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“Ho ancora il gioco per competere negli Slam”: Djokovic analizza il suo momento difficile. Dusan Vemic suo coach fino a Parigi

20/05/2025 22:19 27 commenti
Novak Djokovic classe 1987 - Foto Getty Images
Novak Djokovic classe 1987 - Foto Getty Images

Novak Djokovic non nasconde le difficoltà del suo presente tennistico. Con le recenti eliminazioni premature a Montecarlo e Madrid, il campione serbo sta vivendo una stagione sulla terra battuta ben al di sotto dei suoi standard storici. Nonostante il buon torneo disputato a Miami, il passaggio alle superfici lente ha evidenziato una costanza che, per la prima volta in vent’anni di carriera, sembra sfuggirgli. Con la disarmante sincerità che lo contraddistingue, il fuoriclasse di Belgrado ha deciso di aprirsi completamente durante il Media Day dell’ATP di Ginevra.

La scelta di disputare il torneo svizzero nella settimana che precede il Roland Garros rappresenta già di per sé un segnale chiaro: Djokovic ha bisogno di partite nelle gambe, di ritrovare sensazioni e fiducia. “È bello essere di nuovo a Ginevra, ho giocato qui per la prima volta l’anno scorso”, ha esordito. “Stavo cercando di disputare alcune partite prima del Roland Garros, considerando che ho perso nei primi turni sia a Montecarlo che a Madrid. Con il team abbiamo deciso che è meglio provare a giocare almeno un match in più per prepararci al meglio per lo Slam parigino.”

Alla domanda sulla ricerca di un nuovo allenatore dopo la separazione da Andy Murray, Djokovic ha mostrato la tranquillità di chi non ha fretta di prendere decisioni affrettate: “Al momento non sto cercando un allenatore. Non credo ci sia bisogno di affrettarsi in nessun contesto, mi sento a mio agio con le persone che mi circondano. Ho Dušan Vemić, che è qui, è stato anche negli Stati Uniti, dove vive. Sarà con me a Ginevra e al Roland Garros, e Boris Bošnjaković è qui come analista e assistente allenatore. Dopo vedremo.”

Il serbo ha anche condiviso le sue impressioni sulla recente finale degli Internazionali d’Italia, riconoscendo l’emergere di una nuova era: “Ho visto la fine del primo set, solo quei pochi game, credo che abbiano giocato ad alto livello. Ora Sinner e Alcaraz sono i leader del nostro sport, la loro rivalità è attualmente la più grande ed è un bene per il tennis che abbiamo nuovi giovani tennisti. Sono felice che sia così, negli ultimi 20 anni c’è stato grande entusiasmo attorno al Big 4. C’è anche Zverev, non bisogna dimenticarlo. È stato bello vederli competere. Alcaraz si è fatto strada vincendo il primo set, Sinner ha ceduto un po’ all’inizio del secondo.”

Ma è nell’analisi della propria condizione che Djokovic ha mostrato tutta la sua profondità di pensiero, in un perfetto equilibrio tra consapevolezza delle difficoltà e fiducia nelle proprie capacità: “Questo è un capitolo diverso della mia vita, sto cercando di abituarmi. Queste non sono le circostanze a cui sono abituato, perdere nei primi turni consecutivamente. Non credo mi sia successo in 20 anni, ma sapevo che momenti così sarebbero arrivati. Faccio fatica a guardare indietro, mentre continuo a giocare, a tutta la mia carriera.”
La motivazione, nonostante tutto, rimane intatta: “Continuo con il desiderio di vincere Slam ed essere tra i migliori al mondo. Per questo gioco, alla ricerca di trofei, per arrivare in piena forma prima del Roland Garros, per sfidare i migliori al mondo. La motivazione c’è ancora, ma in questo periodo di transizione, devo capire il mio corpo e le mie circostanze, cosa devo fare per restare in salute, così come per essere in condizioni ottimali per i tornei che sono più importanti per me, che sono gli Slam.”

Con la saggezza acquisita in decenni di carriera, Djokovic non si nasconde dietro scuse: “Lo stress e la pressione fanno parte di ciò che facciamo. So quanta dedizione serve per essere campione di uno Slam, ma per me non è così facile come lo era dieci anni fa perché la mia vita è cambiata. Sento che ho ancora il gioco per essere un contendente agli Slam. È chiaro che, in termini di risultati, ho più alti e bassi di prima, ma devo accettare che il mio livello di gioco non è così costante come prima. So anche quali sono le mie priorità.”



