
ATP 500 Pechino: sfortuna Musetti! Si ritira nel terzo set contro Tien per un problema muscolare accusato all’avvio del secondo parziale


Non avrà affatto un bel ricordo della propria permanenza a Pechino 2025 uno sfortunatissimo Lorenzo Musetti… Dopo la polemica dei giorni scorsi per le sue esternazioni contro il pubblico locale (che hanno creato un polverone francamente eccessivo), il top 10 italiano è costretto al ritiro nei quarti di finale dell’ATP 500 della capitale cinese quando lo score segna 6-4 3-6 0-3 contro il teenager Learner Tien. Lorenzo nel secondo game del secondo set ha accusato un problema al gluteo in una frenata, tanto da richiedere l’intervento del fisioterapista al cambio campo sul 2-1. L’azzurro ha continuato il match ma è subito apparso evidente quanto l’infortunio l’abbia penalizzato: ha perso sicurezza negli appoggi, nella frenata e nello scattare sulla palla, e infatti da lì in avanti Tien è stato perfetto nel prendere l’iniziativa, rubare campo e spingere a tutta col diritto, ben consigliato dal coach Michael Chang di aprire al massimo l’angolo per guadagnare spazio per l’affondo e per far correre l’italiano. La partita si è come spaccata in due, con Lorenzo depotenziato e costretto a rincorrere, e Learner un fulmine nello scappare in vantaggio. È davvero una disdetta, per l’infortunio in sé, che interrompe un cammino molto interessante nel torneo (e in un momento non banale della stagione con la corsa alle Finals apertissima), ma anche per come Lorenzo stava giocando nel match.
Infatti dopo un avvio tattico e segnato da un bel tennis da entrambe le parti, Musetti nel settimo game aveva letteralmente cambiato passo in risposta. Uno strappo micidiale, 4 colpi vincenti di fila uno più bello dell’altro, risposte e rovesci di qualità superiore che hanno tramortito il rivale. Un momento splendido di qualità e intensità, con un Musetti aggressivo e velocissimo. Una bellezza, quello che sempre vogliamo vedere nella sua prestazione, non solo elegante ma anche prepotente per potenza e piglio. Lorenzo era andato sopra a Learner, e non di poco. L’americano in quella fase non sapeva che pesci pigliare perché il suo manovrare e costruire non era sufficiente a contenere l’azzurro, efficace anche con il servizio. Potente, rapido, il nostro top 10 era saldamento in controllo dell’incontro e nel primo game del secondo set era arrivato anche a due palle break. Fino al problema fisico che l’ha bloccato e penalizzato terribilmente.
Per produrre quel tennis così potente e aggressivo Musetti ha bisogno assoluto di libertà di movimento, di poter scattare a tutta sulla palla, frenare in sicurezza e trovare appoggi saldi per scaricare forza. Con il dolore al gluteo tutto si è ridotto, ha continuato a correre, c’ha provato, ma ha perso campo perché ogni sua azione di gioco è diventata meno rapida, meno intensità, più titubante. Tien è stato pronto nel posizionarsi più avanti e rubare anche tempo all’italiano, che costretto a remare non è più riuscito a fare la differenza col diritto e raramente anche col rovescio. Infatti quando sbracciava da sinistra incrociato, ha spesso perso la palla in lunghezza proprio per la mancanza di equilibrio, non appoggiandosi più bene a sinistra con la gamba esterna. Davvero un peccato perché la prestazione fino alla “fitta” era di alto livello, tutto stava funzionando a dovere e lo spettacolo era pure di grande qualità. Tien ha un tennis molto interessante, non ci sono tanti giocatori oggi così bravi a smistare le palle e trovare traiettorie strettissime, con anticipo e manualità, e quindi verticalizzare come un fulmine. C’era bel tennis sul campo Lotus di Pechino, fino all’infortunio che ha cambiato tutto.
La speranza a questo punto è che sia un problema lieve quello accusato da Musetti, che non comprometta il prossimo 1000 di Shanghai (dovrebbe esordire venerdì o sabato, essendo testa di serie) e soprattutto la corsa alle Finals di Torino, dove è ben messo ma mancano ancora un po’ di punti per la matematica certezza. Che peccato uscire di scena così… Poteva essere una grande semifinale e, chissà, forse anche una finale tutta azzurra era tutt’altro che impossibile.
