Brad Stine (coach di Paul): “Via i bye dai tornei, i big non devono avere questo vantaggio”
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Alle recenti ATP Finals è girata la voce – confermata dallo stesso Presidente ATP Gaudenzi – che una delle tante idee e proposte sul tavolo per cambiare lo status quo della stagione e venire incontro alle richieste dei migliori tennisti sia quello di un “doppio bye” per le primissime teste di serie nei Masters 1000 su 12 giorni, in modo che per loro il torneo diventerebbe in pratica di una sola settimana. C’è chi invece tira totalmente dalla parte opposta: via tutti i bye, in ogni torneo! Tutti i giocatori dovrebbero partire alla pari con un percorso simile e lo stesso numero di partite da portare a casa per vincere un torneo. Lo afferma Brad Stine, coach di lungo corso attualmente insieme a Tommy Paul. L’allenatore statunitense non vede affatto di buon grado il vantaggio riservato ai big in tanti tornei, entrando un turno dopo. Ne ha parlato al podcast Slice, invocando un cambiamento che, soprattutto per i tornei Masters 1000, andrebbe a incidere direttamente sui top player.
“Non sono un sostenitore dei bye nei Masters 1000, e nemmeno nei 250. In nessun torneo” afferma Stine. “Penso che il tabellone dovrebbe essere completo. Perché non lo riempiamo? Non mi piace l’idea che un giocatore, indipendentemente dal suo status, abbia anche solo un piccolo vantaggio: dover vincere quattro partite invece di cinque — o qualunque sia il numero nei Masters 1000”.
“Devo vincere un match in meno, posso iniziare il torneo più tardi, arrivare più tardi nella settimana. Personalmente non mi piace. Credo che il tabellone debba essere completo e che non debbano esserci bye in nessun torneo dell’anno.”
È una posizione con un fondamento concreto: mettere tutti sullo stesso piano, non dando un vantaggio a chi, essendo già teoricamente (almeno per ranking) più forte, non dovrebbe averne bisogno. Ma è facile ipotizzare che i diritti interessati, e gli stessi tornei con l’interesse di preservare in qualche modo i migliori per le fasi decisive dell’evento, non appoggeranno questa ipotesi di Stine.
Mario Cecchi
TAG: Brad Stine, Bye nei tornei

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Se togliessero i bye da tutti i tornei cento a uno che molti più giocatori dei piani alti li salterebbero. Tanto che ci vuole a farsi fare un certificato medico. Gli Slam non li salta nessuno perché sono i tornei più prestigiosi. A livello Masters sicuramente preferirei ridurre i bye dei tabelloni da 96 (quelli dei tabelloni da 56 mi sembrano accettabili)
A quanto pare(finalmente)qualcuno a parte il sottoscritto ed il mio specchio(MM&I),lo dice pubblicamente e non solo in privato…
Secondo me ha ragione, peccato che nessuno lo ascolterà mai
Detto altrimenti, Vacherot di tutto il mondo unitevi…
Ottima idea, così abbiamo speranza di entrare in qualche torneo visto che diversi big li salteranno..