Francesco Paolo Villarico


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27 commenti. Lasciane uno!

antoniov 22-05-2025 10:16

Scritto da Ugetsu

Scritto da antoniov

Scritto da Alberto

Scritto da MansourBahrami

Scritto da JOA20
Il gioco lo ha eccome, il problema è la tenuta fisica. Agli AO, il suo Slam migliore, è arrivato in semifinale ma il fisico ha ceduto dopo un set. Il Roland Garros è molto più stressante dal punto di vista fisico, sarà già tanto se arriva ai quarti per me. A Wimbledon può fare di più ma ci deve arrivare in salute.

Non è solo una questione atletica.
Il livello medio del tennis maschile nell’ ultimo periodo si è alzato di brutto. Ora non ci sono più solo i vari Medvededv Tsitsipas, Zverev, Ruud, Rublev e Berrettini.
Senza contare i due big, ci sono Draper, Musetti, Rune, Fils, Mensik, che sono più forti dei sopracitati.

Assolutamente no. È ne è la riprova il fatto che un Djokovic ormai ben lontano dai suoi picchi di gioco riesca ancora a fare finali 1000 e a vincere l’oro olimpico battendo i 2 migliori terraioli dell’anno seguente. Ho vissuto l’era dei Berdych, Ferrer, Del Potro, Tsonga, Wawrinka, Soderling, Thiem, Nishikori e Cilic, Davydenko. Li ho visti giocare tutti dal vivo e mi sento di dire che come picchi di gioco erano tranquillamente tennisti migliori di Taylor Fritz, Ruud, Rublev, De Minaur, Tsitsipas, forse persino di Medvedev e Zverev. Aggiungo che molti di questi erano anche più continui. Uno come Berdych avrà fatto 15 quarti slam, raggiungendo semifinali o meglio in tutti gli slam, ed è considerato un giocatore di seconda fascia in quell’epoca.

Non comprendo con quale criterio si possa fare un confronto tra tennisti tutt’ora in attività con età ben al di sotto dei 30 anni con tennisti già in pensione, alcuni dei quali citati come, ad esempio, Berdych e Ferrer, indubbiamente forti, non possono che essere stati tennisti di seconda fascia per la elementare ragione che in tutta la carriera hanno vinto un solo torneo ATP 1000 e nessun Grande Slam. Tutti gli altri, Olimpiadi e Coppa Davis a parte, solo 500 e 250 !
Comunque sia, il tennis attuale è già diverso rispetto a quello di 10/15 anni fa e quindi i confronti lasciano il tempo che trovano.

se i fab four avessero una decina di anni di meno i tennisti attuali sarebbero tutti di seconda fascia…

Coi “se” si può dire tutto e il contrario di tutto … 🙂

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Silvy__89 (Guest) 22-05-2025 00:53

Scritto da piper

Scritto da Silvy__89
Mah se lo dice lui…per me se vince 2-3 partite è già tanto.

Cosa intendi per 2/3 partite: da quì a fine carrira, in stagione o per torneo?

No intendo qui a Roland Garros

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enzola barbera (Guest) 21-05-2025 21:45

Perchè momento difficile? È il trascorrere inesorabile del tempo. Per Dijokovic è già tanto essere ancora in attività; pretendere di vincere un grosso torneo, è fuori dalle sue possibilità enzo

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Onurb (Guest) 21-05-2025 20:15

@ Ugetsu (#4390578)

Tutti tranne alcaraz e sinner ….

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Ugetsu (Guest) 21-05-2025 18:40

Scritto da antoniov

Scritto da Alberto

Scritto da MansourBahrami

Scritto da JOA20
Il gioco lo ha eccome, il problema è la tenuta fisica. Agli AO, il suo Slam migliore, è arrivato in semifinale ma il fisico ha ceduto dopo un set. Il Roland Garros è molto più stressante dal punto di vista fisico, sarà già tanto se arriva ai quarti per me. A Wimbledon può fare di più ma ci deve arrivare in salute.