Marco Mazzoni
La cronaca
Musetti inizia bene in risposta: proprio con un impatto solido ai vantaggio si procura una palla break immediata, ma rischia un rovescio aggressivo – ancora in risposta – e gli esce di una spanna. Ha un bel piglio l’italiano, entra forte nel campo appena possibile, così che Tien è costretto a correre molto per coprire il campo lateralmente. Non ha molta potenza l’americano ma ha mano e manovra molto bene gli angoli. 1-0 Tien. Dopo un doppio fallo iniziale, Musetti governa il suo primo game con un diritto davvero efficace. Eccellente anche il terzo game di Tien, bravissimo a costruire con angoli perfettamente calibrati, geometrie e cambi di ritmo che Musetti non riesce a ribaltare. È un match estremamente tattico tra due giocatori che amano toccare la palla e costruire. Più efficace col servizio l’italiano, Tien è bravo a cercare la rete e il tocco è eccellente, come la stop volley che apre il quinto game e poi quella bassa sul punto successivo, dimostra quanto bene senta la palla. Applausi. Sul 40-30 Musetti impatta un paio di colpi molto alti e poi accelera col diritto, tutto per mandare fuori ritmo l’avversario. La tattica funziona, errore e quindi ai vantaggi Learner esagera col diritto inside out, seconda palla break del match per Lorenzo. Non la gioca bene, sbaglia un diritto in contenimento per lui non difficile, infatti urla per la rabbia. Con fatica, Tien si porta 3-2. C’è un bel tennis complessivamente, si costruisce molto e fioccano i vincenti, straordinario il diritto vincente in corsa che vale a Musetti il 3 pari. Segue in risposta il primo rovescio lungo linea vincente dell’italiano, un passante che fulmina lo statunitense. Accusa il colpo Tien, sbaglia male su di una risposta aggressiva del toscano, 0-30. Terzo! Tre di fila, ancora rovescio lungo linea. Meraviglia balistica che vale a Musetti 0-40 e tre palle break. E quattro! Ancora col passante di rovescio, stavolta cross, Musetti strappa alla seconda chance il BREAK che lo manda avanti 4-3 e servizio. Forte del vantaggio, strappato a furia di vincenti, “Muso” continua a comandare e pennellare giocate di qualità, come la chiusura di volo perentoria e allo stesso tempo elegante che gli vale il 30-0, e poi due punti col servizio 8 vincenti di fila, una sinfonia di bellezza, per il 5-3. Tien è preso in velocità, non riesce a trovare il modo di arrestare l’italiano. La serie si interrompe con un rovescio in rete di Lorenzo, e Learner torna a respirare. Risale e vince il game il californiano, 5-4, prova ad aprire al massimo l’angolo per far correre l’italiano, ma sbaglia, mentre Musetti spinge forte col diritto, bello pesante, e si porta 40-15 a due Set Point. Basta il primo: servizio a T, veloce e preciso, e chiusura comoda col diritto a passo dalla rete. 15 vincenti per Lorenzo e quello strappo imperioso a metà set che ha spaccato l’equilibrio.
Tien non ha imparato che attaccare Musetti sul lato del rovescio è davvero rischioso… Si prende “in faccia” un altro gran passante cross in apertura del secondo set, 15-30. La palla break per Lorenzo arriva sul 30-40 con un’altra sbracciata di rovescio cross micidiale. Costruisce bene l’azzurro lavorando la palla col back ma poi l’accelerazione improvvisa col diritto gli esce di 4 dita. Sembra aver perso pazienza Tien, esagera col diritto su di una palla non così comoda da spingere a tutta. Seconda PB per Lorenzo. Stavolta l’americano costruisce con più pazienza, guadagna campo e chiude di volo. 1-o Tien, faticando non poco. Musetti chiama il trainer sul cambio di campo del 2-1: nel secondo game ha avvertito una fitta al gluteo frenando su di una corsa. Tien ne approfitta per parlare col coach Michael Chang. Non facile quarto game per Musetti: prima tira in rete un diritto dopo il servizio, sorpreso dalla risposta dell’americano, poi si cogliere troppo avanti e lob di Tien è perfetto. 0-30. Learner entra forte col diritto cross ma poi sbaglia di pochissimo il vincente lungo linea. 