
Aryna Sabalenka regina di New York: quarto Slam e bis agli US Open


È ancora Aryna Sabalenka a dominare la scena di Flushing Meadows. La numero uno del mondo supera in due set, 6-3 7-6(3), l’americana Amanda Anisimova e conquista il quarto titolo Slam della carriera, il secondo consecutivo agli US Open. Una finale intensa ma sempre in mano alla bielorussa, che ha spinto con la consueta potenza togliendo il tempo all’avversaria. Anisimova ha provato a reggere lo scambio da fondo, il terreno preferito di Aryna, ma senza trovare alternative tattiche: il braccio di ferro si è rivelato insostenibile. Quando Sabalenka riesce a gestire la componente emotiva, il suo tennis rimane superiore per intensità e solidità.
Il percorso delle finaliste
Sabalenka, regina del ranking WTA con 11.225 punti, cercava il riscatto dopo due finali Slam perse nel 2025 (Australian Open e Roland Garros). A New York ha ritrovato la forza mentale e la lucidità che le hanno permesso di confermare il titolo, proiettandola di diritto nella scia delle grandi dominatrici degli ultimi vent’anni. Dall’altra parte del campo c’era la rinata Amanda Anisimova, numero 9 del mondo e destinata a entrare in top 4 grazie a questo torneo. A 24 anni l’americana ha vissuto una stagione di rinascita: vittoria a Doha, finale a Wimbledon e un percorso straordinario a New York, con i successi su Iga Świątek (rivincita della finale londinese) e Naomi Osaka.
La rivalità
Nei precedenti era l’americana a condurre per 6-3, con l’ultimo successo a Wimbledon in semifinale. Sabalenka aveva risposto al Roland Garros, imponendosi 7-6 6-3. A New York, con la posta più alta, Aryna ha imposto la propria legge, trasformando la rivalità in un nuovo capitolo del suo dominio.
La chiave del match
La numero uno ha saputo superare anche un momento delicato: avanti nel secondo set, ha mancato la chiusura subendo un break che poteva riaprire la partita. Lontana dal lasciarsi condizionare, Sabalenka ha reagito da campionessa, imponendosi al tie-break con autorità e chiudendo la finale senza concedere spazio alle speranze dell’avversaria.
La nuova regina del tennis
Con questo trionfo Sabalenka rafforza ulteriormente la sua leadership: oltre 2000 punti di margine sulla concorrenza, quattro Slam in bacheca e la sensazione di essere oggi la vera dominatrice del circuito. A New York, davanti al pubblico dell’Arthur Ashe, ha confermato di essere la regina del tennis femminile.
That feeling 😍 pic.twitter.com/EpcRCl00N3
— US Open Tennis (@usopen) September 6, 2025
La cronaca
1. set – Aryna Sabalenka vince il sorteggio e sceglie di iniziare al servizio. L’avvio è subito intenso: la numero 1 del mondo salva tre palle break nel game inaugurale e tiene la battuta, dando la sensazione di voler imporre il ritmo con il suo dritto pesante. L’equilibrio però dura poco: Anisimova appare contratta, sbaglia troppo e cede il servizio, permettendo alla bielorussa di salire 2-0. La tensione della finale si fa sentire anche per Sabalenka, che restituisce immediatamente il break (2-1) e poi subisce un secondo strappo da parte dell’americana, capace di salire 3-2. È un momento di smarrimento per Aryna, ma proprio da lì la numero 1 ritrova concentrazione e solidità. Sabalenka alza il livello, domina negli scambi, recupera subito il break a zero e torna in parità 3-3. Con la pressione del palcoscenico che amplifica sotto il tetto chiuso le urla della Sabalenka l’Arthur Ashe diventa un’arena. Anisimova entra in una fase negativa: Sabalenka prende in mano il set, spinge con maggiore continuità e conquista un secondo break (5-3), che di fatto indirizza il parziale. Al servizio per chiudere, Aryna non trema: infila il quarto game consecutivo lasciando un solo quindici all’avversaria e archivia il primo set con il punteggio di 6-3.