Non è solo una questione atletica.
Il livello medio del tennis maschile nell’ ultimo periodo si è alzato di brutto. Ora non ci sono più solo i vari Medvededv Tsitsipas, Zverev, Ruud, Rublev e Berrettini.
Senza contare i due big, ci sono Draper, Musetti, Rune, Fils, Mensik, che sono più forti dei sopracitati.

Assolutamente no. È ne è la riprova il fatto che un Djokovic ormai ben lontano dai suoi picchi di gioco riesca ancora a fare finali 1000 e a vincere l’oro olimpico battendo i 2 migliori terraioli dell’anno seguente. Ho vissuto l’era dei Berdych, Ferrer, Del Potro, Tsonga, Wawrinka, Soderling, Thiem, Nishikori e Cilic, Davydenko. Li ho visti giocare tutti dal vivo e mi sento di dire che come picchi di gioco erano tranquillamente tennisti migliori di Taylor Fritz, Ruud, Rublev, De Minaur, Tsitsipas, forse persino di Medvedev e Zverev. Aggiungo che molti di questi erano anche più continui. Uno come Berdych avrà fatto 15 quarti slam, raggiungendo semifinali o meglio in tutti gli slam, ed è considerato un giocatore di seconda fascia in quell’epoca.

Non comprendo con quale criterio si possa fare un confronto tra tennisti tutt’ora in attività con età ben al di sotto dei 30 anni con tennisti già in pensione, alcuni dei quali citati come, ad esempio, Berdych e Ferrer, indubbiamente forti, non possono che essere stati tennisti di seconda fascia per la elementare ragione che in tutta la carriera hanno vinto un solo torneo ATP 1000 e nessun Grande Slam. Tutti gli altri, Olimpiadi e Coppa Davis a parte, solo 500 e 250 !
Comunque sia, il tennis attuale è già diverso rispetto a quello di 10/15 anni fa e quindi i confronti lasciano il tempo che trovano.

se i fab four avessero una decina di anni di meno i tennisti attuali sarebbero tutti di seconda fascia…

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piper 21-05-2025 18:09

Scritto da Silvy__89
Mah se lo dice lui…per me se vince 2-3 partite è già tanto.

Cosa intendi per 2/3 partite: da quì a fine carrira, in stagione o per torneo?

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antoniov 21-05-2025 18:06

Scritto da Alberto

Scritto da MansourBahrami

Scritto da JOA20
Il gioco lo ha eccome, il problema è la tenuta fisica. Agli AO, il suo Slam migliore, è arrivato in semifinale ma il fisico ha ceduto dopo un set. Il Roland Garros è molto più stressante dal punto di vista fisico, sarà già tanto se arriva ai quarti per me. A Wimbledon può fare di più ma ci deve arrivare in salute.

Non è solo una questione atletica.
Il livello medio del tennis maschile nell’ ultimo periodo si è alzato di brutto. Ora non ci sono più solo i vari Medvededv Tsitsipas, Zverev, Ruud, Rublev e Berrettini.
Senza contare i due big, ci sono Draper, Musetti, Rune, Fils, Mensik, che sono più forti dei sopracitati.

Assolutamente no. È ne è la riprova il fatto che un Djokovic ormai ben lontano dai suoi picchi di gioco riesca ancora a fare finali 1000 e a vincere l’oro olimpico battendo i 2 migliori terraioli dell’anno seguente. Ho vissuto l’era dei Berdych, Ferrer, Del Potro, Tsonga, Wawrinka, Soderling, Thiem, Nishikori e Cilic, Davydenko. Li ho visti giocare tutti dal vivo e mi sento di dire che come picchi di gioco erano tranquillamente tennisti migliori di Taylor Fritz, Ruud, Rublev, De Minaur, Tsitsipas, forse persino di Medvedev e Zverev. Aggiungo che molti di questi erano anche più continui. Uno come Berdych avrà fatto 15 quarti slam, raggiungendo semifinali o meglio in tutti gli slam, ed è considerato un giocatore di seconda fascia in quell’epoca.

