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Diario di bordo da Brescia: super Dalla Valle, Weissborn rinunciatario cede a Fonio

11/11/2017 23:03 8 commenti
Enrico Dalla Valle nella foto
Enrico Dalla Valle nella foto

La mia “prima volta” agli Internazionali Città di Brescia. Grazie a LiveTennis, sono riuscito ad ottenere il mio secondo accredito stampa per un torneo Challenger (dopo Milano) ed ho vissuto dal vivo la prima giornata delle qualificazioni del torneo bresciano.

Nonostante i tanti ritiri “last minute” dal tabellone principale, che hanno conseguentemente abbassato il livello della manifestazione e ridotto drasticamente l’appeal, le partite del torneo cadetto sono state più interessanti di quanto si potesse pensare alla vigilia.

MATTEO MARFIA vs ENRICO DALLA VALLE – 2/6 2/6
Appena arrivato a Brescia, sono stato subito chiamato ad una scelta: Enrico Dalla Valle sul Centrale oppure il classe 2000 russo Alen Avidzba sul “lontano” Campo 3? Non ho nemmeno il tempo di riflettere a riguardo che, appena salito in tribuna stampa, vengo informato del ritiro di Avidzba (fermato da problemi fisici) e dunque mi stabilizzo al Palazzetto per il match di Enrico, wild card, contro Matteo Marfia, iscritto col ranking protetto.

Francamente, non c’è mai stata partita, con il giovane azzurro che si è dimostrato essere nettamente superiore al suo avversario. Un 6-2 6-2 piuttosto rapido per Dalla Valle, che scenderà in campo più tardi per il secondo turno contro Giorgio Ricca.

Niente da fare per Marfia, il quale probabilmente farebbe cosa buona e giusta a giocare nei Futures per trovare fiducia, punti e di conseguenza una classifica adeguata.

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DAVIDE PONTOGLIO vs LUCA MARGAROLI – 4/6 6/7(5)

Terminato il match di Dalla Valle con Fonio, non ho dubbi nel rimanere sul Centrale per assistere all’esordio del giocatore di casa Davide Pontoglio, seguito però da pochi sostenitori sulle tribune, contro Luca Margaroli, svizzero di origini chiaramente italiane che ha già debuttato in Coppa Davis.

Margaroli è pressoché ingiocabile al servizio nella prima fase di match. Pontoglio, dopo aver tenuto testa ad inizio partita, concede qualcosa di troppo nel settimo game e lo svizzero conquista il break che lo porterà poi a conquistare la frazione d’apertura per 6-4.

Nel secondo set, un piccolo passaggio a vuoto ha rischiato di costare piuttosto caro a Margaroli: Pontoglio è volato rapidamente sul 3-0, per poi subire l’aggancio sul 4-4 dopo aver ceduto il controbreak nel settimo gioco.

Nel tiebreak, Pontoglio gioca a tutto braccio e si porta sul 5-3: è qui che, quando il match sembrava doversi prolungare al terzo, c’è stata la grande prova di carattere di Margaroli, bravo a piazzare quattro punti di fila e a chiudere la contesa sul 7-5.

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TRISTAN-SAMUEL WEISSBORN vs GIOVANNI FONIO – 6/7(0) 0/6

Dopo essermi concesso una piccola pausa pranzo, faccio ritorno sul Centrale dove nel frattempo era sceso in campo Giovanni Fonio, numero sette, contro Tristan-Samuel Weissborn. Arrivo sul 2-2 e vi rimango fino al termine della partita, se così si può chiamare ciò che si è visto.

Lotta e divertimento fino al 6-6 poi, appena iniziato il tiebreak, ecco che Weissborn va completamente fuori giri, forse a causa di problemi fisici (si è ripetutamente toccato la testa dopo ogni punto) o forse per altri motivi a noi ignoti. Perso malamente il tiebreak per sette punti a zero, con il più classico dei doppi falli sullo 0-6, Weissborn riprende da dove aveva cominciato perdendo il servizio a quindici nel primo gioco del secondo set.

Fonio capisce il momento negativo del suo avversario e cerca di mettere in campo il maggior numero di palle possibili: la scelta paga, perchè Weissborn è completamente fuori dal match e sbaglia qualsiasi cosa, anche ciò che da un professionista non ci si aspetterebbe mai e poi mai.

Altri due break, nel terzo e nel quinto game, contribuiscono a rendere severo il risultato: 6-0 Fonio e turno decisivo raggiunto.

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Terminato il match di Fonio, decido di spostarmi sul Campo 3 dopo aver sentito che Roberto Marelli, wild card ed idolo di casa, era riuscito a portare al terzo set l’ucraino Volodoymyr Uzhylovskyi, un “tennista poco tennista” di due metri di altezza ed oltre cento chili (zero muscoli…) di peso.

Non riuscendo ad assistere all’incontro a causa delle tribune stracolme di tifosi e appassionati, resto fuori dall’impianto e mi accontento dei boati ad ogni punto di Marelli ed al silenzio ad ogni quindici vinto dal suo sfidante.

Così facendo, circa una ventina di minuti dopo il mio arrivo termina la partita: Roberto non può far altro che stringere la mano al suo avversario e prendersi tutti gli applausi sinceri dei propri amici e dei tanti sostenitori. “Non ce l’ho fatta a reggere per tre set, alla fine del secondo mi è venuto un crampo al polpaccio che mi ha condizionato. Comunque, mi sono sentito bene”, ha commentato di primo impatto il bresciano, al quale vanno i miei complimenti.

