Certo che dispiace ma Sinner veniva da tre mesi di stop. Chiunque altro avrebbe perso forse al secondo turno mentre lui è arrivato in finale . Per me merita tutti gli elogi possibili e adesso si prepara per Parigi dove non è detto che non riesca a ribaltare il risultato.
Purtroppo si sono materializzati i timori sulla lunga sosta forzata durata 3 mesi. In effetti se ci pensiamo bene non esistono precedenti di un n. 1 del tennis fermato per 3 mesi, quindi si poteva aspettarsi qualsiasi cosa. E questo vale anche per Parigi. Se Jannik arriverà in finale avrà comunque giocato solo 13 match su terra rossa. Nessuno sa se possono bastare per trionfare nel secondo Slam dell’anno.
A parte che il biondo è rosso…non hai capito niente di quanto detto da Sinner e Musetti. Ma su questo forum mi sembra normale
Vabbe ma questi sono esperti ha sbagliato Alcaraz a vincere in due….
Nel sondaggio di LiveTennis il 2-0 di Alcaraz è stato indicato da un 5% di utenti, assurdo.
A questo punto rivaluterei notevolmente la prestazione di Musetti in semifinale. Contro Alcaraz anche lui ha perso male un set ed anche lui ha perso l’altro set sul filo del rasoio di un tiebreak in cui fino al 5-4 erano alla pari, senza minibreak di differenza
biondo? togli le lenti fumè
Sta cosa di attaccarsi alla classifica però è anche un po’ ridicola, perché contano gli slam e tra gli slam Parigi e Londra hanno un peso ben superiore agli altri 2, e contano in subordine i Masters 1000.
Sinner più regolare e avvantaggiato da un calendario dove la maggior parte dei tornei si giocano sulle superfici dove è più forte, ma scontri diretti e palmares nei tornei più importanti dicono che finora tra i 2 è stato più forte Alcaraz.
@ SlamdogMillionaire (#4388942)
evidentemente non sai neanche cosa sia
È vero! Insomma non si poteva chiedergli di più, ha fatto anche troppo. Solo complimenti, e di sicuro questa partita gli è servita per capire dove lavorare in vista di Parigi.
Ha esagerato nei modi, ma ha detto cose sacrosante.
L’errore vero è stato dirlo nel momento sbagliato, perché era il momento di celebrare Jasmine ed esaltare come la sua intelligenza possa sconfiggere queste sparapalle, anziché focalizzarsi sul tennis delle robottine
Concordo con Sinner e Musetti, oggi Alcaraz è nettamente il numero 1! Buon rientro comunque del biondo dopo tre mesi di vacanza forzata.
Tutti o quasi a dire che Jannik ha perso per i tre mesi di fermo. Panatta ha detto il contrario: questi mesi gli avranno permesso di ricaricare le batterie. E poi non cè che in questi mesi è stato sdraiato sul divano, si è allenato eccome! Purtroppo per lui, per riprendere le palle “sparate” da Alcaraz, bisogna fare sforzi continui e grande velocità di gambe! Comunque, la mia opionione è che l’ha tradito il servizio. Ha fatto pochissime prime palle, con le seconde, necessariamente più lente, Alcaraz c’è andato a nozze. ..
Trollata a parte, Alcaraz ha sicuramente più tocco e capacità di giocare meglio i punti più importanti, ma Sinner impara sempre da ogni sconfitta e prima o poi troverà il modo di batterlo sulla terra, come Djokovic trovò il modo di battere Nadal.
Poi credo che a fine carriera su questa superficie (e probabilmente anche su erba) lo spagnolo vincerà di più, mentre su cemento e indoor vincerà di più Sinner
Come no! Ha detto che una tennista (di 21 anni) che ha appena fatto finale a Roma e Madrid non dovrebbe giocare i tornei su terra. Un intervento proprio centrato, non c’è che dire. E comunque quando si parla in tv un po’ di educazione non guasterebbe.
Miglior risultato di Sinner sulla terra battuta, venuto peraltro dopo tre mesi di stop.
Giusto, e poi quell’aria da funerale sia quando si vince (Jasmine) che quando si perde (Jannik). Ma che è? Maddai, abbiamo appena vissuto una settimana straordinaria, forse irripetibile!
@ Roberto (#4389042)
Ti sei scordato di aggiungere: e sempre dietro in classifica
Imbattibile ma che però quest’anno ha perso da Rune a Barcellona per dire. L’anno scorso da Nole a Parigi alle Olimpiadi. Rafa era un’altra cosa
Sono d’accordo, a me piace molto
Sinner tenuto a galla dal servizio nel primo set.
Per tutto il resto carente oggi…
Credo che anche mentalmente, abbia ormai un tarlo quando gioca con Alcaraz
Mi associo anch’io
Peccato che al numero 1 del ranking sia lui e non Alcarez.
Anche io, ottima e lucidissima analisi
A forza di frequentare quelli della Domenica Sportiva che trattano soprattutto di calcio gli si è calcificato l’encefalo.
La giovane americana è comunque arrivata in finale sia a Madrid che a Roma quest’anno e a Parigi nel 2022. Dirle che se non cambia allenatore o modo di giocare farebbe meglio a non disputare i tornei sulla terra rossa è una critica da compatire