Non comprendo con quale criterio si possa fare un confronto tra tennisti tutt’ora in attività con età ben al di sotto dei 30 anni con tennisti già in pensione, alcuni dei quali citati come, ad esempio, Berdych e Ferrer, indubbiamente forti, i quali non possono che essere stati tennisti di seconda fascia per la elementare ragione che in tutta la carriera hanno vinto un solo torneo ATP 1000 e nessun Grande Slam; gli altri titoli, Olimpiadi e Coppa Davis a parte, sono stati 500 e 250 !

Comunque sia, il tennis attuale è già diverso rispetto a quello di 10/15 anni fa e quindi i confronti lasciano il tempo che trovano.

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+1: il capitano, Don Budge fathers
giumart (Guest) 21-05-2025 17:25

Scritto da Tiger Woods
Il problema è trovare le motivazioni fuori dagli Slam; senza quelle farebbe meglio a smettere il prima possibile.

Motivazioni? No, quelle sono automatiche, specie in match e tornei importanti. Il problema è un altro, molto semplice: si chiama anagrafe.

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tinapica 21-05-2025 16:46

Scritto da Tennisforever2
Parliamo di fatti, nell’ultimo slam e’ arrivato in semifinale. Non c’è altro da aggiungere.

@ Tennisforever2 (#4390477)

Vero è che ultimamente “scarliga (scivola, in Milanes) on poo tropp”, ma son d’accordo con Lei: a leggere certi commenti sembra che non stiano descrivendo il più forte di tutti i tempi, che solo pochi mesi fa, come giustamente Lei ben ricorda, fece semifinale Maggiore.
La terra rossa resta il suo ambiente meno preferito, quindi io non mi aspetto granché da lui in questo prossimo RG, ma comunque il Serbo va sempre preso con le molle perché da un momento all’altro può ancora far male.
Il vero banco di prova però sarà tra un mesetto abbondante, sui sacri campi erbosi: lì si capiranno tante cose.

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Alberto (Guest) 21-05-2025 16:05

Scritto da MansourBahrami

Scritto da JOA20
Il gioco lo ha eccome, il problema è la tenuta fisica. Agli AO, il suo Slam migliore, è arrivato in semifinale ma il fisico ha ceduto dopo un set. Il Roland Garros è molto più stressante dal punto di vista fisico, sarà già tanto se arriva ai quarti per me. A Wimbledon può fare di più ma ci deve arrivare in salute.

Non è solo una questione atletica.
Il livello medio del tennis maschile nell’ ultimo periodo si è alzato di brutto. Ora non ci sono più solo i vari Medvededv Tsitsipas, Zverev, Ruud, Rublev e Berrettini.
Senza contare i due big, ci sono Draper, Musetti, Rune, Fils, Mensik, che sono più forti dei sopracitati.

Assolutamente no. È ne è la riprova il fatto che un Djokovic ormai ben lontano dai suoi picchi di gioco riesca ancora a fare finali 1000 e a vincere l’oro olimpico battendo i 2 migliori terraioli dell’anno seguente. Ho vissuto l’era dei Berdych, Ferrer, Del Potro, Tsonga, Wawrinka, Soderling, Thiem, Nishikori e Cilic, Davydenko. Li ho visti giocare tutti dal vivo e mi sento di dire che come picchi di gioco erano tranquillamente tennisti migliori di Taylor Fritz, Ruud, Rublev, De Minaur, Tsitsipas, forse persino di Medvedev e Zverev. Aggiungo che molti di questi erano anche più continui. Uno come Berdych avrà fatto 15 quarti slam, raggiungendo semifinali o meglio in tutti gli slam, ed è considerato un giocatore di seconda fascia in quell’epoca.

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Tennisforever2 (Guest) 21-05-2025 14:51

Parliamo di fatti, nell’ultimo slam e’ arrivato in semifinale. Non c’è altro da aggiungere.

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GodSaveGenie (Guest) 21-05-2025 13:11

Chiamasi esame di realtà narcisistico…
Nei soggetti con disturbo narcisistico di personalità, la capacità di distinguere tra realtà e soggettive convinzioni, interpretazioni e percezioni è fortemente alterata/compromessa.
Nel caso di Noluccio, il contatto con la realtà è andato abbondantemente a farsi benedire…

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+1: il capitano
MansourBahrami (Guest) 21-05-2025 11:40

Scritto da JOA20
Il gioco lo ha eccome, il problema è la tenuta fisica. Agli AO, il suo Slam migliore, è arrivato in semifinale ma il fisico ha ceduto dopo un set. Il Roland Garros è molto più stressante dal punto di vista fisico, sarà già tanto se arriva ai quarti per me. A Wimbledon può fare di più ma ci deve arrivare in salute.