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ANDREA GUERRIERI vs DENIS MATSUKEVICH – 3/6 4/6

C’è freddo, molto freddo a Brescia ed in particolare sul Campo 3. Nonostante questo fattore, Guerrieri e Matsukevich sono “costretti” a giocare.

Inutile dire che da Andrea mi sarei aspettato qualcosa di più, ma questa partita rispetta a pieno la sua stagione povera di risultati di spessore. Matsukevich, giocatore “atipico” ai giorni nostri (ottimo servizio e buon gioco di volo, tanto che alcuni spettatori non ci hanno pensato due volte e hanno fatto subito un paragone ESAGERATO A DIR POCO con Adriano Panatta…), è stato più solido del reggiano nei momenti decisivi.

Di colpi belli e da raccontare non ce ne sono stati, ma un aneddoto arriva direttamente dal giudice di sedia.

Sul 3-3 del primo set, con Matsukevich al servizio, il punteggio è di 0-30 quando l’arbitro chiama il 15-15: “avrà sbagliato”, “si è confuso perchè non conosce bene l’italiano”, dicono sugli spalti, ma cosi non è.

L’errore è più grave del previsto, perché il giudice di sedia sul suo tablet ha inserito il 15-15 (nonostante il tabellone luminoso recitasse il punteggio corretto, ossia 0-30) e da lì in poi la situazione è andata degenerando, tanto che sul 30-40 (punteggio CORRETTO) è stato chiamato il “Game Matsukevich” dopo un punto del russo perché per la sedia la situazione era di 40-30.

Dopo le proteste, ovviamente più che giuste, da parte di Andrea, del suo coach e di tutti gli spettatori presenti, il giudice di sedia ha invertito la situazione e si è scusato sia con i giocatori che con il pubblico. Mai vista una cosa del genere a livello professionistico…

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ENRICO DALLA VALLE vs GIORGIO RICCA – 6/7 6/2 6/1

Terminato l’incontro, stavano per scendere in campo Marti e Bury quando, a causa della poca simpatia che provo nei confronti dello svizzero, decido di fare il mio ritorno sul Centrale per la sfida tra Enrico Dalla Valle, al secondo match di giornata, e Giorgio Ricca.

Arrivo sulla situazione di 2-2 nel primo set: entrambi spingono tanto dalla linea di fondo e, ogni tanto, provano anche qualche incursione nei pressi della rete. Ad assistere al match, fra gli altri, si notano in particolare Lorenzo Frigerio, Filippo Baldi e Andrea Pellegrino. Il primo, che ha trascorso l’intera mattinata insieme a Giorgio Ricca, si schiera dalla parte opposta del campo rispetto agli altri due, che siedono accanto al team di Enrico Dalla Valle.
Diversi bei punti ed incitamenti vari tengono attiva la partecipazione del pubblico, aumentato esponenzialmente rispetto alle prime ore del mattino. Nel tiebreak, Dalla Valle prende le distanze ed al cambio campo è avanti per 4-2, ma Ricca mette in mostra tutta la sua esperienza e riesce in una pazzesca rimonta: cinque punti consecutivi, 7-4.

Nei due set successivi, però, Enrico Dalla Valle gioca in scioltezza e “passeggia” sul suo avversario: vinto il secondo parziale per 6-2, Dalla Valle rischia di scomporsi nel primo turno di battuta del terzo set ma dopo aver salvato un break point si rialza, rimanendo in scia.

A perdere le misure, però, è per primo Giorgio Ricca, che subisce due break fra terzo e quinto game. Avanti per 5-1, Dalla Valle può “rilassarsi” ed attendere il successivo turno di servizio per chiudere i conti ma cosi non fa: pressa ancora in risposta, Ricca non riesce più ad opporsi agli attacchi del suo avversario e la partita termina.

Si è conclusa così la mia prima giornata agli “Internazionali Città di Brescia 2017”. Spero di tornare nei prossimi giorni e, nel caso, non mancherà il mio diario di bordo!


Da Brescia, Lorenzo Carini


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8 commenti

Valerio (Guest) 12-11-2017 12:44

Bell’articolo! Complimenti

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 12-11-2017 12:09

Scritto da Francesco81
Davvero interessante e scritto molto bene. Complimenti!

Molto bravo Lorenzo

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Luciano.N94 12-11-2017 09:51

Io mi ricordo una cosa simile con V. Williams in campo a Wimbledon, dove al TB venne dato un punto in più alla sua avversaria, Venus non se ne accorse e perse il match.

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Francesco81 (Guest) 12-11-2017 09:50

Davvero interessante e scritto molto bene. Complimenti!

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mice (Guest) 12-11-2017 09:34

Bravo Lorenzo, bella cronaca! Desta sempre curiosità, ed piacevole conoscere questi piccoli retroscena, e tu lo hai fatto benissimo. Spero tu possa concedere il bis. 🙂

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Elio 12-11-2017 08:52

Grazie per il resoconto 😎

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S.re10 12-11-2017 07:42

Complimenti! Resoconto di giornata molto interessante e scritto molto bene

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oscar rabago 12-11-2017 01:23

Bravo Lorenzo, buon rapporto di là qualy, spero alcune video, tante grazie

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