
Alcaraz evita la trappola Medjedovic, ma in Ohio resta qualche ombra


Non tutte le vittorie di un numero uno o di un grande favorito lasciano la sensazione di dominio assoluto. Il match di Carlos Alcaraz contro Hamad Medjedovic al terzo turno dell’ATP Cincinnati 2025 è uno di quei successi che, pur garantendo l’accesso al turno successivo, invitano a riflettere.
Il murciano arrivava con il ricordo fresco della sofferta vittoria contro Damir Dzumhur (6-1 2-6 6-3) e sapeva bene che il serbo, coetaneo nato anch’egli nel 2003, ha molto più tennis di quanto il suo attuale ranking lasci immaginare. Le carriere, però, viaggiano su binari opposti: mentre Alcaraz nel 2025 ha già messo in bacheca Rotterdam, Montecarlo, Roma, Roland Garros e Queen’s, Medjedovic sta ancora cercando di trovare stabilità ai vertici.
In Ohio, il numero due del mondo ha vinto 6-4 6-4 in un’ora e 35 minuti, ma non senza passaggi a vuoto.
Primo set solido, ma non scintillante
I due hanno iniziato con sicurezza al servizio, senza forzare troppo. Le prime crepe nel gioco di Medjedovic si sono viste con il secondo servizio: due doppi falli sul 3-3 hanno regalato ad Alcaraz il break decisivo. Lo spagnolo ha chiuso 6-4 senza concedere palle break, ma senza nemmeno impressionare per brillantezza.
Il problema fisico del serbo e l’altalena di Carlitos
A fine primo set, Medjedovic ha chiesto l’intervento del medico per un fastidio ai muscoli cervicali. La pausa ha dato ad Alcaraz il tempo di rientrare in campo aggressivo, pronto a comandare lo scambio fin dal primo game della seconda partita.
Il serbo, colpendo piatto sia di diritto che di rovescio, cercava di abbreviare gli scambi, ma quando tutto sembrava scorrere liscio per Alcaraz, è arrivato un doppia fallo pesante con palla break contro sul 3-2 e servizio. Un momento di disattenzione che ha riaperto il set e mostrato come, a volte, la concentrazione possa calare anche quando il match è in pugno.
Chiusura in controllo e sguardo a Nardi
Il murciano, però, non si è lasciato sorprendere, ritrovando subito il break e approfittando della stanchezza del rivale. Ha chiuso 6-4 con il servizio a 15, esultando con il pugno al cielo, ma lasciando la sensazione che il margine di miglioramento sia ancora ampio.
Ora lo attende Luca Nardi, già affrontato a Doha in un match più complicato del previsto (6-1 4-6 6-3). Un avviso chiaro: a Cincinnati ogni calo di attenzione può costare molto caro.
Federico Di Miele
TAG: Carlos Alcaraz, Masters 1000 Cincinnati, Masters 1000 Cincinnati 2025
Pensa che jannik è alto 4 cm in più e pesa 11-12 chili di meno..lo stesso Draper che è un toro gigantesco è alto 1.93 per 85 chili e già fa fatica infortunandosi spesso..stesso dicasi di Berrettini…
Medjedovic è un altro come Fonseca di gran talento ma con fisico impresentabile a certi livelli. Si mettano a posto o deluderanno spesso!
Potrebbe strappare un set ma Alcaraz è migliorato nella concentrazione e quando c’è da chiudere chiude, al momento solo Jannik lo può battere, certo il cemento non è il suo habitat ma resta superiore a tutti gli altri
Poi parlano di Jannik che vince grazie agli infortuni degli altri, questo i suoi odiatori non lo menzionano?
Anche il piccolo titano passa il turno senza brillare, Luca Nardi ha detto nell’intervista post partita che non ha il poster di Carlitos in cameretta. Qualcuno vada a Pesaro e faccia qualcosa prima che sia troppo tardi!!
Dici? Io un 20% di speranze gliele dò.
Ma perché nessuna secondo te? Troppo inferiore mentalmente, tecnicamente, tatticamente….
O la velocità di palla?
Nardi non ha speranze Punto.
A Miami contro Goffin, poi è sempre arrivato in finale
Intanto è da un pezzo che Alcaraz va sempre in fondo,le uscite hai primi turni non me ne ricordo in questo 2025.
io di ombre non ne ho viste ha vinto un due set facendo il minimo sindacale boh
Alcaraz lo vedo un pochino stanco a livello mentale… certo, non ha punti da difendere, ma se vuole giocarsi con Jannik il numero uno di fine anno deve alzare, e di molto, le sue prestazioni…
Le vittorie di Alcaraz sono tutte limpide e nette non diciamo eresie, solo quando perde c’è qualcosa di poco chiaro..
Se paragonato a Sinner non è opaco, ma avvolto in una coltre di nebbia.
Il suo torneo lo vince se arriva in finale
partita di rara bruttezza con med che oltre a un pò di servizio niente altro condizionato anche da un problema fisico e incapace di tenere uno scambio per più di due colpi, ha regalato una caterva di gratuiti al punto che anche alky ne è rimasto contagiato giocando pure lui diciamo così così, da rivedere
Luca di sicuro non gliela regala. Attendo fiducioso