30 pari. Una risposta mal centrata e molto stretta sorprende Lorenzo che non la rimette in campo. Palla break Tien sul 30-40. E il BREAK arriva, Musetti centra male un diritto, 3-1 Tien. Musetti non è arrivato bene sulla palla per almeno due volte, forse il dolore accusato lo sta penalizzando. Learner non si fa pregare, segue alla lettere le indicazioni di Chang che gli ha detto “spostalo col diritto”. Un colpo a destra e uno a sinistra, l’americano sicuro, angolato, anche impattando la palla con quel poco di rotazione in più che lo aiuta. Musetti ha perso campo ma soprattutto sembra aver perso lo sprint bruciante verso la palla. Una bella volée per Lorenzo, ma nell’arrivare sulla palla qualcosa si è inceppato, è evidente. 4-1 Tien. L’italiano riesce a difendere discretamente i suoi turni, il servizio funziona, ma nello scambio ha perso qualcosa in spinta e va sotto, con l’americano bravo a fare tutto molto rapidamente, avanzando nel campo. 5-2. Proprio il cambio di posizione è cruciale, e per Lorenzo sportivamente drammatico: ora è Tien a spingere con i piedi quasi sulla riga, mentre lui rincorre da due metri dietro e senza la spinta ottimale delle gambe. Subisce la pressione dell’americano e sotto 0-30 sbaglia pure uno smash a campo spalancato… Tre set point per Tien sullo 0-40. Salve i primi due, Ace e ottimo l’attacco e volée sul 15-40. E poi che smorzata col diritto sul 30-40, un taglio estremo che nemmeno la velocità e allungo di Tien possono contenere. Ace, il secondo del game e poi ottima prima palla 5 punti di fila, 5-3. Gran livello nell’ottavo game, anche Musetti ritrova un discreto sprint e si corre per tutto il campo. Tien comanda e poi regge in difesa sul 30-15; con un bel passante di rovescio conquista altri due set point. Basta il primo, out un rovescio di Musetti. 6-3 Tien. Il set è purtroppo girato dopo il problema al gluteo dell’italiano.
Non facile per Musetti l’avvio di terzo set. Non riesce più a sfondare l’avversario pressane col diritto, 0-30, quindi esagera ancora col diritto dopo il servizio e la palla gli esce di due metri. Sembra molto meno deciso e la sua costruzione è più caotica. 0-40, tre palle break immediate a difendere. Via la prima, palla corta ottima a punire una posizione in risposta di Tien troppo dietro; Tremenda fortuna di Learner sul 15-40: la risposta sbatte sul nastro e muore al di là, imprendibile. BREAK Tien, Musetti costretto a rincorrere e visti gli ultimi game sembra una missione molto difficile. Ha perso sicurezza negli appoggi, sicuramente non riesce più ad arrivare con la forza massima nelle gambe e la palla la subisce maggiormente invece di caricarla a tutta. Tien invece vola sul campo, controlla in spinta anticipo e angolo, gioco pulito e razionale, ma efficace perché fa tutto rapido e molto vicino alla riga di fondo. Game a zero per l’americano, 2-0. Il diritto non “sfonda” più, e nemmeno la “smorza” funziona per Musetti, è troppo vicino al campo Tien. 15-30. Pure la sbracciata col rovescio non è più precisa, 15-40, chance del doppio break. Un errore col diritto sul 30-40 costa all’azzurro il secondo break, e dopo un quindici nel quarto game getta la spugna e si ritira. Davvero un peccato, era una gran partita e il Musetti del primo set aveva convinto per colpi e attitudine. Tien è in semifinale, la prima in carriera.
Learner Tien vs Lorenzo Musetti
TAG: ATP 500 Pechino 2025, Learner Tien, Lorenzo Musetti, Marco Mazzoni
Poi c’è Sinner che, sembra, attuerebbe la PAZZIA di buttarsi a capofitto nella serie Pechino, Shangai, Six-Six, Vienna, Bercy, Finals, Davis… giusto per avere la sicurezza di SPACCARSI e non arrivare in condizione (o non arrivare affatto) all’ Australian Open.
Probabilmente darà forfait alla pagliacciata pseudo-davis e magari anche a Bercy; certo soltanto lo scrivere una pazzia del genere è già assurdo.
Vabbè, non l’hai vista e però DEVI commentare lo stesso!
Tartarini gli ha detto subito dopo il Medical Time Out di ritirarsi se avesse sentito dolore, ha voluto continuare fino a quando si è reso conto che non ce l’avrebbe fatta a finire la partita e dopo aver preso 3 break e averne salvato un quarto nel secondo set.
Se questo è ritirarsi al primo dolorino…
Complimenti, hai scoperto l’acqua calda.