Momenti chiave – 1° set
2° gioco: Sabalenka strappa il servizio ad Anisimova (2-0)
3° gioco: immediata reazione dell’americana, controbreak (2-1)
5° gioco: Anisimova aggressiva, nuovo break e sorpasso (3-2)
6° gioco: Sabalenka reagisce con decisione, break a zero (3-3)
8° gioco: Aryna prende il largo, doppio break (5-3)
9° gioco: Sabalenka chiude il set 6-3 con autorità
2. set – Anisimova apre al servizio e lo porta a casa dopo un game faticoso, durato 12 punti (1-0). Sabalenka risponde subito con un gioco a zero, imponendo la forza dei suoi colpi e la sua presenza fisica (1-1). L’americana non si trova a suo agio con il tetto chiuso, lamenta difficoltà nel lancio di palla e, nel tentativo di forzare a tutto braccio da fondo, moltiplica gli errori: arriva così il break in favore della numero 1 del mondo (1-2). Aryna sente il momento, domina gli scambi e consolida il vantaggio (1-3). Sospinta dalla prima di servizio, Anisimova si rimette in carreggiata e accorcia (2-3). Nel game successivo è Sabalenka a vacillare: dritto largo e doppio fallo aprono la strada al controbreak dell’americana (3-3). Il set resta incandescente. Sabalenka sale di nuovo in pressione, si spinge a rete e ottiene un altro break, approfittando degli errori dell’avversaria (3-4). La bielorussa non trema e conferma il vantaggio con solidità (3-5). Anisimova serve per rimanere in partita: parte bene, sale 40-0, ma Sabalenka rientra fino al 40-30 prima che l’americana riesca a chiudere e restare in scia (4-5). Sabalenka ha il titolo sulla racchetta, ma sente la tensione: errori di rovescio e un colpo in rete la condannano a subire il controbreak (5-5). Spinta dal pubblico, Anisimova ritrova fiducia e fluidità, completa la rimonta e si porta in vantaggio (6-5). Ora è Sabalenka a dover servire per salvare il set: con autorità, la numero 1 piazza ace e vincenti di dritto, portando il parziale al tie-break (6-6). Nel gioco decisivo Anisimova apre con un ace (1-0), ma Sabalenka alza subito i giri: aggressiva da fondo, sale 3-1 e approfitta del doppio fallo dell’americana per scappare 4-1. Con servizio e dritto costruisce il 6-1 e cinque match point consecutivi. Anisimova annulla i primi due con coraggio (6-3), ma l’inerzia è ormai dalla parte di Aryna. Al terzo match point, un rovescio fuori misura dell’americana chiude i conti: 6-3, 7-6 e Aryna Sabalenka è regina di New York per il secondo anno consecutivo.
Momenti chiave – 2° set
3° gioco: Sabalenka accelera con il dritto, break 1-2
6° gioco: Anisimova spinge col rovescio, controbreak 3-3
7° gioco: Sabalenka approfitta dei doppi falli e degli errori di dritto dell’americana, nuovo break (3-4)
10° gioco: Anisimova lascia andare il braccio, break per il 5-5
Tie-break: Sabalenka domina, chiude 7-3
Enrico Milani
A. Sabalenka vs A. Anisimova
TAG: Amanda Anisimova, Aryna Sabalenka, Enrico Milani, Us open 2025
Ce ne sono stati
E infatti tu sei qui a scrivere fregnacce, tanto sei disinteressato
Non ho visto tutta la partita ma potrebbe essere stata la prima finale slam senza colpi al volo …
La Anisimova mi ha ricordato a tratti la Giorgi dei giorni migliori, ancora più potente, capace di vincenti meravigliosi, ma anche di errori scellerati, a furia di tirare a tutta, anche quando non ce ne sarebbe stato bisogno.
La Sabalenka, di contro, più prudente e assennata del solito, è sembrata la Gauff dei 2 Slam vinti proprio contro di lei : ha remato spesso da fondo campo, ma quando ha contrattaccato non ha lesinato fendenti da paura. Aryna ha raggiunto la Osaka a quota quattro Slam e curiosamente con gli stessi trofei della giapponese, 2 AO e 2 Us Open.
Tra i connazionali di Sabalenka c’è calo . Tra quelli di Sinner ci sono quelli che parlano a vanvera
tra sinner e sabalenka il tennis è ormai diventato uno sport senza anima non mi stupisco del calo dell’attenzione da parte dei connazionali
Addirittura, pensa che quest’anno è il primo Slam che vince, direi che non tutto è così scontato.
Sabalenka è la versione “caucasica” di Serena.
Solo Swiatek può arginarla.
Con quel fisico e quella tecnica può imporre un dominio per anni.
Attualmente, con il livello bassissimo Wta, la bielorussa può puntare realisticamente il Grande Slam ed eguagliare la Graf (che fece il Golden Slam), senza neanche impegnarsi più di tanto.
Bella finale, mi sono divertito, ma la Anisimova implementasse un po’ più di materia grigia nel suo tennis oltre alle belle sportellate non sarebbe così dipendente dai vincenti.
La vedo come una Sabalenka giovane.