Non è solo una questione atletica.
Il livello medio del tennis maschile nell’ ultimo periodo si è alzato di brutto. Ora non ci sono più solo i vari Medvededv Tsitsipas, Zverev, Ruud, Rublev e Berrettini.
Senza contare i due big, ci sono Draper, Musetti, Rune, Fils, Mensik, che sono più forti dei sopracitati.

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Silvy__89 (Guest) 21-05-2025 10:44

Mah se lo dice lui…per me se vince 2-3 partite è già tanto.

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Jannik Über Alles (Guest) 21-05-2025 10:36

Scritto da JOA20
Il gioco lo ha eccome, il problema è la tenuta fisica. Agli AO, il suo Slam migliore, è arrivato in semifinale ma il fisico ha ceduto dopo un set. Il Roland Garros è molto più stressante dal punto di vista fisico, sarà già tanto se arriva ai quarti per me. A Wimbledon può fare di più ma ci deve arrivare in salute.

Oltre che in salute dovrebbe arrivare anche “in fiducia” e questo dipende dal risultato del R.G.

Poi se arriva a Wimbledon fuori dalle prime 8 TDS, rischia di trovare qualcuno davvero forte molto presto e quindi dovrebbe fare anche 4 incontri di altissimo livello prima di arrivare in finale, spompato!

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mattia saracino 21-05-2025 09:51

Ma murray?. Perchè non sta con Djokovic ? Mi sembra strano sono molto amici.

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Marco60 (Guest) 21-05-2025 09:50

Chi vive sperando…..

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+1: Taxi Driver, il capitano
JOA20 (Guest) 21-05-2025 09:03

Il gioco lo ha eccome, il problema è la tenuta fisica. Agli AO, il suo Slam migliore, è arrivato in semifinale ma il fisico ha ceduto dopo un set. Il Roland Garros è molto più stressante dal punto di vista fisico, sarà già tanto se arriva ai quarti per me. A Wimbledon può fare di più ma ci deve arrivare in salute.

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Roberto1998 (Guest) 21-05-2025 08:58

Caro Nole, io non sono nessuno per dirtelo, ma sarebbe stato perfetto ritirarsi dopo l’oro olimpico.
I ragazzi hanno raggiunto una velocità insostenibile, a Parigi la vedo dura.
Forse rimane Wimbledon, forse.

9
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LiveTennis.it Staff 21-05-2025 08:57

@ Losvizzero (#4390211)

In passato anche alla Word Team Cup su terra….Un abbraccio

8
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+1: MarcoP, Losvizzero
Markux (Guest) 21-05-2025 07:30

Competere si, arrivare alla seconda settimana ni, vincere anche no.

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+1: MarcoP
Pikario Furioso 21-05-2025 06:23

E’ stato un campione in campo, pero’ adesso non e’ competitivo, non ha piu’ la rapidita’ di prima, sembra sempre in affanno, fa gratuiti che prima non faceva, e non tira forte come the bigger 2. Risultati: forse vince Ginevra ma uno slam se lo scorda.

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+1: il capitano, LunaDiamante, Don Budge fathers, MarcoP
dyoker 21-05-2025 02:35

x me conterà molto la tenuta atletica ….vedremo

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+1: MarcoP
Losvizzero 21-05-2025 01:36

Spesso nelle settimane antecedenti gli slam i migliori si allenavano in partite/esibizioni se non erro, come The Bodless.
Cmq sono veramente curioso di vederlo all’opera, uno qualsiasi nella sua situazione uscirebbe al primo o al secondo turno

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giumart (Guest) 21-05-2025 00:50

Mah…

3
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+1: MarcoP, il capitano
Peter (Guest) 20-05-2025 22:46

Non ci credo

2
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+1: MarcoP, il capitano
Tiger Woods (Guest) 20-05-2025 22:43

Il problema è trovare le motivazioni fuori dagli Slam; senza quelle farebbe meglio a smettere il prima possibile.

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+1: Taxi Driver