Attendiamo impazienti la scoperta della ruota, così potrai costruire una carriola, utile a trasportare le damigiane… 🙄
Che il tennis sia uno sport “da ricchi” e che i costi per arrivare al professionismo siano inaccessibili alla maggioranza delle famiglie, lo si diceva già ai tempi di Panatta, ma ora che abbiamo la “bolla Papale” di Enzo, possiamo finalmente considerarla una tesi attendibile.
Peccato per Musetti, con l’augurio che si tratti di infortunio di poco conto e che il ritiro sia precauzionale.
Però c’è una parte nell’incipit dell’articolo che non mi trova d’accordo ed è questa che copio-incollo nel virgolattato: “Dopo la polemica dei giorni scorsi per le sue esternazioni contro il pubblico locale (che hanno creato un polverone francamente eccessivo)”.
Mi chiedo cosa sarebbe stato scritto nei commenti qui, se sul Pietrangeli a Roma un qualsiasi tennista avesse detto: “questi cazzo di italiani continuano a tossire”. E soprattutto quale accoglienza avrebbe avuto quel qualsiasi tennista nei successivi incontri.
Poi Musetti si è scusato e va bene, ma qualche volta il cervello è meglio usarlo prima di parlare, piuttosto che dopo.
In tanti a prendersela con il povero Tartarini, reo di non saper gestire il tennis di Musetti. Rune ha cambiato più allenatori di quanti cappellini ha in testa, eppure è sempre lì, eterna speranza! enzo
Grande ironia..boohh
Guardando la splendida nazionale di volley, mi sono chiesto: Come mai abbiamo tanti bei giovani stangoni, dal fisico veramente “bestiale”, con mani e piedi potenti e precisi, e nel tennis mai uno di questi, ma quasi tutti mezzi racchi? Sono arrivato alla conclusione che il tennis professionistico in Italia è per pochissimi! Prima che un giovane inzi a guadagnare qualche euro, deve affrontare grandi, troppe spese. Solo poche famiglie si possono permettere di sostenre un ragazzo indirizzato alla professione di tennista. Questo impedisce una selezione di giovani ed alla fine, salvo qualche eccezione, prevale la mediocrità. Ditemi che non è vero enzo
Urge il fisio di Alcarazz
Troppo fragile questa gioventù:
Non ci sono più i tennisti di una volta! E neanche il tennis dì una volta c’è più.
Si, diciamo che i fischi se li e’ andati a cercare. Incombe Shanghai, potrebbe anche decidere di non presentarsi anche in ottica fischi… Purtroppo le scuse non bastano.
@ IlCera (#4490481)
Sopratutto giovane! enzo
Questi ritiri al primo dolorino in via precauzionale puzzano a 100 km di distanza
In effetti Pechino con i
In effetti è difficile che Pechino con i suoi 25 milioni di abitanti possa avere strutture ospedaliere e diagnostiche.
Vuoi mettere quelle di Carrara?
E comunque Tien quest’anno ne ha già fatte parecchie di vittime eccellenti: Rublev, Medvedev, Zverev, Shelton…..
Giocatore di ottima struttura tecnica, atletica e mentale.
magari se non si spendono energie in inutili 250 (per perdere poi) è meglio, non so chi glielo ha consigliato. Ma i punti che non prendi ora (e magari nei prossimi tornei) sono piu’ di quelli dell’inutile 250.
Il problema alla coscia è apparso già nel match precedente. Ci ha giocato sopra e probabilmente ha sentito ancora dolore durante la partita con Tien. L’americano ti tiene (Tien, appunto) in campo ed è molto regolare. L’Apuano avrebbe dovuto fare gli straordinari con le corse e la cosa avrebbe aggravato molto probabilmente questo risentimento. Ora tanto recupero e speriamo sia in grado di competere a Shangai.
Cari amici, ex amici, o quello che è, fermo restando che è tutto un gioco, almeno spero. In due sole settimane di commenti controcorrente sono riuscito nel mio intento, ovvero quello di smascherare l’utente medio e fargli uscir fuori ciò che veramente serba dentro sé stesso. Incollo un commento apparso oggi pomeriggio. Buttate un occhio, è antropologicamente interessante e rivelatore di ciò che siamo diventati come esseri umani.
“Io anche lancio una proposta non all’ATP, ma alla Redazione ricordandole intanto di dare seguito alle parole sui guest eliminati dopo lo Us-Open. La proposta è di oscurare i commenti e permettere solo a chi paga 5 euro al mese la possibilità di commentare, si potrebbe anche fare un mini abbonamento di 4 mesi a 15 euro, per dire.
A noi appassionati non cambierebbe nulla, ai trolls e ai denigratori seriali magari girerebbe dover pagare per denigrare quando ora lo possono fare gratis. Magari con quei soldini si potrebbe anche diminuire il volume pubblicitario…
Leggo ora. E tossisco.
Peccato perché aveva incantato negli ultimi game del primo set e aveva trovato il modo di rendere inoffensivo l’avversario. Spero che i giorni che separano dall’esordio a Shangai siano sufficienti per recuperare.
Ormai un classico…
Mi dispiace per Lorenzo: questo stop fisico in questo momento non ci voleva e ora speriamo solo che non sia niente di grave. Forza Lorenzo!
Ho letto che al momento del ritiro Musetti è stato molto fischiato dal pubblico cinese.
Fischi meritati.
Anche come educazione tra Sinner e Musetti non c’è paragone.
@ Silvio (#4490443)
Dici: “Non ho idea nel tennis professionistico se i grandi tornei mettono a disposizione delle strutture diagnostiche per avere immediato riscontro, o se gli atleti si mettono su un aereo e si vanno a controllare a casa”.
Ma no che non mettono nulla a disposizione. Musetti è tenuto a saltare sul primo volo disponibile, e in seconda classe, facendo almeno un paio di scali. Poi, ammesso che faccia in tempo, venerdì potrà giocare il 1000, ma solo presentando un certificato rilasciato dalla usl di Carrara.
Se qualcuno se ne fosse accorto, ha giocato due pallonetti col rovescio a due mani! Fa parte della sua nuova ricerca di variazioni.
“Voglio diventare pure io prevedibile”, pare abbia detto.
Considerando che ci ha già giocato sopra per un po’ e in un 500 NON una finale posso supporre che non sia di grave entità il problema.
Alla fine bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno , meglio ora che a Shanghai e addirittura alle finals.
Beh, da quello che si è visto la lesione (se c’è stata), sembra di lieve entità. Non mi ricordo di “estirade” precedenti la sosta, ma Lorenzo ne fa di continuo, una piccola elongazione ci potrebbe stare.
A proposito:
non ho idea nel tennis professionistico se i grandi tornei mettono a disposizione delle strutture diagnostiche per avere immediato riscontro, o se gli atleti si mettono su un aereo e si vanno a controllare a casa.
chissà quanti bestemmioni che avrà tirato…
Mi spiace…
A Shanghai ci saranno scontri diretti e i punti in palio sono tanti, l’importante è recuperare in tempo!!
nemmeno a rubamazzetto si gioca ai primi sintomi di un infortunio, ci si blocca subito, c’è una bella differenza tra uno stiramento o uno strappo in termini di guarigione, anche nel calcio appena sentono qualcosa si fermano e vengono sostituiti, nel tennis non c’è sostituzione dispiace per il pubblico ma si rischia di stare fermi per mesi
Grande scelta disputare TUTTI i tornei….già si rompe dopo due turni, farli tutti significherebbe arrivare a Torino lesso….
Peccato, era ben in palla nel primo set. Speriamo non pregiuidichi la qualificazione per Torino. Sinceramente una piccola speranza di finale tutta italiana a Pechino ce l’avevo.
Sperem ben, mannaggia!
Mi spiace per Lorenzo. Non approvo in generale chi si ritira anticipatamente sminuendo involontariamente la vittoria dell’ avversario. Sicuramente non è questo il caso, va comunque notata una certa tendenza in alcuni giocatori.
Non ci voleva questo ritiro, mi sembrava in totale controllo, speriamo davvero che non sia niente di grave e che a Shanghai, dove non ha un brutto tabellone, possa essere in piena forma
Peccato, il primo set era andato bene e anche l’inizio del secondo era promettente. Speriamo recuperi già per Shanghai, debutta tra venerdì e sabato. Comunque nella Race ha 630 punti di margine su Auger-Aliassime, non sono pochi anche se il canadese è un mostro nei tornei indoor.
Sarebbe il massimo della sfiga doversi fermare ora ad un passo dal sogno Finals.
Speriamo che possa disputare tutti i tornei fino a Torino e che l’infortunio non sia come quello del R.G.
Ma è fatto di ricotta, ne ha sempre una! Che prenda esempio dal murculiano, che è una roccia inscalfibile!
Un’annata molto sofferta (causa infortuni) per Muso e speriamo che di rimetta in forma per Shanghai…
In bocca al lupo!
nuovo ritiro, dopo un primo set ben giocato, vicino al campo e efficace al servizio, peccato
Il coach e Chang, non Ching.
Anche se ching chang fa tanto Cina.